Che ne sapete voi
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Che ne sapete voi
di queste nostre cose
di morte e di lavoro
lavoro senza posa
Il nostro mondo è fatto
di buio e di squallore
di grida soffocate
di cose non pensate
di morti silenziose
e di vite sprecate
Che ne sapete voi
di queste nostre cose
di morte e di lavoro
lavoro senza posa
Non state a raccontarci
che questo mondo è nostro
è nostra la fatica
la fame ed il dolore
viviamo senza vita
crepiamo di più morti
Che ne sapete voi
di queste nostre cose
di morte e di lavoro
lavoro senza posa
Nel giorno dell'accusa
staremo sempre zitti
diranno i nostri volti
ottusi ed abbrutiti
nel giorno dell'accusa
comincia l'altra vita
Che ne sapete voi
di queste nostre cose
di morte e di lavoro
lavoro senza posa
Informazioni
Nei primi anni '60 facevo parte del Comitato Federale della FGCI catanese; alle riunioni del Comitato venivano i compagni di tutta la provincia e così conobbi un giovane bracciante di 15/16 anni. Era di Bronte, era scuro scuro, con gli occhi intelligentissimi e vivaci. Dopo circa un anno lo rividi, ma era completamente spento. Il lavoro in campagna, sotto padrone, lo aveva schiantato. La canzone è nata per lui. Dopo più di 50 anni ho rivisto gli stessi occhi, nei visi degli immigrati deportati nei 'centri di accoglienza'; dopo mesi e mesi di ozio forzato guardano da dietro le reti e aspettano, spenti anche loro (Francesco "Ciccio" Giuffrida)
Scheda del canto
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Inserito da
Francesco Giuffrida
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Commenti
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Francesco Giuffrida il 01/08/2019 - 13:08 ha scritto:
Il testo per qualche motivo è completamente guasto. Lo riscrivo qua sotto.
Che ne sapete voi
di queste nostre cose
di morte e di lavoro
lavoro senza posa
Il nostro mondo è fatto
di buio e di squallore
di grida soffocate
di cose non pensate
di morti silenziose
e di vite sprecate
Che ne sapete voi
. . . . . .
Non state a raccontarci
che questo mondo è nostro
è nostra la fatica
la fame ed il dolore
viviamo senza vita
crepiamo di più morti
Che ne sapete voi
. . . . . .
Nel giorno dell'accusa
staremo sempre zitti
diranno i nostri volti
ottusi ed abbrutiti
nel giorno dell'accusa
comincia l'altra vita
E lo saprete voi
di queste nostre cose
di morte e di lavoro
lavoro senza posa