Il mestiere più antico

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Per te canterò donna che hai il mestiere più antico del mondo pagata in denaro e disprezzo da chi ti cerca io mi sento milgiore di te perchè ho solo un letto e chi protegge il mio corpo e poi lo pretende Tu sei la perdizione io la virtù tu il peccato io l'angelo due facce della stessa sciocca medaglia la stessa moneta che compra i nostri corpi sul marciapiede o davanti all'altar Ma cosa è il corpo mio, il corpo tuo, il corpo d'ogni donna? E' fabbrica di figli per la fabbrica è fabbrica di figli per la guerra è fabbrica di un piacere che non ci guarda donna, al mondo tu non hai vissuto mai il mondo non ha vissuto mai.
Fonte
Movimento Femminista Romano, Canti delle donne in lotta 2,Vedette Albatros, 1976
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