La marsigliese del lavoro [L'inno dei pezzenti]
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Noi siamo i poveri siamo i pezzenti
la sporca plebe di questa età
la schiera innumere dei sofferenti
per cui la vita gioie non ha.
Nel crudo inverno la nostra prole
per lunga inedia languir vediam
solo pei ricchi risplende il sole.
Mentre essi esultano noi fame abbiam.
Per natura tutti eguali
vi è diritti sulla terra.
E noi faremo un'aspra guerra
ai ladroni sfruttator.
Non sia pace tra i mortali
finchè un uom' sovr'altro imperi
i nemici a noi più fieri
sono i nostri sfruttator
Triste spettacolo le nostre donne
per noi primizie non hanno d'amor
ancora impuberi sciolgon le gonne
si danno in braccio a lor signor.
Son nostre figlie le prostitute
che muoion tisiche negli ospedal
le disgraziate si son vendute
per una cena o per un grembial.
Per natura tutti eguali...
Di patria al nome talor sospinti
contro altri popoli noi si pugnò
ma vincitori fossimo vinti
la sorte nostra mai non mutò.
Tedesco o italico se v'ha padrone
il sangue nostro vuole succhiar
la patria italica è un'irrisione
se ancora il basto ci fa portar.
Per natura tutti eguali...
Nelle officine sui monti e i piani
nelle miniere sudiam sodiam
ma delle nostre fatiche immani
il frutto intiero non raccogliam.
Poi fatti vecchi veniam rinchiusi
dentro un ricovero di carità
e sul berretto di noi reclusi
bollano i ricchi la lor pietà.
Per natura tutti eguali...
Ma se sperare non è utopia
nella giustizia dell'avvenir
il privilegio di tirannia
e turpe regno dovrà finir!
Le nostre lacrime, gli stenti, l'onte
le grandi ambasce sparir dovran
noi già leviamo alta la fronte
per salutar l'astro lontan.
Per natura tutti eguali...
Do Sol7 Do Sol7
Noi siamo i poveri siamo i pezzenti
Do Sol7 Do Sol7
la sporca plebe di questa età
Do Sol7 Do Sol7
la schiera innumere dei sofferenti
Do7 Fa Sol7
per cui la vita gioie non ha.
Fa Do
Nel crudo inverno la nostra prole
Fa Do
per lunga inedia languir vediam
Fa Sol7 Do
solo pei ricchi risplende il sole.
Sol7 Do
Mentre essi esultano noi fame abbiam.
Fa Do
Per natura tutti eguali
Fa Sib
vi è diritti sulla terra.
Fa
E noi faremo un'aspra guerra
Do Fa
ai ladroni sfruttator.
Re- La7
Non sia pace tra i mortali
Re- La7
finchè un uom' sovr'altro imperi
Sib Fa
i nemici a noi più fieri
Do Fa Sol7
sono i nostri sfruttator
Triste spettacolo le nostre donne
per noi primizie non hanno d'amor
ancora impuberi sciolgon le gonne
si danno in braccio a lor signor.
Son nostre figlie le prostitute
che muoion tisiche negli ospedal
le disgraziate si son vendute
per una cena o per un grembial.
Per natura tutti eguali...
Di patria al nome talor sospinti
contro altri popoli noi si pugnò
ma vincitori fossimo vinti
la sorte nostra mai non mutò.
Tedesco o italico se v'ha padrone
il sangue nostro vuole succhiar
la patria italica è un'irrisione
se ancora il basto ci fa portar.
Per natura tutti eguali...
Nelle officine sui monti e i piani
nelle miniere sudiam sodiam
ma delle nostre fatiche immani
il frutto intiero non raccogliam.
Poi fatti vecchi veniam rinchiusi
dentro un ricovero di carità
e sul berretto di noi reclusi
bollano i ricchi la lor pietà.
Per natura tutti eguali...
Ma se sperare non è utopia
nella giustizia dell'avvenir
il privilegio di tirannia
e turpe regno dovrà finir!
Le nostre lacrime, gli stenti, l'onte
le grandi ambasce sparir dovran
noi già leviamo alta la fronte
per salutar l'astro lontan.
Per natura tutti eguali...
