La storia cantata: L'eccidio delle Fosse Ardeatine
(24 Marzo 1944)
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Laggiù sotto il suol,
nel tenebror
dove li ha spenti
il barbaro oppressor,
il sangue lor
li congiunge
nel più sacro abbraccio
che li affratella ognor.
Dormon laggiù
trecentoventi
uomi puri
generosi ardenti,
che morti son
per aver desiderato
con ardore appassionato
te, o divina, o cara
Libertà!
Libertà santa,
sacra ad ogni cuor!
Sacro ad ogni cuor
sia il martirio lor!
Dal Rodano al Don
a cento a cento
per quante stelle
son nel firmamento
come Gesù
gl'innocenti salgono
il Calvario
per poi volar lassù...
S'inebria ognor
col loro sangue
l'idra nazista
folle di furor.
Muoion così
per aver desiderato
con ardore appassionato
te, o divina, o cara
Libertà!
Libertà santa,
sara ad ogni cuor!
Sacro ad ogni cuor
sia il martirio lor!
Informazioni
Spartacus Picenus usò per questo testo la famosa melodia dello Studio op.10, N.3, in Mi maggiore di F.Chopin, che proprio negli anni della guerra il cantante di musica leggera Natalino Otto aveva divulgato con una incisione discografica dal titolo Tistezze.
Fonte del testo e delle note:
A.Savona-M.L.Straniero
Canti della resistenza italiana
1985 Rizzoli
Fonte
Spartacus Picenus, Canti comunisti, Milano, Edizioni del Calendario del Popolo, 1967
Scheda del canto
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