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Se mi chiedi come va tuo figlio a scuola
vorrei scherzare e dirti che va bene.
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
compagno t'hanno fatto riposare.
Poi ti guardo e ancora mi convinco
che tuo figlio è una parte di te.
L'ha capito per primo il tuo padrone
ti dà il tempo di essergli anche padre
che dimentica per poco la catena
e che cerca la speranza di sperare
in un domani diverso dalla scuola
per suo figlio, se avrà voglia di studiare.
E ci pensi, studia cose che hanno studiato
tanti altri prima di lui che stanno in alto.
Sono i figli prediletti del sistema,
capi tutto, capo come te lo sogni
questo figlio mezzo tuo e mezzo fatto
a soddisfare della fabbrica i bisogni.
Meglio così, non entrano in catena;
camice bianco, colletto inamidato.
Computer mille volte ormai sognato
tuo figlio lì, e tu ti senti meno
sfruttato di quanto t'hanno sfruttato
se vieni qui a farti ricattare.
Stamane ci vediamo ai cancelli
tutti a gridar l'odio contro il padrone
'sto porco che v'ha messo tutti quanti
da un mese dentro in cassa integrazione.
«Mio figlio cosa fa?» «Ma che t'importa?
Compagno è qui che cresce la tua lotta.
Che è poi la lotta tutta proletaria
contro il padrone e la sua dittatura.
Tuo figlio, sai, è proprio in buone mani,
'ste cose gliele voglio dir domani».
«Va bene, sì, però mi raccomando
che alla fine poi contano gli esami».
Per il bene suo, tu pensi, e la tua classe?
È un'altra cosa forse, ma in due staffe
non puoi tenere il piede e la questione
è che la scuola è la staffa del padrone
per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Se mi chiedi come va tuo figlio a Scuola
vorrei scherzare e dirti che va bene.
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
compagno t'hanno fatto riposare.
Poi ti guardo e ancora mi convinco
che tuo figlio è proprio come te.
    
Do                               Re 
Se mi chiedi come va tuo figlio a scuola
           Fa                  Do 
vorrei scherzare e dirti che va bene.
       Lam                    Mi7 
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
   Lam                    Mi7 
compagno t'hanno fatto riposare.
       La        Re         La 
Poi ti guardo e ancora mi convinco
        Mi7                  La 
che tuo figlio è una parte di te.
L'ha capito per primo il tuo padrone
ti dà il tempo di essergli anche padre
che dimentica per poco la catena
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in un domani diverso dalla scuola
per suo figlio, se avrà voglia di studiare.
E ci pensi, studia cose che hanno studiato
tanti altri prima di lui che stanno in alto.
Sono i figli prediletti del sistema,
capi tutto, capo come te lo sogni
questo figlio mezzo tuo e mezzo fatto
a soddisfare della fabbrica i bisogni.
Meglio così, non entrano in catena;
camice bianco, colletto inamidato.
Computer mille volte ormai sognato
tuo figlio lì, e tu ti senti meno
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se vieni qui a farti ricattare.
Stamane ci vediamo ai cancelli
tutti a gridar l'odio contro il padrone
'sto porco che v'ha messo tutti quanti
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«Mio figlio cosa fa?» «Ma che t'importa?
Compagno è qui che cresce la tua lotta.
Che è poi la lotta tutta proletaria
contro il padrone e la sua dittatura.
Tuo figlio, sai, è proprio in buone mani,
'ste cose gliele voglio dir domani».
«Va bene, sì, però mi raccomando
che alla fine poi contano gli esami».
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È un'altra cosa forse, ma in due staffe
non puoi tenere il piede e la questione
è che la scuola è la staffa del padrone
per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Se mi chiedi come va tuo figlio a Scuola
vorrei scherzare e dirti che va bene.
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
compagno t'hanno fatto riposare.
Poi ti guardo e ancora mi convinco
che tuo figlio è proprio come te.
