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I potenti della terra
i signor del mondo intero
dalla logica e dal vero
si son visti minacciar
 Han risposto con l’esilio
 con gli ergastoli e catene
 con la morte speran bene
 di poterci sterminar
  L’ideal per cui pugnammo
  no non teme i vostri errori
  Siam ribelli e forti 
  siamo il terror degli oppressor
L’imperante borghesia
sino ad or ci ha calunniati
ci han derisi e ci han chiamati
folli e tristi malfattor
 Noi l’insulto abbiam raccolto
 ne abbiam fatto una bandiera
 il vessillo per la schiera
 dei novelli malfattor
  L’ideal per cui pugnammo..
Siamo anarchici e siam molti
e la vostra infame legge
non ci doma né corregge
né ci desta alcun timor
 Su vigliacchi incrudelite
 che la morte non c’è nuova
 lo sapete già per prova
 come muore un malfattor
  L’ideal per cui pugnammo..
Guerra dunque e guerra sia
già la pace fu bandita
nulla restaci e la vita
la doniam all’ideal
 Cogli ergastoli e catene
 colle barre e le ritorte
 col terrore della morte
 non si fiacca un ideal
  L’ideal per cui pugnammo...
    
Fonte
              Catanuto S. Schirone F, Il canto anarchico in Italia bell'Ottocento e nel Novecento, Zero in condotta, Milano 2009
Scheda del canto
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