Ballata ai dittatori

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Tiranni e generali, marescialli e imperatori, uomini del destino, colonnelli e dittatori, voi che credete d'essere diversi da noi altri, voi che credete d'essere più forti, saggi e scaltri: ora, finché ne avete il tempo, su, date agli altri il buon esempio, e scomparite ai nostri sguardi prima che sia già tardi. Quanti di voi non sentono timori ed apprensioni, solo perché posseggono le bombe ed i cannoni, quanti di voi non temon nemici e congiurati perché son ben sicuri di averli già ammazzati: faran la parte, prima o dopo, non più del gatto, ma del topo, con una corda al collo stretta, come una marionetta. Quel che di voi si sente potente ed importante, solo perché è pagato dal ricco e dal mercante, e pensa di comprare, persino a buon mercato, la libertà soppressa, l'onore calpestato: la sua carogna, è cosa certa, la lasceranno all'aria aperta, e il suo valore andrà stimato meno di un bue scannato. Quanti di voi ci credono un gregge di montoni che solo col bastone si può far stare buoni e pensan che si scusino le loro bastonate perché non perdon Messa le feste comandate: avranno la soddisfazione di recitare un'orazione per affidare, a malincuore, l'anima al Creatore. Tiranni e generali, marescialli e imperatori, uomini del destino, colonnelli e dittatori, voi che credete d'essere diversi da noi altri, voi che credete d'essere più forti, saggi e scaltri: tutti gli oppressi di 'sto mondo un dì faranno un girotondo e suoneran tamburi e trombe sopra le vostre tombe.
Dom Tiranni e generali, Fam6 Sol7Dom marescialli e imperatori, uomini del destino, Fam6 Sol7 Dom colonnelli e dittatori, Sol# Re# voi che credete d'essere Dom Sol7 diversi da noi altri, Sol# Re# voi che credete d'essere Fam6 Sol7 più forti, saggi e scaltri: Dom ora, finché ne avete il tempo, Sib su, date agli altri il buon esempio, Dom e scomparite ai nostri sguardi Fam Sib Dom prima che sia già tardi. Quanti di voi non sentono timori ed apprensioni, solo perché posseggono le bombe ed i cannoni, quanti di voi non temon nemici e congiurati perché son ben sicuri di averli già ammazzati: faran la parte, prima o dopo, non più del gatto, ma del topo, con una corda al collo stretta, come una marionetta. Quel che di voi si sente potente ed importante, solo perché è pagato dal ricco e dal mercante, e pensa di comprare, persino a buon mercato, la libertà soppressa, l'onore calpestato: la sua carogna, è cosa certa, la lasceranno all'aria aperta, e il suo valore andrà stimato meno di un bue scannato. Quanti di voi ci credono un gregge di montoni che solo col bastone si può far stare buoni e pensan che si scusino le loro bastonate perché non perdon Messa le feste comandate: avranno la soddisfazione di recitare un'orazione per affidare, a malincuore, l'anima al Creatore. Do Tiranni e generali, Fa6 Sol7Do marescialli e imperatori, uomini del destino, Fa6 Sol7Do colonnelli e dittatori, Sol# Re# voi che credete d'essere Dom Sol7 diversi da noi altri, Sol# Re# voi che credete d'essere Fam6 Sol7 più forti, saggi e scaltri: Do tutti gli oppressi di 'sto mondo Sib un dì faranno un girotondo Do e suoneran tamburi e trombe Fa Sib Do Fa Do sopra le vostre tombe.
Do#m Tiranni e generali, Fa#m6 Sol#7Do#m marescialli e imperatori, uomini del destino, Fa#m6 Sol#7Do#m colonnelli e dittatori, La Mi voi che credete d'essere Do#m Sol#7 diversi da noi altri, La Mi voi che credete d'essere Fa#m6 Sol#7 più forti, saggi e scaltri: Do#m ora, finché ne avete il tempo, Si su, date agli altri il buon esempio, Do#m e scomparite ai nostri sguardi Fa#m Si Do#m prima che sia già tardi. Quanti di voi non sentono timori ed apprensioni, solo perché posseggono le bombe ed i cannoni, quanti di voi non temon nemici e congiurati perché son ben sicuri di averli già ammazzati: faran la parte, prima o dopo, non più del gatto, ma del topo, con una corda al collo stretta, come una marionetta. Quel che di voi si sente potente ed importante, solo perché è pagato dal ricco e dal mercante, e pensa di comprare, persino a buon mercato, la libertà soppressa, l'onore calpestato: la sua carogna, è cosa certa, la lasceranno all'aria aperta, e il suo valore andrà stimato meno di un bue scannato. Quanti di voi ci credono un gregge di montoni che solo col bastone si può far stare buoni e pensan che si scusino le loro bastonate perché non perdon Messa le feste comandate: avranno la soddisfazione di recitare un'orazione per affidare, a malincuore, l'anima al Creatore. Do# Tiranni e generali, Fa#6 Sol#7Do# marescialli e imperatori, uomini del destino, Fa#6 Sol#7Do# colonnelli e dittatori, La Mi voi che credete d'essere Do#m Sol#7 diversi da noi altri, La Mi voi che credete d'essere Fa#m6 Sol#7 più forti, saggi e scaltri: Do# tutti gli oppressi di 'sto mondo Si un dì faranno un girotondo Do# e suoneran tamburi e trombe Fa# Si Do# Fa#Do# sopra le vostre tombe.
