La storia cantata: L'assassinio di Saverio Saltarelli
(12 Dicembre 1970)
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Il dodici dicembre un anno era passato
dal giorno delle bombe della strage di stato
e in uno scontro in piazza, con una bomba al cuore
ammazzan Saltarelli gli sbirri del questore.
Se cambiano i governi, i mezzi, sono uguali:
padroni e riformisti ammazzan proletari.
Restivo e Berlinguer, con le stesse parole
dicono: «Sì, è morto, gli si è fermato il cuore».
Ma la gente dei quartieri dice: «Ieri Pinelli
ce l'hanno assassinato, ed oggi Saltarelli».
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Studenti del Feltrinelli, nella nebbia del mattino,
vanno tutti alla O.M. dal compagno Martino;
e lì Martino piange, non crede nel vedere
quando entrano in fabbrica con le rosse bandiere.
E poi con gli operai sono tornati in piazza:
«Basta con i padroni, con questa brutta razza!».
Operai della Pirelli, una gran folla enorme
hanno bruciato in piazza cartelli delle riforme.
Poi tutti quanti insieme, tremilacinquecento,
sono entrati alla Siemens con le bandiere al vento.
E per tornare al centro non han fatto il biglietto:
«Noi viaggiamo gratis, paga Colombo», han detto.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Restivo e Berlinguer si sono accalorati
nel dir che gli estremisti vanno perseguitati;
Restivo e Berlinguer vanno proprio d'accordo,
le loro istituzioni valgono bene un morto!
Sei morto sulla strada che porta al Comunismo,
ucciso dai padroni e dal revisionismo.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Le bombe e le riforme son armi del padrone,
la nostra sola arma è la rivoluzione;
ed oggi nelle piazze, senz'esser stabilito,
abbiamo visto nascere nei fatti un gran partito;
contro tutti i padroni, contro il revisionismo,
uniti nella lotta per il Comunismo!
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Compagno Saltarelli...
Do
Il dodici dicembre
Sol7
un anno era passato
dal giorno delle bombe
Do
della strage di Stato
e in uno scontro in piazza,
con una bomba al cuore
ammazzan Saltarelli
gli sbirri del questore.
Se cambiano i governi,
i mezzi, sono uguali:
padroni e riformisti
ammazzan proletari.
Restivo e Berlinguer,
con le stesse parole
dicono: «Sì, è morto,
gli si è fermato il cuore».
Ma la gente dei quartieri
dice: «Ieri Pinelli
ce l'hanno assassinato,
ed oggi Saltarelli».
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Studenti del Feltrinelli,
nella nebbia del mattino,
vanno tutti alla O.M.
dal compagno Martino;
e lì Martino piange,
non crede nel vedere
quando entrano in fabbrica
con le rosse bandiere.
E poi con gli operai
sono tornati in piazza:
«Basta con i padroni,
con questa brutta razza!».
Operai della Pirelli,
una gran folla enorme
hanno bruciato in piazza
cartelli delle riforme.
Poi tutti quanti insieme,
tremilacinquecento,
sono entrati alla Siemens
con le bandiere al vento.
E per tornare al centro
non han fatto il biglietto:
«Noi viaggiamo gratis,
paga Colombo», han detto.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Restivo e Berlinguer
si sono accalorati
nel dir che gli estremisti
vanno perseguitati;
Restivo e Berlinguer
vanno proprio d'accordo,
le loro istituzioni
valgono bene un morto!
Sei morto sulla strada
che porta al Comunismo,
ucciso dai padroni e dal revisionismo.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Le bombe e le riforme
son armi del padrone,
la nostra sola arma
è la rivoluzione;
ed oggi nelle piazze,
senz'esser stabilito,
abbiamo visto nascere
nei fatti un gran partito;
contro tutti i padroni,
contro il revisionismo,
uniti nella lotta
per il Comunismo!
