Venditore di sassi

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Di' papà ma dove sta il venditor di sassi e speriamo che lui passi quand'ho la cartella! La maestra dice in classe la vita è un gioiello che i cattivi avran la peggio che il futuro è bello... E allora... Perchè i bimbi di Belfast di Harlem, di Palermo lottan con le pietre in mano persi nell' inferno? Quando raccontavano di Davide e Golia ho creduto fosse storia e non solo poesia. Di' papà quand'è che passa la giostra d¹allegria vedo troppa gente sola persa nella via sento un pianto falso e infame dai televisori mentre c'è chi piange e ha fame a due metri fuori. Di' papà se passerà chi vende tenerezza se potrà consolare tutta la tristezza di un mondo povero che crepa e un altro soffocato da tutta la merce invenduta nel supermercato. Quando offro il mio panino a chi non mangia mai quando do tutto il mio amore a chi ha solo guai non è per esser comunista né un buon cristiano cerco solo il gusto nuovo di sentirmi umano. Di' papà ci son parole che fan male alle orecchie son le stesse son le sole sempre quelle vecchie... Fa' che trovi la mia rabbia sotto la pietà fa che trovi un'intifada in ogni città. Di' papà ma dove sta il venditor di pietre e, stai attento, se è passato poi ritorna indietro... Se tu fai del mio dolore e dei miei sassi infine solo un urlo di furore per le tue canzoncine!
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Si tratta della versione italiana, piuttosto libera in alcuni punti, di Marchand de chailloux, di Renaud Séchan.

Fonte

Lega Alessio, CD Sotto il pavè la spiaggia, Nota 2007

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