Figli dell'officina
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Legato all’epopea degli “Arditi del Popolo”, il canto, molto noto, è stato ideato da Giuseppe Raffaelli e scritto da Giuseppe Del Freo su una musica probabilmente cantata in artiglieria.
Questo canto è tra i più diffusi nel movimento dei lavoratori ed ha subito diverse varianti a seconda dell’organizzazione politica che lo ha utilizzato durante la lotta partigiana (ad esempio “libere bandiere” al posto di “bandiere rosse e nere”).
Da acrataz.oziosi.org (non più online).
AA.VV., Avanti popolo - Due secoli di popolari e di protesta civile, Roma, Ricordi, 1998
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sergej il 04/19/2014 - 21:11 ha scritto:
Ci sembra corretto, è una dei tanti esempi in cui l'uso (anche "sbagliato") ha portato a errori o comunque stravolgimenti. Sarebbe interessante capire da dove è nata questa "variante", oltre che ovviamente conoscere le ricerche a cui fai riferimento.
Questo sito è qui anche e soprattutto per essere integrato e corretto, quindi tutti gli interventi sono molto graditi.
In ogni è importante precisare come nel sito evitiamo di entrare nel merito delle "versioni", soprattutto per canti di cui non esiste un testo ufficiale. Magari ne esiste uno più noto, ma le nostre fonti sono varie, anche quelle di chi collabora con noi.
Abbiamo integrato la modifica, ci auguriamo che siti come il nostro servano anche a diffondere informazioni valide :)
sergej il 04/19/2014 - 21:37 ha scritto:
Ho fatto una verifica "veloce": sia nel "classico" Vettori (Canzoni italiane di protesta 1794-1974) che in uno dei sei volumi del "Canzoniere della protesta", Edizioni Bella Ciao, si parla di "fiori", non "fieri". Sarebbe interessante capire se la versione a cui fai riferimento è "documentata", nel senso che si trova in pubblicazioni e risultati di ricerche.
roberta il 04/22/2014 - 16:36 ha scritto:
Buondì, fiori, fieri, forti... si leggono e si sentono questi termini, sia nei libri, sia in internet, sia da chi canta. Personalmente quando mi trovo di fronte a discussioni sulla "versione originale" mi ricordo sempre di una cosa che ho letto nel libro di Michele Luciano Straniero "Manuale di musica popolare", un vecchi BUR del 1991, purtroppo non più ristampato: Straniero, a propsito della questione delle varianti o versioni, cita Gianni Bosio che nel suo libro " L'intellettiale rovesciato" del 1975, dice: "Nella cultura del mondo popolare ogni versione di un canto o di un fatto vive autonomamente come fatto espressivo, non rappresenta una variante, ma è un fatto culturale autonomo, un valore che si pone ogni volta di nuvo come tale". La cultura trasmessa oralmente è così, può essere un limite, un rompicapo, una fonte di curiosità, ma non c'è molto ada fare, fortunatamente nessuno di noi ne ha il controllo totale, e non è necessario che qualcuno lo abbia.
Saluti, buon 25 aprile buon Primo Maggio!
roberta il 04/22/2014 - 17:32 ha scritto:
Vi vorrei far conoscere due versioni "partigiane" molto simili tra loro di Figli dell'Officina, che mi sono state trasmesse da Amerigo Vigliermo del Centro Etnologico Canavesano, di Bajo Dora (TO), il 6 aprile 2014 a Torino
DAI MONTI E DALLE VALLI
Dai monti e dalle valli
giù giù scendiamo in fretta
con questa banda infetta
noi la farem finita
Avanti siam ribelli
forti
vendicator
un mondo di fratelli
di pace e di lavor
Tiranni oppressori
il duce il furer il re
più non vogliam signori
ognuno farà da sé
Avanti siam ribelli …..
La fame e la stanchezza
a noi non fan paura
perché credenti siamo
siam d’una fede pura
Avanti siam ribelli …..
Noi siam d’una brigata
e siamo partigiani
col comandante in testa
freghiamo Mussolini
Avanti siam ribelli …..
