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diverso da tanti
e sentiremo un silenzio
mai prima ascoltato,
spalancheremo finestre
e persiane, esitanti,
ci accorgeremo che il mondo,
quel giorno, è cambiato.
E sentiremo che quella
mattina è venuta,
che porterà sulla terra
una vita migliore,
che il giorno prima si è chiuso,
a nostra insaputa,
un tempo triste che non
rivedremo mai più.
Da quel mattino in poi
sapremo finalmente
che ciascuno di noi
è uguale all'altra gente.
Ciascuno, tutt'a un tratto,
sarà così capace
di dirsi soddisfatto
e viversene in pace.
Sapremo tutti, da quella
mattina in avanti,
e penseremo lo stesso
di noi e di tutti,
d'essere, in fondo, degli ottimi
stinchi di santi,
e, nello stesso momento,
dei bei farabutti.
Non ci sarà più nessuno
che spinga la gente
ad "obbedire, combattere e
credere" in lui,
e che prometta un Impero
a chi fa l'obbediente
ed un Inferno a chi, invece,
gli dice di no.
Così, d'allora in poi,
non sarem più costretti
a giocare agli eroi,
ai reprobi e agli eletti.
'Sto mondo, che ora è pieno
di oppressi e di oppressori,
'sto mondo farà a meno
di vinti e vincitori.
Non ci saranno più martiri,
boia e tiranni,
saremo tutti un po' santi
ed un po' peccatori;
non ci sarà più, per molte
migliaia di anni,
gente che voglia atteggiarsi
a nostri tutori.
Scompariranno i soldati
ed i generali,
scompariranno scomuniche,
preti e censori,
diventeremo un pianeta
di esseri uguali
dove ciascuno ha rispetto
degli altri e di sé.
Per essere beati,
per vivere contenti,
non saremo obbligati
a sentirci potenti.
Saremo alfine onesti
senza essere scaltri,
senza che si calpesti
la libertà degli altri.
Quel giorno, non lontano,
faremo un girotondo
per le piazze del mondo,
tenendoci per mano.
Dom6 Sol#7
Ci sveglieremo un mattino
Sol Dom6 Sol#7Sol
diverso da tanti
Dom6 Sol#7
e sentiremo un silenzio
Sol Dom6 Sol#7Do5
mai prima ascoltato,
Fam6 Do#7
spalancheremo finestre
Do7 Fam6 Do#7 Sol5
e persiane, esitanti,
Dom6 Sol#7
ci accorgeremo che il mondo,
Sol Dom6 Sol#7Sol
quel giorno, è cambiato.
E sentiremo che quella
mattina è venuta,
che porterà sulla terra
una vita migliore,
Fam Sol#m6
che il giorno prima si è chiuso,
Sol5Sol
a nostra insaputa,
Dom Sol# Do#
un tempo triste che non
Fam6 Sol7
rivedremo mai più.
Dom Fam6
Da quel mattino in poi
Sol Sol6 Do+7
sapremo finalmente
Dom Fam6
che ciascuno di noi
Sol7 Dom
è uguale all'altra gente.
Dodim Sol7
Ciascuno, tutt'a un tratto,
Fam6 Sol7 Dom4 Dom
sarà così capace
Sol# Dodim Sol7
di dirsi soddisfatto
Dom6 Sol#Sol
e viversene in pace.
Sapremo tutti, da quella
mattina in avanti,
e penseremo lo stesso
di noi e di tutti,
d'essere, in fondo, degli ottimi
stinchi di santi,
e, nello stesso momento,
dei bei farabutti.
Non ci sarà più nessuno
che spinga la gente
ad "obbedire, combattere e
credere" in lui,
e che prometta un Impero
a chi fa l'obbediente
ed un Inferno a chi, invece,
gli dice di no.
Così, d'allora in poi,
non sarem più costretti
a giocare agli eroi,
ai reprobi e agli eletti.
'Sto mondo, che ora è pieno
di oppressi e di oppressori,
'sto mondo farà a meno
di vinti e vincitori.
Non ci saranno più martiri,
boia e tiranni,
saremo tutti un po' santi
ed un po' peccatori;
non ci sarà più, per molte
migliaia di anni,
gente che voglia atteggiarsi
a nostri tutori.
