Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio
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La storia cantata: La decapitazione di Sante Caserio
(16 Agosto 1894)
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Il sedici di agosto, sul far della mattina,
Il boia avea disposto l'orrenda ghigliottina,
Mentre Caserio dormiva ancor
Senza pensare al triste orror.
Entran nella prigione direttore e prefetto,
Con voce di emozione svegliarono il giovinetto;
Disse svegliandosi: "Che cosa c'è?".
"è giunta l'ora, alzatevi in piè".
Udita la notizia si cambiò nell'istante,
Veduta la giustizia stupì tutto tremante;
Il chieser: "Prima di andare a morir,
Dite se avete nulla da dir".
Così disse al prefetto: "Allor ch'io morto sia,
Prego, questo biglietto date alla madre mia;
Posso fidarmi che lei lo avrà ?
Mi raccomando per carità .
Altro non ho da dire: schiudetemi le porte,
Finito è il mio soffrire, via datemi la morte;
E tu, mia madre, dai fine al duol
E datti pace del tuo figliuol".
Poi con precauzione dal boia fu legato
E in piazza di Lione fu quindi trasportato
E spinto a forza il capo entrò
Nella mannaia che lo troncò.
Spettacolo di gioia la Francia manifesta,
Gridando: "Evviva il boia che gli tagliò la testa!"
Gente tiranna e senza cuor,
Chi sprezza e ride l'altrui dolor.
Allor che n'ebbe avviso l'amata genitrice,
Le lacrime nel viso scorreano all'infelice;
Era contenta la madre almen
Pria di morire stringerlo al sen.
L'orribile dolore le fè bagnare il ciglio,
Pensar solo al terrore che li piombò nel figlio;
Misera madre, quanto soffrì
Quando tal nuova del figlio udì!
Io pregherò l'Eterno, o figlio sventurato,
Che dal tremendo averno ti faccia liberato;
Così, pregando con forte zel,
L'alma divisa ritorni in ciel!
Do
Il sedici di agosto,
Sol7
sul far della mattina,
Il boia avea disposto
Do
l'orrenda ghigliottina,
Fa Do
Mentre Caserio dormiva ancor
Sol7 Do
Senza pensare al triste orror.
Entran nella prigione
direttore e prefetto,
Con voce di emozione
svegliarono il giovinetto;
Disse svegliandosi: "Che cosa c'è?".
"è giunta l'ora, alzatevi in piè".
Udita la notizia
si cambiò nell'istante,
Veduta la giustizia
stupì tutto tremante;
Il chieser: "Prima di andare a morir,
Dite se avete nulla da dir".
Così disse al prefetto:
"Allor ch'io morto sia,
Prego, questo biglietto
date alla madre mia;
Posso fidarmi che lei lo avrà ?
Mi raccomando per carità .
Altro non ho da dire:
schiudetemi le porte,
Finito è il mio soffrire,
via datemi la morte;
E tu, mia madre, dai fine al duol
E datti pace del tuo figliuol".
Poi con precauzione
dal boia fu legato
E in piazza di Lione fu quindi trasportato
E spinto a forza il capo entrò
Nella mannaia che lo troncò.
Spettacolo di gioia
la Francia manifesta,
Gridando: "Evviva il boia che gli tagliò la testa!"
Gente tiranna e senza cuor,
Chi sprezza e ride l'altrui dolor.
Allor che n'ebbe avviso
l'amata genitrice,
Le lacrime nel viso scorreano all'infelice;
Era contenta la madre almen
Pria di morire stringerlo al sen.
L'orribile dolore
le fè bagnare il ciglio,
Pensar solo al terrore che li piombò nel figlio;
Misera madre, quanto soffrì
Quando tal nuova del figlio udì!
Io pregherò l'Eterno,
o figlio sventurato,
Che dal tremendo averno
ti faccia liberato;
Così, pregando con forte zel,
L'alma divisa ritorni in ciel!
Do#
Il sedici di agosto,
Sol#7
sul far della mattina,
Il boia avea disposto
Do#
l'orrenda ghigliottina,
Fa# Do#
Mentre Caserio dormiva ancor
Sol#7 Do#
Senza pensare al triste orror.
Entran nella prigione
direttore e prefetto,
Con voce di emozione
svegliarono il giovinetto;
Disse svegliandosi: "Che cosa c'è?".
