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Parlato:
"Questa lettera indirizzata al Presidente
degli Stati Uniti intitolata "Perchè gli
Stati Uniti sono odiati" fu scritta nel
1998 da Robert Bowman, vescovo cattolico
di una diocesi dello stato della Florida.
Durante la guerra del Vietnam Bowman, con
il grado di tenente-colonnello, aveva
preso parte a più di cento azioni di
combattimento."
Racconti, Signor Presidente, racconti
al popolo la verità.
la smetta di spander per mari e per monti
menzogne, bugie, falsità.
È falso che, se il terrorismo minaccia
di farsi ogni giorni più forte,
gli dobbiamo rendere pan per focaccia
con mille arsenali di morte.
Non serve un sistema di Guerre Stellari,
spendendo più soldi che puoi,
per essere certi che pochi sicari
non piazzino bombe fra noi
Non dica alla gente che siamo un bersaglio
per il terrorismo che avanza
soltanto perché, per un caso o per sbaglio,
non siamo più forti abbastanza.
Non torni a ripetere quella bugia
che c'è chi ci vuole sconfitti
perché difendiamo la democrazia
e la libertà ed i diritti!
Il nostro governo, al contrario, è contento
di offrire, con tutti gli onori,
aiuti a chi esercita lo sfruttamento,
a despoti ed a dittatori.
Noi siamo un bersaglio perché siamo odiati
e resi purtroppo famosi
dai nostri governi che si son macchiati
di atti e di crimini odiosi;
che in molti paesi mandarono agenti
a fare uno sporco lavoro,
deporre od uccidere dei dirigenti
eletti dai popoli loro,
ed al loro posto piazzar qualche arnese,
sorretto dai nostri cannoni,
ansioso di vendere il proprio paese
alle nostre corporaziori.
E tu, Mossadegh, quando in Iran volevi
nazionalizzare il petrolio,
ti abbiam sostitituito con Raza Pahlevi,
lo Scià servo del monopolio.
In Cile abbiam fatto le azioni più oscene:
per le sue miniere di rame
abbiamo ucciso un uomo per bene
e messo su un despota infame.
Poi in Nicaragua ed in Guatemala:
l'America Latina tutta
l'abbiam data in mano a chi la regala
alle Compagnie della frutta.
Se ora noi siamo un bersaglio per questo,
saremo bersagli futuri:
se non cambieremo politica presto
sarem sempre meno sicuri.
Buttassimo a mare i nostri arsenali
sia chimici che nucleari,
e non addestrassimo più criminali,
squadroni di morte e sicari,
se tutti i miliardi che diamo alla CIA
per tessere ignobili trame
li dessimo invece a qualche agenzia
per dare assistenza a chi ha fame;
Allora. signor Presidente, davvero
chi mai potrà odiarci in futuro?
E il nostro paese e il popolo intero
potranno sentirsi al sicuro.
Parlato:
"Questa lettera indirizzata al Presidente
degli Stati Uniti intitolata "Perchè gli
Stati Uniti sono odiati" fu scritta nel
1998 da Robert Bowman, vescovo cattolico
di una diocesi dello stato della Florida.
Durante la guerra del Vietnam Bowman, con
il grado di tenente-colonnello, aveva
preso parte a più di cento azioni di
combattimento."
Dom
Racconti, Signor Presidente, racconti
Sib Re# Fa Sib
al popolo la veri - tà.
Do# Sol#
la smetta di spander per mari e per monti
Re# Sib
menzogne, bugie, falsità.
Fam Dom
È falso che, se il terrorismo minaccia
Sol# Re#
di farsi ogni giorni più forte,
Si Re#m
gli dobbiamo rendere pan per focaccia
Sol#m6 Sib
con mille arsenali di morte.
Re# Solm
Non serve un sistema di Guerre Stellari,
Dom6 Solm
spendendo più soldi che puoi,
Dom Sol# Fam Sib
per essere certi che pochi sicari
Re# Dom Sol Dom
non piazzino bombe fra no - i
Non dica alla gente che siamo un bersaglio
per il terrorismo che avanza
soltanto perché, per un caso o per sbaglio,
non siamo più forti abbastanza.
Non torni a ripetere quella bugia
che c'è chi ci vuole sconfitti
perché difendiamo la democrazia
e la libertà ed i diritti!