Do# Sol#7 Do# Sol#7
Noi siamo i poveri siamo i pezzenti
Do# Sol#7 Do# Sol#7
la sporca plebe di questa età
Do# Sol#7 Do# Sol#7
la schiera innumere dei sofferenti
Do#7 Fa# Sol#7
per cui la vita gioie non ha.
Fa# Do#
Nel crudo inverno la nostra prole
Fa# Do#
per lunga inedia languir vediam
Fa# Sol#7 Do#
solo pei ricchi risplende il sole.
Sol#7 Do#
Mentre essi esultano noi fame abbiam.
Fa# Do#
Per natura tutti eguali
Fa# Si
vi è diritti sulla terra.
Fa#
E noi faremo un'aspra guerra
Do# Fa#
ai ladroni sfruttator.
Re#- Sib7
Non sia pace tra i mortali
Re#- Sib7
finchè un uom' sovr'altro imperi
Si Fa#
i nemici a noi più fieri
Do# Fa# Sol#7
sono i nostri sfruttator
Triste spettacolo le nostre donne
per noi primizie non hanno d'amor
ancora impuberi sciolgon le gonne
si danno in braccio a lor signor.
Son nostre figlie le prostitute
che muoion tisiche negli ospedal
le disgraziate si son vendute
per una cena o per un grembial.
Per natura tutti eguali...
Di patria al nome talor sospinti
contro altri popoli noi si pugnò
ma vincitori fossimo vinti
la sorte nostra mai non mutò.
Tedesco o italico se v'ha padrone
il sangue nostro vuole succhiar
la patria italica è un'irrisione
se ancora il basto ci fa portar.
Per natura tutti eguali...
Nelle officine sui monti e i piani
nelle miniere sudiam sodiam
ma delle nostre fatiche immani
il frutto intiero non raccogliam.
Poi fatti vecchi veniam rinchiusi
dentro un ricovero di carità
e sul berretto di noi reclusi
bollano i ricchi la lor pietà.
Per natura tutti eguali...
Ma se sperare non è utopia
nella giustizia dell'avvenir
il privilegio di tirannia
e turpe regno dovrà finir!
Le nostre lacrime, gli stenti, l'onte
le grandi ambasce sparir dovran
noi già leviamo alta la fronte
per salutar l'astro lontan.
Per natura tutti eguali...
Re La7 Re La7
Noi siamo i poveri siamo i pezzenti
Re La7 Re La7
la sporca plebe di questa età
Re La7 Re La7
la schiera innumere dei sofferenti
Re7 Sol La7
per cui la vita gioie non ha.
Sol Re
Nel crudo inverno la nostra prole
Sol Re
per lunga inedia languir vediam
Sol La7 Re
solo pei ricchi risplende il sole.
La7 Re
Mentre essi esultano noi fame abbiam.
Sol Re
Per natura tutti eguali
Sol Do
vi è diritti sulla terra.
Sol
E noi faremo un'aspra guerra
Re Sol
ai ladroni sfruttator.
Mi- Si7
Non sia pace tra i mortali
Mi- Si7
finchè un uom' sovr'altro imperi
Do Sol
i nemici a noi più fieri
Re Sol La7
sono i nostri sfruttator
Triste spettacolo le nostre donne
per noi primizie non hanno d'amor
ancora impuberi sciolgon le gonne
si danno in braccio a lor signor.
Son nostre figlie le prostitute
che muoion tisiche negli ospedal
le disgraziate si son vendute
per una cena o per un grembial.
Per natura tutti eguali...
Di patria al nome talor sospinti
contro altri popoli noi si pugnò
ma vincitori fossimo vinti
la sorte nostra mai non mutò.
Tedesco o italico se v'ha padrone
il sangue nostro vuole succhiar
la patria italica è un'irrisione
se ancora il basto ci fa portar.
Per natura tutti eguali...
Nelle officine sui monti e i piani
nelle miniere sudiam sodiam
ma delle nostre fatiche immani
il frutto intiero non raccogliam.
Poi fatti vecchi veniam rinchiusi
dentro un ricovero di carità
e sul berretto di noi reclusi
bollano i ricchi la lor pietà.
Per natura tutti eguali...
