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Per te canterò
donna che hai il mestiere
più antico del mondo
pagata in denaro e disprezzo da chi ti cerca
io mi sento milgiore di te
perchè ho solo un letto e chi
protegge il mio corpo e poi lo pretende
Tu sei la perdizione io la virtù
tu il peccato io l'angelo
due facce della stessa sciocca medaglia
la stessa moneta che compra i nostri corpi
sul marciapiede o davanti all'altar
Ma cosa è il corpo mio,
il corpo tuo, il corpo d'ogni donna?
E' fabbrica di figli per la fabbrica
è fabbrica di figli per la guerra
è fabbrica di un piacere che non ci guarda
donna, al mondo tu non hai vissuto mai
il mondo non ha vissuto mai.
Fonte
Movimento Femminista Romano, Canti delle donne in lotta 2,Vedette Albatros, 1976
Scheda del canto
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Youtube
http://youtu.be/hW4OJtkDASwInserito da
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