La storia cantata: Gli scontri a Valle Giulia
(1 Marzo 1968)
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Piazza di Spagna, splendida giornata,
traffico fermo, la città ingorgata
e quanta gente, quanta che n'era!
Cartelli in alto e tutti si gridava:
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
mentre eravamo ancora lì davanti,
ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti
c'erano cose certo più importanti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Undici e un quarto avanti a architettura,
non c'era ancor ragion d'aver paura
ed eravamo veramente in tanti,
e i poliziotti in faccia agli studenti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Hanno impugnato i manganelli
ed han picchiato come fanno sempre loro;
ma all'improvviso è poi successo
un fatto nuovo, un fatto nuovo, un
fatto nuovo:
non siam scappati più, non siam scappati più!
Il primo marzo, sì, me lo rammento,
saremo stati millecinquecento
e caricava giù la polizia
ma gli studenti la cacciavan via.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
ma c'eran cose molto più importanti;
ma qui che fai, ma vattene un po' via!
Non vedi, arriva giù la polizia!
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Le camionette, i celerini
ci hanno dispersi, presi in molti e poi picchiati;
ma sia ben chiaro che si sapeva;
che non è vero, no, non è finita là.
Non siam scappati più, non siam scappati più.
Il primo marzo, sì, me lo rammento...
...No alla classe dei padroni,
non mettiamo condizioni, no!
Do Sol7 Do
Piazza di Spagna, splendida giornata,
Sol7 Do
traffico fermo, la città ingorgata
Fa Do
e quanta gente, quanta che n'era!
Fa Do
Cartelli in alto e tutti si gridava:
Fa Re7
«No alla scuola dei padroni!
Sol7
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
mentre eravamo ancora lì davanti,
ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti
c'erano cose certo più importanti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Undici e un quarto avanti a architettura,
non c'era ancor ragion d'aver paura
ed eravamo veramente in tanti,
e i poliziotti in faccia agli studenti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Dom Sol7 Dom Sol7
Hanno impugnato i manganelli
Sib Re# Re7
ed han picchiato come fanno sempre
Sol7
loro;
ma all'improvviso è poi successo
un fatto nuovo, un fatto nuovo, un
fatto nuovo:
Do Fa Sol7Do
non siam scappati più,
non siam scappati più!
Il primo marzo, sì, me lo rammento,
saremo stati millecinquecento
e caricava giù la polizia
ma gli studenti la cacciavan via.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
ma c'eran cose molto più importanti;
ma qui che fai, ma vattene un po' via!
Non vedi, arriva giù la polizia!
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Le camionette, i celerini
ci hanno dispersi, presi in molti e poi
[picchiati;
ma sia ben chiaro che si sapeva;
che non è vero, no, non è finita là.
Non siam scappati più,
non siam scappati più.
Il primo marzo, sì, me lo rammento...
...No alla classe dei padroni,
non mettiamo condizioni, no!
Do# Sol#7 Do#
Piazza di Spagna, splendida giornata,
Sol#7 Do#
traffico fermo, la città ingorgata
Fa# Do#
e quanta gente, quanta che n'era!
Fa# Do#
Cartelli in alto e tutti si gridava:
Fa# Re#7
«No alla scuola dei padroni!
Sol#7
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
mentre eravamo ancora lì davanti,
ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti
c'erano cose certo più importanti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Undici e un quarto avanti a architettura,
non c'era ancor ragion d'aver paura
ed eravamo veramente in tanti,
e i poliziotti in faccia agli studenti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Do#m Sol#7 Do#m Sol#7
Hanno impugnato i manganelli
Si Mi Re#7
ed han picchiato come fanno sempre
Sol#7
loro;
ma all'improvviso è poi successo
un fatto nuovo, un fatto nuovo, un
fatto nuovo:
Do# Fa# Sol#7Do#
non siam scappati più,
non siam scappati più!
Il primo marzo, sì, me lo rammento,
saremo stati millecinquecento
e caricava giù la polizia
ma gli studenti la cacciavan via.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
ma c'eran cose molto più importanti;
ma qui che fai, ma vattene un po' via!
Non vedi, arriva giù la polizia!