Il nostro governo, al contrario, è contento
di offrire, con tutti gli onori,
aiuti a chi esercita lo sfruttamento,
a despoti ed a dittatori.
Noi siamo un bersaglio perché siamo odiati
e resi purtroppo famosi
dai nostri governi che si son macchiati
di atti e di crimini odiosi;
che in molti paesi mandarono agenti
a fare uno sporco lavoro,
deporre od uccidere dei dirigenti
eletti dai popoli loro,
ed al loro posto piazzar qualche arnese,
sorretto dai nostri cannoni,
ansioso di vendere il proprio paese
alle nostre corporaziori.
E tu, Mossadegh, quando in Iran volevi
nazionalizzare il petrolio,
ti abbiam sostitituito con Raza Pahlevi,
lo Scià servo del monopolio.
In Cile abbiam fatto le azioni più oscene:
per le sue miniere di rame
abbiamo ucciso un uomo per bene
e messo su un despota infame.
Poi in Nicaragua ed in Guatemala:
l'America Latina tutta
l'abbiam data in mano a chi la regala
alle Compagnie della frutta.
Se ora noi siamo un bersaglio per questo,
saremo bersagli futuri:
se non cambieremo politica presto
sarem sempre meno sicuri.
Buttassimo a mare i nostri arsenali
sia chimici che nucleari,
e non addestrassimo più criminali,
squadroni di morte e sicari,
Re# Solm
se tutti i miliardi che diamo alla CIA
Dom6 Solm
per tessere ignobili trame
Dom Sol# Fam Sib
li dessimo invece a qualche agenzia
Re# Dom Sol Sol#Do7
per dare assistenza a chi ha fa - me;
Fam Sib Re# Sol
Allora. signor Presidente, davvero
Dom Fam Dom
chi mai potrà odiarci in futuro?
Sol# Sib Re# Sol
E il nostro paese e il popolo intero
Dom Do# Sol Dom
potranno sentirsi al sicu - ro.
Parlato:
"Questa lettera indirizzata al Presidente
degli Stati Uniti intitolata "Perchè gli
Stati Uniti sono odiati" fu scritta nel
1998 da Robert Bowman, vescovo cattolico
di una diocesi dello stato della Florida.
Durante la guerra del Vietnam Bowman, con
il grado di tenente-colonnello, aveva
preso parte a più di cento azioni di
combattimento."
Do#m
Racconti, Signor Presidente, racconti
Si Mi Fa# Si
al popolo la veri - tà.
Re La
la smetta di spander per mari e per monti
Mi Si
menzogne, bugie, falsità.
Fa#m Do#m
È falso che, se il terrorismo minaccia
La Mi
di farsi ogni giorni più forte,
Do Mim
gli dobbiamo rendere pan per focaccia
Lam6 Si
con mille arsenali di morte.
Mi Sol#m
Non serve un sistema di Guerre Stellari,
Do#m6 Sol#m
spendendo più soldi che puoi,
Do#m La Fa#m Si
per essere certi che pochi sicari
Mi Do#m Sol# Do#m
non piazzino bombe fra no - i
Non dica alla gente che siamo un bersaglio
per il terrorismo che avanza
soltanto perché, per un caso o per sbaglio,
non siamo più forti abbastanza.
Non torni a ripetere quella bugia
che c'è chi ci vuole sconfitti
perché difendiamo la democrazia
e la libertà ed i diritti!
Il nostro governo, al contrario, è contento
di offrire, con tutti gli onori,
aiuti a chi esercita lo sfruttamento,
a despoti ed a dittatori.
Noi siamo un bersaglio perché siamo odiati
e resi purtroppo famosi
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che in molti paesi mandarono agenti
a fare uno sporco lavoro,
deporre od uccidere dei dirigenti
eletti dai popoli loro,
ed al loro posto piazzar qualche arnese,
sorretto dai nostri cannoni,
ansioso di vendere il proprio paese
alle nostre corporaziori.
E tu, Mossadegh, quando in Iran volevi
nazionalizzare il petrolio,
ti abbiam sostitituito con Raza Pahlevi,
lo Scià servo del monopolio.
In Cile abbiam fatto le azioni più oscene:
per le sue miniere di rame
abbiamo ucciso un uomo per bene
e messo su un despota infame.
Poi in Nicaragua ed in Guatemala:
l'America Latina tutta
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Se ora noi siamo un bersaglio per questo,
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sarem sempre meno sicuri.