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Do#
Il dodici dicembre
Sol#7
un anno era passato
dal giorno delle bombe
Do#
della strage di Stato
e in uno scontro in piazza,
con una bomba al cuore
ammazzan Saltarelli
gli sbirri del questore.
Se cambiano i governi,
i mezzi, sono uguali:
padroni e riformisti
ammazzan proletari.
Restivo e Berlinguer,
con le stesse parole
dicono: «Sì, è morto,
gli si è fermato il cuore».
Ma la gente dei quartieri
dice: «Ieri Pinelli
ce l'hanno assassinato,
ed oggi Saltarelli».
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Studenti del Feltrinelli,
nella nebbia del mattino,
vanno tutti alla O.M.
dal compagno Martino;
e lì Martino piange,
non crede nel vedere
quando entrano in fabbrica
con le rosse bandiere.
E poi con gli operai
sono tornati in piazza:
«Basta con i padroni,
con questa brutta razza!».
Operai della Pirelli,
una gran folla enorme
hanno bruciato in piazza
cartelli delle riforme.
Poi tutti quanti insieme,
tremilacinquecento,
sono entrati alla Siemens
con le bandiere al vento.
E per tornare al centro
non han fatto il biglietto:
«Noi viaggiamo gratis,
paga Colombo», han detto.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Restivo e Berlinguer
si sono accalorati
nel dir che gli estremisti
vanno perseguitati;
Restivo e Berlinguer
vanno proprio d'accordo,
le loro istituzioni
valgono bene un morto!
Sei morto sulla strada
che porta al Comunismo,
ucciso dai padroni e dal revisionismo.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Le bombe e le riforme
son armi del padrone,
la nostra sola arma
è la rivoluzione;
ed oggi nelle piazze,
senz'esser stabilito,
abbiamo visto nascere
nei fatti un gran partito;
contro tutti i padroni,
contro il revisionismo,
uniti nella lotta
per il Comunismo!
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Re
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un anno era passato
dal giorno delle bombe
Re
della strage di Stato
e in uno scontro in piazza,
con una bomba al cuore
ammazzan Saltarelli
gli sbirri del questore.
Se cambiano i governi,
i mezzi, sono uguali:
padroni e riformisti
ammazzan proletari.
Restivo e Berlinguer,
con le stesse parole
dicono: «Sì, è morto,
gli si è fermato il cuore».
Ma la gente dei quartieri
dice: «Ieri Pinelli
ce l'hanno assassinato,
ed oggi Saltarelli».
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Studenti del Feltrinelli,
nella nebbia del mattino,
vanno tutti alla O.M.
dal compagno Martino;
e lì Martino piange,
non crede nel vedere
quando entrano in fabbrica
con le rosse bandiere.
E poi con gli operai
sono tornati in piazza:
«Basta con i padroni,
con questa brutta razza!».
Operai della Pirelli,
una gran folla enorme
hanno bruciato in piazza
cartelli delle riforme.
Poi tutti quanti insieme,
tremilacinquecento,
sono entrati alla Siemens
con le bandiere al vento.
E per tornare al centro
non han fatto il biglietto:
«Noi viaggiamo gratis,
paga Colombo», han detto.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Restivo e Berlinguer
si sono accalorati
nel dir che gli estremisti
vanno perseguitati;
Restivo e Berlinguer
vanno proprio d'accordo,
le loro istituzioni
valgono bene un morto!
Sei morto sulla strada
che porta al Comunismo,
ucciso dai padroni e dal revisionismo.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Le bombe e le riforme
son armi del padrone,
la nostra sola arma
è la rivoluzione;
ed oggi nelle piazze,
senz'esser stabilito,
abbiamo visto nascere
nei fatti un gran partito;
contro tutti i padroni,
contro il revisionismo,
uniti nella lotta
per il Comunismo!
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
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Sib7
un anno era passato
dal giorno delle bombe
Re#
della strage di Stato
e in uno scontro in piazza,
con una bomba al cuore
ammazzan Saltarelli
gli sbirri del questore.