Scompariranno i soldati
ed i generali,
scompariranno scomuniche,
preti e censori,
diventeremo un pianeta
di esseri uguali
dove ciascuno ha rispetto
degli altri e di sé.
Per essere beati,
per vivere contenti,
non saremo obbligati
a sentirci potenti.
Saremo alfine onesti
senza essere scaltri,
La- Re-7 Re-6Sol7
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Sl Sol6 Do+7
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Quel giorno, non lontano,
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Dom Sol# Do# Sol#dim
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tenendoci per mano.
Do#m6 La7
Ci sveglieremo un mattino
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spalancheremo finestre
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Do#m6 La7
ci accorgeremo che il mondo,
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quel giorno, è cambiato.
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che il giorno prima si è chiuso,
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a nostra insaputa,
Do#m La Re
un tempo triste che non
Fa#m6 Sol#7
rivedremo mai più.
Do#m Fa#m6
Da quel mattino in poi
Sol Sol6 Do+7
sapremo finalmente
Do#m Fa#m6
che ciascuno di noi
Sol#7 Do#m
è uguale all'altra gente.
Do#dim Sol#7
Ciascuno, tutt'a un tratto,
Fa#m6 Sol#7Do#m4Do#m
sarà così capace
La Do#dimSol#7
di dirsi soddisfatto
Do#m6La Sol#
e viversene in pace.
Sapremo tutti, da quella
mattina in avanti,
e penseremo lo stesso
di noi e di tutti,
d'essere, in fondo, degli ottimi
stinchi di santi,
e, nello stesso momento,
dei bei farabutti.
Non ci sarà più nessuno
che spinga la gente
ad "obbedire, combattere e
credere" in lui,
e che prometta un Impero
a chi fa l'obbediente
ed un Inferno a chi, invece,
gli dice di no.
Così, d'allora in poi,
non sarem più costretti
a giocare agli eroi,
ai reprobi e agli eletti.
'Sto mondo, che ora è pieno
di oppressi e di oppressori,
'sto mondo farà a meno
di vinti e vincitori.
Non ci saranno più martiri,
boia e tiranni,
saremo tutti un po' santi
ed un po' peccatori;
non ci sarà più, per molte
migliaia di anni,
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a nostri tutori.
Scompariranno i soldati
ed i generali,
scompariranno scomuniche,
preti e censori,
diventeremo un pianeta
di esseri uguali
dove ciascuno ha rispetto
degli altri e di sé.
Per essere beati,
per vivere contenti,
non saremo obbligati
a sentirci potenti.
Saremo alfine onesti
senza essere scaltri,
La- Re-7 Re-6Sol7
senza che si calpesti
Sl Sol6 Do+7
la libertà degli altri.
Do#m Fa#m6
Quel giorno, non lontano,
Sol#7 Do#m
faremo un girotondo
Do#m La Re Ladim
per le piazze del mondo,
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Rem6 Sib7
Ci sveglieremo un mattino
La Rem6 Sib7La
diverso da tanti
Rem6 Sib7
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La Rem6 Sib7Re5
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Solm6 Re#7
spalancheremo finestre
Re7 Solm6 Re#7 La5
e persiane, esitanti,
Rem6 Sib7
ci accorgeremo che il mondo,
La Rem6 Sib7La
quel giorno, è cambiato.
E sentiremo che quella
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che porterà sulla terra
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Rem Sib Re#
un tempo triste che non
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Rem Solm6
Da quel mattino in poi
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Redim La7
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di noi e di tutti,
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e, nello stesso momento,
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Non ci sarà più nessuno
che spinga la gente
ad "obbedire, combattere e
credere" in lui,
e che prometta un Impero
a chi fa l'obbediente
ed un Inferno a chi, invece,
gli dice di no.
Così, d'allora in poi,
non sarem più costretti
a giocare agli eroi,
ai reprobi e agli eletti.
'Sto mondo, che ora è pieno
di oppressi e di oppressori,
'sto mondo farà a meno
di vinti e vincitori.
Non ci saranno più martiri,
boia e tiranni,
saremo tutti un po' santi
ed un po' peccatori;
non ci sarà più, per molte
migliaia di anni,
gente che voglia atteggiarsi
a nostri tutori.