Rem Tiranni e generali, Solm6 La7 Rem marescialli e imperatori, uomini del destino, Solm6 La7 Rem colonnelli e dittatori, Sib Fa voi che credete d'essere Rem La7 diversi da noi altri, Sib Fa voi che credete d'essere Solm6 La7 più forti, saggi e scaltri: Rem ora, finché ne avete il tempo, Do su, date agli altri il buon esempio, Rem e scomparite ai nostri sguardi Solm Do Rem prima che sia già tardi. Quanti di voi non sentono timori ed apprensioni, solo perché posseggono le bombe ed i cannoni, quanti di voi non temon nemici e congiurati perché son ben sicuri di averli già ammazzati: faran la parte, prima o dopo, non più del gatto, ma del topo, con una corda al collo stretta, come una marionetta. Quel che di voi si sente potente ed importante, solo perché è pagato dal ricco e dal mercante, e pensa di comprare, persino a buon mercato, la libertà soppressa, l'onore calpestato: la sua carogna, è cosa certa, la lasceranno all'aria aperta, e il suo valore andrà stimato meno di un bue scannato. Quanti di voi ci credono un gregge di montoni che solo col bastone si può far stare buoni e pensan che si scusino le loro bastonate perché non perdon Messa le feste comandate: avranno la soddisfazione di recitare un'orazione per affidare, a malincuore, l'anima al Creatore. Re Tiranni e generali, Sol6 La7 Re marescialli e imperatori, uomini del destino, Sol6 La7 Re colonnelli e dittatori, Sib Fa voi che credete d'essere Rem La7 diversi da noi altri, Sib Fa voi che credete d'essere Solm6 La7 più forti, saggi e scaltri: Re tutti gli oppressi di 'sto mondo Do un dì faranno un girotondo Re e suoneran tamburi e trombe Sol Do Re SolRe sopra le vostre tombe.
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Fam Tiranni e generali, Sibm6 Do7 Fam marescialli e imperatori, uomini del destino, Sibm6 Do7 Fam colonnelli e dittatori, Reb Lab voi che credete d'essere Fam Do7 diversi da noi altri, Reb Lab voi che credete d'essere Sibm6 Do7 più forti, saggi e scaltri: Fam ora, finché ne avete il tempo, Mib su, date agli altri il buon esempio, Fam e scomparite ai nostri sguardi Sibm Mib Fam prima che sia già tardi. Quanti di voi non sentono timori ed apprensioni, solo perché posseggono le bombe ed i cannoni, quanti di voi non temon nemici e congiurati perché son ben sicuri di averli già ammazzati: faran la parte, prima o dopo, non più del gatto, ma del topo, con una corda al collo stretta, come una marionetta. Quel che di voi si sente potente ed importante, solo perché è pagato dal ricco e dal mercante, e pensa di comprare, persino a buon mercato, la libertà soppressa, l'onore calpestato: la sua carogna, è cosa certa, la lasceranno all'aria aperta, e il suo valore andrà stimato meno di un bue scannato. Quanti di voi ci credono un gregge di montoni che solo col bastone si può far stare buoni e pensan che si scusino le loro bastonate perché non perdon Messa le feste comandate: avranno la soddisfazione di recitare un'orazione per affidare, a malincuore, l'anima al Creatore. Fa Tiranni e generali, Sib6 Do7 Fa marescialli e imperatori, uomini del destino, Sib6 Do7 Fa colonnelli e dittatori, Reb Lab voi che credete d'essere Fam Do7 diversi da noi altri, Reb Lab voi che credete d'essere Sibm6 Do7 più forti, saggi e scaltri: Fa tutti gli oppressi di 'sto mondo Mib un dì faranno un girotondo Fa e suoneran tamburi e trombe Sib Mib Fa SibFa sopra le vostre tombe.
Fa#m Tiranni e generali, Sim6 Do#7Fa#m marescialli e imperatori, uomini del destino, Sim6 Do#7 Fa#m colonnelli e dittatori, Re La voi che credete d'essere Fa#m Do#7 diversi da noi altri, Re La voi che credete d'essere Sim6 Do#7 più forti, saggi e scaltri: Fa#m ora, finché ne avete il tempo, Mi su, date agli altri il buon esempio, Fa#m e scomparite ai nostri sguardi Sim Mi Fa#m prima che sia già tardi. Quanti di voi non sentono timori ed apprensioni, solo perché posseggono le bombe ed i cannoni, quanti di voi non temon nemici e congiurati perché son ben sicuri di averli già ammazzati: faran la parte, prima o dopo, non più del gatto, ma del topo, con una corda al collo stretta, come una marionetta. Quel che di voi si sente potente ed importante, solo perché è pagato dal ricco e dal mercante, e pensa di comprare, persino a buon mercato, la libertà soppressa, l'onore calpestato: la sua carogna, è cosa certa, la lasceranno all'aria aperta, e il suo valore andrà stimato meno di un bue scannato. Quanti di voi ci credono un gregge di montoni che solo col bastone si può far stare buoni e pensan che si scusino le loro bastonate perché non perdon Messa le feste comandate: avranno la soddisfazione di recitare un'orazione per affidare, a malincuore, l'anima al Creatore. Fa# Tiranni e generali, Si6 Do#7Fa# marescialli e imperatori, uomini del destino, Si6 Do#7Fa# colonnelli e dittatori, Re La voi che credete d'essere Fa#m Do#7 diversi da noi altri, Re La voi che credete d'essere Sim6 Do#7 più forti, saggi e scaltri: Fa# tutti gli oppressi di 'sto mondo Mi un dì faranno un girotondo Fa# e suoneran tamburi e trombe Si Mi Fa# Si Fa# sopra le vostre tombe.
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Fonte

Jona Emilio, Straniero Michele L., Cantacronache - Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta, Torino, Crel, 1996

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