Se cambiano i governi,
i mezzi, sono uguali:
padroni e riformisti
ammazzan proletari.
Restivo e Berlinguer,
con le stesse parole
dicono: «Sì, è morto,
gli si è fermato il cuore».
Ma la gente dei quartieri
dice: «Ieri Pinelli
ce l'hanno assassinato,
ed oggi Saltarelli».
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Studenti del Feltrinelli,
nella nebbia del mattino,
vanno tutti alla O.M.
dal compagno Martino;
e lì Martino piange,
non crede nel vedere
quando entrano in fabbrica
con le rosse bandiere.
E poi con gli operai
sono tornati in piazza:
«Basta con i padroni,
con questa brutta razza!».
Operai della Pirelli,
una gran folla enorme
hanno bruciato in piazza
cartelli delle riforme.
Poi tutti quanti insieme,
tremilacinquecento,
sono entrati alla Siemens
con le bandiere al vento.
E per tornare al centro
non han fatto il biglietto:
«Noi viaggiamo gratis,
paga Colombo», han detto.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Restivo e Berlinguer
si sono accalorati
nel dir che gli estremisti
vanno perseguitati;
Restivo e Berlinguer
vanno proprio d'accordo,
le loro istituzioni
valgono bene un morto!
Sei morto sulla strada
che porta al Comunismo,
ucciso dai padroni e dal revisionismo.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
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Le bombe e le riforme
son armi del padrone,
la nostra sola arma
è la rivoluzione;
ed oggi nelle piazze,
senz'esser stabilito,
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nei fatti un gran partito;
contro tutti i padroni,
contro il revisionismo,
uniti nella lotta
per il Comunismo!
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Mi
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un anno era passato
dal giorno delle bombe
Mi
della strage di Stato
e in uno scontro in piazza,
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gli sbirri del questore.
Se cambiano i governi,
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padroni e riformisti
ammazzan proletari.
Restivo e Berlinguer,
con le stesse parole
dicono: «Sì, è morto,
gli si è fermato il cuore».
Ma la gente dei quartieri
dice: «Ieri Pinelli
ce l'hanno assassinato,
ed oggi Saltarelli».
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Studenti del Feltrinelli,
nella nebbia del mattino,
vanno tutti alla O.M.
dal compagno Martino;
e lì Martino piange,
non crede nel vedere
quando entrano in fabbrica
con le rosse bandiere.
E poi con gli operai
sono tornati in piazza:
«Basta con i padroni,
con questa brutta razza!».
Operai della Pirelli,
una gran folla enorme
hanno bruciato in piazza
cartelli delle riforme.
Poi tutti quanti insieme,
tremilacinquecento,
sono entrati alla Siemens
con le bandiere al vento.
E per tornare al centro
non han fatto il biglietto:
«Noi viaggiamo gratis,
paga Colombo», han detto.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Restivo e Berlinguer
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nel dir che gli estremisti
vanno perseguitati;
Restivo e Berlinguer
vanno proprio d'accordo,
le loro istituzioni
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Sei morto sulla strada
che porta al Comunismo,
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Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
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son armi del padrone,
la nostra sola arma
è la rivoluzione;
ed oggi nelle piazze,
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uniti nella lotta
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Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
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Fa
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Fa
della strage di Stato
e in uno scontro in piazza,
con una bomba al cuore
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Se cambiano i governi,
i mezzi, sono uguali:
padroni e riformisti
ammazzan proletari.
Restivo e Berlinguer,
con le stesse parole
dicono: «Sì, è morto,
gli si è fermato il cuore».
Ma la gente dei quartieri
dice: «Ieri Pinelli
ce l'hanno assassinato,
ed oggi Saltarelli».
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Studenti del Feltrinelli,
nella nebbia del mattino,
vanno tutti alla O.M.
dal compagno Martino;
e lì Martino piange,
non crede nel vedere
quando entrano in fabbrica
con le rosse bandiere.
E poi con gli operai
sono tornati in piazza:
«Basta con i padroni,
con questa brutta razza!».