Scompariranno i soldati
ed i generali,
scompariranno scomuniche,
preti e censori,
diventeremo un pianeta
di esseri uguali
dove ciascuno ha rispetto
degli altri e di sé.
Per essere beati,
per vivere contenti,
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senza essere scaltri,
La- Re-7 Re-6Sol7
senza che si calpesti
Sl Sol6 Do+7
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Rem Solm6
Quel giorno, non lontano,
La7 Rem
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Rem Sib Re# Sibdim
per le piazze del mondo,
La7 SolmRedim La7 Rem6
tenendoci per mano.
Re#m6 Si7
Ci sveglieremo un mattino
Sib Re#m6 Si7 Sib
diverso da tanti
Re#m6 Si7
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Sib Re#m6 Si7 Re#5
mai prima ascoltato,
Sol#m6 Mi7
spalancheremo finestre
Re#7 Sol#m6Mi7 Sib5
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Re#m6 Si7
ci accorgeremo che il mondo,
Sib Re#m6 Si7 Sib
quel giorno, è cambiato.
E sentiremo che quella
mattina è venuta,
che porterà sulla terra
una vita migliore,
Sol#m Sim6
che il giorno prima si è chiuso,
Sib5Sib
a nostra insaputa,
Re#m Si Mi
un tempo triste che non
Sol#m6 Sib7
rivedremo mai più.
Re#m Sol#m6
Da quel mattino in poi
Sol Sol6 Do+7
sapremo finalmente
Re#m Sol#m6
che ciascuno di noi
Sib7 Re#m
è uguale all'altra gente.
Re#dim Sib7
Ciascuno, tutt'a un tratto,
Sol#m6 Sib7 Re#m4Re#m
sarà così capace
Si Re#dimSib7
di dirsi soddisfatto
Re#m6Si Sib
e viversene in pace.
Sapremo tutti, da quella
mattina in avanti,
e penseremo lo stesso
di noi e di tutti,
d'essere, in fondo, degli ottimi
stinchi di santi,
e, nello stesso momento,
dei bei farabutti.
Non ci sarà più nessuno
che spinga la gente
ad "obbedire, combattere e
credere" in lui,
e che prometta un Impero
a chi fa l'obbediente
ed un Inferno a chi, invece,
gli dice di no.
Così, d'allora in poi,
non sarem più costretti
a giocare agli eroi,
ai reprobi e agli eletti.
'Sto mondo, che ora è pieno
di oppressi e di oppressori,
'sto mondo farà a meno
di vinti e vincitori.
Non ci saranno più martiri,
boia e tiranni,
saremo tutti un po' santi
ed un po' peccatori;
non ci sarà più, per molte
migliaia di anni,
gente che voglia atteggiarsi
a nostri tutori.
Scompariranno i soldati
ed i generali,
scompariranno scomuniche,
preti e censori,
diventeremo un pianeta
di esseri uguali
dove ciascuno ha rispetto
degli altri e di sé.
Per essere beati,
per vivere contenti,
non saremo obbligati
a sentirci potenti.
Saremo alfine onesti
senza essere scaltri,
La- Re-7 Re-6Sol7
senza che si calpesti
Sl Sol6 Do+7
la libertà degli altri.
Re#m Sol#m6
Quel giorno, non lontano,
Sib7 Re#m
faremo un girotondo
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per le piazze del mondo,
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Mim6 Do7
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Mim6 Do7
ci accorgeremo che il mondo,
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quel giorno, è cambiato.
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una vita migliore,
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che il giorno prima si è chiuso,
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a nostra insaputa,
Mim Do Fa
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Mim Lam6
Da quel mattino in poi
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Midim Si7
Ciascuno, tutt'a un tratto,
Lam6 Si7 Mim4 Mim
sarà così capace
Do Midim Si7
di dirsi soddisfatto
Mim6 Do Si
e viversene in pace.
Sapremo tutti, da quella
mattina in avanti,
e penseremo lo stesso
di noi e di tutti,
d'essere, in fondo, degli ottimi
stinchi di santi,
e, nello stesso momento,
dei bei farabutti.
Non ci sarà più nessuno
che spinga la gente
ad "obbedire, combattere e
credere" in lui,
e che prometta un Impero
a chi fa l'obbediente
ed un Inferno a chi, invece,
gli dice di no.