"è giunta l'ora, alzatevi in piè".
Udita la notizia
si cambiò nell'istante,
Veduta la giustizia
stupì tutto tremante;
Il chieser: "Prima di andare a morir,
Dite se avete nulla da dir".
Così disse al prefetto:
"Allor ch'io morto sia,
Prego, questo biglietto
date alla madre mia;
Posso fidarmi che lei lo avrà ?
Mi raccomando per carità .
Altro non ho da dire:
schiudetemi le porte,
Finito è il mio soffrire,
via datemi la morte;
E tu, mia madre, dai fine al duol
E datti pace del tuo figliuol".
Poi con precauzione
dal boia fu legato
E in piazza di Lione fu quindi trasportato
E spinto a forza il capo entrò
Nella mannaia che lo troncò.
Spettacolo di gioia
la Francia manifesta,
Gridando: "Evviva il boia che gli tagliò la testa!"
Gente tiranna e senza cuor,
Chi sprezza e ride l'altrui dolor.
Allor che n'ebbe avviso
l'amata genitrice,
Le lacrime nel viso scorreano all'infelice;
Era contenta la madre almen
Pria di morire stringerlo al sen.
L'orribile dolore
le fè bagnare il ciglio,
Pensar solo al terrore che li piombò nel figlio;
Misera madre, quanto soffrì
Quando tal nuova del figlio udì!
Io pregherò l'Eterno,
o figlio sventurato,
Che dal tremendo averno
ti faccia liberato;
Così, pregando con forte zel,
L'alma divisa ritorni in ciel!
Re
Il sedici di agosto,
La7
sul far della mattina,
Il boia avea disposto
Re
l'orrenda ghigliottina,
Sol Re
Mentre Caserio dormiva ancor
La7 Re
Senza pensare al triste orror.
Entran nella prigione
direttore e prefetto,
Con voce di emozione
svegliarono il giovinetto;
Disse svegliandosi: "Che cosa c'è?".
"è giunta l'ora, alzatevi in piè".
Udita la notizia
si cambiò nell'istante,
Veduta la giustizia
stupì tutto tremante;
Il chieser: "Prima di andare a morir,
Dite se avete nulla da dir".
Così disse al prefetto:
"Allor ch'io morto sia,
Prego, questo biglietto
date alla madre mia;
Posso fidarmi che lei lo avrà ?
Mi raccomando per carità .
Altro non ho da dire:
schiudetemi le porte,
Finito è il mio soffrire,
via datemi la morte;
E tu, mia madre, dai fine al duol
E datti pace del tuo figliuol".
Poi con precauzione
dal boia fu legato
E in piazza di Lione fu quindi trasportato
E spinto a forza il capo entrò
Nella mannaia che lo troncò.
Spettacolo di gioia
la Francia manifesta,
Gridando: "Evviva il boia che gli tagliò la testa!"
Gente tiranna e senza cuor,
Chi sprezza e ride l'altrui dolor.
Allor che n'ebbe avviso
l'amata genitrice,
Le lacrime nel viso scorreano all'infelice;
Era contenta la madre almen
Pria di morire stringerlo al sen.
L'orribile dolore
le fè bagnare il ciglio,
Pensar solo al terrore che li piombò nel figlio;
Misera madre, quanto soffrì
Quando tal nuova del figlio udì!
Io pregherò l'Eterno,
o figlio sventurato,
Che dal tremendo averno
ti faccia liberato;
Così, pregando con forte zel,
L'alma divisa ritorni in ciel!
Re#
Il sedici di agosto,
Sib7
sul far della mattina,
Il boia avea disposto
Re#
l'orrenda ghigliottina,
Sol# Re#
Mentre Caserio dormiva ancor
Sib7 Re#
Senza pensare al triste orror.
Entran nella prigione
direttore e prefetto,
Con voce di emozione
svegliarono il giovinetto;
Disse svegliandosi: "Che cosa c'è?".
"è giunta l'ora, alzatevi in piè".
Udita la notizia
si cambiò nell'istante,
Veduta la giustizia
stupì tutto tremante;
Il chieser: "Prima di andare a morir,
Dite se avete nulla da dir".
Così disse al prefetto:
"Allor ch'io morto sia,
Prego, questo biglietto
date alla madre mia;
Posso fidarmi che lei lo avrà ?
Mi raccomando per carità .
