Un paese vuol dire non essere soli
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Un paese vuol dire non essere soli,
avere gli amici, del vino, un caffè.
Io sono della città; riconosco le strade
dalle buche rimaste, dalle case sparite,
dalle cose sepolte che appartengono a me.
Al di là delle gialle colline c'è il mare,
un mare di stoppie, non cessano mai:
il mare non voglio più, ne ho visto abbastanza;
preferisco una tampa e bere in silenzio,
quel grande silenzio che è la vostra virtù.
E in silenzio girare per quelle colline,
le rocce scoperte, la sterilità
lavoro non serve più, non serve schiantarsi
e le mani tenerle dietro la schiena,
non fare più nulla pensando al futuro.
La sola freschezza è rimasta il respiro,
la grande fatica è salire quassù.
Ci venni una volta quassù e quassù son rimasto
a rifarmi le forze, a cercarmi i compagni,
a trovarmi una terra, a trovarmi un paese.
Un paese vuol dire non essere soli.
Dom Sol# Dom
Un paese vuol dire non essere soli,
Fam
avere gli amici, del vino, un caffè.
Do# Dom
Io sono della città; riconosco le strade
SolFam SolFam
dalle buche rimaste, dalle case sparite,
Re Sol Dom
dalle cose sepolte che appartengono a me.
Al di là delle gialle colline c'è il mare,
un mare di stoppie, non cessano mai:
il mare non voglio più, ne ho visto abbastanza;
preferisco una tampa e bere in silenzio,
quel grande silenzio che è la vostra virtù.
E in silenzio girare per quelle colline,
le rocce scoperte, la sterilità
lavoro non serve più, non serve schiantarsi
e le mani tenerle dietro la schiena,
non fare più nulla pensando al futuro.
La sola freschezza è rimasta il respiro,
la grande fatica è salire quassù.
Ci venni una volta quassù e quassù son rimasto
a rifarmi le forze, a cercarmi i compagni,
a trovarmi una terra, a trovarmi un paese.
Un paese vuol dire non essere soli.
Do#m La Do#m
Un paese vuol dire non essere soli,
Fa#m
avere gli amici, del vino, un caffè.
Re Do#m
Io sono della città; riconosco le strade
Sol#Fa#m Sol#Fa#m
dalle buche rimaste, dalle case sparite,
Re# Sol# Do#m
dalle cose sepolte che appartengono a me.
Al di là delle gialle colline c'è il mare,
un mare di stoppie, non cessano mai:
il mare non voglio più, ne ho visto abbastanza;
preferisco una tampa e bere in silenzio,
quel grande silenzio che è la vostra virtù.
E in silenzio girare per quelle colline,
le rocce scoperte, la sterilità
lavoro non serve più, non serve schiantarsi
e le mani tenerle dietro la schiena,
non fare più nulla pensando al futuro.
La sola freschezza è rimasta il respiro,
la grande fatica è salire quassù.
Ci venni una volta quassù e quassù son rimasto
a rifarmi le forze, a cercarmi i compagni,
a trovarmi una terra, a trovarmi un paese.
Un paese vuol dire non essere soli.
Rem Sib Rem
Un paese vuol dire non essere soli,
Solm
avere gli amici, del vino, un caffè.
Re# Rem
Io sono della città; riconosco le strade
La Solm La Solm
dalle buche rimaste, dalle case sparite,
Mi La Rem
dalle cose sepolte che appartengono a me.
Al di là delle gialle colline c'è il mare,
un mare di stoppie, non cessano mai:
il mare non voglio più, ne ho visto abbastanza;
preferisco una tampa e bere in silenzio,
quel grande silenzio che è la vostra virtù.
E in silenzio girare per quelle colline,
le rocce scoperte, la sterilità
lavoro non serve più, non serve schiantarsi
e le mani tenerle dietro la schiena,
non fare più nulla pensando al futuro.
La sola freschezza è rimasta il respiro,
la grande fatica è salire quassù.
Ci venni una volta quassù e quassù son rimasto
a rifarmi le forze, a cercarmi i compagni,
a trovarmi una terra, a trovarmi un paese.
Un paese vuol dire non essere soli.
Re#m Si Re#m
Un paese vuol dire non essere soli,
Sol#m
avere gli amici, del vino, un caffè.
Mi Re#m
Io sono della città; riconosco le strade
SibSol#m SibSol#m
dalle buche rimaste, dalle case sparite,
Fa Sib Re#m
dalle cose sepolte che appartengono a me.
Al di là delle gialle colline c'è il mare,
un mare di stoppie, non cessano mai:
il mare non voglio più, ne ho visto abbastanza;
preferisco una tampa e bere in silenzio,
quel grande silenzio che è la vostra virtù.