Operai della Pirelli,
una gran folla enorme
hanno bruciato in piazza
cartelli delle riforme.
Poi tutti quanti insieme,
tremilacinquecento,
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con le bandiere al vento.
E per tornare al centro
non han fatto il biglietto:
«Noi viaggiamo gratis,
paga Colombo», han detto.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Restivo e Berlinguer
si sono accalorati
nel dir che gli estremisti
vanno perseguitati;
Restivo e Berlinguer
vanno proprio d'accordo,
le loro istituzioni
valgono bene un morto!
Sei morto sulla strada
che porta al Comunismo,
ucciso dai padroni e dal revisionismo.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Le bombe e le riforme
son armi del padrone,
la nostra sola arma
è la rivoluzione;
ed oggi nelle piazze,
senz'esser stabilito,
abbiamo visto nascere
nei fatti un gran partito;
contro tutti i padroni,
contro il revisionismo,
uniti nella lotta
per il Comunismo!
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
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ammazzan Saltarelli
gli sbirri del questore.
Se cambiano i governi,
i mezzi, sono uguali:
padroni e riformisti
ammazzan proletari.
Restivo e Berlinguer,
con le stesse parole
dicono: «Sì, è morto,
gli si è fermato il cuore».
Ma la gente dei quartieri
dice: «Ieri Pinelli
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ed oggi Saltarelli».
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Studenti del Feltrinelli,
nella nebbia del mattino,
vanno tutti alla O.M.
dal compagno Martino;
e lì Martino piange,
non crede nel vedere
quando entrano in fabbrica
con le rosse bandiere.
E poi con gli operai
sono tornati in piazza:
«Basta con i padroni,
con questa brutta razza!».
Operai della Pirelli,
una gran folla enorme
hanno bruciato in piazza
cartelli delle riforme.
Poi tutti quanti insieme,
tremilacinquecento,
sono entrati alla Siemens
con le bandiere al vento.
E per tornare al centro
non han fatto il biglietto:
«Noi viaggiamo gratis,
paga Colombo», han detto.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Restivo e Berlinguer
si sono accalorati
nel dir che gli estremisti
vanno perseguitati;
Restivo e Berlinguer
vanno proprio d'accordo,
le loro istituzioni
valgono bene un morto!
Sei morto sulla strada
che porta al Comunismo,
ucciso dai padroni e dal revisionismo.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Le bombe e le riforme
son armi del padrone,
la nostra sola arma
è la rivoluzione;
ed oggi nelle piazze,
senz'esser stabilito,
abbiamo visto nascere
nei fatti un gran partito;
contro tutti i padroni,
contro il revisionismo,
uniti nella lotta
per il Comunismo!
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Sol
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dal giorno delle bombe
Sol
della strage di Stato
e in uno scontro in piazza,
con una bomba al cuore
ammazzan Saltarelli
gli sbirri del questore.
Se cambiano i governi,
i mezzi, sono uguali:
padroni e riformisti
ammazzan proletari.
Restivo e Berlinguer,
con le stesse parole
dicono: «Sì, è morto,
gli si è fermato il cuore».
Ma la gente dei quartieri
dice: «Ieri Pinelli
ce l'hanno assassinato,
ed oggi Saltarelli».
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Studenti del Feltrinelli,
nella nebbia del mattino,
vanno tutti alla O.M.
dal compagno Martino;
e lì Martino piange,
non crede nel vedere
quando entrano in fabbrica
con le rosse bandiere.
E poi con gli operai
sono tornati in piazza:
«Basta con i padroni,
con questa brutta razza!».
Operai della Pirelli,
una gran folla enorme
hanno bruciato in piazza
cartelli delle riforme.
Poi tutti quanti insieme,
tremilacinquecento,
sono entrati alla Siemens
con le bandiere al vento.
