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O fratelli di miseria
o compagni di lavoro
che ai vigliacchi eroi dell’oro
deste il braccio ed il vigor.
O sorelle di fatica
o compagne di catene
nate ai triboli alle pene
e cresciute nel dolor
Su moviamo alla battaglia
vogliam vincere o morire
su marciam santa canaglia
e inneggiamo all’avvenir
Noi la terra fecondiamo
noi versiam sudore e pianto
per ornar d’un ricco manto
questa infame civiltà
Le miniere le officine
le risaie i campi il mare
ci hanno visto faticare
per l’altrui felicità
Su moviamo alla battaglia....
I padroni ci han rubato
sul salario e su la vita,
ogni gioia ci han rapita,
ogni speme ed ogni ardor.
Le sorelle ci han sedotte
o per fame hanno comprate,
poi nel trivio abbandonate
senza pane e senza onor.
Su moviamo alla battaglia....
I signori ci han promesso
eque leggi e mite affetto
ed i preti ci hanno detto
che ci attende un gaudio in ciel.
E frattanto questa terra
di noi poveri è l'inferno,
sol pei ricchi è il gaudio eterno
de la vita e de l'avel.
Su moviamo alla battaglia....
Se noi scienza e pan ciedemmo
ci buttaron su la faccia
un insulto e una minaccia
nel negarci scienza e pan.
Se ribelli al duro giogo
obliammo le preghiere,
ci hanno schiuso le galere
e ribelli fummo invan.
Su moviamo alla battaglia....
Se scendemmo per le vie
i fratelli a guerra armata
dei fratelli ammutinati
venner le ire ad affrontar.
Mentre i ricchi dai palagi
che per loro abbiam costrutto
senza pietà e senza lutto
ci hanno fatto mitragliar.
Su moviamo alla battaglia....
Su leviamo il canto e il braccio
contro i vili ed i tiranni;
ribelliamoci agli inganni
d'una ipocrita società.
Oltre i monti ed oltre i mari
i manipoli serriamo,
combattiamo, combattiamo
per la nostra umanità.
Su moviamo alla battaglia....
Innalziam le nostre insegne,
sventoliamo le bandiere,
le orifiamme rosse e nere
de la balda nova età.
Combattiam per la giustizia
con l'ardor della speranza
per l'umana fratellanza,
per l'umana libertà.
Su moviamo alla battaglia....
Combattiam finché un oppresso
sotto il peso della croce
levi a noi la flebil voce,
fin che regni un oppressor.
Splenda in alto il sol lucente
de la Idea solenne e pia...
Viva il sol dell'Anarchia,
tutto pace e tutto amor.
Su moviamo alla battaglia....
Informazioni
Pubblicato nel volume “Battaglie” di P. Gori (La Spezia 1911), con sottotitolo Marcia dei Ribelli, fu scritto nel luglio 1891 a Milano nel carcere di S.Vittore.
Da: S. Catanuto e F. Schirone, Il canto anarchico in Italia nell'Ottocento e nel Novecento, Milano, zeroincondotta, 2009.
Scheda del canto
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