Buttassimo a mare i nostri arsenali
sia chimici che nucleari,
e non addestrassimo più criminali,
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se tutti i miliardi che diamo alla CIA
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per tessere ignobili trame
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li dessimo invece a qualche agenzia
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Allora. signor Presidente, davvero
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E il nostro paese e il popolo intero
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potranno sentirsi al sicu - ro.
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degli Stati Uniti intitolata "Perchè gli
Stati Uniti sono odiati" fu scritta nel
1998 da Robert Bowman, vescovo cattolico
di una diocesi dello stato della Florida.
Durante la guerra del Vietnam Bowman, con
il grado di tenente-colonnello, aveva
preso parte a più di cento azioni di
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Rem
Racconti, Signor Presidente, racconti
Do Fa Sol Do
al popolo la veri - tà.
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menzogne, bugie, falsità.
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È falso che, se il terrorismo minaccia
Sib Fa
di farsi ogni giorni più forte,
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gli dobbiamo rendere pan per focaccia
Sibm6 Do
con mille arsenali di morte.
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Non serve un sistema di Guerre Stellari,
Rem6 Lam
spendendo più soldi che puoi,
Rem Sib Solm Do
per essere certi che pochi sicari
Fa Rem La Rem
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per il terrorismo che avanza
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non siamo più forti abbastanza.
Non torni a ripetere quella bugia
che c'è chi ci vuole sconfitti
perché difendiamo la democrazia
e la libertà ed i diritti!
Il nostro governo, al contrario, è contento
di offrire, con tutti gli onori,
aiuti a chi esercita lo sfruttamento,
a despoti ed a dittatori.
Noi siamo un bersaglio perché siamo odiati
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dai nostri governi che si son macchiati
di atti e di crimini odiosi;
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a fare uno sporco lavoro,
deporre od uccidere dei dirigenti
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ed al loro posto piazzar qualche arnese,
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E tu, Mossadegh, quando in Iran volevi
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lo Scià servo del monopolio.
In Cile abbiam fatto le azioni più oscene:
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abbiamo ucciso un uomo per bene
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Poi in Nicaragua ed in Guatemala:
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Se ora noi siamo un bersaglio per questo,
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per tessere ignobili trame
Rem Sib Solm Do
li dessimo invece a qualche agenzia
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Allora. signor Presidente, davvero
Rem Solm Rem
chi mai potrà odiarci in futuro?
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E il nostro paese e il popolo intero
Rem Re# La Rem
potranno sentirsi al sicu - ro.
Parlato:
"Questa lettera indirizzata al Presidente
degli Stati Uniti intitolata "Perchè gli
Stati Uniti sono odiati" fu scritta nel
1998 da Robert Bowman, vescovo cattolico
di una diocesi dello stato della Florida.
Durante la guerra del Vietnam Bowman, con
il grado di tenente-colonnello, aveva
preso parte a più di cento azioni di
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Re#m
Racconti, Signor Presidente, racconti
Do# Fa# Sol# Do#
al popolo la veri - tà.
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gli dobbiamo rendere pan per focaccia
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con mille arsenali di morte.
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Non serve un sistema di Guerre Stellari,
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E tu, Mossadegh, quando in Iran volevi
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Poi in Nicaragua ed in Guatemala:
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Se ora noi siamo un bersaglio per questo,
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Buttassimo a mare i nostri arsenali
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e non addestrassimo più criminali,
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Re#m Si Sol#m Do#
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Fa# Re#m Sib Si Re#7
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Sol#m Do# Fa# Sib
Allora. signor Presidente, davvero
Re#m Sol#m Re#m
chi mai potrà odiarci in futuro?
Si Do# Fa# Sib
E il nostro paese e il popolo intero
Re#m Mi Sib Re#m
potranno sentirsi al sicu - ro.
Parlato:
"Questa lettera indirizzata al Presidente
degli Stati Uniti intitolata "Perchè gli
Stati Uniti sono odiati" fu scritta nel
1998 da Robert Bowman, vescovo cattolico
di una diocesi dello stato della Florida.
Durante la guerra del Vietnam Bowman, con
il grado di tenente-colonnello, aveva
preso parte a più di cento azioni di
combattimento."
Mim
Racconti, Signor Presidente, racconti
Re Sol La Re
al popolo la veri - tà.