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Le camionette, i celerini
ci hanno dispersi, presi in molti e poi
[picchiati;
ma sia ben chiaro che si sapeva;
che non è vero, no, non è finita là.
Non siam scappati più,
non siam scappati più.
Il primo marzo, sì, me lo rammento...
...No alla classe dei padroni,
non mettiamo condizioni, no!
Re La7 Re
Piazza di Spagna, splendida giornata,
La7 Re
traffico fermo, la città ingorgata
Sol Re
e quanta gente, quanta che n'era!
Sol Re
Cartelli in alto e tutti si gridava:
Sol Mi7
«No alla scuola dei padroni!
La7
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
mentre eravamo ancora lì davanti,
ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti
c'erano cose certo più importanti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Undici e un quarto avanti a architettura,
non c'era ancor ragion d'aver paura
ed eravamo veramente in tanti,
e i poliziotti in faccia agli studenti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Rem La7 Rem La7
Hanno impugnato i manganelli
Do Fa Mi7
ed han picchiato come fanno sempre
La7
loro;
ma all'improvviso è poi successo
un fatto nuovo, un fatto nuovo, un
fatto nuovo:
Re Sol La7 Re
non siam scappati più,
non siam scappati più!
Il primo marzo, sì, me lo rammento,
saremo stati millecinquecento
e caricava giù la polizia
ma gli studenti la cacciavan via.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
ma c'eran cose molto più importanti;
ma qui che fai, ma vattene un po' via!
Non vedi, arriva giù la polizia!
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Le camionette, i celerini
ci hanno dispersi, presi in molti e poi
[picchiati;
ma sia ben chiaro che si sapeva;
che non è vero, no, non è finita là.
Non siam scappati più,
non siam scappati più.
Il primo marzo, sì, me lo rammento...
...No alla classe dei padroni,
non mettiamo condizioni, no!
Re# Sib7 Re#
Piazza di Spagna, splendida giornata,
Sib7 Re#
traffico fermo, la città ingorgata
Sol# Re#
e quanta gente, quanta che n'era!
Sol# Re#
Cartelli in alto e tutti si gridava:
Sol# Fa7
«No alla scuola dei padroni!
Sib7
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
mentre eravamo ancora lì davanti,
ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti
c'erano cose certo più importanti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Undici e un quarto avanti a architettura,
non c'era ancor ragion d'aver paura
ed eravamo veramente in tanti,
e i poliziotti in faccia agli studenti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Re#m Sib7 Re#m Sib7
Hanno impugnato i manganelli
Do# Fa# Fa7
ed han picchiato come fanno sempre
Sib7
loro;
ma all'improvviso è poi successo
un fatto nuovo, un fatto nuovo, un
fatto nuovo:
Re# Sol#Sib7Re#
non siam scappati più,
non siam scappati più!
Il primo marzo, sì, me lo rammento,
saremo stati millecinquecento
e caricava giù la polizia
ma gli studenti la cacciavan via.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
ma c'eran cose molto più importanti;
ma qui che fai, ma vattene un po' via!
Non vedi, arriva giù la polizia!
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Le camionette, i celerini
ci hanno dispersi, presi in molti e poi
[picchiati;
ma sia ben chiaro che si sapeva;
che non è vero, no, non è finita là.
Non siam scappati più,
non siam scappati più.
Il primo marzo, sì, me lo rammento...
...No alla classe dei padroni,
non mettiamo condizioni, no!
Mi Si7 Mi
Piazza di Spagna, splendida giornata,
Si7 Mi
traffico fermo, la città ingorgata
La Mi
e quanta gente, quanta che n'era!
La Mi
Cartelli in alto e tutti si gridava:
La Fa#7
«No alla scuola dei padroni!
Si7
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
mentre eravamo ancora lì davanti,
ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti
c'erano cose certo più importanti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Undici e un quarto avanti a architettura,
non c'era ancor ragion d'aver paura
ed eravamo veramente in tanti,
e i poliziotti in faccia agli studenti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Mim Si7 Mim Si7
Hanno impugnato i manganelli
Re Sol Fa#7
ed han picchiato come fanno sempre
Si7
loro;
ma all'improvviso è poi successo
un fatto nuovo, un fatto nuovo, un
fatto nuovo:
Mi La Si7 Mi
non siam scappati più,
non siam scappati più!
