La storia cantata: Cantagallo, protesta contro Almirante
        (3 Giugno 1973)
      
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Era giugno e faceva un gran caldo
Almirante affamato sbuffava
A Bologna di mangiare sperava 
E al suo autista ordinò di frenar
Fermo al Motta di Cantagallo 
Per pranzare e per fare benzina
Ma il gran caldo di quella mattina
Per un pezzo dovrà ricordar
 Con i suo bravi sedette era stanco
 Poi si alzò per andare nel bagno
 Ma lo vide un barista compagno
 E la lotta improvvisa scattò
 E la lotta improvvisa scattò.
È Almirante si sparge la voce
È arrivato con i suoi camerati
Essi aspettan di essere serviti
Oggi in bianco dovranno restar
Basta un cenno e tutti i compagni
Dal self service ai distributori
Per i fascisti e i fucilatori 
Gli gridavan qui posto non c'è
 Marzabotto  è ancor troppo vicina
 Faccia presto ad alzare le suole
 Nelle fogne può dir ciò che vuole
 Ma a Bologna non deve parlar.
 Ma a Bologna non deve parlar.
Fu così che schiumante di rabbia
Se ne andò la squadraccia missina
Pancia vuota e senza benzina
Cantagallo dovette lascià
Era giugno e sull'autostrada 
Ma che caldo che caldo faceva
Almirante affamato spingeva
Nelle fogne a piedi  tornò
 Ed adesso come naturale 
 Il Carlino offeso si lagna
 “Poc da fèr mo’ què a Bulagna
 pr’i fasesta an’gn’è gnanc 
 un panein."
    
    Do                      Sol7
Era giugno e faceva un gran caldo
                      Do
Almirante affamato sbuffava
    Do7                  Fa 
A Bologna di mangiare sperava 
           Do        Re7      Sol7
E al suo autista ordinò di frenar
         Do            Sol7
Fermo al Motta di Cantagallo 
                          Do
Per pranzare e per fare benzina
           Do7               Fa 
Ma il gran caldo di quella mattina
       Do      Sol7     Do
 Per un pezzo dovrà ricordar
           Fa                Do
 Con i suo bravi sedette era stanco
          Sol7              Do
 Poi si alzò per andare nel bagno
       Fa                 Do
 Ma lo vide un barista compagno
      Sol7
 E la lotta improvvisa scattò
                           Do
 E la lotta improvvisa scattò.
È Almirante si sparge la voce
È arrivato con i suoi camerati
Essi aspettan di essere serviti
Oggi in bianco dovranno restar
Basta un cenno e tutti i compagni
Dal self service ai distributori
Per i fascisti e i fucilatori 
Gli gridavan qui posto non c'è
 Marzabotto  è ancor troppo vicina
 Faccia presto ad alzare le suole
 Nelle fogne può dir ciò che vuole
 Ma a Bologna non deve parlar.
 Ma a Bologna non deve parlar.
Fu così che schiumante di rabbia
Se ne andò la squadraccia missina
Pancia vuota e senza benzina
Cantagallo dovette lascià
Era giugno e sull'autostrada 
Ma che caldo che caldo faceva
Almirante affamato spingeva
Nelle fogne a piedi  tornò
 Ed adesso come naturale 
 Il Carlino offeso si lagna
 “Poc da fèr mo’ què a Bulagna
 pr’i fasesta an’gn’è gnanc 
 un panein."t. 
                    Do#                     Sol#7
Era giugno e faceva un gran caldo
                      Do#
Almirante affamato sbuffava
    Do#7                 Fa#
A Bologna di mangiare sperava 
           Do#       Re#7     Sol#7
E al suo autista ordinò di frenar
         Do#           Sol#7
Fermo al Motta di Cantagallo 
                          Do#
Per pranzare e per fare benzina
           Do#7              Fa#
Ma il gran caldo di quella mattina
       Do#     Sol#7    Do#
 Per un pezzo dovrà ricordar
           Fa#               Do#
 Con i suo bravi sedette era stanco
          Sol#7             Do#
 Poi si alzò per andare nel bagno
       Fa#                Do#
 Ma lo vide un barista compagno
      Sol#7
 E la lotta improvvisa scattò
                           Do#
 E la lotta improvvisa scattò.
È Almirante si sparge la voce
È arrivato con i suoi camerati
Essi aspettan di essere serviti
Oggi in bianco dovranno restar
Basta un cenno e tutti i compagni
Dal self service ai distributori
Per i fascisti e i fucilatori 
Gli gridavan qui posto non c'è
 Marzabotto  è ancor troppo vicina
 Faccia presto ad alzare le suole
 Nelle fogne può dir ciò che vuole
 Ma a Bologna non deve parlar.