Altro non ho da dire:
schiudetemi le porte,
Finito è il mio soffrire,
via datemi la morte;
E tu, mia madre, dai fine al duol
E datti pace del tuo figliuol".
Poi con precauzione
dal boia fu legato
E in piazza di Lione fu quindi trasportato
E spinto a forza il capo entrò
Nella mannaia che lo troncò.
Spettacolo di gioia
la Francia manifesta,
Gridando: "Evviva il boia che gli tagliò la testa!"
Gente tiranna e senza cuor,
Chi sprezza e ride l'altrui dolor.
Allor che n'ebbe avviso
l'amata genitrice,
Le lacrime nel viso scorreano all'infelice;
Era contenta la madre almen
Pria di morire stringerlo al sen.
L'orribile dolore
le fè bagnare il ciglio,
Pensar solo al terrore che li piombò nel figlio;
Misera madre, quanto soffrì
Quando tal nuova del figlio udì!
Io pregherò l'Eterno,
o figlio sventurato,
Che dal tremendo averno
ti faccia liberato;
Così, pregando con forte zel,
L'alma divisa ritorni in ciel!
Mi
Il sedici di agosto,
Si7
sul far della mattina,
Il boia avea disposto
Mi
l'orrenda ghigliottina,
La Mi
Mentre Caserio dormiva ancor
Si7 Mi
Senza pensare al triste orror.
Entran nella prigione
direttore e prefetto,
Con voce di emozione
svegliarono il giovinetto;
Disse svegliandosi: "Che cosa c'è?".
"è giunta l'ora, alzatevi in piè".
Udita la notizia
si cambiò nell'istante,
Veduta la giustizia
stupì tutto tremante;
Il chieser: "Prima di andare a morir,
Dite se avete nulla da dir".
Così disse al prefetto:
"Allor ch'io morto sia,
Prego, questo biglietto
date alla madre mia;
Posso fidarmi che lei lo avrà ?
Mi raccomando per carità .
Altro non ho da dire:
schiudetemi le porte,
Finito è il mio soffrire,
via datemi la morte;
E tu, mia madre, dai fine al duol
E datti pace del tuo figliuol".
Poi con precauzione
dal boia fu legato
E in piazza di Lione fu quindi trasportato
E spinto a forza il capo entrò
Nella mannaia che lo troncò.
Spettacolo di gioia
la Francia manifesta,
Gridando: "Evviva il boia che gli tagliò la testa!"
Gente tiranna e senza cuor,
Chi sprezza e ride l'altrui dolor.
Allor che n'ebbe avviso
l'amata genitrice,
Le lacrime nel viso scorreano all'infelice;
Era contenta la madre almen
Pria di morire stringerlo al sen.
L'orribile dolore
le fè bagnare il ciglio,
Pensar solo al terrore che li piombò nel figlio;
Misera madre, quanto soffrì
Quando tal nuova del figlio udì!
Io pregherò l'Eterno,
o figlio sventurato,
Che dal tremendo averno
ti faccia liberato;
Così, pregando con forte zel,
L'alma divisa ritorni in ciel!
Fa
Il sedici di agosto,
Do7
sul far della mattina,
Il boia avea disposto
Fa
l'orrenda ghigliottina,
Sib Fa
Mentre Caserio dormiva ancor
Do7 Fa
Senza pensare al triste orror.
Entran nella prigione
direttore e prefetto,
Con voce di emozione
svegliarono il giovinetto;
Disse svegliandosi: "Che cosa c'è?".
"è giunta l'ora, alzatevi in piè".
Udita la notizia
si cambiò nell'istante,
Veduta la giustizia
stupì tutto tremante;
Il chieser: "Prima di andare a morir,
Dite se avete nulla da dir".
Così disse al prefetto:
"Allor ch'io morto sia,
Prego, questo biglietto
date alla madre mia;
Posso fidarmi che lei lo avrà ?
Mi raccomando per carità .
Altro non ho da dire:
schiudetemi le porte,
Finito è il mio soffrire,
via datemi la morte;
E tu, mia madre, dai fine al duol
E datti pace del tuo figliuol".
Poi con precauzione
dal boia fu legato
E in piazza di Lione fu quindi trasportato
E spinto a forza il capo entrò
Nella mannaia che lo troncò.
Spettacolo di gioia
la Francia manifesta,
Gridando: "Evviva il boia che gli tagliò la testa!"