E per tornare al centro
non han fatto il biglietto:
«Noi viaggiamo gratis,
paga Colombo», han detto.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Restivo e Berlinguer
si sono accalorati
nel dir che gli estremisti
vanno perseguitati;
Restivo e Berlinguer
vanno proprio d'accordo,
le loro istituzioni
valgono bene un morto!
Sei morto sulla strada
che porta al Comunismo,
ucciso dai padroni e dal revisionismo.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Le bombe e le riforme
son armi del padrone,
la nostra sola arma
è la rivoluzione;
ed oggi nelle piazze,
senz'esser stabilito,
abbiamo visto nascere
nei fatti un gran partito;
contro tutti i padroni,
contro il revisionismo,
uniti nella lotta
per il Comunismo!
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
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della strage di Stato
e in uno scontro in piazza,
con una bomba al cuore
ammazzan Saltarelli
gli sbirri del questore.
Se cambiano i governi,
i mezzi, sono uguali:
padroni e riformisti
ammazzan proletari.
Restivo e Berlinguer,
con le stesse parole
dicono: «Sì, è morto,
gli si è fermato il cuore».
Ma la gente dei quartieri
dice: «Ieri Pinelli
ce l'hanno assassinato,
ed oggi Saltarelli».
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Studenti del Feltrinelli,
nella nebbia del mattino,
vanno tutti alla O.M.
dal compagno Martino;
e lì Martino piange,
non crede nel vedere
quando entrano in fabbrica
con le rosse bandiere.
E poi con gli operai
sono tornati in piazza:
«Basta con i padroni,
con questa brutta razza!».
Operai della Pirelli,
una gran folla enorme
hanno bruciato in piazza
cartelli delle riforme.
Poi tutti quanti insieme,
tremilacinquecento,
sono entrati alla Siemens
con le bandiere al vento.
E per tornare al centro
non han fatto il biglietto:
«Noi viaggiamo gratis,
paga Colombo», han detto.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Restivo e Berlinguer
si sono accalorati
nel dir che gli estremisti
vanno perseguitati;
Restivo e Berlinguer
vanno proprio d'accordo,
le loro istituzioni
valgono bene un morto!
Sei morto sulla strada
che porta al Comunismo,
ucciso dai padroni e dal revisionismo.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Le bombe e le riforme
son armi del padrone,
la nostra sola arma
è la rivoluzione;
ed oggi nelle piazze,
senz'esser stabilito,
abbiamo visto nascere
nei fatti un gran partito;
contro tutti i padroni,
contro il revisionismo,
uniti nella lotta
per il Comunismo!
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
La
Il dodici dicembre
Mi7
un anno era passato
dal giorno delle bombe
La
della strage di Stato
e in uno scontro in piazza,
con una bomba al cuore
ammazzan Saltarelli
gli sbirri del questore.
Se cambiano i governi,
i mezzi, sono uguali:
padroni e riformisti
ammazzan proletari.
Restivo e Berlinguer,
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gli si è fermato il cuore».
Ma la gente dei quartieri
dice: «Ieri Pinelli
ce l'hanno assassinato,
ed oggi Saltarelli».
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Studenti del Feltrinelli,
nella nebbia del mattino,
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quando entrano in fabbrica
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E poi con gli operai
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«Basta con i padroni,
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Operai della Pirelli,
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Poi tutti quanti insieme,
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E per tornare al centro
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«Noi viaggiamo gratis,
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Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Restivo e Berlinguer
si sono accalorati
nel dir che gli estremisti
vanno perseguitati;
Restivo e Berlinguer
vanno proprio d'accordo,
le loro istituzioni
valgono bene un morto!
Sei morto sulla strada
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ucciso dai padroni e dal revisionismo.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Le bombe e le riforme
son armi del padrone,
la nostra sola arma
è la rivoluzione;
ed oggi nelle piazze,
senz'esser stabilito,
abbiamo visto nascere
nei fatti un gran partito;
contro tutti i padroni,
contro il revisionismo,
uniti nella lotta
per il Comunismo!
