L'eccidio di Ancona

La storia cantata: Ancona, strage di manifestanti (7 Giugno 1914)

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Il fatale sette giugno, proprio il dì dello Statuto, degli onesti avean voluto seriamente protestar contro i capi e le feroci compagnie di disciplina; ma il prefetto alla mattina Malatesta fé arrestà. Il comizio fu inibito ed allora a Villa Rossa quella gente, alquanto scossa dal rifiuto, si adunò. Tutti quanti gli oratori, già d'accordo nel parlare, stabiliron di iniziare una seria agitazion. Nell'uscire i comizianti dal local tranquilli e buoni, fur purtroppo testimoni di una scena di terror. Spinti, oppressi e circondati, assaliti qual canaglia, dello stato la sbirraglia contro il popolo sparò. Fu per l'orrida tragedia, che nel mondo non v'è uguali, tra compagni a noi più cari morti caddero nel suol. Maledetta la sbirraglia che ci ha immersi nel dolore! Lì per lì, colpita al cuore, tutta Italia protestò. Ma non basta la protesta, non è nulla il nostro pianto, per coloro che soffron tanto, che hanno perso i lor figliol.
Informazioni

La fedele cronaca di una sollevazione popolare, del 1914.

Fonte

Vettori Giuseppe, Canzoni italiane di protesta 1794 - 1974, Roma, Newton Compton, 1975

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