                Do#                              Re#
Se mi chiedi come va tuo figlio a scuola
           Fa#                 Do#
vorrei scherzare e dirti che va bene.
       Sibm                   Fa7 
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
   Sibm                   Fa7 
compagno t'hanno fatto riposare.
       Sib       Re#        Sib
Poi ti guardo e ancora mi convinco
        Fa7                  Sib
che tuo figlio è una parte di te.
L'ha capito per primo il tuo padrone
ti dà il tempo di essergli anche padre
che dimentica per poco la catena
e che cerca la speranza di sperare
in un domani diverso dalla scuola
per suo figlio, se avrà voglia di studiare.
E ci pensi, studia cose che hanno studiato
tanti altri prima di lui che stanno in alto.
Sono i figli prediletti del sistema,
capi tutto, capo come te lo sogni
questo figlio mezzo tuo e mezzo fatto
a soddisfare della fabbrica i bisogni.
Meglio così, non entrano in catena;
camice bianco, colletto inamidato.
Computer mille volte ormai sognato
tuo figlio lì, e tu ti senti meno
sfruttato di quanto t'hanno sfruttato
se vieni qui a farti ricattare.
Stamane ci vediamo ai cancelli
tutti a gridar l'odio contro il padrone
'sto porco che v'ha messo tutti quanti
da un mese dentro in cassa integrazione.
«Mio figlio cosa fa?» «Ma che t'importa?
Compagno è qui che cresce la tua lotta.
Che è poi la lotta tutta proletaria
contro il padrone e la sua dittatura.
Tuo figlio, sai, è proprio in buone mani,
'ste cose gliele voglio dir domani».
«Va bene, sì, però mi raccomando
che alla fine poi contano gli esami».
Per il bene suo, tu pensi, e la tua classe?
È un'altra cosa forse, ma in due staffe
non puoi tenere il piede e la questione
è che la scuola è la staffa del padrone
per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Se mi chiedi come va tuo figlio a Scuola
vorrei scherzare e dirti che va bene.
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
compagno t'hanno fatto riposare.
Poi ti guardo e ancora mi convinco
che tuo figlio è proprio come te.
                Re                               Mi 
Se mi chiedi come va tuo figlio a scuola
           Sol                 Re 
vorrei scherzare e dirti che va bene.
       Sim                    Fa#7
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
   Sim                    Fa#7
compagno t'hanno fatto riposare.
       Si        Mi         Si 
Poi ti guardo e ancora mi convinco
        Fa#7                 Si 
che tuo figlio è una parte di te.
L'ha capito per primo il tuo padrone
ti dà il tempo di essergli anche padre
che dimentica per poco la catena
e che cerca la speranza di sperare
in un domani diverso dalla scuola
per suo figlio, se avrà voglia di studiare.
E ci pensi, studia cose che hanno studiato
tanti altri prima di lui che stanno in alto.
Sono i figli prediletti del sistema,
capi tutto, capo come te lo sogni
questo figlio mezzo tuo e mezzo fatto
a soddisfare della fabbrica i bisogni.
Meglio così, non entrano in catena;
camice bianco, colletto inamidato.
Computer mille volte ormai sognato
tuo figlio lì, e tu ti senti meno
sfruttato di quanto t'hanno sfruttato
se vieni qui a farti ricattare.
Stamane ci vediamo ai cancelli
tutti a gridar l'odio contro il padrone
'sto porco che v'ha messo tutti quanti
da un mese dentro in cassa integrazione.
«Mio figlio cosa fa?» «Ma che t'importa?
Compagno è qui che cresce la tua lotta.
Che è poi la lotta tutta proletaria
contro il padrone e la sua dittatura.
Tuo figlio, sai, è proprio in buone mani,
'ste cose gliele voglio dir domani».
«Va bene, sì, però mi raccomando
che alla fine poi contano gli esami».
Per il bene suo, tu pensi, e la tua classe?
