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Ma no che non é finita
piazza Loreto
si é vinta una battaglia
ma non la guerra
perché il taglio di una pianta
non é completo
finché le radici restano
sotto terra.
 Se vuoi togliere sul serio
 anche la radice
 rivolta tutto il terreno
 senza paura
 non basta voltar la crosta
 e la superficie
 ma devi volere proprio
 cambiar cultura.
Se non cambi la cultura,
se non fai presto
a togliere la radice
ma tutta quanta,
ti trovi ad avere fatto
solo un innesto
sul quale si riproduce
la mala pianta.
 Non basta cambiar concime,
 cambiar letame
 perché quella nuova pianta
 nasca diversa
 finché le radici restano
 quelle grame
 é solo materia prima
 che viene persa.
La pianta, che cresca poco,
che cresca molto,
estirpala prima che sia
cresciuta ancora;
é meglio perdere un anno
tutto il raccolto
piuttosto che tutto il campo
vada in malora.
 Estirpa la mala pianta,
 ma tutta intera
 perché non produca seme
 e non faccia  frutto
 quel frutto che fa venire
 la peste nera
 quel seme che da soltanto
 la morte e il  lutto.
Non basta stare a contare
le nostre medaglie
ricordo dei nostri morti
caduti allora;
bisogna affrontare tante
nuove battaglie
per togliere il marcio che
ci avvelena ancora.
 Quel marcio che ci avvelena
 città e officina,
 famiglia, caserma, scuola
 e tribunale
 quel marcio che può di nuovo
 portar  rovina
 che può fare andare il nuovo
 raccolto a male.
Fascismo é questo marcio
che ci ricatta
che cambia colore ma resta
sempre quello,
che sopra l'orbace ha messo
la cravatta
e che chiama sfollagente
il manganello.
 Gli sbirri fascisti ancora
 sono protetti
 da quei vecchi protettori,
 sempre da  quelli
 che un tempo gli han fatto
 uccidere Gobetti
 e adesso gli fanno uccidere
 Pinelli.
E quei vecchi protettori
son parassiti
Che cambiano il vino buono
tutto in aceto
ma noi gli dobbiam gridare
più forte e uniti
che non ci può più bastare
piazza Loreto.
    
   Dom   
Ma no che non é finita piazza Loreto 
     Fam   
si é vinta una battaglia 
          Dom   
ma non la guerra 
   Sol#                 Sib   
perché il taglio di una pianta 
            Re#   Do7  
 non é completo 
   Fam           Dom   
finché le radici restano 
      Do# Sol7Dom   
sotto ter -  ra. 
    Dom                Sol  
 Se vuoi togliere sul serio 
            Sol#Sib Re#  
 anche la radi - ce 
   Re#               Sib   
 rivolta tutto il terreno 
         Dom  Sol#  
 senza pau - ra 
  Do7 Fam              Do5   
 non basta voltar la crosta 
           Do#   Sol# 
 e la superfi - cie 
    Fam          Dom   
 ma devi volere proprio 
          Do#    Dom   
 cambiar cultu - ra. 
   Rem   
Se non cambi la cultura, 
se non fai presto 
  Solm  
a togliere la radice 
         Rem   
ma tutta quanta, 
   Sib            Do   
ti trovi ad avere fatto 
          Rem   
solo un innesto 
    Solm          Rem   
sul quale si riproduce 
        Re#Rem   
la mala pianta. 
     Rem              Do   
 Non basta cambiar concime, 
           Sib  Rem   
 cambiar leta - me 
     Fa              Do   
 perché quella nuova pianta 
         Sib  Rem   
 nasca dive - rsa 
    Solm          Fa   
 finché le radici restano 
        Re#   Sib   
 quelle gra - me 
   Solm         Rem   
 é solo materia prima 
           Re#Rem   
 che viene persa. 
La pianta, che cresca poco, 
che cresca molto, 
estirpala prima che sia 
cresciuta ancora; 
é meglio perdere un anno 
tutto il raccolto 
piuttosto che tutto il campo 
vada in malora. 
 Estirpa la mala pianta, 
 ma tutta intera 
 perché non produca seme 
 e non faccia  frutto 
 quel frutto che fa venire 
 la peste nera 
 quel seme che da soltanto 
 la morte e il  lutto. 
    Re#m  
Non basta stare a contare 
le nostre medaglie 
  Sol#m 
ricordo dei nostri morti 
        Re#m  
caduti allora; 
  Si               Do#   
bisogna affrontare tante 
         Re#m  
nuove battaglie 
    Sol#m              Re#m  
per togliere il marcio che 
             Mi    Re#m  
ci avvelena anco - ra. 
      Re#m              Do#   
 Quel marcio che ci avvelena 
            Si    Re#m  
 città e offici - na, 
   Fa#              Do#   
 famiglia, caserma, scuola 
        Si   Re#m  
 e tribuna - le 
      Sol#m             Fa#   
 quel marcio che può di nuovo 
          Mi   Si     
 portar rovi - na 
     Sol#m              Re#m  
 che può fare andare il nuovo 
            Mi   Re#m  
 raccolto a ma - le. 
Fascismo é questo marcio 
che ci ricatta 
che cambia colore ma resta 
sempre quello, 
che sopra l'orbace ha messo 
la cravatta 
e che chiama sfollagente 
il manganello. 
 Gli sbirri fascisti ancora 
 sono protetti 
 da quei vecchi protettori, 
 sempre da  quelli 
 che un tempo gli han fatto 
 uccidere Gobetti 
 e adesso gli fanno uccidere 
 Pinelli. 
   Fam               Re#  
 E quei vecchi protettori 
         Do#   Fam   
 son parassi - ti 
     Sol#             Re#  
 Che cambiano il vino buono 
           Do#  Fam   
 tutto in ace - to 
    Sibm               Sol# 
 ma noi gli dobbiam gridare 
              Fa#  Do#   
 più forte e uni - ti 
     Sibm              Fam   
 che non ci può più bastare 
          Fa#  Fam      
 piazza Lore - to.