Così, d'allora in poi,
non sarem più costretti
a giocare agli eroi,
ai reprobi e agli eletti.
'Sto mondo, che ora è pieno
di oppressi e di oppressori,
'sto mondo farà a meno
di vinti e vincitori.
Non ci saranno più martiri,
boia e tiranni,
saremo tutti un po' santi
ed un po' peccatori;
non ci sarà più, per molte
migliaia di anni,
gente che voglia atteggiarsi
a nostri tutori.
Scompariranno i soldati
ed i generali,
scompariranno scomuniche,
preti e censori,
diventeremo un pianeta
di esseri uguali
dove ciascuno ha rispetto
degli altri e di sé.
Per essere beati,
per vivere contenti,
non saremo obbligati
a sentirci potenti.
Saremo alfine onesti
senza essere scaltri,
La- Re-7 Re-6Sol7
senza che si calpesti
Sl Sol6 Do+7
la libertà degli altri.
Mim Lam6
Quel giorno, non lontano,
Si7 Mim
faremo un girotondo
Mim Do Fa Dodim
per le piazze del mondo,
Si7 Lam Midim Si7 Mim6
tenendoci per mano.
Fam6 Reb7
Ci sveglieremo un mattino
Do Fam6 Reb7Do
diverso da tanti
Fam6 Reb7
e sentiremo un silenzio
Do Fam6 Reb7Fa5
mai prima ascoltato,
Sibm6 Solb7
spalancheremo finestre
Fa7 Sibm6 Solb7Do5
e persiane, esitanti,
Fam6 Reb7
ci accorgeremo che il mondo,
Do Fam6 Reb7Do
quel giorno, è cambiato.
E sentiremo che quella
mattina è venuta,
che porterà sulla terra
una vita migliore,
Sibm Rebm6
che il giorno prima si è chiuso,
Do5 Do
a nostra insaputa,
Fam Reb Solb
un tempo triste che non
Sibm6 Do7
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Fam Sibm6
Da quel mattino in poi
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è uguale all'altra gente.
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Ciascuno, tutt'a un tratto,
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sarà così capace
Reb Fadim Do7
di dirsi soddisfatto
Fam6 RebDo
e viversene in pace.
Sapremo tutti, da quella
mattina in avanti,
e penseremo lo stesso
di noi e di tutti,
d'essere, in fondo, degli ottimi
stinchi di santi,
e, nello stesso momento,
dei bei farabutti.
Non ci sarà più nessuno
che spinga la gente
ad "obbedire, combattere e
credere" in lui,
e che prometta un Impero
a chi fa l'obbediente
ed un Inferno a chi, invece,
gli dice di no.
Così, d'allora in poi,
non sarem più costretti
a giocare agli eroi,
ai reprobi e agli eletti.
'Sto mondo, che ora è pieno
di oppressi e di oppressori,
'sto mondo farà a meno
di vinti e vincitori.
Non ci saranno più martiri,
boia e tiranni,
saremo tutti un po' santi
ed un po' peccatori;
non ci sarà più, per molte
migliaia di anni,
gente che voglia atteggiarsi
a nostri tutori.
Scompariranno i soldati
ed i generali,
scompariranno scomuniche,
preti e censori,
diventeremo un pianeta
di esseri uguali
dove ciascuno ha rispetto
degli altri e di sé.
Per essere beati,
per vivere contenti,
non saremo obbligati
a sentirci potenti.
Saremo alfine onesti
senza essere scaltri,
La- Re-7 Re-6Sol7
senza che si calpesti
Sl Sol6 Do+7
la libertà degli altri.
Fam Sibm6
Quel giorno, non lontano,
Do7 Fam
faremo un girotondo
Fam Reb SolbRebdim
per le piazze del mondo,
Do7 SibmFadim Do7 Fam6
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Fa#m6 Re7
Ci sveglieremo un mattino
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diverso da tanti
Fa#m6 Re7
e sentiremo un silenzio
Do# Fa#m6 Re7 Fa#5
mai prima ascoltato,
Sim6 Sol7
spalancheremo finestre
Fa#7 Sim6 Sol7 Do#5
e persiane, esitanti,
Fa#m6 Re7
ci accorgeremo che il mondo,
Do# Fa#m6 Re7 Do#
quel giorno, è cambiato.
