La storia cantata: Strage alla stazione centrale di Bologna
(2 Agosto 1980)
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Perché il vento oramai
non ti sfiora più i capelli
per i tuoi occhi belli
per te amico canterò.
Per i tuoi giorni spezzati
nel bel mezzo della vita
per i tuoi figli non nati
per te Sergio canterò.
Canterò.... canterò... canterò
anche con la gola stretta
dalla pena canterò
perché il canto è una carezza
e con la voce... t'accarezzerò.
Per il tuo parlare allegro
per la tua pelle leggera
con la mia voce sincera
per te amico canterò.
Per il sole che hai cercato
ch'era anche il sole mio
ma il fantasma del teatro
era un assassino.
Canterò.... canterò... canterò
anche con la gola stretta
dalla pena canterò
perché il canto è una carezza
e con la voce... t'accarezzerò.
Contro quelle mani cieche
contro quella bomba nera
che ha svuotato vite piene
d'ansia di primavera.
Canterò... canterò... canterò.
Informazioni
Canzone di Lucilla Galezzi dedicata a Sergio Secci, una delle vittime dell'attentato alla Stazione di Bologna il 2 agosto 1980.
Fonte
Brano tratto dal cd "Lunario" - 2001
Scheda del canto
Autori testo
Autori musica
Anno
Lingua
Inserito da
roberto_deiana
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