Fa Do
la smetta di spander per mari e per monti
Sol Re
menzogne, bugie, falsità.
Lam Mim
È falso che, se il terrorismo minaccia
Do Sol
di farsi ogni giorni più forte,
Re# Solm
gli dobbiamo rendere pan per focaccia
Dom6 Re
con mille arsenali di morte.
Sol Sim
Non serve un sistema di Guerre Stellari,
Mim6 Sim
spendendo più soldi che puoi,
Mim Do Lam Re
per essere certi che pochi sicari
Sol Mim Si Mim
non piazzino bombe fra no - i
Non dica alla gente che siamo un bersaglio
per il terrorismo che avanza
soltanto perché, per un caso o per sbaglio,
non siamo più forti abbastanza.
Non torni a ripetere quella bugia
che c'è chi ci vuole sconfitti
perché difendiamo la democrazia
e la libertà ed i diritti!
Il nostro governo, al contrario, è contento
di offrire, con tutti gli onori,
aiuti a chi esercita lo sfruttamento,
a despoti ed a dittatori.
Noi siamo un bersaglio perché siamo odiati
e resi purtroppo famosi
dai nostri governi che si son macchiati
di atti e di crimini odiosi;
che in molti paesi mandarono agenti
a fare uno sporco lavoro,
deporre od uccidere dei dirigenti
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ed al loro posto piazzar qualche arnese,
sorretto dai nostri cannoni,
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alle nostre corporaziori.
E tu, Mossadegh, quando in Iran volevi
nazionalizzare il petrolio,
ti abbiam sostitituito con Raza Pahlevi,
lo Scià servo del monopolio.
In Cile abbiam fatto le azioni più oscene:
per le sue miniere di rame
abbiamo ucciso un uomo per bene
e messo su un despota infame.
Poi in Nicaragua ed in Guatemala:
l'America Latina tutta
l'abbiam data in mano a chi la regala
alle Compagnie della frutta.
Se ora noi siamo un bersaglio per questo,
saremo bersagli futuri:
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sarem sempre meno sicuri.
Buttassimo a mare i nostri arsenali
sia chimici che nucleari,
e non addestrassimo più criminali,
squadroni di morte e sicari,
Sol Sim
se tutti i miliardi che diamo alla CIA
Mim6 Sim
per tessere ignobili trame
Mim Do Lam Re
li dessimo invece a qualche agenzia
Sol Mim Si Do Mi7
per dare assistenza a chi ha fa - me;
Lam Re Sol Si
Allora. signor Presidente, davvero
Mim Lam Mim
chi mai potrà odiarci in futuro?
Do Re Sol Si
E il nostro paese e il popolo intero
Mim Fa Si Mim
potranno sentirsi al sicu - ro.
Parlato:
"Questa lettera indirizzata al Presidente
degli Stati Uniti intitolata "Perchè gli
Stati Uniti sono odiati" fu scritta nel
1998 da Robert Bowman, vescovo cattolico
di una diocesi dello stato della Florida.
Durante la guerra del Vietnam Bowman, con
il grado di tenente-colonnello, aveva
preso parte a più di cento azioni di
combattimento."
Fam
Racconti, Signor Presidente, racconti
Mib Lab Sib Mib
al popolo la veri - tà.
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la smetta di spander per mari e per monti
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menzogne, bugie, falsità.
Sibm Fam
È falso che, se il terrorismo minaccia
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di farsi ogni giorni più forte,
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gli dobbiamo rendere pan per focaccia
Rebm6 Mib
con mille arsenali di morte.
Lab Dom
Non serve un sistema di Guerre Stellari,
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spendendo più soldi che puoi,
Fam Reb Sibm Mib
per essere certi che pochi sicari
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non piazzino bombe fra no - i
Non dica alla gente che siamo un bersaglio
per il terrorismo che avanza
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e la libertà ed i diritti!
Il nostro governo, al contrario, è contento
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E tu, Mossadegh, quando in Iran volevi
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ti abbiam sostitituito con Raza Pahlevi,
lo Scià servo del monopolio.
In Cile abbiam fatto le azioni più oscene:
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abbiamo ucciso un uomo per bene
e messo su un despota infame.
Poi in Nicaragua ed in Guatemala:
l'America Latina tutta
l'abbiam data in mano a chi la regala
alle Compagnie della frutta.