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Sib
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un anno era passato
dal giorno delle bombe
Sib
della strage di Stato
e in uno scontro in piazza,
con una bomba al cuore
ammazzan Saltarelli
gli sbirri del questore.
Se cambiano i governi,
i mezzi, sono uguali:
padroni e riformisti
ammazzan proletari.
Restivo e Berlinguer,
con le stesse parole
dicono: «Sì, è morto,
gli si è fermato il cuore».
Ma la gente dei quartieri
dice: «Ieri Pinelli
ce l'hanno assassinato,
ed oggi Saltarelli».
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Studenti del Feltrinelli,
nella nebbia del mattino,
vanno tutti alla O.M.
dal compagno Martino;
e lì Martino piange,
non crede nel vedere
quando entrano in fabbrica
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E poi con gli operai
sono tornati in piazza:
«Basta con i padroni,
con questa brutta razza!».
Operai della Pirelli,
una gran folla enorme
hanno bruciato in piazza
cartelli delle riforme.
Poi tutti quanti insieme,
tremilacinquecento,
sono entrati alla Siemens
con le bandiere al vento.
E per tornare al centro
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«Noi viaggiamo gratis,
paga Colombo», han detto.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Restivo e Berlinguer
si sono accalorati
nel dir che gli estremisti
vanno perseguitati;
Restivo e Berlinguer
vanno proprio d'accordo,
le loro istituzioni
valgono bene un morto!
Sei morto sulla strada
che porta al Comunismo,
ucciso dai padroni e dal revisionismo.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Le bombe e le riforme
son armi del padrone,
la nostra sola arma
è la rivoluzione;
ed oggi nelle piazze,
senz'esser stabilito,
abbiamo visto nascere
nei fatti un gran partito;
contro tutti i padroni,
contro il revisionismo,
uniti nella lotta
per il Comunismo!
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Si
Il dodici dicembre
Fa#7
un anno era passato
dal giorno delle bombe
Si
della strage di Stato
e in uno scontro in piazza,
con una bomba al cuore
ammazzan Saltarelli
gli sbirri del questore.
Se cambiano i governi,
i mezzi, sono uguali:
padroni e riformisti
ammazzan proletari.
Restivo e Berlinguer,
con le stesse parole
dicono: «Sì, è morto,
gli si è fermato il cuore».
Ma la gente dei quartieri
dice: «Ieri Pinelli
ce l'hanno assassinato,
ed oggi Saltarelli».
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Studenti del Feltrinelli,
nella nebbia del mattino,
vanno tutti alla O.M.
dal compagno Martino;
e lì Martino piange,
non crede nel vedere
quando entrano in fabbrica
con le rosse bandiere.
E poi con gli operai
sono tornati in piazza:
«Basta con i padroni,
con questa brutta razza!».
Operai della Pirelli,
una gran folla enorme
hanno bruciato in piazza
cartelli delle riforme.
Poi tutti quanti insieme,
tremilacinquecento,
sono entrati alla Siemens
con le bandiere al vento.
E per tornare al centro
non han fatto il biglietto:
«Noi viaggiamo gratis,
paga Colombo», han detto.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Restivo e Berlinguer
si sono accalorati
nel dir che gli estremisti
vanno perseguitati;
Restivo e Berlinguer
vanno proprio d'accordo,
le loro istituzioni
valgono bene un morto!
Sei morto sulla strada
che porta al Comunismo,
ucciso dai padroni e dal revisionismo.
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Le bombe e le riforme
son armi del padrone,
la nostra sola arma
è la rivoluzione;
ed oggi nelle piazze,
senz'esser stabilito,
abbiamo visto nascere
nei fatti un gran partito;
contro tutti i padroni,
contro il revisionismo,
uniti nella lotta
per il Comunismo!
Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Informazioni
Canzone che racconta l'uccisione, da parte della polizia, di Saverio Saltarelli, durante una manifestazione.
Fonte
Vettori Giuseppe, Canzoni italiane di protesta 1794 - 1974, Roma, Newton Compton, 1975
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