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Quel che si avanza è uno strano soldato
viene da Oriente e non monta destrier
la man callosa ed il viso abbronzato
è il più glorioso fra tutti i guerrier.
Non ha pennacchi e galloni dorati
ma sul berretto scolpiti e nel cor
mostra un martello e una falce incrociati
gli emblemi del lavor
viva il lavor.
È la guardia rossa
che marcia alla riscossa
e scuote dalla fossa
la schiava umanità.
Giacque vilmente la plebe in catene
sotto il tallone dei ricco padron
dopo millenni di strazi e di pene
l'asino alfine si cangia in leon.
Sbrana furente il succhion coronato
spoglia il nababbo dell'or che rubò
danna per fame al lavoro forzato
chi mai non lavorò
non lavorò.
È la guardia rossa...
Accorre sotto la rossa bandiera
tutta la folla dei lavorator
rimbomba il passo dell'immensa schiera
sopra la tomba di un mondo che muor.
Tentano invano risorgere i morti
tanto a che vale lottar col destin
marciano al sole più ardenti e più forti
le armate di Lenin
viva Lenin.
È la guardia rossa...
Quando alla notte la plebe riposa
nella campagna e nell'ampia città
più non la turba la tema paurosa
del suo vampiro che la svenerà.
Ché sempre veglia devota e tremenda
la guardia rossa alla sua libertà
la tirannia cancrenosa ed orrenda
più non trionferà
trionferà.
Ché la guardia rossa
già l'inchiodò alla fossa
nell'epica riscossa
dell'umanità.
Do Fa Sol7 Do
Quel che si avanza è uno strano soldato
Re7 Sol7
viene da Oriente e non monta destrier
Do Fa
la man callosa ed il viso abbronzato
Fa Do Sol7 Do
è il più glorioso fra tutti i guerrier.
Sol7 Fa
Non ha pennacchi e galloni dorati
Re7 Sol7
ma sul berretto scolpiti e nel cor
Do Re7 Sol7
mostra un martello e una falce incrociati
Re7 Sol7
gli emblemi del lavor
viva il lavor.
Do Fa Do
È la guardia rossa
Fa Sol7 Do
che marcia alla riscossa
La7
e scuote dalla fossa
Re-m Sol7 Do
la schiava umanità.
Giacque vilmente la plebe in catene
sotto il tallone dei ricco padron
dopo millenni di strazi e di pene
l'asino alfine si cangia in leon.
Sbrana furente il succhion coronato
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danna per fame al lavoro forzato
chi mai non lavorò
non lavorò.
È la guardia rossa...
Accorre sotto la rossa bandiera
tutta la folla dei lavorator
rimbomba il passo dell'immensa schiera
sopra la tomba di un mondo che muor.
Tentano invano risorgere i morti
tanto a che vale lottar col destin
marciano al sole più ardenti e più forti
le armate di Lenin
viva Lenin.
È la guardia rossa...
Quando alla notte la plebe riposa
nella campagna e nell'ampia città
più non la turba la tema paurosa
del suo vampiro che la svenerà.
Ché sempre veglia devota e tremenda
la guardia rossa alla sua libertà
la tirannia cancrenosa ed orrenda
più non trionferà
trionferà.
Ché la guardia rossa
già l'inchiodò alla fossa
nell'epica riscossa
dell'umanità.
Do# Fa# Sol#7 Do#
Quel che si avanza è uno strano soldato
Re#7 Sol#7
viene da Oriente e non monta destrier
Do# Fa#
la man callosa ed il viso abbronzato
Fa# Do# Sol#7 Do#
è il più glorioso fra tutti i guerrier.
Sol#7 Fa#
Non ha pennacchi e galloni dorati
Re#7 Sol#7
ma sul berretto scolpiti e nel cor
Do# Re#7 Sol#7
mostra un martello e una falce incrociati
Re#7 Sol#7
gli emblemi del lavor
viva il lavor.
Do# Fa# Do#
È la guardia rossa
Fa# Sol#7 Do#
che marcia alla riscossa
Sib7
e scuote dalla fossa
Re#-m Sol#7Do#
la schiava umanità.
Giacque vilmente la plebe in catene
sotto il tallone dei ricco padron
dopo millenni di strazi e di pene
l'asino alfine si cangia in leon.
Sbrana furente il succhion coronato
spoglia il nababbo dell'or che rubò
danna per fame al lavoro forzato
chi mai non lavorò
non lavorò.