E in silenzio girare per quelle colline,
le rocce scoperte, la sterilità
lavoro non serve più, non serve schiantarsi
e le mani tenerle dietro la schiena,
non fare più nulla pensando al futuro.
La sola freschezza è rimasta il respiro,
la grande fatica è salire quassù.
Ci venni una volta quassù e quassù son rimasto
a rifarmi le forze, a cercarmi i compagni,
a trovarmi una terra, a trovarmi un paese.
Un paese vuol dire non essere soli.
Mim Do Mim
Un paese vuol dire non essere soli,
Lam
avere gli amici, del vino, un caffè.
Fa Mim
Io sono della città; riconosco le strade
Si Lam Si Lam
dalle buche rimaste, dalle case sparite,
Fa# Si Mim
dalle cose sepolte che appartengono a me.
Al di là delle gialle colline c'è il mare,
un mare di stoppie, non cessano mai:
il mare non voglio più, ne ho visto abbastanza;
preferisco una tampa e bere in silenzio,
quel grande silenzio che è la vostra virtù.
E in silenzio girare per quelle colline,
le rocce scoperte, la sterilità
lavoro non serve più, non serve schiantarsi
e le mani tenerle dietro la schiena,
non fare più nulla pensando al futuro.
La sola freschezza è rimasta il respiro,
la grande fatica è salire quassù.
Ci venni una volta quassù e quassù son rimasto
a rifarmi le forze, a cercarmi i compagni,
a trovarmi una terra, a trovarmi un paese.
Un paese vuol dire non essere soli.
Fam Reb Fam
Un paese vuol dire non essere soli,
Sibm
avere gli amici, del vino, un caffè.
Solb Fam
Io sono della città; riconosco le strade
Do Sibm Do Sibm
dalle buche rimaste, dalle case sparite,
Sol Do Fam
dalle cose sepolte che appartengono a me.
Al di là delle gialle colline c'è il mare,
un mare di stoppie, non cessano mai:
il mare non voglio più, ne ho visto abbastanza;
preferisco una tampa e bere in silenzio,
quel grande silenzio che è la vostra virtù.
E in silenzio girare per quelle colline,
le rocce scoperte, la sterilità
lavoro non serve più, non serve schiantarsi
e le mani tenerle dietro la schiena,
non fare più nulla pensando al futuro.
La sola freschezza è rimasta il respiro,
la grande fatica è salire quassù.
Ci venni una volta quassù e quassù son rimasto
a rifarmi le forze, a cercarmi i compagni,
a trovarmi una terra, a trovarmi un paese.
Un paese vuol dire non essere soli.
Fa#m Re Fa#m
Un paese vuol dire non essere soli,
Sim
avere gli amici, del vino, un caffè.
Sol Fa#m
Io sono della città; riconosco le strade
Do#Sim Do#Sim
dalle buche rimaste, dalle case sparite,
Sol# Do# Fa#m
dalle cose sepolte che appartengono a me.
Al di là delle gialle colline c'è il mare,
un mare di stoppie, non cessano mai:
il mare non voglio più, ne ho visto abbastanza;
preferisco una tampa e bere in silenzio,
quel grande silenzio che è la vostra virtù.
E in silenzio girare per quelle colline,
le rocce scoperte, la sterilità
lavoro non serve più, non serve schiantarsi
e le mani tenerle dietro la schiena,
non fare più nulla pensando al futuro.
La sola freschezza è rimasta il respiro,
la grande fatica è salire quassù.
Ci venni una volta quassù e quassù son rimasto
a rifarmi le forze, a cercarmi i compagni,
a trovarmi una terra, a trovarmi un paese.
Un paese vuol dire non essere soli.
Solm Re# Solm
Un paese vuol dire non essere soli,
Dom
avere gli amici, del vino, un caffè.
Sol# Solm
Io sono della città; riconosco le strade
Re Dom Re Dom
dalle buche rimaste, dalle case sparite,
La Re Solm
dalle cose sepolte che appartengono a me.
Al di là delle gialle colline c'è il mare,
un mare di stoppie, non cessano mai:
il mare non voglio più, ne ho visto abbastanza;
preferisco una tampa e bere in silenzio,
quel grande silenzio che è la vostra virtù.
E in silenzio girare per quelle colline,
le rocce scoperte, la sterilità
lavoro non serve più, non serve schiantarsi
e le mani tenerle dietro la schiena,
non fare più nulla pensando al futuro.
La sola freschezza è rimasta il respiro,
la grande fatica è salire quassù.
Ci venni una volta quassù e quassù son rimasto
a rifarmi le forze, a cercarmi i compagni,
a trovarmi una terra, a trovarmi un paese.
Un paese vuol dire non essere soli.