Se ora noi siamo un bersaglio per questo,
saremo bersagli futuri:
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sarem sempre meno sicuri.
Buttassimo a mare i nostri arsenali
sia chimici che nucleari,
e non addestrassimo più criminali,
squadroni di morte e sicari,
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se tutti i miliardi che diamo alla CIA
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per tessere ignobili trame
Fam Reb Sibm Mib
li dessimo invece a qualche agenzia
Lab Fam Do Reb Fa7
per dare assistenza a chi ha fa - me;
Sibm Mib Lab Do
Allora. signor Presidente, davvero
Fam Sibm Fam
chi mai potrà odiarci in futuro?
Reb Mib Lab Do
E il nostro paese e il popolo intero
Fam Solb Do Fam
potranno sentirsi al sicu - ro.
Parlato:
"Questa lettera indirizzata al Presidente
degli Stati Uniti intitolata "Perchè gli
Stati Uniti sono odiati" fu scritta nel
1998 da Robert Bowman, vescovo cattolico
di una diocesi dello stato della Florida.
Durante la guerra del Vietnam Bowman, con
il grado di tenente-colonnello, aveva
preso parte a più di cento azioni di
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Fa#m
Racconti, Signor Presidente, racconti
Mi La Si Mi
al popolo la veri - tà.
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la smetta di spander per mari e per monti
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Sim Fa#m
È falso che, se il terrorismo minaccia
Re La
di farsi ogni giorni più forte,
Fa Lam
gli dobbiamo rendere pan per focaccia
Rem6 Mi
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La Do#m
Non serve un sistema di Guerre Stellari,
Fa#m6 Do#m
spendendo più soldi che puoi,
Fa#m Re Sim Mi
per essere certi che pochi sicari
La Fa#m Do# Fa#m
non piazzino bombe fra no - i
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per il terrorismo che avanza
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E tu, Mossadegh, quando in Iran volevi
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In Cile abbiam fatto le azioni più oscene:
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Poi in Nicaragua ed in Guatemala:
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Se ora noi siamo un bersaglio per questo,
saremo bersagli futuri:
se non cambieremo politica presto
sarem sempre meno sicuri.
Buttassimo a mare i nostri arsenali
sia chimici che nucleari,
e non addestrassimo più criminali,
squadroni di morte e sicari,
La Do#m
se tutti i miliardi che diamo alla CIA
Fa#m6 Do#m
per tessere ignobili trame
Fa#m Re Sim Mi
li dessimo invece a qualche agenzia
La Fa#m Do# Re Fa#7
per dare assistenza a chi ha fa - me;
Sim Mi La Do#
Allora. signor Presidente, davvero
Fa#m Sim Fa#m
chi mai potrà odiarci in futuro?
Re Mi La Do#
E il nostro paese e il popolo intero
Fa#m Sol Do# Fa#m
potranno sentirsi al sicu - ro.
Parlato:
"Questa lettera indirizzata al Presidente
degli Stati Uniti intitolata "Perchè gli
Stati Uniti sono odiati" fu scritta nel
1998 da Robert Bowman, vescovo cattolico
di una diocesi dello stato della Florida.
Durante la guerra del Vietnam Bowman, con
il grado di tenente-colonnello, aveva
preso parte a più di cento azioni di
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Solm
Racconti, Signor Presidente, racconti
Fa Sib Do Fa
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Sol# Re#
la smetta di spander per mari e per monti
Sib Fa
menzogne, bugie, falsità.
Dom Solm
È falso che, se il terrorismo minaccia
Re# Sib
di farsi ogni giorni più forte,
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Non serve un sistema di Guerre Stellari,
Solm6 Rem
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Solm Re# Dom Fa
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per il terrorismo che avanza
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Non torni a ripetere quella bugia
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Noi siamo un bersaglio perché siamo odiati
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E tu, Mossadegh, quando in Iran volevi
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lo Scià servo del monopolio.
In Cile abbiam fatto le azioni più oscene:
per le sue miniere di rame
abbiamo ucciso un uomo per bene
e messo su un despota infame.
Poi in Nicaragua ed in Guatemala:
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alle Compagnie della frutta.
Se ora noi siamo un bersaglio per questo,
saremo bersagli futuri:
se non cambieremo politica presto
sarem sempre meno sicuri.