È la guardia rossa...
Accorre sotto la rossa bandiera
tutta la folla dei lavorator
rimbomba il passo dell'immensa schiera
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tanto a che vale lottar col destin
marciano al sole più ardenti e più forti
le armate di Lenin
viva Lenin.
È la guardia rossa...
Quando alla notte la plebe riposa
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più non la turba la tema paurosa
del suo vampiro che la svenerà.
Ché sempre veglia devota e tremenda
la guardia rossa alla sua libertà
la tirannia cancrenosa ed orrenda
più non trionferà
trionferà.
Ché la guardia rossa
già l'inchiodò alla fossa
nell'epica riscossa
dell'umanità.
Re Sol La7 Re
Quel che si avanza è uno strano soldato
Mi7 La7
viene da Oriente e non monta destrier
Re Sol
la man callosa ed il viso abbronzato
Sol Re La7 Re
è il più glorioso fra tutti i guerrier.
La7 Sol
Non ha pennacchi e galloni dorati
Mi7 La7
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mostra un martello e una falce incrociati
Mi7 La7
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viva il lavor.
Re Sol Re
È la guardia rossa
Sol La7 Re
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Si7
e scuote dalla fossa
Mi-m La7 Re
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Accorre sotto la rossa bandiera
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È la guardia rossa...
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Ché la guardia rossa
già l'inchiodò alla fossa
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Re# Sol#Sib7 Re#
Quel che si avanza è uno strano soldato
Fa7 Sib7
viene da Oriente e non monta destrier
Re# Sol#
la man callosa ed il viso abbronzato
Sol# Re# Sib7 Re#
è il più glorioso fra tutti i guerrier.
Sib7 Sol#
Non ha pennacchi e galloni dorati
Fa7 Sib7
ma sul berretto scolpiti e nel cor
Re# Fa7 Sib7
mostra un martello e una falce incrociati
Fa7 Sib7
gli emblemi del lavor
viva il lavor.
Re# Sol# Re#
È la guardia rossa
Sol# Sib7 Re#
che marcia alla riscossa
Do7
e scuote dalla fossa
Fa-m Sib7 Re#
la schiava umanità.
Giacque vilmente la plebe in catene
sotto il tallone dei ricco padron
dopo millenni di strazi e di pene
l'asino alfine si cangia in leon.
Sbrana furente il succhion coronato
spoglia il nababbo dell'or che rubò
danna per fame al lavoro forzato
chi mai non lavorò
non lavorò.
È la guardia rossa...
Accorre sotto la rossa bandiera
tutta la folla dei lavorator
rimbomba il passo dell'immensa schiera
sopra la tomba di un mondo che muor.
Tentano invano risorgere i morti
tanto a che vale lottar col destin
marciano al sole più ardenti e più forti
le armate di Lenin
viva Lenin.
È la guardia rossa...
Quando alla notte la plebe riposa
nella campagna e nell'ampia città
più non la turba la tema paurosa
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Ché sempre veglia devota e tremenda
la guardia rossa alla sua libertà
la tirannia cancrenosa ed orrenda
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trionferà.
Ché la guardia rossa
già l'inchiodò alla fossa
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Mi La Si7 Mi
Quel che si avanza è uno strano soldato
Fa#7 Si7
viene da Oriente e non monta destrier
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la man callosa ed il viso abbronzato
La Mi Si7 Mi
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Si7 La
Non ha pennacchi e galloni dorati
Fa#7 Si7
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Mi Fa#7 Si7
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Fa#7 Si7
gli emblemi del lavor
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Mi La Mi
È la guardia rossa
La Si7 Mi
che marcia alla riscossa
Do#7
e scuote dalla fossa
Fa#-m Si7 Mi
la schiava umanità.
Giacque vilmente la plebe in catene
sotto il tallone dei ricco padron
dopo millenni di strazi e di pene
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Sbrana furente il succhion coronato
spoglia il nababbo dell'or che rubò
danna per fame al lavoro forzato
chi mai non lavorò
non lavorò.
È la guardia rossa...
Accorre sotto la rossa bandiera
tutta la folla dei lavorator
rimbomba il passo dell'immensa schiera
sopra la tomba di un mondo che muor.
Tentano invano risorgere i morti
tanto a che vale lottar col destin
marciano al sole più ardenti e più forti
le armate di Lenin
viva Lenin.
