I canti della rivoluzione francese
Un approfondimento sui canti della rivoluzione francese
Recentemente abbiamo rivolto la nostra attenzione ai canti della rivoluzione francese, inserendone una selezione nell’archivio de ilDeposito.org che fosse possibilmente rappresentativa della grande varietà di temi e di modi che ne ha attraversato la produzione. Conosciamo il ruolo formidabile nella circolazione di idee, di informazioni e propaganda che i canti hanno sempre avuto all’interno di movimenti sociali e politici nella storia, specialmente in contesti di analfabetismo ampiamente diffuso.
La rivoluzione francese non fa certo eccezione: si cantava molto, in ogni occasione. I poeti popolari componevano testi da adattare a melodie di canzoni tradizionali (alcune molto antiche) o di vaudeville alla moda. I compositori e i poeti colti producevano gli inni solenni che accompagnavano le liturgie laiche.
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La presa della Bastiglia, 14 luglio 1789
Sono arrivati sino a noi canti satirici che mettono alla berlina i monarchi, la nobiltà e il clero, canti che sono cronache di eventi o esortazioni all’azione, marce militaresche, canti anticlericali, canti didascalici e inni celebrativi.
La straordinaria diffusione della canzone è un fenomeno tipicamente francese che non trova riscontro in nessun paese d'Europa del tempo. Basti pensare che nell'arco di tempo che va dal 1787 al 1799 vengono prodotte oltre 3000 canzoni da eseguire nelle osterie, per le strade, nei circoli, nelle feste e in occasioni di cerimonie civiche. Questa enorme produzione portò, nel 1794, alla richiesta da parte degli autori affinché venisse creata una associazione fra i compositori impegnati nella produzione di musica ad uso delle feste e cerimonie pubbliche al fine di controllare i profitti degli editori parigini che avevano il monopolio della stampa di tale repertorio.
Diverse iniziative editoriali e hanno avuto luogo in Francia nel bicentenario della rivoluzione, per cui attualmente non è difficile reperire recente materiale relativo ai testi e riproposte discografiche, per quanto, alcuni canti famosi hanno attraversato la storia francese senza soluzione di continuità, ad esempio Ça ira , La carmagnole o La Marseillaise stessa, che dal 1795, con fortune e censure politiche alternate, è l’inno nazionale Francese.