Buttassimo a mare i nostri arsenali
sia chimici che nucleari,
e non addestrassimo più criminali,
squadroni di morte e sicari,
Sib Rem
se tutti i miliardi che diamo alla CIA
Solm6 Rem
per tessere ignobili trame
Solm Re# Dom Fa
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Sib Solm Re Re# Sol7
per dare assistenza a chi ha fa - me;
Dom Fa Sib Re
Allora. signor Presidente, davvero
Solm Dom Solm
chi mai potrà odiarci in futuro?
Re# Fa Sib Re
E il nostro paese e il popolo intero
Solm Sol# Re Solm
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Parlato:
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1998 da Robert Bowman, vescovo cattolico
di una diocesi dello stato della Florida.
Durante la guerra del Vietnam Bowman, con
il grado di tenente-colonnello, aveva
preso parte a più di cento azioni di
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Sol#m
Racconti, Signor Presidente, racconti
Fa# Si Do# Fa#
al popolo la veri - tà.
La Mi
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menzogne, bugie, falsità.
Do#m Sol#m
È falso che, se il terrorismo minaccia
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di farsi ogni giorni più forte,
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gli dobbiamo rendere pan per focaccia
Mim6 Fa#
con mille arsenali di morte.
Si Re#m
Non serve un sistema di Guerre Stellari,
Sol#m6 Re#m
spendendo più soldi che puoi,
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Si Sol#m Re# Sol#m
non piazzino bombe fra no - i
Non dica alla gente che siamo un bersaglio
per il terrorismo che avanza
soltanto perché, per un caso o per sbaglio,
non siamo più forti abbastanza.
Non torni a ripetere quella bugia
che c'è chi ci vuole sconfitti
perché difendiamo la democrazia
e la libertà ed i diritti!
Il nostro governo, al contrario, è contento
di offrire, con tutti gli onori,
aiuti a chi esercita lo sfruttamento,
a despoti ed a dittatori.
Noi siamo un bersaglio perché siamo odiati
e resi purtroppo famosi
dai nostri governi che si son macchiati
di atti e di crimini odiosi;
che in molti paesi mandarono agenti
a fare uno sporco lavoro,
deporre od uccidere dei dirigenti
eletti dai popoli loro,
ed al loro posto piazzar qualche arnese,
sorretto dai nostri cannoni,
ansioso di vendere il proprio paese
alle nostre corporaziori.
E tu, Mossadegh, quando in Iran volevi
nazionalizzare il petrolio,
ti abbiam sostitituito con Raza Pahlevi,
lo Scià servo del monopolio.
In Cile abbiam fatto le azioni più oscene:
per le sue miniere di rame
abbiamo ucciso un uomo per bene
e messo su un despota infame.
Poi in Nicaragua ed in Guatemala:
l'America Latina tutta
l'abbiam data in mano a chi la regala
alle Compagnie della frutta.
Se ora noi siamo un bersaglio per questo,
saremo bersagli futuri:
se non cambieremo politica presto
sarem sempre meno sicuri.
Buttassimo a mare i nostri arsenali
sia chimici che nucleari,
e non addestrassimo più criminali,
squadroni di morte e sicari,
Si Re#m
se tutti i miliardi che diamo alla CIA
Sol#m6 Re#m
per tessere ignobili trame
Sol#m Mi Do#m Fa#
li dessimo invece a qualche agenzia
Si Sol#m Re# Mi Sol#7
per dare assistenza a chi ha fa - me;
Do#m Fa# Si Re#
Allora. signor Presidente, davvero
Sol#m Do#m Sol#m
chi mai potrà odiarci in futuro?
Mi Fa# Si Re#
E il nostro paese e il popolo intero
Sol#m La Re# Sol#m
potranno sentirsi al sicu - ro.
Parlato:
"Questa lettera indirizzata al Presidente
degli Stati Uniti intitolata "Perchè gli
Stati Uniti sono odiati" fu scritta nel
1998 da Robert Bowman, vescovo cattolico
di una diocesi dello stato della Florida.
Durante la guerra del Vietnam Bowman, con
il grado di tenente-colonnello, aveva
preso parte a più di cento azioni di
combattimento."
Lam
Racconti, Signor Presidente, racconti
Sol Do Re Sol
al popolo la veri - tà.
Sib Fa
la smetta di spander per mari e per monti
Do Sol
menzogne, bugie, falsità.