E sentiremo che quella
mattina è venuta,
che porterà sulla terra
una vita migliore,
Sim Rem6
che il giorno prima si è chiuso,
Do#5Do#
a nostra insaputa,
Fa#m Re Sol
un tempo triste che non
Sim6 Do#7
rivedremo mai più.
Fa#m Sim6
Da quel mattino in poi
Sol Sol6 Do+7
sapremo finalmente
Fa#m Sim6
che ciascuno di noi
Do#7 Fa#m
è uguale all'altra gente.
Fa#dim Do#7
Ciascuno, tutt'a un tratto,
Sim6 Do#7 Fa#m4Fa#m
sarà così capace
Re Fa#dimDo#7
di dirsi soddisfatto
Fa#m6Re Do#
e viversene in pace.
Sapremo tutti, da quella
mattina in avanti,
e penseremo lo stesso
di noi e di tutti,
d'essere, in fondo, degli ottimi
stinchi di santi,
e, nello stesso momento,
dei bei farabutti.
Non ci sarà più nessuno
che spinga la gente
ad "obbedire, combattere e
credere" in lui,
e che prometta un Impero
a chi fa l'obbediente
ed un Inferno a chi, invece,
gli dice di no.
Così, d'allora in poi,
non sarem più costretti
a giocare agli eroi,
ai reprobi e agli eletti.
'Sto mondo, che ora è pieno
di oppressi e di oppressori,
'sto mondo farà a meno
di vinti e vincitori.
Non ci saranno più martiri,
boia e tiranni,
saremo tutti un po' santi
ed un po' peccatori;
non ci sarà più, per molte
migliaia di anni,
gente che voglia atteggiarsi
a nostri tutori.
Scompariranno i soldati
ed i generali,
scompariranno scomuniche,
preti e censori,
diventeremo un pianeta
di esseri uguali
dove ciascuno ha rispetto
degli altri e di sé.
Per essere beati,
per vivere contenti,
non saremo obbligati
a sentirci potenti.
Saremo alfine onesti
senza essere scaltri,
La- Re-7 Re-6Sol7
senza che si calpesti
Sl Sol6 Do+7
la libertà degli altri.
Fa#m Sim6
Quel giorno, non lontano,
Do#7 Fa#m
faremo un girotondo
Fa#m Re Sol Redim
per le piazze del mondo,
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tenendoci per mano.
Solm6 Re#7
Ci sveglieremo un mattino
Re Solm6 Re#7Re
diverso da tanti
Solm6 Re#7
e sentiremo un silenzio
Re Solm6 Re#7Sol5
mai prima ascoltato,
Dom6 Sol#7
spalancheremo finestre
Sol7 Dom6 Sol#7Re5
e persiane, esitanti,
Solm6 Re#7
ci accorgeremo che il mondo,
Re Solm6 Re#7Re
quel giorno, è cambiato.
E sentiremo che quella
mattina è venuta,
che porterà sulla terra
una vita migliore,
Dom Re#m6
che il giorno prima si è chiuso,
Re5 Re
a nostra insaputa,
Solm Re# Sol#
un tempo triste che non
Dom6 Re7
rivedremo mai più.
Solm Dom6
Da quel mattino in poi
Sol Sol6 Do+7
sapremo finalmente
Solm Dom6
che ciascuno di noi
Re7 Solm
è uguale all'altra gente.
Soldim Re7
Ciascuno, tutt'a un tratto,
Dom6 Re7 Solm4Solm
sarà così capace
Re# SoldimRe7
di dirsi soddisfatto
Solm6Re#Re
e viversene in pace.
Sapremo tutti, da quella
mattina in avanti,
e penseremo lo stesso
di noi e di tutti,
d'essere, in fondo, degli ottimi
stinchi di santi,
e, nello stesso momento,
dei bei farabutti.
Non ci sarà più nessuno
che spinga la gente
ad "obbedire, combattere e
credere" in lui,
e che prometta un Impero
a chi fa l'obbediente
ed un Inferno a chi, invece,
gli dice di no.
Così, d'allora in poi,
non sarem più costretti
a giocare agli eroi,
ai reprobi e agli eletti.
'Sto mondo, che ora è pieno
di oppressi e di oppressori,
'sto mondo farà a meno
di vinti e vincitori.