Il primo marzo, sì, me lo rammento,
saremo stati millecinquecento
e caricava giù la polizia
ma gli studenti la cacciavan via.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
ma c'eran cose molto più importanti;
ma qui che fai, ma vattene un po' via!
Non vedi, arriva giù la polizia!
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Le camionette, i celerini
ci hanno dispersi, presi in molti e poi
[picchiati;
ma sia ben chiaro che si sapeva;
che non è vero, no, non è finita là.
Non siam scappati più,
non siam scappati più.
Il primo marzo, sì, me lo rammento...
...No alla classe dei padroni,
non mettiamo condizioni, no!
Fa Do7 Fa
Piazza di Spagna, splendida giornata,
Do7 Fa
traffico fermo, la città ingorgata
Sib Fa
e quanta gente, quanta che n'era!
Sib Fa
Cartelli in alto e tutti si gridava:
Sib Sol7
«No alla scuola dei padroni!
Do7
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
mentre eravamo ancora lì davanti,
ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti
c'erano cose certo più importanti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Undici e un quarto avanti a architettura,
non c'era ancor ragion d'aver paura
ed eravamo veramente in tanti,
e i poliziotti in faccia agli studenti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Fam Do7 Fam Do7
Hanno impugnato i manganelli
Mib Lab Sol7
ed han picchiato come fanno sempre
Do7
loro;
ma all'improvviso è poi successo
un fatto nuovo, un fatto nuovo, un
fatto nuovo:
Fa Sib Do7 Fa
non siam scappati più,
non siam scappati più!
Il primo marzo, sì, me lo rammento,
saremo stati millecinquecento
e caricava giù la polizia
ma gli studenti la cacciavan via.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
ma c'eran cose molto più importanti;
ma qui che fai, ma vattene un po' via!
Non vedi, arriva giù la polizia!
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Le camionette, i celerini
ci hanno dispersi, presi in molti e poi
[picchiati;
ma sia ben chiaro che si sapeva;
che non è vero, no, non è finita là.
Non siam scappati più,
non siam scappati più.
Il primo marzo, sì, me lo rammento...
...No alla classe dei padroni,
non mettiamo condizioni, no!
Fa# Do#7 Fa#
Piazza di Spagna, splendida giornata,
Do#7 Fa#
traffico fermo, la città ingorgata
Si Fa#
e quanta gente, quanta che n'era!
Si Fa#
Cartelli in alto e tutti si gridava:
Si Sol#7
«No alla scuola dei padroni!
Do#7
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
mentre eravamo ancora lì davanti,
ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti
c'erano cose certo più importanti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Undici e un quarto avanti a architettura,
non c'era ancor ragion d'aver paura
ed eravamo veramente in tanti,
e i poliziotti in faccia agli studenti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Fa#m Do#7 Fa#m Do#7
Hanno impugnato i manganelli
Mi La Sol#7
ed han picchiato come fanno sempre
Do#7
loro;
ma all'improvviso è poi successo
un fatto nuovo, un fatto nuovo, un
fatto nuovo:
Fa# Si Do#7Fa#
non siam scappati più,
non siam scappati più!
Il primo marzo, sì, me lo rammento,
saremo stati millecinquecento
e caricava giù la polizia
ma gli studenti la cacciavan via.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
ma c'eran cose molto più importanti;
ma qui che fai, ma vattene un po' via!
Non vedi, arriva giù la polizia!
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Le camionette, i celerini
ci hanno dispersi, presi in molti e poi
[picchiati;
ma sia ben chiaro che si sapeva;
che non è vero, no, non è finita là.
Non siam scappati più,
non siam scappati più.
Il primo marzo, sì, me lo rammento...
...No alla classe dei padroni,
non mettiamo condizioni, no!
Sol Re7 Sol
Piazza di Spagna, splendida giornata,
Re7 Sol
traffico fermo, la città ingorgata
Do Sol
e quanta gente, quanta che n'era!