Rem Lam
È falso che, se il terrorismo minaccia
Fa Do
di farsi ogni giorni più forte,
Sol# Dom
gli dobbiamo rendere pan per focaccia
Fam6 Sol
con mille arsenali di morte.
Do Mim
Non serve un sistema di Guerre Stellari,
Lam6 Mim
spendendo più soldi che puoi,
Lam Fa Rem Sol
per essere certi che pochi sicari
Do Lam Mi Lam
non piazzino bombe fra no - i
Non dica alla gente che siamo un bersaglio
per il terrorismo che avanza
soltanto perché, per un caso o per sbaglio,
non siamo più forti abbastanza.
Non torni a ripetere quella bugia
che c'è chi ci vuole sconfitti
perché difendiamo la democrazia
e la libertà ed i diritti!
Il nostro governo, al contrario, è contento
di offrire, con tutti gli onori,
aiuti a chi esercita lo sfruttamento,
a despoti ed a dittatori.
Noi siamo un bersaglio perché siamo odiati
e resi purtroppo famosi
dai nostri governi che si son macchiati
di atti e di crimini odiosi;
che in molti paesi mandarono agenti
a fare uno sporco lavoro,
deporre od uccidere dei dirigenti
eletti dai popoli loro,
ed al loro posto piazzar qualche arnese,
sorretto dai nostri cannoni,
ansioso di vendere il proprio paese
alle nostre corporaziori.
E tu, Mossadegh, quando in Iran volevi
nazionalizzare il petrolio,
ti abbiam sostitituito con Raza Pahlevi,
lo Scià servo del monopolio.
In Cile abbiam fatto le azioni più oscene:
per le sue miniere di rame
abbiamo ucciso un uomo per bene
e messo su un despota infame.
Poi in Nicaragua ed in Guatemala:
l'America Latina tutta
l'abbiam data in mano a chi la regala
alle Compagnie della frutta.
Se ora noi siamo un bersaglio per questo,
saremo bersagli futuri:
se non cambieremo politica presto
sarem sempre meno sicuri.
Buttassimo a mare i nostri arsenali
sia chimici che nucleari,
e non addestrassimo più criminali,
squadroni di morte e sicari,
Do Mim
se tutti i miliardi che diamo alla CIA
Lam6 Mim
per tessere ignobili trame
Lam Fa Rem Sol
li dessimo invece a qualche agenzia
Do Lam Mi Fa La7
per dare assistenza a chi ha fa - me;
Rem Sol Do Mi
Allora. signor Presidente, davvero
Lam Rem Lam
chi mai potrà odiarci in futuro?
Fa Sol Do Mi
E il nostro paese e il popolo intero
Lam Sib Mi Lam
potranno sentirsi al sicu - ro.
Parlato:
"Questa lettera indirizzata al Presidente
degli Stati Uniti intitolata "Perchè gli
Stati Uniti sono odiati" fu scritta nel
1998 da Robert Bowman, vescovo cattolico
di una diocesi dello stato della Florida.
Durante la guerra del Vietnam Bowman, con
il grado di tenente-colonnello, aveva
preso parte a più di cento azioni di
combattimento."
Sibm
Racconti, Signor Presidente, racconti
Lab Reb Mib Lab
al popolo la veri - tà.
Si Solb
la smetta di spander per mari e per monti
Reb Lab
menzogne, bugie, falsità.
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È falso che, se il terrorismo minaccia
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di farsi ogni giorni più forte,
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gli dobbiamo rendere pan per focaccia
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con mille arsenali di morte.
Reb Fam
Non serve un sistema di Guerre Stellari,
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spendendo più soldi che puoi,
Sibm Solb Mibm Lab
per essere certi che pochi sicari
Reb Sibm Fa Sibm
non piazzino bombe fra no - i
Non dica alla gente che siamo un bersaglio
per il terrorismo che avanza
soltanto perché, per un caso o per sbaglio,
non siamo più forti abbastanza.
Non torni a ripetere quella bugia
che c'è chi ci vuole sconfitti
perché difendiamo la democrazia
e la libertà ed i diritti!
Il nostro governo, al contrario, è contento
di offrire, con tutti gli onori,
aiuti a chi esercita lo sfruttamento,
a despoti ed a dittatori.