Ma se sperare non è utopia
nella giustizia dell'avvenir
il privilegio di tirannia
e turpe regno dovrà finir!
Le nostre lacrime, gli stenti, l'onte
le grandi ambasce sparir dovran
noi già leviamo alta la fronte
per salutar l'astro lontan.
Per natura tutti eguali...
Re# Sib7 Re# Sib7
Noi siamo i poveri siamo i pezzenti
Re# Sib7 Re# Sib7
la sporca plebe di questa età
Re# Sib7 Re# Sib7
la schiera innumere dei sofferenti
Re#7 Sol# Sib7
per cui la vita gioie non ha.
Sol# Re#
Nel crudo inverno la nostra prole
Sol# Re#
per lunga inedia languir vediam
Sol# Sib7 Re#
solo pei ricchi risplende il sole.
Sib7 Re#
Mentre essi esultano noi fame abbiam.
Sol# Re#
Per natura tutti eguali
Sol# Do#
vi è diritti sulla terra.
Sol#
E noi faremo un'aspra guerra
Re# Sol#
ai ladroni sfruttator.
Fa- Do7
Non sia pace tra i mortali
Fa- Do7
finchè un uom' sovr'altro imperi
Do# Sol#
i nemici a noi più fieri
Re# Sol# Sib7
sono i nostri sfruttator
Triste spettacolo le nostre donne
per noi primizie non hanno d'amor
ancora impuberi sciolgon le gonne
si danno in braccio a lor signor.
Son nostre figlie le prostitute
che muoion tisiche negli ospedal
le disgraziate si son vendute
per una cena o per un grembial.
Per natura tutti eguali...
Di patria al nome talor sospinti
contro altri popoli noi si pugnò
ma vincitori fossimo vinti
la sorte nostra mai non mutò.
Tedesco o italico se v'ha padrone
il sangue nostro vuole succhiar
la patria italica è un'irrisione
se ancora il basto ci fa portar.
Per natura tutti eguali...
Nelle officine sui monti e i piani
nelle miniere sudiam sodiam
ma delle nostre fatiche immani
il frutto intiero non raccogliam.
Poi fatti vecchi veniam rinchiusi
dentro un ricovero di carità
e sul berretto di noi reclusi
bollano i ricchi la lor pietà.
Per natura tutti eguali...
Ma se sperare non è utopia
nella giustizia dell'avvenir
il privilegio di tirannia
e turpe regno dovrà finir!
Le nostre lacrime, gli stenti, l'onte
le grandi ambasce sparir dovran
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per salutar l'astro lontan.
Per natura tutti eguali...
Mi Si7 Mi Si7
Noi siamo i poveri siamo i pezzenti
Mi Si7 Mi Si7
la sporca plebe di questa età
Mi Si7 Mi Si7
la schiera innumere dei sofferenti
Mi7 La Si7
per cui la vita gioie non ha.
La Mi
Nel crudo inverno la nostra prole
La Mi
per lunga inedia languir vediam
La Si7 Mi
solo pei ricchi risplende il sole.
Si7 Mi
Mentre essi esultano noi fame abbiam.
La Mi
Per natura tutti eguali
La Re
vi è diritti sulla terra.
La
E noi faremo un'aspra guerra
Mi La
ai ladroni sfruttator.
Fa#- Do#7
Non sia pace tra i mortali
Fa#- Do#7
finchè un uom' sovr'altro imperi
Re La
i nemici a noi più fieri
Mi La Si7
sono i nostri sfruttator
Triste spettacolo le nostre donne
per noi primizie non hanno d'amor
ancora impuberi sciolgon le gonne
si danno in braccio a lor signor.
Son nostre figlie le prostitute
che muoion tisiche negli ospedal
le disgraziate si son vendute
per una cena o per un grembial.
Per natura tutti eguali...
Di patria al nome talor sospinti
contro altri popoli noi si pugnò
ma vincitori fossimo vinti
la sorte nostra mai non mutò.
Tedesco o italico se v'ha padrone
il sangue nostro vuole succhiar
la patria italica è un'irrisione
se ancora il basto ci fa portar.
Per natura tutti eguali...