 Ma a Bologna non deve parlar.
Fu così che schiumante di rabbia
Se ne andò la squadraccia missina
Pancia vuota e senza benzina
Cantagallo dovette lascià
Era giugno e sull'autostrada 
Ma che caldo che caldo faceva
Almirante affamato spingeva
Nelle fogne a piedi  tornò
 Ed adesso come naturale 
 Il Carlino offeso si lagna
 “Poc da fèr mo’ què a Bulagna
 pr’i fasesta an’gn’è gnanc 
 un panein."t. 
                    Re                      La7
Era giugno e faceva un gran caldo
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Almirante affamato sbuffava
    Re7                  Sol
A Bologna di mangiare sperava 
           Re        Mi7      La7
E al suo autista ordinò di frenar
         Re            La7
Fermo al Motta di Cantagallo 
                          Re
Per pranzare e per fare benzina
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Ma il gran caldo di quella mattina
       Re      La7      Re
 Per un pezzo dovrà ricordar
           Sol               Re
 Con i suo bravi sedette era stanco
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 Poi si alzò per andare nel bagno
       Sol                Re
 Ma lo vide un barista compagno
      La7 
 E la lotta improvvisa scattò
                           Re
 E la lotta improvvisa scattò.
È Almirante si sparge la voce
È arrivato con i suoi camerati
Essi aspettan di essere serviti
Oggi in bianco dovranno restar
Basta un cenno e tutti i compagni
Dal self service ai distributori
Per i fascisti e i fucilatori 
Gli gridavan qui posto non c'è
 Marzabotto  è ancor troppo vicina
 Faccia presto ad alzare le suole
 Nelle fogne può dir ciò che vuole
 Ma a Bologna non deve parlar.
 Ma a Bologna non deve parlar.
Fu così che schiumante di rabbia
Se ne andò la squadraccia missina
Pancia vuota e senza benzina
Cantagallo dovette lascià
Era giugno e sull'autostrada 
Ma che caldo che caldo faceva
Almirante affamato spingeva
Nelle fogne a piedi  tornò
 Ed adesso come naturale 
 Il Carlino offeso si lagna
 “Poc da fèr mo’ què a Bulagna
 pr’i fasesta an’gn’è gnanc 
 un panein."t. 
                    Re#                     Sib7
Era giugno e faceva un gran caldo
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Almirante affamato sbuffava
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A Bologna di mangiare sperava 
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E al suo autista ordinò di frenar
         Re#           Sib7
Fermo al Motta di Cantagallo 
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Per pranzare e per fare benzina
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Ma il gran caldo di quella mattina
       Re#     Sib7     Re#
 Per un pezzo dovrà ricordar
           Sol#              Re#
 Con i suo bravi sedette era stanco
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 Poi si alzò per andare nel bagno
       Sol#               Re#
 Ma lo vide un barista compagno
      Sib7
 E la lotta improvvisa scattò
                           Re#
 E la lotta improvvisa scattò.
È Almirante si sparge la voce
È arrivato con i suoi camerati
Essi aspettan di essere serviti
Oggi in bianco dovranno restar
Basta un cenno e tutti i compagni
Dal self service ai distributori
Per i fascisti e i fucilatori 
Gli gridavan qui posto non c'è
 Marzabotto  è ancor troppo vicina
 Faccia presto ad alzare le suole
 Nelle fogne può dir ciò che vuole
 Ma a Bologna non deve parlar.
 Ma a Bologna non deve parlar.
Fu così che schiumante di rabbia
Se ne andò la squadraccia missina
Pancia vuota e senza benzina
Cantagallo dovette lascià
Era giugno e sull'autostrada 
Ma che caldo che caldo faceva
Almirante affamato spingeva
Nelle fogne a piedi  tornò
 Ed adesso come naturale 
 Il Carlino offeso si lagna
 “Poc da fèr mo’ què a Bulagna
 pr’i fasesta an’gn’è gnanc 
 un panein."t. 
                    Mi                      Si7
Era giugno e faceva un gran caldo
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Almirante affamato sbuffava
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A Bologna di mangiare sperava 
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E al suo autista ordinò di frenar
         Mi            Si7
Fermo al Motta di Cantagallo 
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Per pranzare e per fare benzina
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Ma il gran caldo di quella mattina
       Mi      Si7      Mi
 Per un pezzo dovrà ricordar
           La                Mi
 Con i suo bravi sedette era stanco
          Si7               Mi
 Poi si alzò per andare nel bagno
       La                 Mi
 Ma lo vide un barista compagno
      Si7 
 E la lotta improvvisa scattò
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 E la lotta improvvisa scattò.