Gente tiranna e senza cuor,
Chi sprezza e ride l'altrui dolor.
Allor che n'ebbe avviso
l'amata genitrice,
Le lacrime nel viso scorreano all'infelice;
Era contenta la madre almen
Pria di morire stringerlo al sen.
L'orribile dolore
le fè bagnare il ciglio,
Pensar solo al terrore che li piombò nel figlio;
Misera madre, quanto soffrì
Quando tal nuova del figlio udì!
Io pregherò l'Eterno,
o figlio sventurato,
Che dal tremendo averno
ti faccia liberato;
Così, pregando con forte zel,
L'alma divisa ritorni in ciel!
Fa#
Il sedici di agosto,
Do#7
sul far della mattina,
Il boia avea disposto
Fa#
l'orrenda ghigliottina,
Si Fa#
Mentre Caserio dormiva ancor
Do#7 Fa#
Senza pensare al triste orror.
Entran nella prigione
direttore e prefetto,
Con voce di emozione
svegliarono il giovinetto;
Disse svegliandosi: "Che cosa c'è?".
"è giunta l'ora, alzatevi in piè".
Udita la notizia
si cambiò nell'istante,
Veduta la giustizia
stupì tutto tremante;
Il chieser: "Prima di andare a morir,
Dite se avete nulla da dir".
Così disse al prefetto:
"Allor ch'io morto sia,
Prego, questo biglietto
date alla madre mia;
Posso fidarmi che lei lo avrà ?
Mi raccomando per carità .
Altro non ho da dire:
schiudetemi le porte,
Finito è il mio soffrire,
via datemi la morte;
E tu, mia madre, dai fine al duol
E datti pace del tuo figliuol".
Poi con precauzione
dal boia fu legato
E in piazza di Lione fu quindi trasportato
E spinto a forza il capo entrò
Nella mannaia che lo troncò.
Spettacolo di gioia
la Francia manifesta,
Gridando: "Evviva il boia che gli tagliò la testa!"
Gente tiranna e senza cuor,
Chi sprezza e ride l'altrui dolor.
Allor che n'ebbe avviso
l'amata genitrice,
Le lacrime nel viso scorreano all'infelice;
Era contenta la madre almen
Pria di morire stringerlo al sen.
L'orribile dolore
le fè bagnare il ciglio,
Pensar solo al terrore che li piombò nel figlio;
Misera madre, quanto soffrì
Quando tal nuova del figlio udì!
Io pregherò l'Eterno,
o figlio sventurato,
Che dal tremendo averno
ti faccia liberato;
Così, pregando con forte zel,
L'alma divisa ritorni in ciel!
Sol
Il sedici di agosto,
Re7
sul far della mattina,
Il boia avea disposto
Sol
l'orrenda ghigliottina,
Do Sol
Mentre Caserio dormiva ancor
Re7 Sol
Senza pensare al triste orror.
Entran nella prigione
direttore e prefetto,
Con voce di emozione
svegliarono il giovinetto;
Disse svegliandosi: "Che cosa c'è?".
"è giunta l'ora, alzatevi in piè".
Udita la notizia
si cambiò nell'istante,
Veduta la giustizia
stupì tutto tremante;
Il chieser: "Prima di andare a morir,
Dite se avete nulla da dir".
Così disse al prefetto:
"Allor ch'io morto sia,
Prego, questo biglietto
date alla madre mia;
Posso fidarmi che lei lo avrà ?
Mi raccomando per carità .
Altro non ho da dire:
schiudetemi le porte,
Finito è il mio soffrire,
via datemi la morte;
E tu, mia madre, dai fine al duol
E datti pace del tuo figliuol".
Poi con precauzione
dal boia fu legato
E in piazza di Lione fu quindi trasportato
E spinto a forza il capo entrò
Nella mannaia che lo troncò.
Spettacolo di gioia
la Francia manifesta,
Gridando: "Evviva il boia che gli tagliò la testa!"
Gente tiranna e senza cuor,
Chi sprezza e ride l'altrui dolor.
Allor che n'ebbe avviso
l'amata genitrice,
Le lacrime nel viso scorreano all'infelice;
Era contenta la madre almen
Pria di morire stringerlo al sen.
L'orribile dolore
le fè bagnare il ciglio,
Pensar solo al terrore che li piombò nel figlio;
Misera madre, quanto soffrì
Quando tal nuova del figlio udì!