È un'altra cosa forse, ma in due staffe
non puoi tenere il piede e la questione
è che la scuola è la staffa del padrone
per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Se mi chiedi come va tuo figlio a Scuola
vorrei scherzare e dirti che va bene.
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
compagno t'hanno fatto riposare.
Poi ti guardo e ancora mi convinco
che tuo figlio è proprio come te.
                Re#                              Fa 
Se mi chiedi come va tuo figlio a scuola
           Sol#                Re#
vorrei scherzare e dirti che va bene.
       Dom                    Sol7
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
   Dom                    Sol7
compagno t'hanno fatto riposare.
       Do        Fa         Do 
Poi ti guardo e ancora mi convinco
        Sol7                 Do 
che tuo figlio è una parte di te.
L'ha capito per primo il tuo padrone
ti dà il tempo di essergli anche padre
che dimentica per poco la catena
e che cerca la speranza di sperare
in un domani diverso dalla scuola
per suo figlio, se avrà voglia di studiare.
E ci pensi, studia cose che hanno studiato
tanti altri prima di lui che stanno in alto.
Sono i figli prediletti del sistema,
capi tutto, capo come te lo sogni
questo figlio mezzo tuo e mezzo fatto
a soddisfare della fabbrica i bisogni.
Meglio così, non entrano in catena;
camice bianco, colletto inamidato.
Computer mille volte ormai sognato
tuo figlio lì, e tu ti senti meno
sfruttato di quanto t'hanno sfruttato
se vieni qui a farti ricattare.
Stamane ci vediamo ai cancelli
tutti a gridar l'odio contro il padrone
'sto porco che v'ha messo tutti quanti
da un mese dentro in cassa integrazione.
«Mio figlio cosa fa?» «Ma che t'importa?
Compagno è qui che cresce la tua lotta.
Che è poi la lotta tutta proletaria
contro il padrone e la sua dittatura.
Tuo figlio, sai, è proprio in buone mani,
'ste cose gliele voglio dir domani».
«Va bene, sì, però mi raccomando
che alla fine poi contano gli esami».
Per il bene suo, tu pensi, e la tua classe?
È un'altra cosa forse, ma in due staffe
non puoi tenere il piede e la questione
è che la scuola è la staffa del padrone
per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Se mi chiedi come va tuo figlio a Scuola
vorrei scherzare e dirti che va bene.
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
compagno t'hanno fatto riposare.
Poi ti guardo e ancora mi convinco
che tuo figlio è proprio come te.
                Mi                               Fa#
Se mi chiedi come va tuo figlio a scuola
           La                  Mi 
vorrei scherzare e dirti che va bene.
       Do#m                   Sol#7
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
   Do#m                   Sol#7
compagno t'hanno fatto riposare.
       Do#       Fa#        Do#
Poi ti guardo e ancora mi convinco
        Sol#7                Do#
che tuo figlio è una parte di te.
L'ha capito per primo il tuo padrone
ti dà il tempo di essergli anche padre
che dimentica per poco la catena
e che cerca la speranza di sperare
in un domani diverso dalla scuola
per suo figlio, se avrà voglia di studiare.
E ci pensi, studia cose che hanno studiato
tanti altri prima di lui che stanno in alto.
Sono i figli prediletti del sistema,
capi tutto, capo come te lo sogni
questo figlio mezzo tuo e mezzo fatto
a soddisfare della fabbrica i bisogni.
Meglio così, non entrano in catena;
camice bianco, colletto inamidato.
Computer mille volte ormai sognato
tuo figlio lì, e tu ti senti meno
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se vieni qui a farti ricattare.
Stamane ci vediamo ai cancelli
tutti a gridar l'odio contro il padrone
'sto porco che v'ha messo tutti quanti
da un mese dentro in cassa integrazione.
«Mio figlio cosa fa?» «Ma che t'importa?
Compagno è qui che cresce la tua lotta.
