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Ci dicono cantate
dei boschi e dei fiori
degli amori felici
della gente lietamente
con filo di ferro
le palpebre cucite
e di sorda ovatta
le orecchie riempite.
E se la ruota gira
lasciatela girare
se l’uomo s’addormenta
lasciatelo dormire
se la terra scompare
lasciatela scomparire
e se qualcuno muore
lasciatelo morire.
Ci dicono cantate
svenevoli e amorosi, siate
i ritmici giullari
dell’era industriale
siate mercanti di piccola illusione
e di cieli dorati
ma soprattutto gonfiate
le bolle di sapone.
E se la ruota gira...
Ci dicono tacete
perché il silenzio è d’oro
su miseria e lavoro
tacete della vita
se ha giorni grigi e duri
tacete degli amori
se sono tristi e oscuri
tacete anche dei fiori.
Ma se la ruota gira
non lasciamola girare
se l’uomo s’addormenta
non lasciamolo dormire
se la terra scompare
facciamola riapparire
e se qualcuno muore
non lasciamolo morire.
Fonte
Jona Emilio, Straniero Michele L., Cantacronache - Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta, Torino, Crel, 1996
Scheda del canto
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