Io pregherò l'Eterno,
o figlio sventurato,
Che dal tremendo averno
ti faccia liberato;
Così, pregando con forte zel,
L'alma divisa ritorni in ciel!
Sol#
Il sedici di agosto,
Re#7
sul far della mattina,
Il boia avea disposto
Sol#
l'orrenda ghigliottina,
Do# Sol#
Mentre Caserio dormiva ancor
Re#7 Sol#
Senza pensare al triste orror.
Entran nella prigione
direttore e prefetto,
Con voce di emozione
svegliarono il giovinetto;
Disse svegliandosi: "Che cosa c'è?".
"è giunta l'ora, alzatevi in piè".
Udita la notizia
si cambiò nell'istante,
Veduta la giustizia
stupì tutto tremante;
Il chieser: "Prima di andare a morir,
Dite se avete nulla da dir".
Così disse al prefetto:
"Allor ch'io morto sia,
Prego, questo biglietto
date alla madre mia;
Posso fidarmi che lei lo avrà ?
Mi raccomando per carità .
Altro non ho da dire:
schiudetemi le porte,
Finito è il mio soffrire,
via datemi la morte;
E tu, mia madre, dai fine al duol
E datti pace del tuo figliuol".
Poi con precauzione
dal boia fu legato
E in piazza di Lione fu quindi trasportato
E spinto a forza il capo entrò
Nella mannaia che lo troncò.
Spettacolo di gioia
la Francia manifesta,
Gridando: "Evviva il boia che gli tagliò la testa!"
Gente tiranna e senza cuor,
Chi sprezza e ride l'altrui dolor.
Allor che n'ebbe avviso
l'amata genitrice,
Le lacrime nel viso scorreano all'infelice;
Era contenta la madre almen
Pria di morire stringerlo al sen.
L'orribile dolore
le fè bagnare il ciglio,
Pensar solo al terrore che li piombò nel figlio;
Misera madre, quanto soffrì
Quando tal nuova del figlio udì!
Io pregherò l'Eterno,
o figlio sventurato,
Che dal tremendo averno
ti faccia liberato;
Così, pregando con forte zel,
L'alma divisa ritorni in ciel!
La
Il sedici di agosto,
Mi7
sul far della mattina,
Il boia avea disposto
La
l'orrenda ghigliottina,
Re La
Mentre Caserio dormiva ancor
Mi7 La
Senza pensare al triste orror.
Entran nella prigione
direttore e prefetto,
Con voce di emozione
svegliarono il giovinetto;
Disse svegliandosi: "Che cosa c'è?".
"è giunta l'ora, alzatevi in piè".
Udita la notizia
si cambiò nell'istante,
Veduta la giustizia
stupì tutto tremante;
Il chieser: "Prima di andare a morir,
Dite se avete nulla da dir".
Così disse al prefetto:
"Allor ch'io morto sia,
Prego, questo biglietto
date alla madre mia;
Posso fidarmi che lei lo avrà ?
Mi raccomando per carità .
Altro non ho da dire:
schiudetemi le porte,
Finito è il mio soffrire,
via datemi la morte;
E tu, mia madre, dai fine al duol
E datti pace del tuo figliuol".
Poi con precauzione
dal boia fu legato
E in piazza di Lione fu quindi trasportato
E spinto a forza il capo entrò
Nella mannaia che lo troncò.
Spettacolo di gioia
la Francia manifesta,
Gridando: "Evviva il boia che gli tagliò la testa!"
Gente tiranna e senza cuor,
Chi sprezza e ride l'altrui dolor.
Allor che n'ebbe avviso
l'amata genitrice,
Le lacrime nel viso scorreano all'infelice;
Era contenta la madre almen
Pria di morire stringerlo al sen.
L'orribile dolore
le fè bagnare il ciglio,
Pensar solo al terrore che li piombò nel figlio;
Misera madre, quanto soffrì
Quando tal nuova del figlio udì!
Io pregherò l'Eterno,
o figlio sventurato,
Che dal tremendo averno
ti faccia liberato;
Così, pregando con forte zel,
L'alma divisa ritorni in ciel!
Sib
Il sedici di agosto,
Fa7
sul far della mattina,
Il boia avea disposto
Sib
l'orrenda ghigliottina,
Mib Sib
Mentre Caserio dormiva ancor
Fa7 Sib
Senza pensare al triste orror.
