Il canto dei sopravvissuti

La storia cantata: La liberazione del lager di Auschwitz (27 Gennaio 1945)

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Braccato, raggiunto e straziato le jene sapesti umiliar per fari "parlare" t'hanno il cuor dilaniato. Tu-morto- li hai fatt tremar Tu-morto-li hai fatti tremar. Non fiori portiamo né lagni non pianti, né vani sospir siam qui per capire da fedeli compagni la vita, la lotta, il morir la vita, la lotta, il morir. A terra è la spoglia diletta, che tomba, che croce non ha, avrà come prece la giusta vendetta. Giustizia compagni sarà giustizia, compagni sarà.
Informazioni

In T. Romano- G. Solza, Canti della Resistenza italiana, Milano, Ed. Avanti, 1960:"Si tratta forse di una canzone dei partigiani francesi, portata poi dai progionieri nel campo di Ravensbruck. Anche questo testo , come già Il canto dei deportati, è una traduzione e un adattamento italiano del testooriginale francese".

Fonte

Savona A. Virgilio, Straniero Michele L., Canti della Resistenza italiana, Milano, Rizzoli, 1985

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