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E'una canzone scritta per denunciare il perdurare dello stato di discriminazione dei cattolici in terra d’Irlanda, sotto il controllo-dominio inglese ai tempi delle proteste civili nell’Irlanda del Nord, era il 1965 e l’anno precedente era iniziata a Belfast la campagna per la giustizia sociale, quando la comunità cattolica - prima dell'escalation dello scontro violento tra IRA da una parte, esercito inglese, polizia e gruppi paramilitari protestanti dall'altra - promosse importanti iniziative non violente, come la campagna per la giustizia sociale e la campagna di disobbedienza civile. Fu il Bloody Sunday del 1972 a mettere di fatto in crisi l'approccio non violento alla soluzione del conflitto e a sprofondare l'Irlanda del Nord nel periodo denominato The Troubles, la cosiddetta guerra a bassa densità, un coacervo di violenza e sordi rancori, di marce per la pace e bombe.
The Wolfe Tones, LP, Spirit Of The Nation, Triskel Records – TRL1006, 1981, Irlanda
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roberta il 08/11/2019 - 19:21 ha scritto:
Abbiamo ascoltato e raccolto questo canto al Rencontre de Chorale Revolutionaire nel luglio 2018, a Royere de Vassivier dal Cor Gobaith di Aberystwyth (UK) : nella loro versione, la seconda strofa inizia con i versi (più inclusivi di quelli originali):
I drink to the death of her people,
The ones who would rather have died