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Otto settembre, il re era scappato
Torna un sottotenente al reggimento
ma quando scopre ch’è in mano ai tedeschi
si dà alla macchia e si fa chiamar Enzo
Sul Berignone trova dei compagni
armati di doppiette e di pistole
forman la prima banda partigiana
nazifascisti li vogliam cacciar!
Giunti presso il podere del Morteto
Incappano in un rastrellamento
un brigadiere prova a arrestar Enzo
Ma lui gli spara, e 'un se ne parla piu'
Poi va a Mazzolla per telefonare
E chiama la caserma di Volterra
mentre c'è la milizia che lo bracca
s'autodenuncia e si riesce a sganciar
Io sono il Comandante Enzo
ho ucciso io quel brigadiere
lasciate in pace la popolazione
Trovate me se vi riesce,
Ma vi conosco uno per uno
la rappresaglia, ve la farò pagar
Dopo il disastro al Frassine i compagni
Si riorganizzano alle Cetinelle
La prima fu la banda del Cerboni
Che in aprile fu preso e fucilato
Con il Menchini, il comandante Pelo,
Ai primi di febbraio erano in nove
Poi con il Ceccherini e Giorgio Stoppa
Quaranta a fine mese a guerreggiar.
Ventidue marzo del Quarantaquattro
Velio con Viro della Lavagnini
Guidan i partigiani su Montieri
Punire la milizia e gli assassini
Assaltan la caserma che resiste
Fanno giustizia su due o tre fascisti
Requisiscono cibo e medicine
La dura lotta per alimentar
Così quattro distaccamenti
Han dato corpo alla Brigata
Guido Boscaglia dopo maggio l’han chiamata
Dalla Val d’Elsa alla Vald’era
Da Massa a Colle fino a Pisa
Ha liberato i paesi e le città!
Sette di maggio escon di pattuglia
A sera Alvaro Betti ed il Boscaglia
Con altri quattro vanno al sabotaggio
Alta tensione, i pali salteran!
Quando arrivano al ponte del Pavone
incontran la milizia che li aspetta
La calma della notte vien squarciata
Da spari e grida, e il sangue scorre giù
Guido agonizza a lato della strada
Prometton di portarlo all’ospedale
Se dice dove ha il campo la Brigata
i fasci vita salva gli daran
Ma ecco Boscaglia afferra il suo moschetto
Con l’ultimo respiro un colpo tira
I neri del suo corpo strazio fanno
Ma uno di loro non si rialza più
Diciannov’anni Guido Radi
Li ha donati ai suoi compagni
Non li ha traditi perché lui li amava
Amava il popolo, l’Italia
L’ideal dell’avvenire
Boscaglia è morto per la nostra libertà!
Norma Pratelli presta le sue cure
a Alvaro che però è ferito a morte
Il medico, lo Stoppa, è il capo, eppure
non può far niente per cambiar la sorte.
Per metterlo con le altre sepolture
cercan delle assi e per non sfar le porte
la tavola del pane per la cassa
la dà una donna di vicino a Massa
Pei partigiani si prodiga Norma
Ma la milizia nera la cattura
E tutta notte dentro la caserma
La banda di aguzzini la tortura
La fanno a pezzi ma lei non informa
Quei pervertiti in divisa scura.
Passò la notte tragica e all’aurora
Per Norma risuonò l’ultima ora
Norma Pratelli è un orifiamma
Acceso nei cuori in Maremma
Son scarafaggi senza nome i neri
Per tutti noi che rimaniamo
Commossi e la ricordiamo
Norma è una luce di ideale e civiltà
Un giorno ai partigiani fan sapere
Da Siena stan tornando 2 fascisti
Sono andati a cercare dei rinforzi
La Brigata vorrebbero annientar!
Stoppa con la seconda compagnia
al braccio di Mensano mette il blocco
Dirottan la corriera e i 2 spioni
direttamente sottoterra van!
Riparton con il bus a requisire
A Radicondoli le vettovaglie
E mentre un paio bloccan la caserma
Quell’altri il silo passano a svuotar
D’olio e di grano fanno la raccolta
Fascisti coi tedeschi affameranno!
Ma la gente del posto e i partigiani
Avranno tanta roba da mangiar!
Sono spietati coi nemici
con le spie coi traditori
ma voglion bene alla popolazione!
E con coraggio e fantasia
Si danno a liberar l’Italia
i partigiani della Guido Boscaglia!
Quarantaquattro, ventiquattro giugno
sfilano via i tedeschi in ritirata
in autoblindo camion bicicletta
fuggon dei partigiani l'avanzata
Dove la strada curva, alla Casella
la quinta squadra si trova appostata
quando i nemici passano il Pulella
inizia l'imboscata col suo Bren
Contro i nazisti a colpi di mitraglia
attacca in forze la Guido Boscaglia
Muoion facendo strage di nemici
Vincenzo e il partigiano russo Ivan
Cadon con loro Guido Salvadori
Leonardo dell’Aiuto e Ugo Mancini
Pero' una cinquantina di nazisti
Germania non ti vedranno mai più
Ventitreesima brigata
Garibaldi Guido Radi
che non si arrese è così vendicato
Del suo più giovane caduto
Porta il nome di battaglia
E va all’assalto la Guido Boscaglia!
Informazioni
Ballata che a 60 anni di distanza celebra le storie della XXIII Brigata Garibaldi, operante fino al giugno del '44 tra Grosseto, Siena e Pisa. Per ascoltarla: http://www.resistenzatoscana.it/documenti/#audio
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