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Voglio una casa, la voglio bella
Piena di luce come una stella
Piena di sole e di fortuna
E sopra il tetto spunti la luna
Piena di riso, piena di pianto
Casa ti sogno, ti sogno tanto
Dididindi, Dididindi...
Voglio una casa, per tanta gente
La voglio solida ed accogliente,
Robusta e calda, semplice e vera
Per farci musica matina e sera
E la poesia abbia il suo letto
Voglio abitare sotto a quel tetto.
Dididindi, Dididindi...
Voglio ogni casa, che sia abitata
E più nessuno dorma per strada
Come un cane a mendicare
Perchè non ha più dove andare
Come una bestia trattato a sputi
E mai nessuno, nessuno lo aiuti.
Dididindi, Dididindi...
Voglio una casa per i ragazzi,
che non sanno mai dove incontrarsi
e per i vecchi, case capienti
che possano vivere con i parenti
case non care, per le famiglie
e che ci nascano figli e figlie.
Dididindi, Dididindi...
Informazioni
Ce l'ha trasmessa la cantastorie aquilana Anna Barile, precisando che Lucilla Galeazzi scrisse questa canzone dopo il terremoto in Umbria del 1997
Fonte
Galeazzi L., LP Cuore di terra, Nuova Era, 1997
Scheda del canto
Autori testo
Anno
Lingua
Youtube
http://youtu.be/L-GwSPAdbnAInserito da
ilDeposito
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