Il 9 maggio 1965 a Milano si chiusero ufficialmente e solennemente le commemorazioni del ventennale della liberazione dal nazifascismo. La piazza fu per la prima volta artefice della rottura della sacralità delle celebrazioni ufficiali della resistenza, ruppe con la solennità dei discorsi istituzionali supporta dall’impeto di circa 80.000 partigiani accorsi da tutta Italia in Piazza Duomo, che non avevano dimenticato di indossare oltre al tricolore anche il fazzoletto rosso. Il discorso del Presidente Saragat fu completamente ignorato dalla piazza milanese che invece di celebrare la festa della liberazione preferì organizzare un corteo diretto all’ambasciata americana, per protestare contro la guerra del Vietnam.