La tabaccara

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Sta sonanu le sette, tutte allu magazzinu: cu lu scarpinu lucitu, lu solitu passettinu. Oilì, oilì, oilà, vota ca gira la tabaccà. E alle sette e dieci è sciuta l'operaia: se vota lu portinaru ca è già passatu l'orariu. Oilì... Ci 'zzamu moi de notte cujimu lu tabaccu: tuttu lu giurnu nfilamu senza guadagnamu na lira. Oilì... Ci ete sta maestra mo de stu magazzinu? Cacciatila ddhra fore, vascia coja petrusinu. Oilì, oi... Ci ete sta maestra, risponde lu Garzia mandatila dha fore, vascia coja cignu e lissia oilà oilà oilà vota ca gira la tabacca'. Oilì, oi...
Informazioni

Canto tradizionale salentino a tempo di valzer, con strofe dedicate al lavoro delle tabacchine.
"Mestiere scomparso. Nel dopoguerra era l’occupazione di moltissime donne che avevano la fortuna di lavorare in paese e non nei campi. Era ritenuto un lavoro privilegiato ma le condizioni erano durissime perché le tabacchine venivano controllate continuamente dalla sguardo di una maestra, a volte vera e propria aguzzina. Il luogo in cui lavoravano si chiamava fabbrica. Era insalubre e chiuso da sbarre, come la galera. Ma le nostre donne riuscivano, per sopravvivere, anche a ridere e fare satira" (Archivio sonoro della Puglia, Fondo Montinaro)
Vedi anche Fimmine fimmine

Fonte

Montinaro B. (a cura) LP Musiche e canti popolari del salento volume 2, Albatros, Milano, 1978

Scheda del canto
Lingua
Traduzione
La tabacchina
Inserito da
ilDeposito

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Commenti

roberta il 02/26/2014 - 16:55 ha scritto:

Questo canto ci è stato comunicato dai Vincanto al 5° Raduno de ilDeposito.org, a Pisa, presso il Circolo agorà, il 3 dicembre 2011, nel corso del laboratorio di canti sulla condizione femminile.
Un video sulla vita, le condizioni di lavoro e le lotte delle tabacchine http://www.youtube.com/watch?v=MEsk0OQG8S4#t=27

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