I FIGLI DELL’OFFICINA
Il canto fu ripreso, con modifiche, dai partigiani
della 75ª brigata Garibaldi e affidataci da Sergio
Zerlottin (Gavetta) di origine veneta ma abitante a
Montalto Dora.
Registrato il 5 Agosto 1973 da A. Vigliermo
Figli dell’officina
o figli della Terra
già l’ora s’avvicina
della più giusta guerra.
La guerra proletaria
guerra senza frontiere
innalzeremo al vento
le libere bandiere
Avanti siam ribelli
forti
vendicator
un mondo di fratelli
di pace e di lavor
Dai monti e dalle valli
giù giù scendiamo in fretta
con questa banda infetta
noi la farem finita
Tiranni e oppressori
il duce il furer il re
più non vogliam signori
ognuno farà da sé
Avanti siam ribelli
forti
vendicator
un mondo di fratelli
di pace e di lavor
Del popolo gli arditi
noi siam i fior più puri
fiori non appassiti
nel fango dei tuguri.
Noi salutiam la morte
bella vendicatrice
noi schiuderem le porte
ad un’era più felice
Avanti siam ribelli
forti
vendicator
un mondo di fratelli
di pace e di lavor
Voi spose e fidanzate
il pianto via dal ciglio
voi madri desolate
non trattenete il figlio.
Ai morti ci stringiamo
e senza impallidire
per la libertà pugnamo
pronti anche a morire.
Avanti siam ribelli
forti
vendicator
un mondo di fratelli
di pace e di lavor
La fame e la stanchezza
a noi non fan paura
perché credenti siamo
siam d’una fede pura
Noi siam d’una brigata
e siamo partigiani
col comandante in testa
freghiamo Mussolini
Avanti siam ribelli
forti
vendicator
un mondo di fratelli
di pace e di lavor
Mariangela Serra il 08/24/2014 - 21:32 ha scritto:
Per favore, vi chiedo anch'io di rendere definitiva la correzione del refuso fiori/fieri. E' vero che la canzone popolare è tale perché accoglie continui apporti, ma non quando sono dovuti ad un mero errore di trascruttura che diventa usuale perchè nessuno lo corregge. E' evidente che non è una variante, i "fiori vendicator" non hanno senso in un testo come questo. Anzi, vi pregherei anche di comunicare la variante almeno ai vostri iscritti, mi è capitato proprio 2 giorni fa di sentire un coro, peraltro dignitosissimo, che adottava questa lezione ed è stato come il suono di un'unghia su un vetro....
sergej il 08/24/2014 - 22:37 ha scritto:
Ciao Mari,
nel commento precedente abbiamo (credo) ampiamente dimostrato che la lezione "fiori" non sia da considerarsi un refuso, ma una normale variante, per altro molto diffusa e documentata (le altre varianti note sono "fieri" e "forti").
Ne approfitto per pubblicare un articolo che avevo preparato quando c'era stata la prima richiesta, in cui cerco di fare il punto, anche con il contributo di qualche amico di cui penso di potermi fidare, per queste cose.
Ecco l'indirizzo: http://www.ildeposito.org/blog/figlio-dellofficina-fiori-o-fieri-vendic…
roberta il 08/25/2014 - 08:36 ha scritto:
Ciao Mari,
se come immagino, hai sentito cantare il Coro Garibaldi d'Assalto all'iniziativa per Sacco e Vanzetti del 22 agosto, a Sesto Fiorentino, all'Istituto Ernesto De Martino... ebbene chi dirige il coro è proprio il maestro e professore Pardo Fornaciari di cui si pubblicano i contibuti nell'articolo che Sergej ha lincato nel post che precede questo. Immagino anche tu abbia letto tutta la discussione precedente.
Grazie e a presto
Anarchorus il 04/19/2014 - 20:47 ha scritto:
Da una ricerca un po' più approfondita pare proprio che i "fiori vendicator" di Figli dell'officina siano un refuso legato ai fiori non appassiti della strofa successiva. Il ritornello corretto sarebbe "fieri vendicator", anche se l'errore pare sia diffuso anche grazie ai siti come il vostro. Per favore, valutate la nostra modifica e rendetela definitiva