Il tragico naufragio del 18 aprile 2015
Anno
Autori testo
Ti possono interessare anche..
Nella notte del 18 aprile,
senza scrupoli, quei trafficanti
più di mille persone migranti
dalla Libia hanno fatto partir.
Nella stiva le donne e i bambini
e i più poveri, i più disperati
senza cuore son stati ammucchiati
dai vigliacchi scafisti assassin.
Ma eran troppi su quel barcone
che per forza ha dovuto affondare;
chi era in alto ha potuto gridare
la sua angoscia, la disperazion.
Laggiù in fondo, nel buio ammassati,
si sentiva un sinistro rumore;
poi lo schiaffo dell'acqua e il fragore,
senza un grido ognun si eclissò.
Non tragedia, ma orrendo omicidio:
ventitre arrestati a Palermo.
Uno ride di quell'inferno:
"Sempre troppi ne carichiam!"
non tragedia, ma vile assassinio,
sono morti come i topi in gabbia.
Ma non basterà la nostra rabbia
questo scempio brutale a fermar.
Da gennaio son milleseicento,
dalla guerra volevan scappare:
son sepolti nel fondo del mare,
solo un numero ormai resterà.
Da gennaio son milleseicento,
mentre noi rimaniamo a guardare:
il valore dobbiamo affermare
di una sola umanità.
Informazioni
Testo scritto da Bruna Montorsi (de Le cence allegre, di Modena), sulla melodia de Il feroce monarchico Bava. Il canto ricorda il naufragio di una imbarcazione avvenuto la notte del 18 aprile 2015 al largo delle coste della Libia.
Un superstite (28 in totale) ha indicato in 950 il numero di migranti a bordo, tra cui circa 200 donne e tra i 40 e i 50 bambini.
Scheda del canto
Autori testo
Anno
Lingua
Youtube
https://youtu.be/EbP4c0fKXDcInserito da
liberabis
Disclaimer
I diritti del contenuto sono dei rispettivi autori.Lo staff de ilDeposito.org non condivide necessariamente il contenuto, che viene inserito nell'archivio unicamente per il suo valore storico, artistico o culturale (maggiori informazioni).
Commenti
Per inserire un commento è necessario registrarsi!