Non ci saranno più martiri,
boia e tiranni,
saremo tutti un po' santi
ed un po' peccatori;
non ci sarà più, per molte
migliaia di anni,
gente che voglia atteggiarsi
a nostri tutori.
Scompariranno i soldati
ed i generali,
scompariranno scomuniche,
preti e censori,
diventeremo un pianeta
di esseri uguali
dove ciascuno ha rispetto
degli altri e di sé.
Per essere beati,
per vivere contenti,
non saremo obbligati
a sentirci potenti.
Saremo alfine onesti
senza essere scaltri,
La- Re-7 Re-6Sol7
senza che si calpesti
Sl Sol6 Do+7
la libertà degli altri.
Solm Dom6
Quel giorno, non lontano,
Re7 Solm
faremo un girotondo
Solm Re# Sol#Re#dim
per le piazze del mondo,
Re7 Dom SoldimRe7 Solm6
tenendoci per mano.
Sol#m6 Mi7
Ci sveglieremo un mattino
Re# Sol#m6Mi7 Re#
diverso da tanti
Sol#m6 Mi7
e sentiremo un silenzio
Re# Sol#m6Mi7 Sol#5
mai prima ascoltato,
Do#m6 La7
spalancheremo finestre
Sol#7 Do#m6 La7 Re#5
e persiane, esitanti,
Sol#m6 Mi7
ci accorgeremo che il mondo,
Re# Sol#m6 Mi7 Re#
quel giorno, è cambiato.
E sentiremo che quella
mattina è venuta,
che porterà sulla terra
una vita migliore,
Do#m Mim6
che il giorno prima si è chiuso,
Re#5Re#
a nostra insaputa,
Sol#m Mi La
un tempo triste che non
Do#m6 Re#7
rivedremo mai più.
Sol#m Do#m6
Da quel mattino in poi
Sol Sol6 Do+7
sapremo finalmente
Sol#m Do#m6
che ciascuno di noi
Re#7 Sol#m
è uguale all'altra gente.
Sol#dim Re#7
Ciascuno, tutt'a un tratto,
Do#m6 Re#7 Sol#m4Sol#m
sarà così capace
Mi Sol#dimRe#7
di dirsi soddisfatto
Sol#m6Mi Re#
e viversene in pace.
Sapremo tutti, da quella
mattina in avanti,
e penseremo lo stesso
di noi e di tutti,
d'essere, in fondo, degli ottimi
stinchi di santi,
e, nello stesso momento,
dei bei farabutti.
Non ci sarà più nessuno
che spinga la gente
ad "obbedire, combattere e
credere" in lui,
e che prometta un Impero
a chi fa l'obbediente
ed un Inferno a chi, invece,
gli dice di no.
Così, d'allora in poi,
non sarem più costretti
a giocare agli eroi,
ai reprobi e agli eletti.
'Sto mondo, che ora è pieno
di oppressi e di oppressori,
'sto mondo farà a meno
di vinti e vincitori.
Non ci saranno più martiri,
boia e tiranni,
saremo tutti un po' santi
ed un po' peccatori;
non ci sarà più, per molte
migliaia di anni,
gente che voglia atteggiarsi
a nostri tutori.
Scompariranno i soldati
ed i generali,
scompariranno scomuniche,
preti e censori,
diventeremo un pianeta
di esseri uguali
dove ciascuno ha rispetto
degli altri e di sé.
Per essere beati,
per vivere contenti,
non saremo obbligati
a sentirci potenti.
Saremo alfine onesti
senza essere scaltri,
La- Re-7 Re-6Sol7
senza che si calpesti
Sl Sol6 Do+7
la libertà degli altri.
Sol#m Do#m6
Quel giorno, non lontano,
Re#7 Sol#m
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Sol#m Mi La Midim
per le piazze del mondo,
Re#7 Do#mSol#dimRe#7Sol#m6
tenendoci per mano.
Lam6 Fa7
Ci sveglieremo un mattino
Mi Lam6 Fa7 Mi
diverso da tanti
Lam6 Fa7
e sentiremo un silenzio
Mi Lam6 Fa7 La5
mai prima ascoltato,
Rem6 Sib7
spalancheremo finestre
La7 Rem6 Sib7 Mi5
e persiane, esitanti,
Lam6 Fa7
ci accorgeremo che il mondo,
Mi Lam6 Fa7 Mi
quel giorno, è cambiato.