È Almirante si sparge la voce
È arrivato con i suoi camerati
Essi aspettan di essere serviti
Oggi in bianco dovranno restar
Basta un cenno e tutti i compagni
Dal self service ai distributori
Per i fascisti e i fucilatori 
Gli gridavan qui posto non c'è
 Marzabotto  è ancor troppo vicina
 Faccia presto ad alzare le suole
 Nelle fogne può dir ciò che vuole
 Ma a Bologna non deve parlar.
 Ma a Bologna non deve parlar.
Fu così che schiumante di rabbia
Se ne andò la squadraccia missina
Pancia vuota e senza benzina
Cantagallo dovette lascià
Era giugno e sull'autostrada 
Ma che caldo che caldo faceva
Almirante affamato spingeva
Nelle fogne a piedi  tornò
 Ed adesso come naturale 
 Il Carlino offeso si lagna
 “Poc da fèr mo’ què a Bulagna
 pr’i fasesta an’gn’è gnanc 
 un panein."t. 
                    Fa                      Do7
Era giugno e faceva un gran caldo
                      Fa
Almirante affamato sbuffava
    Fa7                  Sib
A Bologna di mangiare sperava 
           Fa        Sol7     Do7
E al suo autista ordinò di frenar
         Fa            Do7
Fermo al Motta di Cantagallo 
                          Fa
Per pranzare e per fare benzina
           Fa7               Sib
Ma il gran caldo di quella mattina
       Fa      Do7      Fa
 Per un pezzo dovrà ricordar
           Sib               Fa
 Con i suo bravi sedette era stanco
          Do7               Fa
 Poi si alzò per andare nel bagno
       Sib                Fa
 Ma lo vide un barista compagno
      Do7 
 E la lotta improvvisa scattò
                           Fa
 E la lotta improvvisa scattò.
È Almirante si sparge la voce
È arrivato con i suoi camerati
Essi aspettan di essere serviti
Oggi in bianco dovranno restar
Basta un cenno e tutti i compagni
Dal self service ai distributori
Per i fascisti e i fucilatori 
Gli gridavan qui posto non c'è
 Marzabotto  è ancor troppo vicina
 Faccia presto ad alzare le suole
 Nelle fogne può dir ciò che vuole
 Ma a Bologna non deve parlar.
 Ma a Bologna non deve parlar.
Fu così che schiumante di rabbia
Se ne andò la squadraccia missina
Pancia vuota e senza benzina
Cantagallo dovette lascià
Era giugno e sull'autostrada 
Ma che caldo che caldo faceva
Almirante affamato spingeva
Nelle fogne a piedi  tornò
 Ed adesso come naturale 
 Il Carlino offeso si lagna
 “Poc da fèr mo’ què a Bulagna
 pr’i fasesta an’gn’è gnanc 
 un panein."t. 
                    Fa#                     Do#7
Era giugno e faceva un gran caldo
                      Fa#
Almirante affamato sbuffava
    Fa#7                 Si 
A Bologna di mangiare sperava 
           Fa#       Sol#7    Do#7
E al suo autista ordinò di frenar
         Fa#           Do#7
Fermo al Motta di Cantagallo 
                          Fa#
Per pranzare e per fare benzina
           Fa#7              Si 
Ma il gran caldo di quella mattina
       Fa#     Do#7     Fa#
 Per un pezzo dovrà ricordar
           Si                Fa#
 Con i suo bravi sedette era stanco
          Do#7              Fa#
 Poi si alzò per andare nel bagno
       Si                 Fa#
 Ma lo vide un barista compagno
      Do#7
 E la lotta improvvisa scattò
                           Fa#
 E la lotta improvvisa scattò.
È Almirante si sparge la voce
È arrivato con i suoi camerati
Essi aspettan di essere serviti
Oggi in bianco dovranno restar
Basta un cenno e tutti i compagni
Dal self service ai distributori
Per i fascisti e i fucilatori 
Gli gridavan qui posto non c'è
 Marzabotto  è ancor troppo vicina
 Faccia presto ad alzare le suole
 Nelle fogne può dir ciò che vuole
 Ma a Bologna non deve parlar.
 Ma a Bologna non deve parlar.