Nelle officine sui monti e i piani
nelle miniere sudiam sodiam
ma delle nostre fatiche immani
il frutto intiero non raccogliam.
Poi fatti vecchi veniam rinchiusi
dentro un ricovero di carità
e sul berretto di noi reclusi
bollano i ricchi la lor pietà.
Per natura tutti eguali...
Ma se sperare non è utopia
nella giustizia dell'avvenir
il privilegio di tirannia
e turpe regno dovrà finir!
Le nostre lacrime, gli stenti, l'onte
le grandi ambasce sparir dovran
noi già leviamo alta la fronte
per salutar l'astro lontan.
Per natura tutti eguali...
Fa Do7 Fa Do7
Noi siamo i poveri siamo i pezzenti
Fa Do7 Fa Do7
la sporca plebe di questa età
Fa Do7 Fa Do7
la schiera innumere dei sofferenti
Fa7 Sib Do7
per cui la vita gioie non ha.
Sib Fa
Nel crudo inverno la nostra prole
Sib Fa
per lunga inedia languir vediam
Sib Do7 Fa
solo pei ricchi risplende il sole.
Do7 Fa
Mentre essi esultano noi fame abbiam.
Sib Fa
Per natura tutti eguali
Sib Mib
vi è diritti sulla terra.
Sib
E noi faremo un'aspra guerra
Fa Sib
ai ladroni sfruttator.
Sol- Re7
Non sia pace tra i mortali
Sol- Re7
finchè un uom' sovr'altro imperi
Mib Sib
i nemici a noi più fieri
Fa Sib Do7
sono i nostri sfruttator
Triste spettacolo le nostre donne
per noi primizie non hanno d'amor
ancora impuberi sciolgon le gonne
si danno in braccio a lor signor.
Son nostre figlie le prostitute
che muoion tisiche negli ospedal
le disgraziate si son vendute
per una cena o per un grembial.
Per natura tutti eguali...
Di patria al nome talor sospinti
contro altri popoli noi si pugnò
ma vincitori fossimo vinti
la sorte nostra mai non mutò.
Tedesco o italico se v'ha padrone
il sangue nostro vuole succhiar
la patria italica è un'irrisione
se ancora il basto ci fa portar.
Per natura tutti eguali...
Nelle officine sui monti e i piani
nelle miniere sudiam sodiam
ma delle nostre fatiche immani
il frutto intiero non raccogliam.
Poi fatti vecchi veniam rinchiusi
dentro un ricovero di carità
e sul berretto di noi reclusi
bollano i ricchi la lor pietà.
Per natura tutti eguali...
Ma se sperare non è utopia
nella giustizia dell'avvenir
il privilegio di tirannia
e turpe regno dovrà finir!
Le nostre lacrime, gli stenti, l'onte
le grandi ambasce sparir dovran
noi già leviamo alta la fronte
per salutar l'astro lontan.
Per natura tutti eguali...
Fa# Do#7 Fa# Do#7
Noi siamo i poveri siamo i pezzenti
Fa# Do#7 Fa# Do#7
la sporca plebe di questa età
Fa# Do#7 Fa# Do#7
la schiera innumere dei sofferenti
Fa#7 Si Do#7
per cui la vita gioie non ha.
Si Fa#
Nel crudo inverno la nostra prole
Si Fa#
per lunga inedia languir vediam
Si Do#7 Fa#
solo pei ricchi risplende il sole.
Do#7 Fa#
Mentre essi esultano noi fame abbiam.
Si Fa#
Per natura tutti eguali
Si Mi
vi è diritti sulla terra.
Si
E noi faremo un'aspra guerra
Fa# Si
ai ladroni sfruttator.
Sol#- Re#7
Non sia pace tra i mortali
Sol#- Re#7
finchè un uom' sovr'altro imperi
Mi Si
i nemici a noi più fieri
Fa# Si Do#7
sono i nostri sfruttator
Triste spettacolo le nostre donne
per noi primizie non hanno d'amor
ancora impuberi sciolgon le gonne
si danno in braccio a lor signor.
Son nostre figlie le prostitute
che muoion tisiche negli ospedal
le disgraziate si son vendute
per una cena o per un grembial.
Per natura tutti eguali...