Entran nella prigione
direttore e prefetto,
Con voce di emozione
svegliarono il giovinetto;
Disse svegliandosi: "Che cosa c'è?".
"è giunta l'ora, alzatevi in piè".
Udita la notizia
si cambiò nell'istante,
Veduta la giustizia
stupì tutto tremante;
Il chieser: "Prima di andare a morir,
Dite se avete nulla da dir".
Così disse al prefetto:
"Allor ch'io morto sia,
Prego, questo biglietto
date alla madre mia;
Posso fidarmi che lei lo avrà ?
Mi raccomando per carità .
Altro non ho da dire:
schiudetemi le porte,
Finito è il mio soffrire,
via datemi la morte;
E tu, mia madre, dai fine al duol
E datti pace del tuo figliuol".
Poi con precauzione
dal boia fu legato
E in piazza di Lione fu quindi trasportato
E spinto a forza il capo entrò
Nella mannaia che lo troncò.
Spettacolo di gioia
la Francia manifesta,
Gridando: "Evviva il boia che gli tagliò la testa!"
Gente tiranna e senza cuor,
Chi sprezza e ride l'altrui dolor.
Allor che n'ebbe avviso
l'amata genitrice,
Le lacrime nel viso scorreano all'infelice;
Era contenta la madre almen
Pria di morire stringerlo al sen.
L'orribile dolore
le fè bagnare il ciglio,
Pensar solo al terrore che li piombò nel figlio;
Misera madre, quanto soffrì
Quando tal nuova del figlio udì!
Io pregherò l'Eterno,
o figlio sventurato,
Che dal tremendo averno
ti faccia liberato;
Così, pregando con forte zel,
L'alma divisa ritorni in ciel!
Si
Il sedici di agosto,
Fa#7
sul far della mattina,
Il boia avea disposto
Si
l'orrenda ghigliottina,
Mi Si
Mentre Caserio dormiva ancor
Fa#7 Si
Senza pensare al triste orror.
Entran nella prigione
direttore e prefetto,
Con voce di emozione
svegliarono il giovinetto;
Disse svegliandosi: "Che cosa c'è?".
"è giunta l'ora, alzatevi in piè".
Udita la notizia
si cambiò nell'istante,
Veduta la giustizia
stupì tutto tremante;
Il chieser: "Prima di andare a morir,
Dite se avete nulla da dir".
Così disse al prefetto:
"Allor ch'io morto sia,
Prego, questo biglietto
date alla madre mia;
Posso fidarmi che lei lo avrà ?
Mi raccomando per carità .
Altro non ho da dire:
schiudetemi le porte,
Finito è il mio soffrire,
via datemi la morte;
E tu, mia madre, dai fine al duol
E datti pace del tuo figliuol".
Poi con precauzione
dal boia fu legato
E in piazza di Lione fu quindi trasportato
E spinto a forza il capo entrò
Nella mannaia che lo troncò.
Spettacolo di gioia
la Francia manifesta,
Gridando: "Evviva il boia che gli tagliò la testa!"
Gente tiranna e senza cuor,
Chi sprezza e ride l'altrui dolor.
Allor che n'ebbe avviso
l'amata genitrice,
Le lacrime nel viso scorreano all'infelice;
Era contenta la madre almen
Pria di morire stringerlo al sen.
L'orribile dolore
le fè bagnare il ciglio,
Pensar solo al terrore che li piombò nel figlio;
Misera madre, quanto soffrì
Quando tal nuova del figlio udì!
Io pregherò l'Eterno,
o figlio sventurato,
Che dal tremendo averno
ti faccia liberato;
Così, pregando con forte zel,
L'alma divisa ritorni in ciel!
Informazioni
Sante Caserio fu ghigliottinato a Lione per aver pugnalato Sadi Carnot, presidente della repubblica francese.
Di questo canto sono note diverse versioni, che riportano autori del testo diversi (vedi: Catanuto S. Schirone F. Il canto Anarchico in Italia nell'Ottocento e nel Novecento, Zero in Condotta, Milano, 2009 pgg.96-97-98)
Fonte
Vettori Giuseppe, Canzoni italiane di protesta 1794 - 1974, Roma, Newton Compton, 1975
Scheda del canto
Autori testo
Lingua
Inserito da
ilDeposito
Disclaimer
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