                   Do#m  
Ma no che non é finita piazza Loreto 
     Fa#m  
si é vinta una battaglia 
          Do#m  
ma non la guerra 
   La                   Si    
perché il taglio di una pianta 
            Mi    Do#7 
 non é completo 
   Fa#m          Do#m  
finché le radici restano 
      Re  Sol#7Do#m  
sotto ter -  ra. 
    Do#m               Sol# 
 Se vuoi togliere sul serio 
            La Si  Mi   
 anche la radi - ce 
   Mi                Si    
 rivolta tutto il terreno 
         Do#m La    
 senza pau - ra 
  Do#7Fa#m             Do#5  
 non basta voltar la crosta 
           Re    La   
 e la superfi - cie 
    Fa#m         Do#m  
 ma devi volere proprio 
          Re     Do#m  
 cambiar cultu - ra. 
   Re#m  
Se non cambi la cultura, 
se non fai presto 
  Sol#m 
a togliere la radice 
         Re#m  
ma tutta quanta, 
   Si             Do#  
ti trovi ad avere fatto 
          Re#m  
solo un innesto 
    Sol#m         Re#m  
sul quale si riproduce 
        Mi Re#m  
la mala pianta. 
     Re#m             Do#  
 Non basta cambiar concime, 
           Si   Re#m  
 cambiar leta - me 
     Fa#             Do#  
 perché quella nuova pianta 
         Si   Re#m  
 nasca dive - rsa 
    Sol#m         Fa#  
 finché le radici restano 
        Mi    Si    
 quelle gra - me 
   Sol#m        Re#m  
 é solo materia prima 
           Mi Re#m  
 che viene persa. 
La pianta, che cresca poco, 
che cresca molto, 
estirpala prima che sia 
cresciuta ancora; 
é meglio perdere un anno 
tutto il raccolto 
piuttosto che tutto il campo 
vada in malora. 
 Estirpa la mala pianta, 
 ma tutta intera 
 perché non produca seme 
 e non faccia  frutto 
 quel frutto che fa venire 
 la peste nera 
 quel seme che da soltanto 
 la morte e il  lutto. 
    Mim   
Non basta stare a contare 
le nostre medaglie 
  Lam   
ricordo dei nostri morti 
        Mim   
caduti allora; 
  Do               Re    
bisogna affrontare tante 
         Mim   
nuove battaglie 
    Lam                Mim   
per togliere il marcio che 
             Fa    Mim   
ci avvelena anco - ra. 
      Mim               Re    
 Quel marcio che ci avvelena 
            Do    Mim   
 città e offici - na, 
   Sol              Re    
 famiglia, caserma, scuola 
        Do   Mim   
 e tribuna - le 
      Lam               Sol   
 quel marcio che può di nuovo 
          Fa   Do     
 portar rovi - na 
     Lam                Mim   
 che può fare andare il nuovo 
            Fa   Mim   
 raccolto a ma - le. 
Fascismo é questo marcio 
che ci ricatta 
che cambia colore ma resta 
sempre quello, 
che sopra l'orbace ha messo 
la cravatta 
e che chiama sfollagente 
il manganello. 
 Gli sbirri fascisti ancora 
 sono protetti 
 da quei vecchi protettori, 
 sempre da  quelli 
 che un tempo gli han fatto 
 uccidere Gobetti 
 e adesso gli fanno uccidere 
 Pinelli. 
   Fa#m              Mi   
 E quei vecchi protettori 
         Re    Fa#m  
 son parassi - ti 
     La               Mi   
 Che cambiano il vino buono 
           Re   Fa#m  
 tutto in ace - to 
    Sim                La   
 ma noi gli dobbiam gridare 
              Sol  Re    
 più forte e uni - ti 
     Sim               Fa#m  
 che non ci può più bastare 
          Sol  Fa#m     
 piazza Lore - to.
                   Rem   
Ma no che non é finita piazza Loreto 
     Solm  
si é vinta una battaglia 
          Rem   
ma non la guerra 
   Sib                  Do    
perché il taglio di una pianta 
            Fa    Re7  
 non é completo 
   Solm          Rem   
finché le radici restano 
      Re# La7 Rem   
sotto ter -  ra. 
    Rem                La   
 Se vuoi togliere sul serio 
            SibDo  Fa   
 anche la radi - ce 
   Fa                Do    
 rivolta tutto il terreno 
         Rem  Sib   
 senza pau - ra 
  Re7 Solm             Re5   
 non basta voltar la crosta 
           Re#   Sib  
 e la superfi - cie 
    Solm         Rem   
 ma devi volere proprio 
          Re#    Rem   
 cambiar cultu - ra. 
   Mim   
Se non cambi la cultura, 
se non fai presto 
  Lam   
a togliere la radice 
         Mim   
ma tutta quanta, 
   Do             Re   
ti trovi ad avere fatto 
          Mim   
solo un innesto 
    Lam           Mim   
sul quale si riproduce 
        Fa Mim   
la mala pianta. 
     Mim              Re   
 Non basta cambiar concime, 
           Do   Mim   
 cambiar leta - me 
     Sol             Re   
 perché quella nuova pianta 
         Do   Mim   
 nasca dive - rsa 
    Lam           Sol  
 finché le radici restano 
        Fa    Do    
 quelle gra - me 
   Lam          Mim   
 é solo materia prima 
           Fa Mim   
 che viene persa. 
La pianta, che cresca poco, 
che cresca molto, 
estirpala prima che sia 
cresciuta ancora; 
é meglio perdere un anno 
tutto il raccolto 
piuttosto che tutto il campo 
vada in malora. 
 Estirpa la mala pianta, 
 ma tutta intera 
 perché non produca seme 
 e non faccia  frutto 
 quel frutto che fa venire 
 la peste nera 
 quel seme che da soltanto 
 la morte e il  lutto. 