È la guardia rossa...
Quando alla notte la plebe riposa
nella campagna e nell'ampia città
più non la turba la tema paurosa
del suo vampiro che la svenerà.
Ché sempre veglia devota e tremenda
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la tirannia cancrenosa ed orrenda
più non trionferà
trionferà.
Ché la guardia rossa
già l'inchiodò alla fossa
nell'epica riscossa
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Fa Sib Do7 Fa
Quel che si avanza è uno strano soldato
Sol7 Do7
viene da Oriente e non monta destrier
Fa Sib
la man callosa ed il viso abbronzato
Sib Fa Do7 Fa
è il più glorioso fra tutti i guerrier.
Do7 Sib
Non ha pennacchi e galloni dorati
Sol7 Do7
ma sul berretto scolpiti e nel cor
Fa Sol7 Do7
mostra un martello e una falce incrociati
Sol7 Do7
gli emblemi del lavor
viva il lavor.
Fa Sib Fa
È la guardia rossa
Sib Do7 Fa
che marcia alla riscossa
Re7
e scuote dalla fossa
Sol-m Do7 Fa
la schiava umanità.
Giacque vilmente la plebe in catene
sotto il tallone dei ricco padron
dopo millenni di strazi e di pene
l'asino alfine si cangia in leon.
Sbrana furente il succhion coronato
spoglia il nababbo dell'or che rubò
danna per fame al lavoro forzato
chi mai non lavorò
non lavorò.
È la guardia rossa...
Accorre sotto la rossa bandiera
tutta la folla dei lavorator
rimbomba il passo dell'immensa schiera
sopra la tomba di un mondo che muor.
Tentano invano risorgere i morti
tanto a che vale lottar col destin
marciano al sole più ardenti e più forti
le armate di Lenin
viva Lenin.
È la guardia rossa...
Quando alla notte la plebe riposa
nella campagna e nell'ampia città
più non la turba la tema paurosa
del suo vampiro che la svenerà.
Ché sempre veglia devota e tremenda
la guardia rossa alla sua libertà
la tirannia cancrenosa ed orrenda
più non trionferà
trionferà.
Ché la guardia rossa
già l'inchiodò alla fossa
nell'epica riscossa
dell'umanità.
Fa# Si Do#7 Fa#
Quel che si avanza è uno strano soldato
Sol#7 Do#7
viene da Oriente e non monta destrier
Fa# Si
la man callosa ed il viso abbronzato
Si Fa# Do#7 Fa#
è il più glorioso fra tutti i guerrier.
Do#7 Si
Non ha pennacchi e galloni dorati
Sol#7 Do#7
ma sul berretto scolpiti e nel cor
Fa# Sol#7 Do#7
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e scuote dalla fossa
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danna per fame al lavoro forzato
chi mai non lavorò
non lavorò.
È la guardia rossa...
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tutta la folla dei lavorator
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È la guardia rossa...
Quando alla notte la plebe riposa
nella campagna e nell'ampia città
più non la turba la tema paurosa
del suo vampiro che la svenerà.
Ché sempre veglia devota e tremenda
la guardia rossa alla sua libertà
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più non trionferà
trionferà.
Ché la guardia rossa
già l'inchiodò alla fossa
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Sol Do Re7 Sol
Quel che si avanza è uno strano soldato
La7 Re7
viene da Oriente e non monta destrier
Sol Do
la man callosa ed il viso abbronzato
Do Sol Re7 Sol
è il più glorioso fra tutti i guerrier.
Re7 Do
Non ha pennacchi e galloni dorati
La7 Re7
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Sol Do Sol
È la guardia rossa
Do Re7 Sol
che marcia alla riscossa
Mi7
e scuote dalla fossa
La-m Re7 Sol
la schiava umanità.
Giacque vilmente la plebe in catene
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dopo millenni di strazi e di pene
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Sbrana furente il succhion coronato
spoglia il nababbo dell'or che rubò
danna per fame al lavoro forzato
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È la guardia rossa...
Accorre sotto la rossa bandiera
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È la guardia rossa...
Quando alla notte la plebe riposa
nella campagna e nell'ampia città
più non la turba la tema paurosa
del suo vampiro che la svenerà.
Ché sempre veglia devota e tremenda
la guardia rossa alla sua libertà
la tirannia cancrenosa ed orrenda
più non trionferà
trionferà.