Che è poi la lotta tutta proletaria
contro il padrone e la sua dittatura.
Tuo figlio, sai, è proprio in buone mani,
'ste cose gliele voglio dir domani».
«Va bene, sì, però mi raccomando
che alla fine poi contano gli esami».
Per il bene suo, tu pensi, e la tua classe?
È un'altra cosa forse, ma in due staffe
non puoi tenere il piede e la questione
è che la scuola è la staffa del padrone
per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Se mi chiedi come va tuo figlio a Scuola
vorrei scherzare e dirti che va bene.
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
compagno t'hanno fatto riposare.
Poi ti guardo e ancora mi convinco
che tuo figlio è proprio come te.
                Fa                               Sol
Se mi chiedi come va tuo figlio a scuola
           Sib                 Fa 
vorrei scherzare e dirti che va bene.
       Rem                    La7 
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
   Rem                    La7 
compagno t'hanno fatto riposare.
       Re        Sol        Re 
Poi ti guardo e ancora mi convinco
        La7                  Re 
che tuo figlio è una parte di te.
L'ha capito per primo il tuo padrone
ti dà il tempo di essergli anche padre
che dimentica per poco la catena
e che cerca la speranza di sperare
in un domani diverso dalla scuola
per suo figlio, se avrà voglia di studiare.
E ci pensi, studia cose che hanno studiato
tanti altri prima di lui che stanno in alto.
Sono i figli prediletti del sistema,
capi tutto, capo come te lo sogni
questo figlio mezzo tuo e mezzo fatto
a soddisfare della fabbrica i bisogni.
Meglio così, non entrano in catena;
camice bianco, colletto inamidato.
Computer mille volte ormai sognato
tuo figlio lì, e tu ti senti meno
sfruttato di quanto t'hanno sfruttato
se vieni qui a farti ricattare.
Stamane ci vediamo ai cancelli
tutti a gridar l'odio contro il padrone
'sto porco che v'ha messo tutti quanti
da un mese dentro in cassa integrazione.
«Mio figlio cosa fa?» «Ma che t'importa?
Compagno è qui che cresce la tua lotta.
Che è poi la lotta tutta proletaria
contro il padrone e la sua dittatura.
Tuo figlio, sai, è proprio in buone mani,
'ste cose gliele voglio dir domani».
«Va bene, sì, però mi raccomando
che alla fine poi contano gli esami».
Per il bene suo, tu pensi, e la tua classe?
È un'altra cosa forse, ma in due staffe
non puoi tenere il piede e la questione
è che la scuola è la staffa del padrone
per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Se mi chiedi come va tuo figlio a Scuola
vorrei scherzare e dirti che va bene.
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
compagno t'hanno fatto riposare.
Poi ti guardo e ancora mi convinco
che tuo figlio è proprio come te.
                Fa#                              Sol#
Se mi chiedi come va tuo figlio a scuola
           Si                  Fa#
vorrei scherzare e dirti che va bene.
       Re#m                   Sib7
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
   Re#m                   Sib7
compagno t'hanno fatto riposare.
       Re#       Sol#       Re#
Poi ti guardo e ancora mi convinco
        Sib7                 Re#
che tuo figlio è una parte di te.
L'ha capito per primo il tuo padrone
ti dà il tempo di essergli anche padre
che dimentica per poco la catena
e che cerca la speranza di sperare
in un domani diverso dalla scuola
per suo figlio, se avrà voglia di studiare.
E ci pensi, studia cose che hanno studiato
tanti altri prima di lui che stanno in alto.
Sono i figli prediletti del sistema,
capi tutto, capo come te lo sogni
questo figlio mezzo tuo e mezzo fatto
a soddisfare della fabbrica i bisogni.
Meglio così, non entrano in catena;
camice bianco, colletto inamidato.
Computer mille volte ormai sognato
tuo figlio lì, e tu ti senti meno
sfruttato di quanto t'hanno sfruttato
se vieni qui a farti ricattare.