    Fam   
Non basta stare a contare 
le nostre medaglie 
  Sibm  
ricordo dei nostri morti 
        Fam   
caduti allora; 
  Do#              Re#   
bisogna affrontare tante 
         Fam   
nuove battaglie 
    Sibm               Fam   
per togliere il marcio che 
             Fa#   Fam   
ci avvelena anco - ra. 
      Fam               Re#   
 Quel marcio che ci avvelena 
            Do#   Fam   
 città e offici - na, 
   Sol#             Re#   
 famiglia, caserma, scuola 
        Do#  Fam   
 e tribuna - le 
      Sibm              Sol#  
 quel marcio che può di nuovo 
          Fa#  Do#    
 portar rovi - na 
     Sibm               Fam   
 che può fare andare il nuovo 
            Fa#  Fam   
 raccolto a ma - le. 
Fascismo é questo marcio 
che ci ricatta 
che cambia colore ma resta 
sempre quello, 
che sopra l'orbace ha messo 
la cravatta 
e che chiama sfollagente 
il manganello. 
 Gli sbirri fascisti ancora 
 sono protetti 
 da quei vecchi protettori, 
 sempre da  quelli 
 che un tempo gli han fatto 
 uccidere Gobetti 
 e adesso gli fanno uccidere 
 Pinelli. 
   Solm              Fa   
 E quei vecchi protettori 
         Re#   Solm  
 son parassi - ti 
     Sib              Fa   
 Che cambiano il vino buono 
           Re#  Solm  
 tutto in ace - to 
    Dom                Sib  
 ma noi gli dobbiam gridare 
              Sol# Re#   
 più forte e uni - ti 
     Dom               Solm  
 che non ci può più bastare 
          Sol# Solm     
 piazza Lore - to.
                   Re#m  
Ma no che non é finita piazza Loreto 
     Sol#m 
si é vinta una battaglia 
          Re#m  
ma non la guerra 
   Si                   Do#   
perché il taglio di una pianta 
            Fa#   Re#7 
 non é completo 
   Sol#m         Re#m  
finché le radici restano 
      Mi  Sib7Re#m  
sotto ter -  ra. 
    Re#m               Sib  
 Se vuoi togliere sul serio 
            Si Do# Fa#  
 anche la radi - ce 
   Fa#               Do#   
 rivolta tutto il terreno 
         Re#m Si    
 senza pau - ra 
  Re#7Sol#m            Re#5  
 non basta voltar la crosta 
           Mi    Si   
 e la superfi - cie 
    Sol#m        Re#m  
 ma devi volere proprio 
          Mi     Re#m  
 cambiar cultu - ra. 
   Fam   
Se non cambi la cultura, 
se non fai presto 
  Sibm  
a togliere la radice 
         Fam   
ma tutta quanta, 
   Do#            Re#  
ti trovi ad avere fatto 
          Fam   
solo un innesto 
    Sibm          Fam   
sul quale si riproduce 
        Fa#Fam   
la mala pianta. 
     Fam              Re#  
 Non basta cambiar concime, 
           Do#  Fam   
 cambiar leta - me 
     Sol#            Re#  
 perché quella nuova pianta 
         Do#  Fam   
 nasca dive - rsa 
    Sibm          Sol# 
 finché le radici restano 
        Fa#   Do#   
 quelle gra - me 
   Sibm         Fam   
 é solo materia prima 
           Fa#Fam   
 che viene persa. 
La pianta, che cresca poco, 
che cresca molto, 
estirpala prima che sia 
cresciuta ancora; 
é meglio perdere un anno 
tutto il raccolto 
piuttosto che tutto il campo 
vada in malora. 
 Estirpa la mala pianta, 
 ma tutta intera 
 perché non produca seme 
 e non faccia  frutto 
 quel frutto che fa venire 
 la peste nera 
 quel seme che da soltanto 
 la morte e il  lutto. 
    Fa#m  
Non basta stare a contare 
le nostre medaglie 
  Sim   
ricordo dei nostri morti 
        Fa#m  
caduti allora; 
  Re               Mi    
bisogna affrontare tante 
         Fa#m  
nuove battaglie 
    Sim                Fa#m  
per togliere il marcio che 
             Sol   Fa#m  
ci avvelena anco - ra. 
      Fa#m              Mi    
 Quel marcio che ci avvelena 
            Re    Fa#m  
 città e offici - na, 
   La               Mi    
 famiglia, caserma, scuola 
        Re   Fa#m  
 e tribuna - le 
      Sim               La    
 quel marcio che può di nuovo 
          Sol  Re     
 portar rovi - na 
     Sim                Fa#m  
 che può fare andare il nuovo 
            Sol  Fa#m  
 raccolto a ma - le. 
Fascismo é questo marcio 
che ci ricatta 
che cambia colore ma resta 
sempre quello, 
che sopra l'orbace ha messo 
la cravatta 
e che chiama sfollagente 
il manganello. 
 Gli sbirri fascisti ancora 
 sono protetti 
 da quei vecchi protettori, 
 sempre da  quelli 
 che un tempo gli han fatto 
 uccidere Gobetti 
 e adesso gli fanno uccidere 
 Pinelli. 
   Sol#m             Fa#  
 E quei vecchi protettori 
         Mi    Sol#m 
 son parassi - ti 
     Si               Fa#  
 Che cambiano il vino buono 
           Mi   Sol#m 
 tutto in ace - to 
    Do#m               Si   
 ma noi gli dobbiam gridare 
              La   Mi    
 più forte e uni - ti 
     Do#m              Sol#m 
 che non ci può più bastare 
          La   Sol#m    
 piazza Lore - to.
                   Mim   
Ma no che non é finita piazza Loreto 
     Lam   
si é vinta una battaglia 
          Mim   
ma non la guerra 
   Do                   Re    
perché il taglio di una pianta 
            Sol   Mi7  
 non é completo 
   Lam           Mim   
finché le radici restano 
      Fa  Si7 Mim   
sotto ter -  ra. 
