Battipaglia, l'assassinio di due manifestanti
Il 9 aprile del 1969 si ebbero gravi incidenti a Battipaglia, al diffondersi della notizia della decisione di chiudere due aziende storiche come la manifattura dei tabacchi e lo zuccherificio. Per il paese e' una tragedia, meta' della popolazione vive su queste due fabbriche, sulle coltivazioni e sull'indotto; scende in piazza inviperita, blocca ferrovie, strade e autostrade, dalle 17 alle 22 la citta' e' in mano a tremila dimostranti, che devastano la stazione, incendiano il municipio, danno fuoco a duecento auto e poi assediano il commissariato. Lo scontro con le forze dell'ordine e' drammatico, poi l'assedio dei dimostranti diventa un attacco, e la polizia perde la testa e spara sulla folla. A notte alta si conclude un dramma, 200 feriti fra i dimostranti, 100 nella polizia, e una professoressa e uno studente uccisi. Sono "Carmine e Teresa" nominati nella ballata di Trincale. A Roma arriva invece la notizia che ci sono stati cinquanta morti, e temendo una insurrezione generale tutti sono presi dal panico; viene subito firmata la riapertura delle due aziende.
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