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Tiravo il mio carro senza più forze
lungo la Frankfurter Allee
Fu lì che pensai: O je! Come son stanco
Se mi lasciassi andare per un momento
Forse cadrei per sempre
Due minuti dopo non restavano di me
[che ossa nude.
Perchè non appena sfinito crollai
e il padrone si precipitava al primo telefono.
Gente affamata mi fu sopra coi coltelli
per disputarsi l'un con l'altro la mia carne.
Non attesero neppure che finissi almeno
[di crepare.
Era la gente che conoscevo diversa
la stessa che prima mi dava del pane
e mi metteva i sacchi sul dorso
per proteggermi dalle mosche.
Ieri tanto umana e oggi tanto disumana.
S'eran d'improvviso trasformati
[in tante belve. Come mai?
Morendo, pensai: quanto gelo è sceso
tra loro per renderli senza pietà?
Chi li ha frustati così?
E chi continua ancora a frustarli?
Se voi non saprete dar loro una mano
questa volta vi succederà qualcosa
[di terribile...
Informazioni
Titolo originale: O Falladah, die du hangest! trad. G. Strehler.
Fonte
Milva, LP Milva canta Brecht Vol. 2, Ricordi 1975
Scheda del canto
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