    Mim                Si   
 Se vuoi togliere sul serio 
            Do Re  Sol  
 anche la radi - ce 
   Sol               Re    
 rivolta tutto il terreno 
         Mim  Do    
 senza pau - ra 
  Mi7 Lam              Mi5   
 non basta voltar la crosta 
           Fa    Do   
 e la superfi - cie 
    Lam          Mim   
 ma devi volere proprio 
          Fa     Mim   
 cambiar cultu - ra. 
   Fa#m  
Se non cambi la cultura, 
se non fai presto 
  Sim   
a togliere la radice 
         Fa#m  
ma tutta quanta, 
   Re             Mi   
ti trovi ad avere fatto 
          Fa#m  
solo un innesto 
    Sim           Fa#m  
sul quale si riproduce 
        SolFa#m  
la mala pianta. 
     Fa#m             Mi   
 Non basta cambiar concime, 
           Re   Fa#m  
 cambiar leta - me 
     La              Mi   
 perché quella nuova pianta 
         Re   Fa#m  
 nasca dive - rsa 
    Sim           La   
 finché le radici restano 
        Sol   Re    
 quelle gra - me 
   Sim          Fa#m  
 é solo materia prima 
           SolFa#m  
 che viene persa. 
La pianta, che cresca poco, 
che cresca molto, 
estirpala prima che sia 
cresciuta ancora; 
é meglio perdere un anno 
tutto il raccolto 
piuttosto che tutto il campo 
vada in malora. 
 Estirpa la mala pianta, 
 ma tutta intera 
 perché non produca seme 
 e non faccia  frutto 
 quel frutto che fa venire 
 la peste nera 
 quel seme che da soltanto 
 la morte e il  lutto. 
    Solm  
Non basta stare a contare 
le nostre medaglie 
  Dom   
ricordo dei nostri morti 
        Solm  
caduti allora; 
  Re#              Fa    
bisogna affrontare tante 
         Solm  
nuove battaglie 
    Dom                Solm  
per togliere il marcio che 
             Sol#  Solm  
ci avvelena anco - ra. 
      Solm              Fa    
 Quel marcio che ci avvelena 
            Re#   Solm  
 città e offici - na, 
   Sib              Fa    
 famiglia, caserma, scuola 
        Re#  Solm  
 e tribuna - le 
      Dom               Sib   
 quel marcio che può di nuovo 
          Sol# Re#    
 portar rovi - na 
     Dom                Solm  
 che può fare andare il nuovo 
            Sol# Solm  
 raccolto a ma - le. 
Fascismo é questo marcio 
che ci ricatta 
che cambia colore ma resta 
sempre quello, 
che sopra l'orbace ha messo 
la cravatta 
e che chiama sfollagente 
il manganello. 
 Gli sbirri fascisti ancora 
 sono protetti 
 da quei vecchi protettori, 
 sempre da  quelli 
 che un tempo gli han fatto 
 uccidere Gobetti 
 e adesso gli fanno uccidere 
 Pinelli. 
   Lam               Sol  
 E quei vecchi protettori 
         Fa    Lam   
 son parassi - ti 
     Do               Sol  
 Che cambiano il vino buono 
           Fa   Lam   
 tutto in ace - to 
    Rem                Do   
 ma noi gli dobbiam gridare 
              Sib  Fa    
 più forte e uni - ti 
     Rem               Lam   
 che non ci può più bastare 
          Sib  Lam      
 piazza Lore - to.
                   Fam   
Ma no che non é finita piazza Loreto 
     Sibm  
si é vinta una battaglia 
          Fam   
ma non la guerra 
   Reb                  Mib   
perché il taglio di una pianta 
            Lab   Fa7  
 non é completo 
   Sibm          Fam   
finché le radici restano 
      SolbDo7 Fam   
sotto ter -  ra. 
    Fam                Do   
 Se vuoi togliere sul serio 
            RebMib Lab  
 anche la radi - ce 
   Lab               Mib   
 rivolta tutto il terreno 
         Fam  Reb   
 senza pau - ra 
  Fa7 Sibm             Fa5   
 non basta voltar la crosta 
           Solb  Reb  
 e la superfi - cie 
    Sibm         Fam   
 ma devi volere proprio 
          Solb   Fam   
 cambiar cultu - ra. 
   Solm  
Se non cambi la cultura, 
se non fai presto 
  Dom   
a togliere la radice 
         Solm  
ma tutta quanta, 
   Mib            Fa   
ti trovi ad avere fatto 
          Solm  
solo un innesto 
    Dom           Solm  
sul quale si riproduce 
        LabSolm  
la mala pianta. 
     Solm             Fa   
 Non basta cambiar concime, 
           Mib  Solm  
 cambiar leta - me 
     Sib             Fa   
 perché quella nuova pianta 
         Mib  Solm  
 nasca dive - rsa 
    Dom           Sib  
 finché le radici restano 
        Lab   Mib   
 quelle gra - me 
   Dom          Solm  
 é solo materia prima 
           LabSolm  
 che viene persa. 
La pianta, che cresca poco, 
che cresca molto, 
estirpala prima che sia 
cresciuta ancora; 
é meglio perdere un anno 
tutto il raccolto 
piuttosto che tutto il campo 
vada in malora. 
 Estirpa la mala pianta, 
 ma tutta intera 
 perché non produca seme 
 e non faccia  frutto 
 quel frutto che fa venire 
 la peste nera 
 quel seme che da soltanto 
 la morte e il  lutto. 
    Labm  
Non basta stare a contare 
le nostre medaglie 
  Rebm  
ricordo dei nostri morti 
        Labm  
caduti allora; 
  Mi               Solb  
bisogna affrontare tante 
         Labm  
nuove battaglie 
    Rebm               Labm  
per togliere il marcio che 
             La    Labm  
ci avvelena anco - ra. 
      Labm              Solb  
 Quel marcio che ci avvelena 
            Mi    Labm  
 città e offici - na, 
   Si               Solb  
 famiglia, caserma, scuola 
        Mi   Labm  
 e tribuna - le 
      Rebm              Si    
 quel marcio che può di nuovo 
          La   Mi     
 portar rovi - na 
     Rebm               Labm  
 che può fare andare il nuovo 
            La   Labm  
 raccolto a ma - le. 
