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che tanti anni non han cancellato.
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tutti i padroni neanche un operaio
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Compagno Lubiam, a cinquant'anni
con una moglie e due figli a casa
ed una storia che parla da sola
parla di morte assurda e amara.
Per poche lire, ora su ora,
bruci le ossa davanti ai forni.
Chi scrive piani di produzione
alla Montecatini non li conosce.
Se poche lire non valgono una vita...
Ditelo anche voi che vi brucia il viso
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che qualche volta temete la morte.
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Do#m Sol#7 Do#m
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Rem La7 Rem
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Do Fa
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ma quella morte ingrassa il padrone.
Se poche lire non valgono una vita..
Un incidente, è casuale,
ci hanno detto i nostri signori,
ma dopo poco davanti ai forni
ci hanno messo la protezione.
Due metri cubi di legno da poco
hanno rubato una vita, che vale!
Quello che conta è sempre sfruttare
distruggere un uomo, non farlo pensare.
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Compagni voi che mi state ascoltando
che non gridate la nostra forza
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Lubiam ci grida: No al padrone»
ed è un grido che vuole la guerra.
Voi non potete ancora tacere
la nostra forza ci chiama alla lotta.
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Re#m Sib7 Re#m
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Do# Fa#
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Ditelo anche voi che vi brucia il viso
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che qualche volta temete la morte.
E quella morte ha preso Lubiam
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ma quella morte ingrassa il padrone.
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Un incidente, è casuale,
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Due metri cubi di legno da poco
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Quello che conta è sempre sfruttare
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Se poche lire non valgono una vita..
Compagni voi che mi state ascoltando
che non gridate la nostra forza
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ed è un grido che vuole la guerra.
Voi non potete ancora tacere
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Mim Si7 Mim
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Re Sol
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Do Mim
non siamo bestie mandate al macello
Si7 Mim
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Compagno Lubiam, a cinquant'anni
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Chi scrive piani di produzione
alla Montecatini non li conosce.
Se poche lire non valgono una vita...
Ditelo anche voi che vi brucia il viso
che respirate un fumo acre,
che non potete tirare avanti
che qualche volta temete la morte.
E quella morte ha preso Lubiam
bruciato vivo come carbone.
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ma quella morte ingrassa il padrone.
Se poche lire non valgono una vita..
Un incidente, è casuale,
ci hanno detto i nostri signori,
ma dopo poco davanti ai forni
ci hanno messo la protezione.
Due metri cubi di legno da poco
hanno rubato una vita, che vale!
Quello che conta è sempre sfruttare
distruggere un uomo, non farlo pensare.
Se poche lire non valgono una vita..
Compagni voi che mi state ascoltando
che non gridate la nostra forza
questa è una morte che ci condanna
che chiama in causa la nostra coscienza.
Lubiam ci grida: No al padrone»
ed è un grido che vuole la guerra.
Voi non potete ancora tacere
la nostra forza ci chiama alla lotta.
Se poche lire non valgono una vita
il tuo lavoro non è del padrone,
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Fam Do7 Fam
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Mib Lab
Se poche lire non valgono una vita
Mib Lab
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parla di morte assurda e amara.
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bruci le ossa davanti ai forni.
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Ditelo anche voi che vi brucia il viso
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che qualche volta temete la morte.
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Compagni voi che mi state ascoltando
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ed è un grido che vuole la guerra.
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Due metri cubi di legno da poco
hanno rubato una vita, che vale!
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Compagni voi che mi state ascoltando
che non gridate la nostra forza
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che chiama in causa la nostra coscienza.
Lubiam ci grida: No al padrone»
ed è un grido che vuole la guerra.
Voi non potete ancora tacere
la nostra forza ci chiama alla lotta.
Se poche lire non valgono una vita
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Solm Re7 Solm
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Fa Sib
Se poche lire non valgono una vita
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Per poche lire, ora su ora,
bruci le ossa davanti ai forni.
Chi scrive piani di produzione
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Ditelo anche voi che vi brucia il viso
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che qualche volta temete la morte.
E quella morte ha preso Lubiam
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ma quella morte ingrassa il padrone.
Se poche lire non valgono una vita..
Un incidente, è casuale,
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Fa# Si
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Re#7 Sol#m
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parla di morte assurda e amara.
Per poche lire, ora su ora,
bruci le ossa davanti ai forni.
Chi scrive piani di produzione
alla Montecatini non li conosce.
Se poche lire non valgono una vita...
Ditelo anche voi che vi brucia il viso
che respirate un fumo acre,
che non potete tirare avanti
che qualche volta temete la morte.
E quella morte ha preso Lubiam
bruciato vivo come carbone.
Se questa è vita, meglio la morte
ma quella morte ingrassa il padrone.
