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Viva la guerra, li sbudellamenti,
le rapine alla banca, le sassate,
viva li stiaffi, i morsi, le puntate,
la droga, la violenza, i rapimenti,
viva la fame, viva l' accidenti,
l'operazioni, le revorverate,
evviva le stazioni bombardate,
i ladri, l’assassini, i delinquenti;
e abbasso tutto il resto, l' onestà
la fratellanza, l'uso del cervello,
i bimbi, i vecchi, la cordialità
che vien dall'amore e dalla pace
più tutto quanto al mondo c' è di bello
ma che, si vede, a tutti nun ni piace.
Forse la vita è solo una pazzia
che succhia ir sangue e sputa l' armonia.
Informazioni
E’ un sonetto caudato scritto da un poeta livornese, Luciano Tarabella. La musica di impianto popolaresco è di Pardo Fornaciari. L’abbiam cantata in tanti davanti a Camp Darby (base americana), provocando serie crisi di identità a polizia e carabinieri a cavallo. Del resto è noto che i cavalli sono animali poco avvezzi ai sarcasmi.
Fonte
Pardo Fornaciari
Scheda del canto
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