Do Sol
Cartelli in alto e tutti si gridava:
Do La7
«No alla scuola dei padroni!
Re7
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
mentre eravamo ancora lì davanti,
ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti
c'erano cose certo più importanti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Undici e un quarto avanti a architettura,
non c'era ancor ragion d'aver paura
ed eravamo veramente in tanti,
e i poliziotti in faccia agli studenti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Solm Re7 Solm Re7
Hanno impugnato i manganelli
Fa Sib La7
ed han picchiato come fanno sempre
Re7
loro;
ma all'improvviso è poi successo
un fatto nuovo, un fatto nuovo, un
fatto nuovo:
Sol Do Re7 Sol
non siam scappati più,
non siam scappati più!
Il primo marzo, sì, me lo rammento,
saremo stati millecinquecento
e caricava giù la polizia
ma gli studenti la cacciavan via.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
ma c'eran cose molto più importanti;
ma qui che fai, ma vattene un po' via!
Non vedi, arriva giù la polizia!
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Le camionette, i celerini
ci hanno dispersi, presi in molti e poi
[picchiati;
ma sia ben chiaro che si sapeva;
che non è vero, no, non è finita là.
Non siam scappati più,
non siam scappati più.
Il primo marzo, sì, me lo rammento...
...No alla classe dei padroni,
non mettiamo condizioni, no!
Sol# Re#7 Sol#
Piazza di Spagna, splendida giornata,
Re#7 Sol#
traffico fermo, la città ingorgata
Do# Sol#
e quanta gente, quanta che n'era!
Do# Sol#
Cartelli in alto e tutti si gridava:
Do# Sib7
«No alla scuola dei padroni!
Re#7
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
mentre eravamo ancora lì davanti,
ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti
c'erano cose certo più importanti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Undici e un quarto avanti a architettura,
non c'era ancor ragion d'aver paura
ed eravamo veramente in tanti,
e i poliziotti in faccia agli studenti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Sol#m Re#7 Sol#m Re#7
Hanno impugnato i manganelli
Fa# Si Sib7
ed han picchiato come fanno sempre
Re#7
loro;
ma all'improvviso è poi successo
un fatto nuovo, un fatto nuovo, un
fatto nuovo:
Sol# Do# Re#7Sol#
non siam scappati più,
non siam scappati più!
Il primo marzo, sì, me lo rammento,
saremo stati millecinquecento
e caricava giù la polizia
ma gli studenti la cacciavan via.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
ma c'eran cose molto più importanti;
ma qui che fai, ma vattene un po' via!
Non vedi, arriva giù la polizia!
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Le camionette, i celerini
ci hanno dispersi, presi in molti e poi
[picchiati;
ma sia ben chiaro che si sapeva;
che non è vero, no, non è finita là.
Non siam scappati più,
non siam scappati più.
Il primo marzo, sì, me lo rammento...
...No alla classe dei padroni,
non mettiamo condizioni, no!
La Mi7 La
Piazza di Spagna, splendida giornata,
Mi7 La
traffico fermo, la città ingorgata
Re La
e quanta gente, quanta che n'era!
Re La
Cartelli in alto e tutti si gridava:
Re Si7
«No alla scuola dei padroni!
Mi7
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
mentre eravamo ancora lì davanti,
ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti
c'erano cose certo più importanti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Undici e un quarto avanti a architettura,
non c'era ancor ragion d'aver paura
ed eravamo veramente in tanti,
e i poliziotti in faccia agli studenti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Lam Mi7 Lam Mi7
Hanno impugnato i manganelli
Sol Do Si7
ed han picchiato come fanno sempre
Mi7
loro;
ma all'improvviso è poi successo
un fatto nuovo, un fatto nuovo, un
fatto nuovo:
La Re Mi7 La
non siam scappati più,
non siam scappati più!
Il primo marzo, sì, me lo rammento,
saremo stati millecinquecento
e caricava giù la polizia
ma gli studenti la cacciavan via.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
ma c'eran cose molto più importanti;
ma qui che fai, ma vattene un po' via!
Non vedi, arriva giù la polizia!