Di patria al nome talor sospinti
contro altri popoli noi si pugnò
ma vincitori fossimo vinti
la sorte nostra mai non mutò.
Tedesco o italico se v'ha padrone
il sangue nostro vuole succhiar
la patria italica è un'irrisione
se ancora il basto ci fa portar.
Per natura tutti eguali...
Nelle officine sui monti e i piani
nelle miniere sudiam sodiam
ma delle nostre fatiche immani
il frutto intiero non raccogliam.
Poi fatti vecchi veniam rinchiusi
dentro un ricovero di carità
e sul berretto di noi reclusi
bollano i ricchi la lor pietà.
Per natura tutti eguali...
Ma se sperare non è utopia
nella giustizia dell'avvenir
il privilegio di tirannia
e turpe regno dovrà finir!
Le nostre lacrime, gli stenti, l'onte
le grandi ambasce sparir dovran
noi già leviamo alta la fronte
per salutar l'astro lontan.
Per natura tutti eguali...
Sol Re7 Sol Re7
Noi siamo i poveri siamo i pezzenti
Sol Re7 Sol Re7
la sporca plebe di questa età
Sol Re7 Sol Re7
la schiera innumere dei sofferenti
Sol7 Do Re7
per cui la vita gioie non ha.
Do Sol
Nel crudo inverno la nostra prole
Do Sol
per lunga inedia languir vediam
Do Re7 Sol
solo pei ricchi risplende il sole.
Re7 Sol
Mentre essi esultano noi fame abbiam.
Do Sol
Per natura tutti eguali
Do Fa
vi è diritti sulla terra.
Do
E noi faremo un'aspra guerra
Sol Do
ai ladroni sfruttator.
La- Mi7
Non sia pace tra i mortali
La- Mi7
finchè un uom' sovr'altro imperi
Fa Do
i nemici a noi più fieri
Sol Do Re7
sono i nostri sfruttator
Triste spettacolo le nostre donne
per noi primizie non hanno d'amor
ancora impuberi sciolgon le gonne
si danno in braccio a lor signor.
Son nostre figlie le prostitute
che muoion tisiche negli ospedal
le disgraziate si son vendute
per una cena o per un grembial.
Per natura tutti eguali...
Di patria al nome talor sospinti
contro altri popoli noi si pugnò
ma vincitori fossimo vinti
la sorte nostra mai non mutò.
Tedesco o italico se v'ha padrone
il sangue nostro vuole succhiar
la patria italica è un'irrisione
se ancora il basto ci fa portar.
Per natura tutti eguali...
Nelle officine sui monti e i piani
nelle miniere sudiam sodiam
ma delle nostre fatiche immani
il frutto intiero non raccogliam.
Poi fatti vecchi veniam rinchiusi
dentro un ricovero di carità
e sul berretto di noi reclusi
bollano i ricchi la lor pietà.
Per natura tutti eguali...
Ma se sperare non è utopia
nella giustizia dell'avvenir
il privilegio di tirannia
e turpe regno dovrà finir!
Le nostre lacrime, gli stenti, l'onte
le grandi ambasce sparir dovran
noi già leviamo alta la fronte
per salutar l'astro lontan.
Per natura tutti eguali...
Sol# Re#7 Sol# Re#7
Noi siamo i poveri siamo i pezzenti
Sol# Re#7 Sol# Re#7
la sporca plebe di questa età
Sol# Re#7 Sol# Re#7
la schiera innumere dei sofferenti
Sol#7 Do# Re#7
per cui la vita gioie non ha.
Do# Sol#
Nel crudo inverno la nostra prole
Do# Sol#
per lunga inedia languir vediam
Do# Re#7 Sol#
solo pei ricchi risplende il sole.
Re#7 Sol#
Mentre essi esultano noi fame abbiam.
Do# Sol#
Per natura tutti eguali
Do# Fa#
vi è diritti sulla terra.
Do#
E noi faremo un'aspra guerra
Sol# Do#
ai ladroni sfruttator.
Sib- Fa7
Non sia pace tra i mortali
Sib- Fa7
finchè un uom' sovr'altro imperi
Fa# Do#
i nemici a noi più fieri
Sol# Do# Re#7
sono i nostri sfruttator
Triste spettacolo le nostre donne
per noi primizie non hanno d'amor
ancora impuberi sciolgon le gonne
si danno in braccio a lor signor.
