Lettera alla mia amica

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In questa domenica d’aprile una metà del mondo si sveglia un fratellino corre ridendo lungo una via di Hanoi fiancheggiata dai rifugi. Una compagna vigila nel porto di Haiphong scrutando l’orizzonte essa rivede il volto di sua madre sulle sponde del Mekong. In questa domenica d’aprile una metà del mondo dorme su di un popolo intero continua la notte negli Stati Uniti. In una brezza di fiori e dolcezza duecento bombardieri giganti hanno gettato il loro carico di morte e di dolore di crimini e di pianti. Da Haiphong in fiamme a Saigon che si libera s’alza il pugno vittorioso di tutto un popolo unito dalla collera. Sorella mia, amica mia tu che sei al paese in questo mattino d’aprile hai sentito il tuono dei duecento bombardieri bombardieri giganti che han lacerato l’azzurro di primavera. Ma nelle risaie nelle città, alla macchia gli uomini del tuo paese han seminato una grande primavera. Benché corazzata di bombardieri giganti la volta del firmamento non può più arrestarla. Ogni mattino mille milioni di mani tendono un arco di solidarietà di là dalle terre di là dai mari per salutare il sol che nasce nel tuo paese e che si chiama vittoria si chiama speranza.
Fonte

Meschiari A. Canzoniere Il Contemporaneo 1967-1979 Vita e canzoni di un gruppo musicale modenese, Tassinari, Firenze, 2003

Canzoniere Il Contemporaneo, LP Canto ai Popoli, Milano, 1974 

 

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Commenti

roberta il 05/25/2017 - 10:39 ha scritto:

copertina del disco Canto ai popoli

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