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Coi comunisti nel governo della borghesia
e del capitale cosa si farà...
forse si vince, forse si vince,
ma il potere è una malapianta che ti agguanta
e poi ti imborghesisce fino a stritolar,
i nostri compagni son finiti mal:
col compromesso, il sottogoverno
a livello provinciale, le tergiversazion,
son diventati, son diventati,
alleati dello stato, della borghesia
e del bieco capitale,
lontani da noi,
vicini ai burocrati ed ai padron.
Noi al posto del martello abbiam messo su il cappello
ed al posto del bel callo, i burocrati noi facciam;
rintanati negli uffici non abbiamo mai il patema,
funzionari del sistema le riforme vogliamo far;
noi vogliamo ristrutturare, non vogliam rivoluzioni,
tutti uniti coi padroni...
Parlato:
I padroni... sì...
ma nuovi padroni... più razionali...
noi ad esempio...
Tutti uniti coi padroni
come al tempo di mussolin.
Il bolscevico ha messo la penna sul cappello
al posto del fucile, della falce e del martello:
vincerà la riforma struttural!
confonde il tricolore con la bandiera rossa,
ci frena a noi operai e la chiama riscossa:
la riscossa, ma la riscossa dei padron!
Informazioni
Sesto testo dal disco L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario, del Collettivo del Contropotere, edito dal "Circolo cultura popolare di Massa" nel 1976, il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del movimento anarchico.
Da "La musica dell'altra Italia", sito non più online.
Fonte
Collettivo del Contropotere, LP L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario 1976, edito dal "Circolo cultura popolare" di Massa.
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