E sentiremo che quella
mattina è venuta,
che porterà sulla terra
una vita migliore,
Rem Fam6
che il giorno prima si è chiuso,
Mi5 Mi
a nostra insaputa,
Lam Fa Sib
un tempo triste che non
Rem6 Mi7
rivedremo mai più.
Lam Rem6
Da quel mattino in poi
Sol Sol6 Do+7
sapremo finalmente
Lam Rem6
che ciascuno di noi
Mi7 Lam
è uguale all'altra gente.
Ladim Mi7
Ciascuno, tutt'a un tratto,
Rem6 Mi7 Lam4 Lam
sarà così capace
Fa Ladim Mi7
di dirsi soddisfatto
Lam6 Fa Mi
e viversene in pace.
Sapremo tutti, da quella
mattina in avanti,
e penseremo lo stesso
di noi e di tutti,
d'essere, in fondo, degli ottimi
stinchi di santi,
e, nello stesso momento,
dei bei farabutti.
Non ci sarà più nessuno
che spinga la gente
ad "obbedire, combattere e
credere" in lui,
e che prometta un Impero
a chi fa l'obbediente
ed un Inferno a chi, invece,
gli dice di no.
Così, d'allora in poi,
non sarem più costretti
a giocare agli eroi,
ai reprobi e agli eletti.
'Sto mondo, che ora è pieno
di oppressi e di oppressori,
'sto mondo farà a meno
di vinti e vincitori.
Non ci saranno più martiri,
boia e tiranni,
saremo tutti un po' santi
ed un po' peccatori;
non ci sarà più, per molte
migliaia di anni,
gente che voglia atteggiarsi
a nostri tutori.
Scompariranno i soldati
ed i generali,
scompariranno scomuniche,
preti e censori,
diventeremo un pianeta
di esseri uguali
dove ciascuno ha rispetto
degli altri e di sé.
Per essere beati,
per vivere contenti,
non saremo obbligati
a sentirci potenti.
Saremo alfine onesti
senza essere scaltri,
La- Re-7 Re-6Sol7
senza che si calpesti
Sl Sol6 Do+7
la libertà degli altri.
Lam Rem6
Quel giorno, non lontano,
Mi7 Lam
faremo un girotondo
Lam Fa Sib Fadim
per le piazze del mondo,
Mi7 Rem Ladim Mi7 Lam6
tenendoci per mano.
Sibm6 Solb7
Ci sveglieremo un mattino
Fa Sibm6 Solb7Fa
diverso da tanti
Sibm6 Solb7
e sentiremo un silenzio
Fa Sibm6 Solb7Sib5
mai prima ascoltato,
Mibm6 Si7
spalancheremo finestre
Sib7 Mibm6 Si7 Fa5
e persiane, esitanti,
Sibm6 Solb7
ci accorgeremo che il mondo,
Fa Sibm6 Solb7Fa
quel giorno, è cambiato.
E sentiremo che quella
mattina è venuta,
che porterà sulla terra
una vita migliore,
Mibm Solbm6
che il giorno prima si è chiuso,
Fa5 Fa
a nostra insaputa,
Sibm Solb Si
un tempo triste che non
Mibm6 Fa7
rivedremo mai più.
Sibm Mibm6
Da quel mattino in poi
Sol Sol6 Do+7
sapremo finalmente
Sibm Mibm6
che ciascuno di noi
Fa7 Sibm
è uguale all'altra gente.
Sibdim Fa7
Ciascuno, tutt'a un tratto,
Mibm6 Fa7 Sibm4Sibm
sarà così capace
Solb SibdimFa7
di dirsi soddisfatto
Sibm6SolbFa
e viversene in pace.
Sapremo tutti, da quella
mattina in avanti,
e penseremo lo stesso
di noi e di tutti,
d'essere, in fondo, degli ottimi
stinchi di santi,
e, nello stesso momento,
dei bei farabutti.
Non ci sarà più nessuno
che spinga la gente
ad "obbedire, combattere e
credere" in lui,
e che prometta un Impero
a chi fa l'obbediente
ed un Inferno a chi, invece,
gli dice di no.