Fascismo é questo marcio 
che ci ricatta 
che cambia colore ma resta 
sempre quello, 
che sopra l'orbace ha messo 
la cravatta 
e che chiama sfollagente 
il manganello. 
 Gli sbirri fascisti ancora 
 sono protetti 
 da quei vecchi protettori, 
 sempre da  quelli 
 che un tempo gli han fatto 
 uccidere Gobetti 
 e adesso gli fanno uccidere 
 Pinelli. 
   Sibm              Lab  
 E quei vecchi protettori 
         Solb  Sibm  
 son parassi - ti 
     Reb              Lab  
 Che cambiano il vino buono 
           Solb Sibm  
 tutto in ace - to 
    Mibm               Reb  
 ma noi gli dobbiam gridare 
              Si   Solb  
 più forte e uni - ti 
     Mibm              Sibm  
 che non ci può più bastare 
          Si   Sibm     
 piazza Lore - to.
                   Fa#m  
Ma no che non é finita piazza Loreto 
     Sim   
si é vinta una battaglia 
          Fa#m  
ma non la guerra 
   Re                   Mi    
perché il taglio di una pianta 
            La    Fa#7 
 non é completo 
   Sim           Fa#m  
finché le radici restano 
      Sol Do#7Fa#m  
sotto ter -  ra. 
    Fa#m               Do#  
 Se vuoi togliere sul serio 
            Re Mi  La   
 anche la radi - ce 
   La                Mi    
 rivolta tutto il terreno 
         Fa#m Re    
 senza pau - ra 
  Fa#7Sim              Fa#5  
 non basta voltar la crosta 
           Sol   Re   
 e la superfi - cie 
    Sim          Fa#m  
 ma devi volere proprio 
          Sol    Fa#m  
 cambiar cultu - ra. 
   Sol#m 
Se non cambi la cultura, 
se non fai presto 
  Do#m  
a togliere la radice 
         Sol#m 
ma tutta quanta, 
   Mi             Fa#  
ti trovi ad avere fatto 
          Sol#m 
solo un innesto 
    Do#m          Sol#m 
sul quale si riproduce 
        La Sol#m 
la mala pianta. 
     Sol#m            Fa#  
 Non basta cambiar concime, 
           Mi   Sol#m 
 cambiar leta - me 
     Si              Fa#  
 perché quella nuova pianta 
         Mi   Sol#m 
 nasca dive - rsa 
    Do#m          Si   
 finché le radici restano 
        La    Mi    
 quelle gra - me 
   Do#m         Sol#m 
 é solo materia prima 
           La Sol#m 
 che viene persa. 
La pianta, che cresca poco, 
che cresca molto, 
estirpala prima che sia 
cresciuta ancora; 
é meglio perdere un anno 
tutto il raccolto 
piuttosto che tutto il campo 
vada in malora. 
 Estirpa la mala pianta, 
 ma tutta intera 
 perché non produca seme 
 e non faccia  frutto 
 quel frutto che fa venire 
 la peste nera 
 quel seme che da soltanto 
 la morte e il  lutto. 
    Lam   
Non basta stare a contare 
le nostre medaglie 
  Rem   
ricordo dei nostri morti 
        Lam   
caduti allora; 
  Fa               Sol   
bisogna affrontare tante 
         Lam   
nuove battaglie 
    Rem                Lam   
per togliere il marcio che 
             Sib   Lam   
ci avvelena anco - ra. 
      Lam               Sol   
 Quel marcio che ci avvelena 
            Fa    Lam   
 città e offici - na, 
   Do               Sol   
 famiglia, caserma, scuola 
        Fa   Lam   
 e tribuna - le 
      Rem               Do    
 quel marcio che può di nuovo 
          Sib  Fa     
 portar rovi - na 
     Rem                Lam   
 che può fare andare il nuovo 
            Sib  Lam   
 raccolto a ma - le. 
Fascismo é questo marcio 
che ci ricatta 
che cambia colore ma resta 
sempre quello, 
che sopra l'orbace ha messo 
la cravatta 
e che chiama sfollagente 
il manganello. 
 Gli sbirri fascisti ancora 
 sono protetti 
 da quei vecchi protettori, 
 sempre da  quelli 
 che un tempo gli han fatto 
 uccidere Gobetti 
 e adesso gli fanno uccidere 
 Pinelli. 
   Sim               La   
 E quei vecchi protettori 
         Sol   Sim   
 son parassi - ti 
     Re               La   
 Che cambiano il vino buono 
           Sol  Sim   
 tutto in ace - to 
    Mim                Re   
 ma noi gli dobbiam gridare 
              Do   Sol   
 più forte e uni - ti 
     Mim               Sim   
 che non ci può più bastare 
          Do   Sim      
 piazza Lore - to.
                   Solm  
Ma no che non é finita piazza Loreto 
     Dom   
si é vinta una battaglia 
          Solm  
ma non la guerra 
   Re#                  Fa    
perché il taglio di una pianta 
            Sib   Sol7 
 non é completo 
   Dom           Solm  
finché le radici restano 
      Sol#Re7 Solm  
sotto ter -  ra. 
    Solm               Re   
 Se vuoi togliere sul serio 
            Re#Fa  Sib  
 anche la radi - ce 
   Sib               Fa    
 rivolta tutto il terreno 
         Solm Re#   
 senza pau - ra 
  Sol7Dom              Sol5  
 non basta voltar la crosta 
           Sol#  Re#  
 e la superfi - cie 
    Dom          Solm  
 ma devi volere proprio 
          Sol#   Solm  
 cambiar cultu - ra. 
   Lam   
Se non cambi la cultura, 
se non fai presto 
  Rem   
a togliere la radice 
         Lam   
ma tutta quanta, 
   Fa             Sol  
ti trovi ad avere fatto 
          Lam   
solo un innesto 
    Rem           Lam   
sul quale si riproduce 
        SibLam   
la mala pianta. 
