Agosto

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Agosto. Improvviso, si sente un odore di brace. Qualcosa che brucia nel sangue e non ti lascia in pace. Un pugno di rabbia, che ha il suono tremendo di un vecchio boato: qualcosa che crolla, che esplode, quancosa che urla. Un treno è saltato. Agosto. Che caldo, che fumo, che odore di brace. E non ci vuole molto a capire che è stata una strage, non ci vuole molto a capire che niente, niente è cambiato da quel quarto piano in questura, da quella finestra. Un treno è saltato. Agosto. Si muore di caldo e di sudore. Si muore ancora di guerra, non certo d'amore. Si muore di bombe, si muore di stragi, più o meno di Stato. Si muore, si crolla, si esplode, si piange, si urla. Un treno è saltato. 
Informazioni

Brano contenuto nell'album "Ho visto anche degli zingari felici".

Canzone indimenticabile, toccante e molto molto bella, scritta pure questa magistralmente da Claudio Lolli (come l'altra dello stesso album, intitolata "Piazza, bella piazza"), a seguito della strage fascista del treno Italicus, avvenuta nell'agosto 1974.

Ferdinando Panzica

Scheda del canto
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ferdinando.panzica

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