Stamane ci vediamo ai cancelli
tutti a gridar l'odio contro il padrone
'sto porco che v'ha messo tutti quanti
da un mese dentro in cassa integrazione.
«Mio figlio cosa fa?» «Ma che t'importa?
Compagno è qui che cresce la tua lotta.
Che è poi la lotta tutta proletaria
contro il padrone e la sua dittatura.
Tuo figlio, sai, è proprio in buone mani,
'ste cose gliele voglio dir domani».
«Va bene, sì, però mi raccomando
che alla fine poi contano gli esami».
Per il bene suo, tu pensi, e la tua classe?
È un'altra cosa forse, ma in due staffe
non puoi tenere il piede e la questione
è che la scuola è la staffa del padrone
per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Se mi chiedi come va tuo figlio a Scuola
vorrei scherzare e dirti che va bene.
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
compagno t'hanno fatto riposare.
Poi ti guardo e ancora mi convinco
che tuo figlio è proprio come te.
                Sol                              La 
Se mi chiedi come va tuo figlio a scuola
           Do                  Sol
vorrei scherzare e dirti che va bene.
       Mim                    Si7 
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
   Mim                    Si7 
compagno t'hanno fatto riposare.
       Mi        La         Mi 
Poi ti guardo e ancora mi convinco
        Si7                  Mi 
che tuo figlio è una parte di te.
L'ha capito per primo il tuo padrone
ti dà il tempo di essergli anche padre
che dimentica per poco la catena
e che cerca la speranza di sperare
in un domani diverso dalla scuola
per suo figlio, se avrà voglia di studiare.
E ci pensi, studia cose che hanno studiato
tanti altri prima di lui che stanno in alto.
Sono i figli prediletti del sistema,
capi tutto, capo come te lo sogni
questo figlio mezzo tuo e mezzo fatto
a soddisfare della fabbrica i bisogni.
Meglio così, non entrano in catena;
camice bianco, colletto inamidato.
Computer mille volte ormai sognato
tuo figlio lì, e tu ti senti meno
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se vieni qui a farti ricattare.
Stamane ci vediamo ai cancelli
tutti a gridar l'odio contro il padrone
'sto porco che v'ha messo tutti quanti
da un mese dentro in cassa integrazione.
«Mio figlio cosa fa?» «Ma che t'importa?
Compagno è qui che cresce la tua lotta.
Che è poi la lotta tutta proletaria
contro il padrone e la sua dittatura.
Tuo figlio, sai, è proprio in buone mani,
'ste cose gliele voglio dir domani».
«Va bene, sì, però mi raccomando
che alla fine poi contano gli esami».
Per il bene suo, tu pensi, e la tua classe?
È un'altra cosa forse, ma in due staffe
non puoi tenere il piede e la questione
è che la scuola è la staffa del padrone
per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Se mi chiedi come va tuo figlio a Scuola
vorrei scherzare e dirti che va bene.
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
compagno t'hanno fatto riposare.
Poi ti guardo e ancora mi convinco
che tuo figlio è proprio come te.
                Sol#                             Sib
Se mi chiedi come va tuo figlio a scuola
           Do#                 Sol#
vorrei scherzare e dirti che va bene.
       Fam                    Do7 
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
   Fam                    Do7 
compagno t'hanno fatto riposare.
       Fa        Sib        Fa 
Poi ti guardo e ancora mi convinco
        Do7                  Fa 
che tuo figlio è una parte di te.
L'ha capito per primo il tuo padrone
ti dà il tempo di essergli anche padre
che dimentica per poco la catena
e che cerca la speranza di sperare
in un domani diverso dalla scuola
per suo figlio, se avrà voglia di studiare.
E ci pensi, studia cose che hanno studiato
tanti altri prima di lui che stanno in alto.
Sono i figli prediletti del sistema,
capi tutto, capo come te lo sogni
questo figlio mezzo tuo e mezzo fatto
a soddisfare della fabbrica i bisogni.