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Le camionette, i celerini
ci hanno dispersi, presi in molti e poi
[picchiati;
ma sia ben chiaro che si sapeva;
che non è vero, no, non è finita là.
Non siam scappati più,
non siam scappati più.
Il primo marzo, sì, me lo rammento...
...No alla classe dei padroni,
non mettiamo condizioni, no!
Sib Fa7 Sib
Piazza di Spagna, splendida giornata,
Fa7 Sib
traffico fermo, la città ingorgata
Mib Sib
e quanta gente, quanta che n'era!
Mib Sib
Cartelli in alto e tutti si gridava:
Mib Do7
«No alla scuola dei padroni!
Fa7
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
mentre eravamo ancora lì davanti,
ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti
c'erano cose certo più importanti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Undici e un quarto avanti a architettura,
non c'era ancor ragion d'aver paura
ed eravamo veramente in tanti,
e i poliziotti in faccia agli studenti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Sibm Fa7 Sibm Fa7
Hanno impugnato i manganelli
Lab Reb Do7
ed han picchiato come fanno sempre
Fa7
loro;
ma all'improvviso è poi successo
un fatto nuovo, un fatto nuovo, un
fatto nuovo:
Sib Mib Fa7 Sib
non siam scappati più,
non siam scappati più!
Il primo marzo, sì, me lo rammento,
saremo stati millecinquecento
e caricava giù la polizia
ma gli studenti la cacciavan via.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
ma c'eran cose molto più importanti;
ma qui che fai, ma vattene un po' via!
Non vedi, arriva giù la polizia!
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Le camionette, i celerini
ci hanno dispersi, presi in molti e poi
[picchiati;
ma sia ben chiaro che si sapeva;
che non è vero, no, non è finita là.
Non siam scappati più,
non siam scappati più.
Il primo marzo, sì, me lo rammento...
...No alla classe dei padroni,
non mettiamo condizioni, no!
Si Fa#7 Si
Piazza di Spagna, splendida giornata,
Fa#7 Si
traffico fermo, la città ingorgata
Mi Si
e quanta gente, quanta che n'era!
Mi Si
Cartelli in alto e tutti si gridava:
Mi Do#7
«No alla scuola dei padroni!
Fa#7
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
mentre eravamo ancora lì davanti,
ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti
c'erano cose certo più importanti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Undici e un quarto avanti a architettura,
non c'era ancor ragion d'aver paura
ed eravamo veramente in tanti,
e i poliziotti in faccia agli studenti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Sim Fa#7 Sim Fa#7
Hanno impugnato i manganelli
La Re Do#7
ed han picchiato come fanno sempre
Fa#7
loro;
ma all'improvviso è poi successo
un fatto nuovo, un fatto nuovo, un
fatto nuovo:
Si Mi Fa#7Si
non siam scappati più,
non siam scappati più!
Il primo marzo, sì, me lo rammento,
saremo stati millecinquecento
e caricava giù la polizia
ma gli studenti la cacciavan via.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
E mi guardavi tu con occhi stanchi,
ma c'eran cose molto più importanti;
ma qui che fai, ma vattene un po' via!
Non vedi, arriva giù la polizia!
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».
Le camionette, i celerini
ci hanno dispersi, presi in molti e poi
[picchiati;
ma sia ben chiaro che si sapeva;
che non è vero, no, non è finita là.
Non siam scappati più,
non siam scappati più.
Il primo marzo, sì, me lo rammento...
...No alla classe dei padroni,
non mettiamo condizioni, no!
Informazioni
Il Vettori data questa canzone al 1968. Nel marzo di quell'anno avvennero gli incidenti descritti, primo, vero scontro di piazza fra polizia e studenti "contestatori", a Roma presso la facoltà di Architettura a Valle Giulia.
Fu incisa da Paolo Pietrangeli e Giovanna Marini, prima in 45 giri e poi nell'LP Mio caro padrone domani ti sparo, sempre per I Dischi del Sole.
Fonte
Pietrangeli Paolo, Mio caro padrone domani ti sparo, Edizioni del gallo, Milano, 1969
Scheda del canto
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ilDeposito
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