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Povera gente...
vengono dal paese mio
due giorni e una notte
in treno...
Sempre in treno
le valigie di cartone
i figli, la moglie
e 'sta creatura appena nata
che vomita
tutto quello che ha mangiato
e qualche volta
arriva già morta...
Povera gente...
arrivano a Torino
alla stazione
c'è il solito imbroglione
che li ingaggia nella carovana
manovale, sterratore,
dodici ore senza contratto,
giornaliero,
un quinto al procuratore,
dormitorio: in quaranta
tutti in un camerone
300 lire a letto
la mutua nemmeno li paga
lavorare tanto per campare
per non morire...
Povera gente
vengono dal paese mio
un mese, due mesi: finito!
Torna la paese
col foglio di via!
Ma che ci torno a fare?
In questo paese
non c'è nessuno:
un vecchio, due donne
un prete, una capra
e un cane...
Piglia il treno!
Addio, amore...
In Svizzera c'è lavoro!
Herrià ià
herrià ià
herrià ià!
In Svizzera: in un cantiere!
In Germania: alla ghisa!
In Belgio: in galleria!
Scoppia la mina!
Che disastro!
Sono 50, 70, 100!
Tutti emigranti!
Muoiono come mosche
questi emigranti!
La mina! La mina!!
Informazioni
Dallo spettacolo di Nuova Scena "Qui tutto bene e così spero di te - Emigrazione e imperialismo", 1971, di Vittorio Franceschi.
Fonte
Nuova Scena, LP Qui tutto bene e così spero di te - Emigrazione e imperialismo, Nuova Scena NS, 1971
Scheda del canto
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