Se poche lire non valgono una vita..
Un incidente, è casuale,
ci hanno detto i nostri signori,
ma dopo poco davanti ai forni
ci hanno messo la protezione.
Due metri cubi di legno da poco
hanno rubato una vita, che vale!
Quello che conta è sempre sfruttare
distruggere un uomo, non farlo pensare.
Se poche lire non valgono una vita..
Compagni voi che mi state ascoltando
che non gridate la nostra forza
questa è una morte che ci condanna
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Lubiam ci grida: No al padrone»
ed è un grido che vuole la guerra.
Voi non potete ancora tacere
la nostra forza ci chiama alla lotta.
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Lam Mi7 Lam
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Sol Do
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Chi scrive piani di produzione
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Se poche lire non valgono una vita...
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Un incidente, è casuale,
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Due metri cubi di legno da poco
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Quello che conta è sempre sfruttare
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Compagni voi che mi state ascoltando
che non gridate la nostra forza
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che chiama in causa la nostra coscienza.
Lubiam ci grida: No al padrone»
ed è un grido che vuole la guerra.
Voi non potete ancora tacere
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Lab Reb
Se poche lire non valgono una vita
Lab Reb
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Solb Sibm
non siamo bestie mandate al macello
Fa7 Sibm
ma voi tacete e questo è il guaio.
Compagno Lubiam, a cinquant'anni
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Per poche lire, ora su ora,
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Chi scrive piani di produzione
alla Montecatini non li conosce.
Se poche lire non valgono una vita...
Ditelo anche voi che vi brucia il viso
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che non potete tirare avanti
che qualche volta temete la morte.
E quella morte ha preso Lubiam
bruciato vivo come carbone.
Se questa è vita, meglio la morte
ma quella morte ingrassa il padrone.
Se poche lire non valgono una vita..
Un incidente, è casuale,
ci hanno detto i nostri signori,
ma dopo poco davanti ai forni
ci hanno messo la protezione.
Due metri cubi di legno da poco
hanno rubato una vita, che vale!
Quello che conta è sempre sfruttare
distruggere un uomo, non farlo pensare.
Se poche lire non valgono una vita..
Compagni voi che mi state ascoltando
che non gridate la nostra forza
questa è una morte che ci condanna
che chiama in causa la nostra coscienza.
Lubiam ci grida: No al padrone»
ed è un grido che vuole la guerra.
Voi non potete ancora tacere
la nostra forza ci chiama alla lotta.
Se poche lire non valgono una vita
il tuo lavoro non è del padrone,
ricorda Lubiam, torna a lottare
che questa storia deve finire,
ricorda Lubiam, torna a lottare
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Sim Fa#7 Sim
State a sentire, o voi tutti quanti,
Re La Sim
canto la storia di uno di noi
Sol Sim
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Fa#7 Sim
vendendo l'unica cosa che ha.
Queste due braccia più dure del ferro
ed una voglia di essere uomo
un desiderio di libertà
che tanti anni non han cancellato.
La Re
Se poche lire non valgono una vita
La Re
tutti i padroni neanche un operaio
Sol Sim
non siamo bestie mandate al macello
Fa#7 Sim
ma voi tacete e questo è il guaio.
Compagno Lubiam, a cinquant'anni
con una moglie e due figli a casa
ed una storia che parla da sola
parla di morte assurda e amara.
Per poche lire, ora su ora,
bruci le ossa davanti ai forni.
Chi scrive piani di produzione
alla Montecatini non li conosce.
Se poche lire non valgono una vita...
Ditelo anche voi che vi brucia il viso
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che qualche volta temete la morte.
E quella morte ha preso Lubiam
bruciato vivo come carbone.
Se questa è vita, meglio la morte
ma quella morte ingrassa il padrone.
Se poche lire non valgono una vita..
Un incidente, è casuale,
ci hanno detto i nostri signori,
ma dopo poco davanti ai forni
ci hanno messo la protezione.
Due metri cubi di legno da poco
hanno rubato una vita, che vale!
Quello che conta è sempre sfruttare
distruggere un uomo, non farlo pensare.
Se poche lire non valgono una vita..
Compagni voi che mi state ascoltando
che non gridate la nostra forza
questa è una morte che ci condanna
che chiama in causa la nostra coscienza.
Lubiam ci grida: No al padrone»
ed è un grido che vuole la guerra.
Voi non potete ancora tacere
la nostra forza ci chiama alla lotta.
Se poche lire non valgono una vita
il tuo lavoro non è del padrone,
ricorda Lubiam, torna a lottare
che questa storia deve finire,
ricorda Lubiam, torna a lottare
il suo sistema deve morire
il suo sistema deve morire.
Fonte
Bertelli Gualtiero, Nina, Edizioni del Gallo, 1977
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