     Lam              Sol  
 Non basta cambiar concime, 
           Fa   Lam   
 cambiar leta - me 
     Do              Sol  
 perché quella nuova pianta 
         Fa   Lam   
 nasca dive - rsa 
    Rem           Do   
 finché le radici restano 
        Sib   Fa    
 quelle gra - me 
   Rem          Lam   
 é solo materia prima 
           SibLam   
 che viene persa. 
La pianta, che cresca poco, 
che cresca molto, 
estirpala prima che sia 
cresciuta ancora; 
é meglio perdere un anno 
tutto il raccolto 
piuttosto che tutto il campo 
vada in malora. 
 Estirpa la mala pianta, 
 ma tutta intera 
 perché non produca seme 
 e non faccia  frutto 
 quel frutto che fa venire 
 la peste nera 
 quel seme che da soltanto 
 la morte e il  lutto. 
    Sibm  
Non basta stare a contare 
le nostre medaglie 
  Re#m  
ricordo dei nostri morti 
        Sibm  
caduti allora; 
  Fa#              Sol#  
bisogna affrontare tante 
         Sibm  
nuove battaglie 
    Re#m               Sibm  
per togliere il marcio che 
             Si    Sibm  
ci avvelena anco - ra. 
      Sibm              Sol#  
 Quel marcio che ci avvelena 
            Fa#   Sibm  
 città e offici - na, 
   Do#              Sol#  
 famiglia, caserma, scuola 
        Fa#  Sibm  
 e tribuna - le 
      Re#m              Do#   
 quel marcio che può di nuovo 
          Si   Fa#    
 portar rovi - na 
     Re#m               Sibm  
 che può fare andare il nuovo 
            Si   Sibm  
 raccolto a ma - le. 
Fascismo é questo marcio 
che ci ricatta 
che cambia colore ma resta 
sempre quello, 
che sopra l'orbace ha messo 
la cravatta 
e che chiama sfollagente 
il manganello. 
 Gli sbirri fascisti ancora 
 sono protetti 
 da quei vecchi protettori, 
 sempre da  quelli 
 che un tempo gli han fatto 
 uccidere Gobetti 
 e adesso gli fanno uccidere 
 Pinelli. 
   Dom               Sib  
 E quei vecchi protettori 
         Sol#  Dom   
 son parassi - ti 
     Re#              Sib  
 Che cambiano il vino buono 
           Sol# Dom   
 tutto in ace - to 
    Fam                Re#  
 ma noi gli dobbiam gridare 
              Do#  Sol#  
 più forte e uni - ti 
     Fam               Dom   
 che non ci può più bastare 
          Do#  Dom      
 piazza Lore - to.
                   Sol#m 
Ma no che non é finita piazza Loreto 
     Do#m  
si é vinta una battaglia 
          Sol#m 
ma non la guerra 
   Mi                   Fa#   
perché il taglio di una pianta 
            Si    Sol#7
 non é completo 
   Do#m          Sol#m 
finché le radici restano 
      La  Re#7Sol#m 
sotto ter -  ra. 
    Sol#m              Re#  
 Se vuoi togliere sul serio 
            Mi Fa# Si   
 anche la radi - ce 
   Si                Fa#   
 rivolta tutto il terreno 
         Sol#mMi    
 senza pau - ra 
  Sol#7Do#m             Sol#5 
 non basta voltar la crosta 
           La    Mi   
 e la superfi - cie 
    Do#m         Sol#m 
 ma devi volere proprio 
          La     Sol#m 
 cambiar cultu - ra. 
   Sibm  
Se non cambi la cultura, 
se non fai presto 
  Re#m  
a togliere la radice 
         Sibm  
ma tutta quanta, 
   Fa#            Sol# 
ti trovi ad avere fatto 
          Sibm  
solo un innesto 
    Re#m          Sibm  
sul quale si riproduce 
        Si Sibm  
la mala pianta. 
     Sibm             Sol# 
 Non basta cambiar concime, 
           Fa#  Sibm  
 cambiar leta - me 
     Do#             Sol# 
 perché quella nuova pianta 
         Fa#  Sibm  
 nasca dive - rsa 
    Re#m          Do#  
 finché le radici restano 
        Si    Fa#   
 quelle gra - me 
   Re#m         Sibm  
 é solo materia prima 
           Si Sibm  
 che viene persa. 
La pianta, che cresca poco, 
che cresca molto, 
estirpala prima che sia 
cresciuta ancora; 
é meglio perdere un anno 
tutto il raccolto 
piuttosto che tutto il campo 
vada in malora. 
 Estirpa la mala pianta, 
 ma tutta intera 
 perché non produca seme 
 e non faccia  frutto 
 quel frutto che fa venire 
 la peste nera 
 quel seme che da soltanto 
 la morte e il  lutto. 
    Sim   
Non basta stare a contare 
le nostre medaglie 
  Mim   
ricordo dei nostri morti 
        Sim   
caduti allora; 
  Sol              La    
bisogna affrontare tante 
         Sim   
nuove battaglie 
    Mim                Sim   
per togliere il marcio che 
             Do    Sim   
ci avvelena anco - ra. 
      Sim               La    
 Quel marcio che ci avvelena 
            Sol   Sim   
 città e offici - na, 
   Re               La    
 famiglia, caserma, scuola 
        Sol  Sim   
 e tribuna - le 
      Mim               Re    
 quel marcio che può di nuovo 
          Do   Sol    
 portar rovi - na 
     Mim                Sim   
 che può fare andare il nuovo 
            Do   Sim   
 raccolto a ma - le. 
Fascismo é questo marcio 
che ci ricatta 
che cambia colore ma resta 
sempre quello, 
che sopra l'orbace ha messo 
la cravatta 
e che chiama sfollagente 
il manganello. 
 Gli sbirri fascisti ancora 
 sono protetti 
 da quei vecchi protettori, 
 sempre da  quelli 
 che un tempo gli han fatto 
 uccidere Gobetti 
 e adesso gli fanno uccidere 
 Pinelli. 
