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Ama chi ti ama,
non amare chi ti vuoi male,
specialmente il caporale
e i padroni che sfruttano te.
Qui a Massafra s'è lottato
e il contratto s'è guadagnato,
ma se l'hanno già rimangiato:
occhio ai prezzi e capite il perché.
Ama chi ti ama...
Siamo soli, qui in Gallura,
abbandonati da Dio e dal governo:
prima che siamo all'inferno
il governo la pagherà.
Ama chi ti ama...
Cittadini operai,
noi non lo sapremo mai
quanti soldi ci hanno rubato
i ministri del viceré.
Ama chi ti ama...
Noi diciamo qui a Conversano:
«Muore il polpo nella sua stess'acqua»;
ora a dire ve lo mandiamo,
state attenti che sarà così.
Ama chi ti ama...
Snia Viscosa, ogni giorno
noi rischiamo di non far ritorno;
c'è il rimborso per la salute,
ma la vita chi ce la ridà?
Ama chi ti ama...
Qui in Sardegna siamo italiani
solo per pagare le tasse;
se voi dite lotta di classe
noi siam pronti ad andare più in là.
Ama chi ti ama...
Informazioni
Sotto questo titolo sono raccolte delle strofette raccolte da Giovanna Marini nei suoi viaggi in meridione (1970): facevano parte del suo spettacolo L'aria concessa è poca.
La musica e il ritornello sono tratti dalla canzone di risaia dallo stesso titolo, del repertorio di Giovanna Daffini, anche conosciuta come La smortina.
Fonte
Vettori Giuseppe, Canzoni italiane di protesta 1794 - 1974, Roma, Newton Compton, 1975
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