Fu così che schiumante di rabbia
Se ne andò la squadraccia missina
Pancia vuota e senza benzina
Cantagallo dovette lascià
Era giugno e sull'autostrada 
Ma che caldo che caldo faceva
Almirante affamato spingeva
Nelle fogne a piedi  tornò
 Ed adesso come naturale 
 Il Carlino offeso si lagna
 “Poc da fèr mo’ què a Bulagna
 pr’i fasesta an’gn’è gnanc 
 un panein."t. 
                    Sol                     Re7
Era giugno e faceva un gran caldo
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Almirante affamato sbuffava
    Sol7                 Do 
A Bologna di mangiare sperava 
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E al suo autista ordinò di frenar
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Fermo al Motta di Cantagallo 
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Per pranzare e per fare benzina
           Sol7              Do 
Ma il gran caldo di quella mattina
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 Per un pezzo dovrà ricordar
           Do                Sol
 Con i suo bravi sedette era stanco
          Re7               Sol
 Poi si alzò per andare nel bagno
       Do                 Sol
 Ma lo vide un barista compagno
      Re7 
 E la lotta improvvisa scattò
                           Sol
 E la lotta improvvisa scattò.
È Almirante si sparge la voce
È arrivato con i suoi camerati
Essi aspettan di essere serviti
Oggi in bianco dovranno restar
Basta un cenno e tutti i compagni
Dal self service ai distributori
Per i fascisti e i fucilatori 
Gli gridavan qui posto non c'è
 Marzabotto  è ancor troppo vicina
 Faccia presto ad alzare le suole
 Nelle fogne può dir ciò che vuole
 Ma a Bologna non deve parlar.
 Ma a Bologna non deve parlar.
Fu così che schiumante di rabbia
Se ne andò la squadraccia missina
Pancia vuota e senza benzina
Cantagallo dovette lascià
Era giugno e sull'autostrada 
Ma che caldo che caldo faceva
Almirante affamato spingeva
Nelle fogne a piedi  tornò
 Ed adesso come naturale 
 Il Carlino offeso si lagna
 “Poc da fèr mo’ què a Bulagna
 pr’i fasesta an’gn’è gnanc 
 un panein."t. 
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Era giugno e faceva un gran caldo
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Almirante affamato sbuffava
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A Bologna di mangiare sperava 
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E al suo autista ordinò di frenar
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Fermo al Motta di Cantagallo 
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Per pranzare e per fare benzina
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Ma il gran caldo di quella mattina
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 Per un pezzo dovrà ricordar
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 Con i suo bravi sedette era stanco
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 Poi si alzò per andare nel bagno
       Do#                Sol#
 Ma lo vide un barista compagno
      Re#7
 E la lotta improvvisa scattò
                           Sol#
 E la lotta improvvisa scattò.
È Almirante si sparge la voce
È arrivato con i suoi camerati
Essi aspettan di essere serviti
Oggi in bianco dovranno restar
Basta un cenno e tutti i compagni
Dal self service ai distributori
Per i fascisti e i fucilatori 
Gli gridavan qui posto non c'è
 Marzabotto  è ancor troppo vicina
 Faccia presto ad alzare le suole
 Nelle fogne può dir ciò che vuole
 Ma a Bologna non deve parlar.
 Ma a Bologna non deve parlar.
Fu così che schiumante di rabbia
Se ne andò la squadraccia missina
Pancia vuota e senza benzina
Cantagallo dovette lascià
Era giugno e sull'autostrada 
Ma che caldo che caldo faceva
Almirante affamato spingeva
Nelle fogne a piedi  tornò
 Ed adesso come naturale 
 Il Carlino offeso si lagna
 “Poc da fèr mo’ què a Bulagna
 pr’i fasesta an’gn’è gnanc 
 un panein."t. 
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Era giugno e faceva un gran caldo
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Almirante affamato sbuffava
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A Bologna di mangiare sperava 
           La        Si7      Mi7
E al suo autista ordinò di frenar
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Fermo al Motta di Cantagallo 
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Per pranzare e per fare benzina
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Ma il gran caldo di quella mattina
       La      Mi7      La
 Per un pezzo dovrà ricordar
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 Con i suo bravi sedette era stanco
          Mi7               La
 Poi si alzò per andare nel bagno
       Re                 La
 Ma lo vide un barista compagno
      Mi7 
 E la lotta improvvisa scattò
                           La
 E la lotta improvvisa scattò.
È Almirante si sparge la voce
È arrivato con i suoi camerati
Essi aspettan di essere serviti
Oggi in bianco dovranno restar
Basta un cenno e tutti i compagni
Dal self service ai distributori
Per i fascisti e i fucilatori 
Gli gridavan qui posto non c'è
 Marzabotto  è ancor troppo vicina
 Faccia presto ad alzare le suole
 Nelle fogne può dir ciò che vuole
 Ma a Bologna non deve parlar.