Così, d'allora in poi,
non sarem più costretti
a giocare agli eroi,
ai reprobi e agli eletti.
'Sto mondo, che ora è pieno
di oppressi e di oppressori,
'sto mondo farà a meno
di vinti e vincitori.
Non ci saranno più martiri,
boia e tiranni,
saremo tutti un po' santi
ed un po' peccatori;
non ci sarà più, per molte
migliaia di anni,
gente che voglia atteggiarsi
a nostri tutori.
Scompariranno i soldati
ed i generali,
scompariranno scomuniche,
preti e censori,
diventeremo un pianeta
di esseri uguali
dove ciascuno ha rispetto
degli altri e di sé.
Per essere beati,
per vivere contenti,
non saremo obbligati
a sentirci potenti.
Saremo alfine onesti
senza essere scaltri,
La- Re-7 Re-6Sol7
senza che si calpesti
Sl Sol6 Do+7
la libertà degli altri.
Sibm Mibm6
Quel giorno, non lontano,
Fa7 Sibm
faremo un girotondo
Sibm Solb Si Solbdim
per le piazze del mondo,
Fa7 MibmSibdimFa7 Sibm6
tenendoci per mano.
Sim6 Sol7
Ci sveglieremo un mattino
Fa# Sim6 Sol7Fa#
diverso da tanti
Sim6 Sol7
e sentiremo un silenzio
Fa# Sim6 Sol7Si5
mai prima ascoltato,
Mim6 Do7
spalancheremo finestre
Si7 Mim6 Do7 Fa#5
e persiane, esitanti,
Sim6 Sol7
ci accorgeremo che il mondo,
Fa# Sim6 Sol7Fa#
quel giorno, è cambiato.
E sentiremo che quella
mattina è venuta,
che porterà sulla terra
una vita migliore,
Mim Solm6
che il giorno prima si è chiuso,
Fa#5Fa#
a nostra insaputa,
Sim Sol Do
un tempo triste che non
Mim6 Fa#7
rivedremo mai più.
Sim Mim6
Da quel mattino in poi
Sol Sol6 Do+7
sapremo finalmente
Sim Mim6
che ciascuno di noi
Fa#7 Sim
è uguale all'altra gente.
Sidim Fa#7
Ciascuno, tutt'a un tratto,
Mim6 Fa#7 Sim4 Sim
sarà così capace
Sol Sidim Fa#7
di dirsi soddisfatto
Sim6 SolFa#
e viversene in pace.
Sapremo tutti, da quella
mattina in avanti,
e penseremo lo stesso
di noi e di tutti,
d'essere, in fondo, degli ottimi
stinchi di santi,
e, nello stesso momento,
dei bei farabutti.
Non ci sarà più nessuno
che spinga la gente
ad "obbedire, combattere e
credere" in lui,
e che prometta un Impero
a chi fa l'obbediente
ed un Inferno a chi, invece,
gli dice di no.
Così, d'allora in poi,
non sarem più costretti
a giocare agli eroi,
ai reprobi e agli eletti.
'Sto mondo, che ora è pieno
di oppressi e di oppressori,
'sto mondo farà a meno
di vinti e vincitori.
Non ci saranno più martiri,
boia e tiranni,
saremo tutti un po' santi
ed un po' peccatori;
non ci sarà più, per molte
migliaia di anni,
gente che voglia atteggiarsi
a nostri tutori.
Scompariranno i soldati
ed i generali,
scompariranno scomuniche,
preti e censori,
diventeremo un pianeta
di esseri uguali
dove ciascuno ha rispetto
degli altri e di sé.
Per essere beati,
per vivere contenti,
non saremo obbligati
a sentirci potenti.
Saremo alfine onesti
senza essere scaltri,
La- Re-7 Re-6Sol7
senza che si calpesti
Sl Sol6 Do+7
la libertà degli altri.
Sim Mim6
Quel giorno, non lontano,
Fa#7 Sim
faremo un girotondo
Sim Sol Do Soldim
per le piazze del mondo,
Fa#7 Mim Sidim Fa#7Sim6
tenendoci per mano.
Fonte
Jona Emilio, Straniero Michele L., Cantacronache - Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta, Torino, Crel, 1996
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