Canto del solidale

Canto del solidale

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Alessandro Fanari
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A Ventimiglia, in tutto il litorale Ai neri non si può dar da mangiare L’han detto quelli dentro al tribunale E l’ASL perché è poco salutare L’acqua del Roja è congelata Se provi a darti una sciacquata E hai nella pancia un piatto di minestra Una congestione, ti secca. O come è premuroso il mio questore Le mani assieme ci vuole legare Lo fa per noi, ci vuole tutelare Ci si brucia spesso a cucinare La Croce Rossa è organizzata Due volte al giorno un po’ di insalata Se ti lamenti uno sbirro ti pesta E l’emergenza fame, rientra Così tre anni in questa situazione Rastrellamenti in centro ed in stazione L’ndrangheta s’ingrassa nel suo forte E noi contiamo le persone morte Ogni dogana va boicottata Ogni frontiera va sabotata Siam solidali con chi le attraversa Per ogni ingresso in Francia, è festa
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Il canto nasce dall'esigenza di raccontare le ingiustizie subite a Ventimiglia e nell'estremo ponente ligure da migranti e solidali dal 2015 ad oggi. In aperto contrasto con le politiche migratorie europee e italiane l'intento è quello di promuovere ideali di solidarietà verso i migranti e di boicottaggio e sabotaggio verso le frontiere, favorendo il più possibile la libera circolazione delle persone in tutti i paese Europei ed extraeuopei.

Scritto a Genova nel gennaio 2017 da Alessandro Fanari sull'aria di La Santa Caterina dei pastai 

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