 Ma a Bologna non deve parlar.
Fu così che schiumante di rabbia
Se ne andò la squadraccia missina
Pancia vuota e senza benzina
Cantagallo dovette lascià
Era giugno e sull'autostrada 
Ma che caldo che caldo faceva
Almirante affamato spingeva
Nelle fogne a piedi  tornò
 Ed adesso come naturale 
 Il Carlino offeso si lagna
 “Poc da fèr mo’ què a Bulagna
 pr’i fasesta an’gn’è gnanc 
 un panein."t. 
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Era giugno e faceva un gran caldo
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Almirante affamato sbuffava
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A Bologna di mangiare sperava 
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E al suo autista ordinò di frenar
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Fermo al Motta di Cantagallo 
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Per pranzare e per fare benzina
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Ma il gran caldo di quella mattina
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 Per un pezzo dovrà ricordar
           Mib               Sib
 Con i suo bravi sedette era stanco
          Fa7               Sib
 Poi si alzò per andare nel bagno
       Mib                Sib
 Ma lo vide un barista compagno
      Fa7 
 E la lotta improvvisa scattò
                           Sib
 E la lotta improvvisa scattò.
È Almirante si sparge la voce
È arrivato con i suoi camerati
Essi aspettan di essere serviti
Oggi in bianco dovranno restar
Basta un cenno e tutti i compagni
Dal self service ai distributori
Per i fascisti e i fucilatori 
Gli gridavan qui posto non c'è
 Marzabotto  è ancor troppo vicina
 Faccia presto ad alzare le suole
 Nelle fogne può dir ciò che vuole
 Ma a Bologna non deve parlar.
 Ma a Bologna non deve parlar.
Fu così che schiumante di rabbia
Se ne andò la squadraccia missina
Pancia vuota e senza benzina
Cantagallo dovette lascià
Era giugno e sull'autostrada 
Ma che caldo che caldo faceva
Almirante affamato spingeva
Nelle fogne a piedi  tornò
 Ed adesso come naturale 
 Il Carlino offeso si lagna
 “Poc da fèr mo’ què a Bulagna
 pr’i fasesta an’gn’è gnanc 
 un panein."t. 
                    Si                      Fa#7
Era giugno e faceva un gran caldo
                      Si
Almirante affamato sbuffava
    Si7                  Mi 
A Bologna di mangiare sperava 
           Si        Do#7     Fa#7
E al suo autista ordinò di frenar
         Si            Fa#7
Fermo al Motta di Cantagallo 
                          Si
Per pranzare e per fare benzina
           Si7               Mi 
Ma il gran caldo di quella mattina
       Si      Fa#7     Si
 Per un pezzo dovrà ricordar
           Mi                Si
 Con i suo bravi sedette era stanco
          Fa#7              Si
 Poi si alzò per andare nel bagno
       Mi                 Si
 Ma lo vide un barista compagno
      Fa#7
 E la lotta improvvisa scattò
                           Si
 E la lotta improvvisa scattò.
È Almirante si sparge la voce
È arrivato con i suoi camerati
Essi aspettan di essere serviti
Oggi in bianco dovranno restar
Basta un cenno e tutti i compagni
Dal self service ai distributori
Per i fascisti e i fucilatori 
Gli gridavan qui posto non c'è
 Marzabotto  è ancor troppo vicina
 Faccia presto ad alzare le suole
 Nelle fogne può dir ciò che vuole
 Ma a Bologna non deve parlar.
 Ma a Bologna non deve parlar.
Fu così che schiumante di rabbia
Se ne andò la squadraccia missina
Pancia vuota e senza benzina
Cantagallo dovette lascià
Era giugno e sull'autostrada 
Ma che caldo che caldo faceva
Almirante affamato spingeva
Nelle fogne a piedi  tornò
 Ed adesso come naturale 
 Il Carlino offeso si lagna
 “Poc da fèr mo’ què a Bulagna
 pr’i fasesta an’gn’è gnanc 
 un panein."t. 
                Informazioni
              Il racconto di una "mobilitazione spontanea" contro il fascista Almirante e i suoi squadristi.
La data è indicativa, le informazioni recuperate parlano dei "primi di giugno del 1971".
Fonte
              Canzoniere delle Lame, Canzoni antifasciste e antimperialiste (dallo spettacolo "Tu compagno"), Vedette Zodiaco, 1975
          Scheda del canto
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