Noi siamo un bersaglio perché siamo odiati
e resi purtroppo famosi
dai nostri governi che si son macchiati
di atti e di crimini odiosi;
che in molti paesi mandarono agenti
a fare uno sporco lavoro,
deporre od uccidere dei dirigenti
eletti dai popoli loro,
ed al loro posto piazzar qualche arnese,
sorretto dai nostri cannoni,
ansioso di vendere il proprio paese
alle nostre corporaziori.
E tu, Mossadegh, quando in Iran volevi
nazionalizzare il petrolio,
ti abbiam sostitituito con Raza Pahlevi,
lo Scià servo del monopolio.
In Cile abbiam fatto le azioni più oscene:
per le sue miniere di rame
abbiamo ucciso un uomo per bene
e messo su un despota infame.
Poi in Nicaragua ed in Guatemala:
l'America Latina tutta
l'abbiam data in mano a chi la regala
alle Compagnie della frutta.
Se ora noi siamo un bersaglio per questo,
saremo bersagli futuri:
se non cambieremo politica presto
sarem sempre meno sicuri.
Buttassimo a mare i nostri arsenali
sia chimici che nucleari,
e non addestrassimo più criminali,
squadroni di morte e sicari,
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se tutti i miliardi che diamo alla CIA
Sibm6 Fam
per tessere ignobili trame
Sibm Solb Mibm Lab
li dessimo invece a qualche agenzia
Reb Sibm Fa SolbSib7
per dare assistenza a chi ha fa - me;
Mibm Lab Reb Fa
Allora. signor Presidente, davvero
Sibm Mibm Sibm
chi mai potrà odiarci in futuro?
Solb Lab Reb Fa
E il nostro paese e il popolo intero
Sibm Si Fa Sibm
potranno sentirsi al sicu - ro.
Parlato:
"Questa lettera indirizzata al Presidente
degli Stati Uniti intitolata "Perchè gli
Stati Uniti sono odiati" fu scritta nel
1998 da Robert Bowman, vescovo cattolico
di una diocesi dello stato della Florida.
Durante la guerra del Vietnam Bowman, con
il grado di tenente-colonnello, aveva
preso parte a più di cento azioni di
combattimento."
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Racconti, Signor Presidente, racconti
La Re Mi La
al popolo la veri - tà.
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la smetta di spander per mari e per monti
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menzogne, bugie, falsità.
Mim Sim
È falso che, se il terrorismo minaccia
Sol Re
di farsi ogni giorni più forte,
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gli dobbiamo rendere pan per focaccia
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con mille arsenali di morte.
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per essere certi che pochi sicari
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Non dica alla gente che siamo un bersaglio
per il terrorismo che avanza
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non siamo più forti abbastanza.
Non torni a ripetere quella bugia
che c'è chi ci vuole sconfitti
perché difendiamo la democrazia
e la libertà ed i diritti!
Il nostro governo, al contrario, è contento
di offrire, con tutti gli onori,
aiuti a chi esercita lo sfruttamento,
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Noi siamo un bersaglio perché siamo odiati
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E tu, Mossadegh, quando in Iran volevi
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ti abbiam sostitituito con Raza Pahlevi,
lo Scià servo del monopolio.
In Cile abbiam fatto le azioni più oscene:
per le sue miniere di rame
abbiamo ucciso un uomo per bene
e messo su un despota infame.
Poi in Nicaragua ed in Guatemala:
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l'abbiam data in mano a chi la regala
alle Compagnie della frutta.
Se ora noi siamo un bersaglio per questo,
saremo bersagli futuri:
se non cambieremo politica presto
sarem sempre meno sicuri.
Buttassimo a mare i nostri arsenali
sia chimici che nucleari,
e non addestrassimo più criminali,
squadroni di morte e sicari,
Re Fa#m
se tutti i miliardi che diamo alla CIA
Sim6 Fa#m
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Sim Sol Mim La
li dessimo invece a qualche agenzia
Re Sim Fa# Sol Si7
per dare assistenza a chi ha fa - me;
Mim La Re Fa#
Allora. signor Presidente, davvero
Sim Mim Sim
chi mai potrà odiarci in futuro?
Sol La Re Fa#
E il nostro paese e il popolo intero
Sim Do Fa# Sim
potranno sentirsi al sicu - ro.
Fonte
Amodei Fausto, Per fortuna c'è il cavaliere, Nota, 2005
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