Son nostre figlie le prostitute
che muoion tisiche negli ospedal
le disgraziate si son vendute
per una cena o per un grembial.
Per natura tutti eguali...
Di patria al nome talor sospinti
contro altri popoli noi si pugnò
ma vincitori fossimo vinti
la sorte nostra mai non mutò.
Tedesco o italico se v'ha padrone
il sangue nostro vuole succhiar
la patria italica è un'irrisione
se ancora il basto ci fa portar.
Per natura tutti eguali...
Nelle officine sui monti e i piani
nelle miniere sudiam sodiam
ma delle nostre fatiche immani
il frutto intiero non raccogliam.
Poi fatti vecchi veniam rinchiusi
dentro un ricovero di carità
e sul berretto di noi reclusi
bollano i ricchi la lor pietà.
Per natura tutti eguali...
Ma se sperare non è utopia
nella giustizia dell'avvenir
il privilegio di tirannia
e turpe regno dovrà finir!
Le nostre lacrime, gli stenti, l'onte
le grandi ambasce sparir dovran
noi già leviamo alta la fronte
per salutar l'astro lontan.
Per natura tutti eguali...
La Mi7 La Mi7
Noi siamo i poveri siamo i pezzenti
La Mi7 La Mi7
la sporca plebe di questa età
La Mi7 La Mi7
la schiera innumere dei sofferenti
La7 Re Mi7
per cui la vita gioie non ha.
Re La
Nel crudo inverno la nostra prole
Re La
per lunga inedia languir vediam
Re Mi7 La
solo pei ricchi risplende il sole.
Mi7 La
Mentre essi esultano noi fame abbiam.
Re La
Per natura tutti eguali
Re Sol
vi è diritti sulla terra.
Re
E noi faremo un'aspra guerra
La Re
ai ladroni sfruttator.
Si- Fa#7
Non sia pace tra i mortali
Si- Fa#7
finchè un uom' sovr'altro imperi
Sol Re
i nemici a noi più fieri
La Re Mi7
sono i nostri sfruttator
Triste spettacolo le nostre donne
per noi primizie non hanno d'amor
ancora impuberi sciolgon le gonne
si danno in braccio a lor signor.
Son nostre figlie le prostitute
che muoion tisiche negli ospedal
le disgraziate si son vendute
per una cena o per un grembial.
Per natura tutti eguali...
Di patria al nome talor sospinti
contro altri popoli noi si pugnò
ma vincitori fossimo vinti
la sorte nostra mai non mutò.
Tedesco o italico se v'ha padrone
il sangue nostro vuole succhiar
la patria italica è un'irrisione
se ancora il basto ci fa portar.
Per natura tutti eguali...
Nelle officine sui monti e i piani
nelle miniere sudiam sodiam
ma delle nostre fatiche immani
il frutto intiero non raccogliam.
Poi fatti vecchi veniam rinchiusi
dentro un ricovero di carità
e sul berretto di noi reclusi
bollano i ricchi la lor pietà.
Per natura tutti eguali...
Ma se sperare non è utopia
nella giustizia dell'avvenir
il privilegio di tirannia
e turpe regno dovrà finir!
Le nostre lacrime, gli stenti, l'onte
le grandi ambasce sparir dovran
noi già leviamo alta la fronte
per salutar l'astro lontan.
Per natura tutti eguali...
Sib Fa7 Sib Fa7
Noi siamo i poveri siamo i pezzenti
Sib Fa7 Sib Fa7
la sporca plebe di questa età
Sib Fa7 Sib Fa7
la schiera innumere dei sofferenti
Sib7 Mib Fa7
per cui la vita gioie non ha.
Mib Sib
Nel crudo inverno la nostra prole
Mib Sib
per lunga inedia languir vediam
Mib Fa7 Sib
solo pei ricchi risplende il sole.
Fa7 Sib
Mentre essi esultano noi fame abbiam.
Mib Sib
Per natura tutti eguali
Mib Lab
vi è diritti sulla terra.
