Io canto la differenza

Io canto la differenza

Canto originale: Yo canto a la diferencia

Lingua traduzione: italiano

Lingua originale: spagnolo/castigliano

Io canto alla cilena se devo dire qualcosa. Io non prendo la chitarra per conseguire un applauso io canto la differenza che c'è tra il vero e il falso Altrimenti, non canto. Vi racconto subito di un caso molto allarmante attenzione a chi mi ascolta che si va ad ingoiare il purgante ora che celebriamo il diciotto più galante la bandiera è un calmante. Io passo il mese di settembre con il cuore pieno di pena e sofferenza nel vedere il mio popolo afflitto. Il popolo che ama la patria ed è così mal corrisposto. L'emblema per testimone. In posti importanti giuramento alla bandiera le sue parole risuonano di tricolore le catene con sceriffi armati in piazze e in viali a di fronte alle chiese. Gli angeli della guardia vengono da un altro pianeta. perchè il loro sguardo annebbia il loro cattivo sangue Profani suonano tamburi clarini e fucili. Dolorosa la ritirata. Affermo, signor ministro che è morta la verità. Oggi si giura il falso per puro piacere, nient'altro. Ingannano l'innocente senza nessun bisogno. E fino alla libertà. Lì passa il signor Vicario con la sua parola benedetta. Potrebbe, sua santità ascolare una parolina? I bambini hanno fame gli danno una mediaglietta o una bandierina. per questo, sua Signoria dice il saggio Salomone C'è scontento nel cielo in Chuqui e a Conception. Non fiorisce più il copihue e non canta il colibrì Centenario di dolore. Un cavaliere benestante acuto come un pugnale mi guarda con lo sguardo di un potente vulcano e con lampi di oro corre la sua Cadillac. E viva la libertà. In alto splende la luna con tanta amara verità l'abitazione della Luisa che aspetta un figlio, Le sue grida arrivano al cielo nessuno la potrà ascoltare alla Festa Nazionale. La Luisa non ha casa né una candela, né un pannolino. Il bambino è nato nelle mani di chi sta cantando Per una scia di sangue domani andrà la Cadillac E viva la libertà. La data più importante la bandiera sventola La Luisa non ha una casa La parata militare E se va al parco la Luisa Dove può ritornare? Amara cueca militare. Io sono alla cilena, signori, per cantare. Se io alzo il mio grido non è solo per gridare. Mi perdoni chi mi ascolta se offende la mia chiarezza. Lunga cueca militare
Yo canto a la chillaneja si tengo que decir algo. Y no tomo la guitarra por conseguir un aplauso. Yo canto la diferencia que hay de lo cierto a lo falso, De lo contrario, no canto. Les voy a hablar en seguida de un caso muy alarmante: Atención al auditorio que va a tragarse el purgante, ahora que celebramos el dieciocho más galante la bandera es un calmante. Yo paso el mes de septiembre con el corazón crecido de pena y de sufrimiento del ver mi pueblo afligido. El pueblo amando a la Patria y tan mal correspondido. El emblema por testigo. En comandos importantes, juramento a la bandera. Sus palabras me repican de tricolor las cadenas, con alguaciles armados en plazas y en alamedas y al frente de las iglesias. Los ángeles de la guarda vinieron de otro planeta. ¿Por qué su mirada turbia, su sangre de mala fiesta? Profanos suenan tambores, clarines y bayonetas. Dolorosa la retreta. Afirmo, señor Ministro, que se murió la verdad. Hoy día se jura en falso por puro gusto, no más. Engañan al inocente sin ni una necesidad. Y arriba la libertad. Ahí pasa el señor Vicario con su palabra bendita. ¿Podría, su Santidad, oírme una palabrita? Los niños andan con hambre, les dan una medallita, o bien una banderita. Por eso, su Señoría, dice el sabio Salomón, hay descontento en el cielo, en Chuqui y en Concepción. Ya no florece el copihue y no canta el picaflor. Centenario de dolor. Un caballero pudiente agudo como un puñal, me mira con la mirada de un poderoso volcán y con relámpagos de oro desliza su Cadillac. ¡Y viva la libertad! De arriba alumbra la luna con tan amarga verdad la vivienda de la Luisa que espera maternidad. Sus gritos llegan al cielo. Nadie la habrá de escuchar en la Fiesta Nacional. La Luisa no tiene casa, ni una vela, ni un pañal. El niño nació en las manos de la que cantando está. Por un reguero de sangre mañana irá el Cadillac. ¡Y viva la libertad! La fecha más resaltante, la bandera va a flamear. La Luisa no tiene casa, La parada militar. Y si va al parque la Luisa ¿Adónde va a regresar? Cueca amarga militar. Yo soy a la chillaneja, señores, para cantar. Si yo levanto mi grito no es tan sólo por gritar. Perdóneme el auditorio si ofende mi claridad. Cueca larga militar.
Informazioni

Traduzione di Piera Marchioni, da Canzoni contro la guerra

Commenti
Per inserire un commento è necessario registrarsi!