Sol#m Mi Sol#m
Un paese vuol dire non essere soli,
Do#m
avere gli amici, del vino, un caffè.
La Sol#m
Io sono della città; riconosco le strade
Re#Do#m Re#Do#m
dalle buche rimaste, dalle case sparite,
Sib Re# Sol#m
dalle cose sepolte che appartengono a me.
Al di là delle gialle colline c'è il mare,
un mare di stoppie, non cessano mai:
il mare non voglio più, ne ho visto abbastanza;
preferisco una tampa e bere in silenzio,
quel grande silenzio che è la vostra virtù.
E in silenzio girare per quelle colline,
le rocce scoperte, la sterilità
lavoro non serve più, non serve schiantarsi
e le mani tenerle dietro la schiena,
non fare più nulla pensando al futuro.
La sola freschezza è rimasta il respiro,
la grande fatica è salire quassù.
Ci venni una volta quassù e quassù son rimasto
a rifarmi le forze, a cercarmi i compagni,
a trovarmi una terra, a trovarmi un paese.
Un paese vuol dire non essere soli.
Lam Fa Lam
Un paese vuol dire non essere soli,
Rem
avere gli amici, del vino, un caffè.
Sib Lam
Io sono della città; riconosco le strade
Mi Rem Mi Rem
dalle buche rimaste, dalle case sparite,
Si Mi Lam
dalle cose sepolte che appartengono a me.
Al di là delle gialle colline c'è il mare,
un mare di stoppie, non cessano mai:
il mare non voglio più, ne ho visto abbastanza;
preferisco una tampa e bere in silenzio,
quel grande silenzio che è la vostra virtù.
E in silenzio girare per quelle colline,
le rocce scoperte, la sterilità
lavoro non serve più, non serve schiantarsi
e le mani tenerle dietro la schiena,
non fare più nulla pensando al futuro.
La sola freschezza è rimasta il respiro,
la grande fatica è salire quassù.
Ci venni una volta quassù e quassù son rimasto
a rifarmi le forze, a cercarmi i compagni,
a trovarmi una terra, a trovarmi un paese.
Un paese vuol dire non essere soli.
Sibm Solb Sibm
Un paese vuol dire non essere soli,
Mibm
avere gli amici, del vino, un caffè.
Si Sibm
Io sono della città; riconosco le strade
Fa Mibm Fa Mibm
dalle buche rimaste, dalle case sparite,
Do Fa Sibm
dalle cose sepolte che appartengono a me.
Al di là delle gialle colline c'è il mare,
un mare di stoppie, non cessano mai:
il mare non voglio più, ne ho visto abbastanza;
preferisco una tampa e bere in silenzio,
quel grande silenzio che è la vostra virtù.
E in silenzio girare per quelle colline,
le rocce scoperte, la sterilità
lavoro non serve più, non serve schiantarsi
e le mani tenerle dietro la schiena,
non fare più nulla pensando al futuro.
La sola freschezza è rimasta il respiro,
la grande fatica è salire quassù.
Ci venni una volta quassù e quassù son rimasto
a rifarmi le forze, a cercarmi i compagni,
a trovarmi una terra, a trovarmi un paese.
Un paese vuol dire non essere soli.
Sim Sol Sim
Un paese vuol dire non essere soli,
Mim
avere gli amici, del vino, un caffè.
Do Sim
Io sono della città; riconosco le strade
Fa#Mim Fa#Mim
dalle buche rimaste, dalle case sparite,
Do# Fa# Sim
dalle cose sepolte che appartengono a me.
Al di là delle gialle colline c'è il mare,
un mare di stoppie, non cessano mai:
il mare non voglio più, ne ho visto abbastanza;
preferisco una tampa e bere in silenzio,
quel grande silenzio che è la vostra virtù.
E in silenzio girare per quelle colline,
le rocce scoperte, la sterilità
lavoro non serve più, non serve schiantarsi
e le mani tenerle dietro la schiena,
non fare più nulla pensando al futuro.
La sola freschezza è rimasta il respiro,
la grande fatica è salire quassù.
Ci venni una volta quassù e quassù son rimasto
a rifarmi le forze, a cercarmi i compagni,
a trovarmi una terra, a trovarmi un paese.
Un paese vuol dire non essere soli.
Informazioni
Scritta nel 1960, a dieci anni dalla scomparsa di Cesare Pavese. Il testo riprende un celebre passo tratto dal romanzo "La luna e i falò".
Fonte
"Cantacronache - Un 'avventura politico-musicale degli anni Cinquanta"
a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, 1995 DDT e Scriptorium associati
Scheda del canto
Autori testo
Autori musica
Anno
Lingua
Inserito da
roberto_deiana
Disclaimer
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