Mib
E noi faremo un'aspra guerra
Sib Mib
ai ladroni sfruttator.
Do- Sol7
Non sia pace tra i mortali
Do- Sol7
finchè un uom' sovr'altro imperi
Lab Mib
i nemici a noi più fieri
Sib Mib Fa7
sono i nostri sfruttator
Triste spettacolo le nostre donne
per noi primizie non hanno d'amor
ancora impuberi sciolgon le gonne
si danno in braccio a lor signor.
Son nostre figlie le prostitute
che muoion tisiche negli ospedal
le disgraziate si son vendute
per una cena o per un grembial.
Per natura tutti eguali...
Di patria al nome talor sospinti
contro altri popoli noi si pugnò
ma vincitori fossimo vinti
la sorte nostra mai non mutò.
Tedesco o italico se v'ha padrone
il sangue nostro vuole succhiar
la patria italica è un'irrisione
se ancora il basto ci fa portar.
Per natura tutti eguali...
Nelle officine sui monti e i piani
nelle miniere sudiam sodiam
ma delle nostre fatiche immani
il frutto intiero non raccogliam.
Poi fatti vecchi veniam rinchiusi
dentro un ricovero di carità
e sul berretto di noi reclusi
bollano i ricchi la lor pietà.
Per natura tutti eguali...
Ma se sperare non è utopia
nella giustizia dell'avvenir
il privilegio di tirannia
e turpe regno dovrà finir!
Le nostre lacrime, gli stenti, l'onte
le grandi ambasce sparir dovran
noi già leviamo alta la fronte
per salutar l'astro lontan.
Per natura tutti eguali...
Si Fa#7 Si Fa#7
Noi siamo i poveri siamo i pezzenti
Si Fa#7 Si Fa#7
la sporca plebe di questa età
Si Fa#7 Si Fa#7
la schiera innumere dei sofferenti
Si7 Mi Fa#7
per cui la vita gioie non ha.
Mi Si
Nel crudo inverno la nostra prole
Mi Si
per lunga inedia languir vediam
Mi Fa#7 Si
solo pei ricchi risplende il sole.
Fa#7 Si
Mentre essi esultano noi fame abbiam.
Mi Si
Per natura tutti eguali
Mi La
vi è diritti sulla terra.
Mi
E noi faremo un'aspra guerra
Si Mi
ai ladroni sfruttator.
Do#- Sol#7
Non sia pace tra i mortali
Do#- Sol#7
finchè un uom' sovr'altro imperi
La Mi
i nemici a noi più fieri
Si Mi Fa#7
sono i nostri sfruttator
Triste spettacolo le nostre donne
per noi primizie non hanno d'amor
ancora impuberi sciolgon le gonne
si danno in braccio a lor signor.
Son nostre figlie le prostitute
che muoion tisiche negli ospedal
le disgraziate si son vendute
per una cena o per un grembial.
Per natura tutti eguali...
Di patria al nome talor sospinti
contro altri popoli noi si pugnò
ma vincitori fossimo vinti
la sorte nostra mai non mutò.
Tedesco o italico se v'ha padrone
il sangue nostro vuole succhiar
la patria italica è un'irrisione
se ancora il basto ci fa portar.
Per natura tutti eguali...
Nelle officine sui monti e i piani
nelle miniere sudiam sodiam
ma delle nostre fatiche immani
il frutto intiero non raccogliam.
Poi fatti vecchi veniam rinchiusi
dentro un ricovero di carità
e sul berretto di noi reclusi
bollano i ricchi la lor pietà.
Per natura tutti eguali...
Ma se sperare non è utopia
nella giustizia dell'avvenir
il privilegio di tirannia
e turpe regno dovrà finir!
Le nostre lacrime, gli stenti, l'onte
le grandi ambasce sparir dovran
noi già leviamo alta la fronte
per salutar l'astro lontan.
Per natura tutti eguali...
Informazioni
Deriva da una poesia di Carlo Ponticelli stampata nel 1881 e musicata intorno al 1895 da G. Vecchi, maestro della banda di Gualtieri (RE).
Fonte
Vettori Giuseppe, Canzoni italiane di protesta 1794 - 1974, Roma, Newton Compton, 1975
Scheda del canto
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