Ché la guardia rossa
già l'inchiodò alla fossa
nell'epica riscossa
dell'umanità.
Sol# Do# Re#7 Sol#
Quel che si avanza è uno strano soldato
Sib7 Re#7
viene da Oriente e non monta destrier
Sol# Do#
la man callosa ed il viso abbronzato
Do# Sol# Re#7 Sol#
è il più glorioso fra tutti i guerrier.
Re#7 Do#
Non ha pennacchi e galloni dorati
Sib7 Re#7
ma sul berretto scolpiti e nel cor
Sol# Sib7 Re#7
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Sol# Do# Sol#
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Do# Re#7 Sol#
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Fa7
e scuote dalla fossa
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Sbrana furente il succhion coronato
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non lavorò.
È la guardia rossa...
Accorre sotto la rossa bandiera
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Ché sempre veglia devota e tremenda
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Ché la guardia rossa
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La Re Mi7 La
Quel che si avanza è uno strano soldato
Si7 Mi7
viene da Oriente e non monta destrier
La Re
la man callosa ed il viso abbronzato
Re La Mi7 La
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Mi7 Re
Non ha pennacchi e galloni dorati
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Ché la guardia rossa
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Sib Mib Fa7 Sib
Quel che si avanza è uno strano soldato
Do7 Fa7
viene da Oriente e non monta destrier
Sib Mib
la man callosa ed il viso abbronzato
Mib Sib Fa7 Sib
è il più glorioso fra tutti i guerrier.
Fa7 Mib
Non ha pennacchi e galloni dorati
Do7 Fa7
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Do7 Fa7
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viva il lavor.
Sib Mib Sib
È la guardia rossa
Mib Fa7 Sib
che marcia alla riscossa
Sol7
e scuote dalla fossa
Do-m Fa7 Sib
la schiava umanità.
Giacque vilmente la plebe in catene
sotto il tallone dei ricco padron
dopo millenni di strazi e di pene
l'asino alfine si cangia in leon.
Sbrana furente il succhion coronato
spoglia il nababbo dell'or che rubò
danna per fame al lavoro forzato
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È la guardia rossa...
Accorre sotto la rossa bandiera
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tanto a che vale lottar col destin
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Ché sempre veglia devota e tremenda
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più non trionferà
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Ché la guardia rossa
già l'inchiodò alla fossa
nell'epica riscossa
dell'umanità.
Si Mi Fa#7 Si
Quel che si avanza è uno strano soldato
Do#7 Fa#7
viene da Oriente e non monta destrier
Si Mi
la man callosa ed il viso abbronzato
Mi Si Fa#7 Si
è il più glorioso fra tutti i guerrier.
Fa#7 Mi
Non ha pennacchi e galloni dorati
Do#7 Fa#7
ma sul berretto scolpiti e nel cor
Si Do#7 Fa#7
mostra un martello e una falce incrociati
Do#7 Fa#7
gli emblemi del lavor
viva il lavor.
Si Mi Si
È la guardia rossa
Mi Fa#7 Si
che marcia alla riscossa
Sol#7
e scuote dalla fossa
Do#-m Fa#7 Si
la schiava umanità.
Giacque vilmente la plebe in catene
sotto il tallone dei ricco padron
dopo millenni di strazi e di pene
l'asino alfine si cangia in leon.
Sbrana furente il succhion coronato
spoglia il nababbo dell'or che rubò
danna per fame al lavoro forzato
chi mai non lavorò
non lavorò.
È la guardia rossa...
Accorre sotto la rossa bandiera
tutta la folla dei lavorator
rimbomba il passo dell'immensa schiera
sopra la tomba di un mondo che muor.
Tentano invano risorgere i morti
tanto a che vale lottar col destin
marciano al sole più ardenti e più forti
le armate di Lenin
viva Lenin.
È la guardia rossa...
Quando alla notte la plebe riposa
nella campagna e nell'ampia città
più non la turba la tema paurosa
del suo vampiro che la svenerà.
Ché sempre veglia devota e tremenda
la guardia rossa alla sua libertà
la tirannia cancrenosa ed orrenda
più non trionferà
trionferà.
Ché la guardia rossa
già l'inchiodò alla fossa
nell'epica riscossa
dell'umanità.
Fonte
Spartacus Picenus, Canti comunisti, Milano, Edizioni del Calendario del Popolo, 1967
Scheda del canto
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