Belaja armija, čërnyj baron
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Canzone di combattimento dell'Armata Rossa, composta e cantata durante la guerra civile del 1920.
La canzone fu una risposta agli eventi verificatisi durante l'estate del 1920. La Repubblica dei Soviet, completamente accerchiata da un anello di fronti, lanciò dalla Crimea una controffensiva contro le truppe al comando del barone Wrangel, il “Barone Nero”. La canzone fu pubblicata a stampa per la prima volta solo nel 1925, con nomi diversi: “Dalla Taigà ai mari britannici”, “L'Armata Rossa”, “La canzone dell'Armata Rossa”, finché, a partire dal 1937, non ebbe il titolo definitivo, “L'Armata Rossa è la più forte” (ma è perlopiù conosciuta come “L'Armata Bianca e il Barone Nero).
Nella sua prima trasmissione orale durante il 1920-1925, la canzone subì alcune variazioni. Gorinshtejn in seguito ha ricordato che i suoi testi originali avevano quattro o cinque versi e che il suo ritornello originale era leggermente diverso. La canzone fu riprodotta inizialmnte senza indicazione dei suoi autori. Fu solo negli anni '50 che il musicologo A. Shilov stabilì la paternità di Gorinshtejn e Pokrass.
Ebbe un enorme successo, e venne considerata "la Marsigliese sovietica". Si diffuse in tutta Europa e fu adottata dal battaglione Chapaev delle Brigate internazionali nella guerra civile spagnola. Durante la Rivolta di Luglio viennese del 1927 la melodia è stata usata per la canzone Die Arbeiter von Wien e durante la resistenza al nazifascismo in Italia la stessa melodia fu usata per comporre dei canti delle brigate garibaldine ( Armata Rossa, La canzone dei Garibaldini Reggiani ).
Testi russi alternativi furono messi a punto durante la seconda guerra mondiale. Anche dopo la disintegrazione dell'Unione Sovietica, la melodia è ancora suonata come una marcia durante le parate militari sulla Piazza Rossa .
Coro dell'Armata Rossa, CD, The best of the red army choir, Silva, 2002
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