Meglio così, non entrano in catena;
camice bianco, colletto inamidato.
Computer mille volte ormai sognato
tuo figlio lì, e tu ti senti meno
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se vieni qui a farti ricattare.
Stamane ci vediamo ai cancelli
tutti a gridar l'odio contro il padrone
'sto porco che v'ha messo tutti quanti
da un mese dentro in cassa integrazione.
«Mio figlio cosa fa?» «Ma che t'importa?
Compagno è qui che cresce la tua lotta.
Che è poi la lotta tutta proletaria
contro il padrone e la sua dittatura.
Tuo figlio, sai, è proprio in buone mani,
'ste cose gliele voglio dir domani».
«Va bene, sì, però mi raccomando
che alla fine poi contano gli esami».
Per il bene suo, tu pensi, e la tua classe?
È un'altra cosa forse, ma in due staffe
non puoi tenere il piede e la questione
è che la scuola è la staffa del padrone
per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Se mi chiedi come va tuo figlio a Scuola
vorrei scherzare e dirti che va bene.
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
compagno t'hanno fatto riposare.
Poi ti guardo e ancora mi convinco
che tuo figlio è proprio come te.
                La                               Si 
Se mi chiedi come va tuo figlio a scuola
           Re                  La 
vorrei scherzare e dirti che va bene.
       Fa#m                   Do#7
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
   Fa#m                   Do#7
compagno t'hanno fatto riposare.
       Fa#       Si         Fa#
Poi ti guardo e ancora mi convinco
        Do#7                 Fa#
che tuo figlio è una parte di te.
L'ha capito per primo il tuo padrone
ti dà il tempo di essergli anche padre
che dimentica per poco la catena
e che cerca la speranza di sperare
in un domani diverso dalla scuola
per suo figlio, se avrà voglia di studiare.
E ci pensi, studia cose che hanno studiato
tanti altri prima di lui che stanno in alto.
Sono i figli prediletti del sistema,
capi tutto, capo come te lo sogni
questo figlio mezzo tuo e mezzo fatto
a soddisfare della fabbrica i bisogni.
Meglio così, non entrano in catena;
camice bianco, colletto inamidato.
Computer mille volte ormai sognato
tuo figlio lì, e tu ti senti meno
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se vieni qui a farti ricattare.
Stamane ci vediamo ai cancelli
tutti a gridar l'odio contro il padrone
'sto porco che v'ha messo tutti quanti
da un mese dentro in cassa integrazione.
«Mio figlio cosa fa?» «Ma che t'importa?
Compagno è qui che cresce la tua lotta.
Che è poi la lotta tutta proletaria
contro il padrone e la sua dittatura.
Tuo figlio, sai, è proprio in buone mani,
'ste cose gliele voglio dir domani».
«Va bene, sì, però mi raccomando
che alla fine poi contano gli esami».
Per il bene suo, tu pensi, e la tua classe?
È un'altra cosa forse, ma in due staffe
non puoi tenere il piede e la questione
è che la scuola è la staffa del padrone
per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Se mi chiedi come va tuo figlio a Scuola
vorrei scherzare e dirti che va bene.
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
compagno t'hanno fatto riposare.
Poi ti guardo e ancora mi convinco
che tuo figlio è proprio come te.
                Sib                              Do 
Se mi chiedi come va tuo figlio a scuola
           Mib                 Sib
vorrei scherzare e dirti che va bene.
       Solm                   Re7 
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
   Solm                   Re7 
compagno t'hanno fatto riposare.
       Sol       Do         Sol
Poi ti guardo e ancora mi convinco
        Re7                  Sol
che tuo figlio è una parte di te.
L'ha capito per primo il tuo padrone
ti dà il tempo di essergli anche padre
che dimentica per poco la catena
e che cerca la speranza di sperare
in un domani diverso dalla scuola
per suo figlio, se avrà voglia di studiare.
