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Sotto la grata dura Alfredo
guarda un ora di sole
sepolto sotto il mare
in una cella di dolore
Ergastolo senza fine
isolamento e orrore
pene senza controllo umano
l'odio sconfessa amore
Gli arti son legni esili freddi come metallo
la luce è sempre accesa in quell'inferno giallo
sepolto in pantaloni e maglioni come una coltre
col freddo che ti spacca le ossa
il mondo non puoi guardarlo
Ma se puoi punire un uomo
non vuol dire annientarlo
resterà carne la sua vita
puoi sempre ascoltarlo
se puoi rinchiudere un uomo
resta il suo spirito libero
prova solo a guardalo non potrai torturarlo
resta il suo corpo umano
non potrai cancellarlo
Cade giù a pezzi Alfredo
non mangia più da mesi
si rompe il volto nella doccia
membra senza più peso
han sigillato mente mente e cervello tutto
sensi son cancellati in un silenzio brutto
Neanche la foto dei suoi cari
si specchia nella cella
lo voglion proprio uccidere
gli han tolto anche quella
sepolto sotto il mare tra quelle luci di ferro
un esile corpo aspetta
solo la morte pronto a ghermirlo
Ma se puoi punire un uomo
non vuol dire annientarlo
resterà carne la sua vita
puoi sempre ascoltarlo
se puoi rinchiudere un uomo
resta il suo spirito libero
prova solo a guardalo
non potrai torturarlo
resta il suo corpo umano
non potrai cancellarlo
Informazioni
Scritta da Marco Chiavistrelli nel 2023 in omaggio alla figura dell'anarchico Alfredo Cospito e alla sua lotta contro il regime carcerario del 41bis
Scheda del canto
Autori testo
Anno
Lingua
Inserito da
roberto_deiana
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