   Do#m              Si   
 E quei vecchi protettori 
         La    Do#m  
 son parassi - ti 
     Mi               Si   
 Che cambiano il vino buono 
           La   Do#m  
 tutto in ace - to 
    Fa#m               Mi   
 ma noi gli dobbiam gridare 
              Re   La    
 più forte e uni - ti 
     Fa#m              Do#m  
 che non ci può più bastare 
          Re   Do#m     
 piazza Lore - to.
                   Lam   
Ma no che non é finita piazza Loreto 
     Rem   
si é vinta una battaglia 
          Lam   
ma non la guerra 
   Fa                   Sol   
perché il taglio di una pianta 
            Do    La7  
 non é completo 
   Rem           Lam   
finché le radici restano 
      Sib Mi7 Lam   
sotto ter -  ra. 
    Lam                Mi   
 Se vuoi togliere sul serio 
            Fa Sol Do   
 anche la radi - ce 
   Do                Sol   
 rivolta tutto il terreno 
         Lam  Fa    
 senza pau - ra 
  La7 Rem              La5   
 non basta voltar la crosta 
           Sib   Fa   
 e la superfi - cie 
    Rem          Lam   
 ma devi volere proprio 
          Sib    Lam   
 cambiar cultu - ra. 
   Sim   
Se non cambi la cultura, 
se non fai presto 
  Mim   
a togliere la radice 
         Sim   
ma tutta quanta, 
   Sol            La   
ti trovi ad avere fatto 
          Sim   
solo un innesto 
    Mim           Sim   
sul quale si riproduce 
        Do Sim   
la mala pianta. 
     Sim              La   
 Non basta cambiar concime, 
           Sol  Sim   
 cambiar leta - me 
     Re              La   
 perché quella nuova pianta 
         Sol  Sim   
 nasca dive - rsa 
    Mim           Re   
 finché le radici restano 
        Do    Sol   
 quelle gra - me 
   Mim          Sim   
 é solo materia prima 
           Do Sim   
 che viene persa. 
La pianta, che cresca poco, 
che cresca molto, 
estirpala prima che sia 
cresciuta ancora; 
é meglio perdere un anno 
tutto il raccolto 
piuttosto che tutto il campo 
vada in malora. 
 Estirpa la mala pianta, 
 ma tutta intera 
 perché non produca seme 
 e non faccia  frutto 
 quel frutto che fa venire 
 la peste nera 
 quel seme che da soltanto 
 la morte e il  lutto. 
    Dom   
Non basta stare a contare 
le nostre medaglie 
  Fam   
ricordo dei nostri morti 
        Dom   
caduti allora; 
  Sol#             Sib   
bisogna affrontare tante 
         Dom   
nuove battaglie 
    Fam                Dom   
per togliere il marcio che 
             Do#   Dom   
ci avvelena anco - ra. 
      Dom               Sib   
 Quel marcio che ci avvelena 
            Sol#  Dom   
 città e offici - na, 
   Re#              Sib   
 famiglia, caserma, scuola 
        Sol# Dom   
 e tribuna - le 
      Fam               Re#   
 quel marcio che può di nuovo 
          Do#  Sol#   
 portar rovi - na 
     Fam                Dom   
 che può fare andare il nuovo 
            Do#  Dom   
 raccolto a ma - le. 
Fascismo é questo marcio 
che ci ricatta 
che cambia colore ma resta 
sempre quello, 
che sopra l'orbace ha messo 
la cravatta 
e che chiama sfollagente 
il manganello. 
 Gli sbirri fascisti ancora 
 sono protetti 
 da quei vecchi protettori, 
 sempre da  quelli 
 che un tempo gli han fatto 
 uccidere Gobetti 
 e adesso gli fanno uccidere 
 Pinelli. 
   Rem               Do   
 E quei vecchi protettori 
         Sib   Rem   
 son parassi - ti 
     Fa               Do   
 Che cambiano il vino buono 
           Sib  Rem   
 tutto in ace - to 
    Solm               Fa   
 ma noi gli dobbiam gridare 
              Re#  Sib   
 più forte e uni - ti 
     Solm              Rem   
 che non ci può più bastare 
          Re#  Rem      
 piazza Lore - to.
                   Sibm  
Ma no che non é finita piazza Loreto 
     Mibm  
si é vinta una battaglia 
          Sibm  
ma non la guerra 
   Solb                 Lab   
perché il taglio di una pianta 
            Reb   Sib7 
 non é completo 
   Mibm          Sibm  
finché le radici restano 
      Si  Fa7 Sibm  
sotto ter -  ra. 
    Sibm               Fa   
 Se vuoi togliere sul serio 
            SolbLab Reb  
 anche la radi - ce 
   Reb               Lab   
 rivolta tutto il terreno 
         Sibm Solb  
 senza pau - ra 
  Sib7Mibm             Sib5  
 non basta voltar la crosta 
           Si    Solb 
 e la superfi - cie 
    Mibm         Sibm  
 ma devi volere proprio 
          Si     Sibm  
 cambiar cultu - ra. 
   Dom   
Se non cambi la cultura, 
se non fai presto 
  Fam   
a togliere la radice 
         Dom   
ma tutta quanta, 
   Lab            Sib  
ti trovi ad avere fatto 
          Dom   
solo un innesto 
    Fam           Dom   
sul quale si riproduce 
        RebDom   
la mala pianta. 
     Dom              Sib  
 Non basta cambiar concime, 
           Lab  Dom   
 cambiar leta - me 
     Mib             Sib  
 perché quella nuova pianta 
         Lab  Dom   
 nasca dive - rsa 
    Fam           Mib  
 finché le radici restano 
        Reb   Lab   
 quelle gra - me 
   Fam          Dom   
 é solo materia prima 
           RebDom   
 che viene persa. 
La pianta, che cresca poco, 
che cresca molto, 
estirpala prima che sia 
cresciuta ancora; 
é meglio perdere un anno 
tutto il raccolto 
piuttosto che tutto il campo 
vada in malora. 