E ci pensi, studia cose che hanno studiato
tanti altri prima di lui che stanno in alto.
Sono i figli prediletti del sistema,
capi tutto, capo come te lo sogni
questo figlio mezzo tuo e mezzo fatto
a soddisfare della fabbrica i bisogni.
Meglio così, non entrano in catena;
camice bianco, colletto inamidato.
Computer mille volte ormai sognato
tuo figlio lì, e tu ti senti meno
sfruttato di quanto t'hanno sfruttato
se vieni qui a farti ricattare.
Stamane ci vediamo ai cancelli
tutti a gridar l'odio contro il padrone
'sto porco che v'ha messo tutti quanti
da un mese dentro in cassa integrazione.
«Mio figlio cosa fa?» «Ma che t'importa?
Compagno è qui che cresce la tua lotta.
Che è poi la lotta tutta proletaria
contro il padrone e la sua dittatura.
Tuo figlio, sai, è proprio in buone mani,
'ste cose gliele voglio dir domani».
«Va bene, sì, però mi raccomando
che alla fine poi contano gli esami».
Per il bene suo, tu pensi, e la tua classe?
È un'altra cosa forse, ma in due staffe
non puoi tenere il piede e la questione
è che la scuola è la staffa del padrone
per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Se mi chiedi come va tuo figlio a Scuola
vorrei scherzare e dirti che va bene.
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
compagno t'hanno fatto riposare.
Poi ti guardo e ancora mi convinco
che tuo figlio è proprio come te.
                Si                               Do#
Se mi chiedi come va tuo figlio a scuola
           Mi                  Si 
vorrei scherzare e dirti che va bene.
       Sol#m                  Re#7
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
   Sol#m                  Re#7
compagno t'hanno fatto riposare.
       Sol#      Do#        Sol#
Poi ti guardo e ancora mi convinco
        Re#7                 Sol#
che tuo figlio è una parte di te.
L'ha capito per primo il tuo padrone
ti dà il tempo di essergli anche padre
che dimentica per poco la catena
e che cerca la speranza di sperare
in un domani diverso dalla scuola
per suo figlio, se avrà voglia di studiare.
E ci pensi, studia cose che hanno studiato
tanti altri prima di lui che stanno in alto.
Sono i figli prediletti del sistema,
capi tutto, capo come te lo sogni
questo figlio mezzo tuo e mezzo fatto
a soddisfare della fabbrica i bisogni.
Meglio così, non entrano in catena;
camice bianco, colletto inamidato.
Computer mille volte ormai sognato
tuo figlio lì, e tu ti senti meno
sfruttato di quanto t'hanno sfruttato
se vieni qui a farti ricattare.
Stamane ci vediamo ai cancelli
tutti a gridar l'odio contro il padrone
'sto porco che v'ha messo tutti quanti
da un mese dentro in cassa integrazione.
«Mio figlio cosa fa?» «Ma che t'importa?
Compagno è qui che cresce la tua lotta.
Che è poi la lotta tutta proletaria
contro il padrone e la sua dittatura.
Tuo figlio, sai, è proprio in buone mani,
'ste cose gliele voglio dir domani».
«Va bene, sì, però mi raccomando
che alla fine poi contano gli esami».
Per il bene suo, tu pensi, e la tua classe?
È un'altra cosa forse, ma in due staffe
non puoi tenere il piede e la questione
è che la scuola è la staffa del padrone
per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Per reggersi a cavallo del suo mondo
ch'è da distruggere tutto fino in fondo.
Se mi chiedi come va tuo figlio a Scuola
vorrei scherzare e dirti che va bene.
Poi ti guardo, è sabato, sei a casa
compagno t'hanno fatto riposare.
Poi ti guardo e ancora mi convinco
che tuo figlio è proprio come te.
                Fonte
              Bertelli Gualtiero, Nina, Edizioni del gallo, 1977
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