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Difendi l’allegria come una trincea
difendila dallo scandalo e dall’abitudine
difendila dalle miserie e dai miserabili
e dalle assenze transitorie e da quelle definitive.
Difendi l’allegria come un principio
difendila dallo stupore e dal dolore
difendila dai neutrali e dai neutroni
e dai gran permalosi e dalle gravi diagnosi.
Difendi l’allegria come una bandiera
dai colpi di fulmine e dalla malinconia
dai finti ingenui, dalle vere carogne
dai discorsi retorici, dagli attacchi cardiaci
e dai mali endemici e dai baroni accademici
Difendi l’allegria come un destino
difendila dal fuoco e dai pompieri
dai tentati suicidi, dai riusciti omicidi
dai lavori usuranti, dallo stress delle ferie
e dall’obbligo di stare allegri,
tutti allegri, in serie.
Difendi l’allegria come una certezza
difendila dalla ruggine e dalla fuliggine
dalla famosa patina che il tempo vi depone
e da chi dell’allegria fa una prostituzione.
Difendi l’allegria come un diritto
difendila da Dio e dall’inverno che viene
da tutte le maiuscole che la morte impone
dalla vita contorta,
dalle pene del caso e dai pensieri cinici
e soprattutto difendi l’allegria dai comici.
Informazioni
...un inno alla necessità del riso e della vitalità, ma anche un appello a serbare l’incredibile fragilità dell’allegria.(Alessio Lega)
Liberamente tratta da una poesia di Mario Benedetti.
Fonte
Alessio Lega, CD, Mala Testa, 2013
Scheda del canto
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