I martiri del caporalato
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La storia cantata: La morte di Paola Clemente, vittima del caporalato
(13 Luglio 2015)
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La mattina del 13 luglio
Anno 15 del secolo nostro
Una donna ai filari dell’uva
Muore tra le compagne al lavor
Lei è stata la prima a cadere
Sotto il sole rovente di Puglia
E il silenzio pesante dei campi
Ha sepolto con lei la verità
Ventun giorni senza sapere
Senza che la notizia trapeli
Niente fiaccole niente cortei
Ma non deve finire così.
Caporale che ci dai il lavoro
Ti travesti da tour operator
fai il contratto con l’interinale
la fattora ci comanderà.
Ti sei fatto l’agenzia di viaggi
Ma ci offri un ricatto mafioso
Ogni donna dalla busta paga
Dieci euro al giorno ti dà.
Poliziotto che ogni tanto ci fermi
Devi dirci come fai a non vedere
Questi bus gran turismo sfrecciare
E noi donne sfruttate quassù.
E tu padrone ti vuoi arricchire
Tanto nessuno ti viene a controllare
I tuoi soldi li dai al caporale
E non segni le giornate all’Inps
Ora mi fermo che sto per morire
Penso a mio figlio che piange per me
Lo raccomando ai compagni vicini
Che io a casa non ritornerò.
Quest’estate la ricorderemo
Per i martiri del caporalato
Non è la terra che ce li ha strappati
Maledetti i loro sfruttator.
Informazioni
"Non avrei mai pensato di scrivere una canzone di musica popolare. E invece è successo nel 2016 accogliendo la proposta di Luciana Manca di scrivere un testo contro il caporalato per ricordare Paola Clemente, una storia che ha fatto parte di me. Ma anche per dare voce più forte alle braccianti pugliesi" (Raffaella Cosentino)
Il 13 luglio del 2015, in un'estate caldissima, nelle campagne di Andria moriva Paola Clemente. Era bracciante, lavorava in modo disumano per pochi euro l'ora.
Sulla melodia di O gorizia tu sei maledetta
Scheda del canto
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https://youtu.be/hqfhcAY5vpUInserito da
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