 Estirpa la mala pianta, 
 ma tutta intera 
 perché non produca seme 
 e non faccia  frutto 
 quel frutto che fa venire 
 la peste nera 
 quel seme che da soltanto 
 la morte e il  lutto. 
    Rebm  
Non basta stare a contare 
le nostre medaglie 
  Solbm 
ricordo dei nostri morti 
        Rebm  
caduti allora; 
  La               Si    
bisogna affrontare tante 
         Rebm  
nuove battaglie 
    Solbm              Rebm  
per togliere il marcio che 
             Re    Rebm  
ci avvelena anco - ra. 
      Rebm              Si    
 Quel marcio che ci avvelena 
            La    Rebm  
 città e offici - na, 
   Mi               Si    
 famiglia, caserma, scuola 
        La   Rebm  
 e tribuna - le 
      Solbm             Mi    
 quel marcio che può di nuovo 
          Re   La     
 portar rovi - na 
     Solbm              Rebm  
 che può fare andare il nuovo 
            Re   Rebm  
 raccolto a ma - le. 
Fascismo é questo marcio 
che ci ricatta 
che cambia colore ma resta 
sempre quello, 
che sopra l'orbace ha messo 
la cravatta 
e che chiama sfollagente 
il manganello. 
 Gli sbirri fascisti ancora 
 sono protetti 
 da quei vecchi protettori, 
 sempre da  quelli 
 che un tempo gli han fatto 
 uccidere Gobetti 
 e adesso gli fanno uccidere 
 Pinelli. 
   Mibm              Reb  
 E quei vecchi protettori 
         Si    Mibm  
 son parassi - ti 
     Solb             Reb  
 Che cambiano il vino buono 
           Si   Mibm  
 tutto in ace - to 
    Labm               Solb 
 ma noi gli dobbiam gridare 
              Mi   Si    
 più forte e uni - ti 
     Labm              Mibm  
 che non ci può più bastare 
          Mi   Mibm     
 piazza Lore - to.
                   Sim   
Ma no che non é finita piazza Loreto 
     Mim   
si é vinta una battaglia 
          Sim   
ma non la guerra 
   Sol                  La    
perché il taglio di una pianta 
            Re    Si7  
 non é completo 
   Mim           Sim   
finché le radici restano 
      Do  Fa#7Sim   
sotto ter -  ra. 
    Sim                Fa#  
 Se vuoi togliere sul serio 
            SolLa  Re   
 anche la radi - ce 
   Re                La    
 rivolta tutto il terreno 
         Sim  Sol   
 senza pau - ra 
  Si7 Mim              Si5   
 non basta voltar la crosta 
           Do    Sol  
 e la superfi - cie 
    Mim          Sim   
 ma devi volere proprio 
          Do     Sim   
 cambiar cultu - ra. 
   Do#m  
Se non cambi la cultura, 
se non fai presto 
  Fa#m  
a togliere la radice 
         Do#m  
ma tutta quanta, 
   La             Si   
ti trovi ad avere fatto 
          Do#m  
solo un innesto 
    Fa#m          Do#m  
sul quale si riproduce 
        Re Do#m  
la mala pianta. 
     Do#m             Si   
 Non basta cambiar concime, 
           La   Do#m  
 cambiar leta - me 
     Mi              Si   
 perché quella nuova pianta 
         La   Do#m  
 nasca dive - rsa 
    Fa#m          Mi   
 finché le radici restano 
        Re    La    
 quelle gra - me 
   Fa#m         Do#m  
 é solo materia prima 
           Re Do#m  
 che viene persa. 
La pianta, che cresca poco, 
che cresca molto, 
estirpala prima che sia 
cresciuta ancora; 
é meglio perdere un anno 
tutto il raccolto 
piuttosto che tutto il campo 
vada in malora. 
 Estirpa la mala pianta, 
 ma tutta intera 
 perché non produca seme 
 e non faccia  frutto 
 quel frutto che fa venire 
 la peste nera 
 quel seme che da soltanto 
 la morte e il  lutto. 
    Rem   
Non basta stare a contare 
le nostre medaglie 
  Solm  
ricordo dei nostri morti 
        Rem   
caduti allora; 
  Sib              Do    
bisogna affrontare tante 
         Rem   
nuove battaglie 
    Solm               Rem   
per togliere il marcio che 
             Re#   Rem   
ci avvelena anco - ra. 
      Rem               Do    
 Quel marcio che ci avvelena 
            Sib   Rem   
 città e offici - na, 
   Fa               Do    
 famiglia, caserma, scuola 
        Sib  Rem   
 e tribuna - le 
      Solm              Fa    
 quel marcio che può di nuovo 
          Re#  Sib    
 portar rovi - na 
     Solm               Rem   
 che può fare andare il nuovo 
            Re#  Rem   
 raccolto a ma - le. 
Fascismo é questo marcio 
che ci ricatta 
che cambia colore ma resta 
sempre quello, 
che sopra l'orbace ha messo 
la cravatta 
e che chiama sfollagente 
il manganello. 
 Gli sbirri fascisti ancora 
 sono protetti 
 da quei vecchi protettori, 
 sempre da  quelli 
 che un tempo gli han fatto 
 uccidere Gobetti 
 e adesso gli fanno uccidere 
 Pinelli. 
   Mim               Re   
 E quei vecchi protettori 
         Do    Mim   
 son parassi - ti 
     Sol              Re   
 Che cambiano il vino buono 
           Do   Mim   
 tutto in ace - to 
    Lam                Sol  
 ma noi gli dobbiam gridare 
              Fa   Do    
 più forte e uni - ti 
     Lam               Mim   
 che non ci può più bastare 
          Fa   Mim      
 piazza Lore - to.
                Fonte
              Amodei Fausto, L'ultima crociata, Edizioni del Gallo, 1974
Scheda del canto
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Commenti
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GR22 il 02/08/2020 - 09:19 ha scritto:
https://www.inventati.org/mp38/songs/Canti-della-resistenza-e-antifasci…