Valle Giulia

La storia cantata: Gli scontri a Valle Giulia (1 Marzo 1968)

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Piazza di Spagna, splendida giornata, traffico fermo, la città ingorgata e quanta gente, quanta che n'era! Cartelli in alto e tutti si gridava: «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, mentre eravamo ancora lì davanti, ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti c'erano cose certo più importanti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Undici e un quarto avanti a architettura, non c'era ancor ragion d'aver paura ed eravamo veramente in tanti, e i poliziotti in faccia agli studenti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Hanno impugnato i manganelli ed han picchiato come fanno sempre loro; ma all'improvviso è poi successo un fatto nuovo, un fatto nuovo, un fatto nuovo: non siam scappati più, non siam scappati più! Il primo marzo, sì, me lo rammento, saremo stati millecinquecento e caricava giù la polizia ma gli studenti la cacciavan via. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, ma c'eran cose molto più importanti; ma qui che fai, ma vattene un po' via! Non vedi, arriva giù la polizia! «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Le camionette, i celerini ci hanno dispersi, presi in molti e poi picchiati; ma sia ben chiaro che si sapeva; che non è vero, no, non è finita là. Non siam scappati più, non siam scappati più. Il primo marzo, sì, me lo rammento... ...No alla classe dei padroni, non mettiamo condizioni, no!
Do Sol7 Do Piazza di Spagna, splendida giornata, Sol7 Do traffico fermo, la città ingorgata Fa Do e quanta gente, quanta che n'era! Fa Do Cartelli in alto e tutti si gridava: Fa Re7 «No alla scuola dei padroni! Sol7 Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, mentre eravamo ancora lì davanti, ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti c'erano cose certo più importanti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Undici e un quarto avanti a architettura, non c'era ancor ragion d'aver paura ed eravamo veramente in tanti, e i poliziotti in faccia agli studenti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Dom Sol7 Dom Sol7 Hanno impugnato i manganelli Sib Re# Re7 ed han picchiato come fanno sempre Sol7 loro; ma all'improvviso è poi successo un fatto nuovo, un fatto nuovo, un fatto nuovo: Do Fa Sol7Do non siam scappati più, non siam scappati più! Il primo marzo, sì, me lo rammento, saremo stati millecinquecento e caricava giù la polizia ma gli studenti la cacciavan via. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, ma c'eran cose molto più importanti; ma qui che fai, ma vattene un po' via! Non vedi, arriva giù la polizia! «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Le camionette, i celerini ci hanno dispersi, presi in molti e poi [picchiati; ma sia ben chiaro che si sapeva; che non è vero, no, non è finita là. Non siam scappati più, non siam scappati più. Il primo marzo, sì, me lo rammento... ...No alla classe dei padroni, non mettiamo condizioni, no!
Do# Sol#7 Do# Piazza di Spagna, splendida giornata, Sol#7 Do# traffico fermo, la città ingorgata Fa# Do# e quanta gente, quanta che n'era! Fa# Do# Cartelli in alto e tutti si gridava: Fa# Re#7 «No alla scuola dei padroni! Sol#7 Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, mentre eravamo ancora lì davanti, ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti c'erano cose certo più importanti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Undici e un quarto avanti a architettura, non c'era ancor ragion d'aver paura ed eravamo veramente in tanti, e i poliziotti in faccia agli studenti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Do#m Sol#7 Do#m Sol#7 Hanno impugnato i manganelli Si Mi Re#7 ed han picchiato come fanno sempre Sol#7 loro; ma all'improvviso è poi successo un fatto nuovo, un fatto nuovo, un fatto nuovo: Do# Fa# Sol#7Do# non siam scappati più, non siam scappati più! Il primo marzo, sì, me lo rammento, saremo stati millecinquecento e caricava giù la polizia ma gli studenti la cacciavan via. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, ma c'eran cose molto più importanti; ma qui che fai, ma vattene un po' via! Non vedi, arriva giù la polizia! «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Le camionette, i celerini ci hanno dispersi, presi in molti e poi [picchiati; ma sia ben chiaro che si sapeva; che non è vero, no, non è finita là. Non siam scappati più, non siam scappati più. Il primo marzo, sì, me lo rammento... ...No alla classe dei padroni, non mettiamo condizioni, no!
Re La7 Re Piazza di Spagna, splendida giornata, La7 Re traffico fermo, la città ingorgata Sol Re e quanta gente, quanta che n'era! Sol Re Cartelli in alto e tutti si gridava: Sol Mi7 «No alla scuola dei padroni! La7 Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, mentre eravamo ancora lì davanti, ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti c'erano cose certo più importanti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Undici e un quarto avanti a architettura, non c'era ancor ragion d'aver paura ed eravamo veramente in tanti, e i poliziotti in faccia agli studenti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Rem La7 Rem La7 Hanno impugnato i manganelli Do Fa Mi7 ed han picchiato come fanno sempre La7 loro; ma all'improvviso è poi successo un fatto nuovo, un fatto nuovo, un fatto nuovo: Re Sol La7 Re non siam scappati più, non siam scappati più! Il primo marzo, sì, me lo rammento, saremo stati millecinquecento e caricava giù la polizia ma gli studenti la cacciavan via. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, ma c'eran cose molto più importanti; ma qui che fai, ma vattene un po' via! Non vedi, arriva giù la polizia! «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Le camionette, i celerini ci hanno dispersi, presi in molti e poi [picchiati; ma sia ben chiaro che si sapeva; che non è vero, no, non è finita là. Non siam scappati più, non siam scappati più. Il primo marzo, sì, me lo rammento... ...No alla classe dei padroni, non mettiamo condizioni, no!
Re# Sib7 Re# Piazza di Spagna, splendida giornata, Sib7 Re# traffico fermo, la città ingorgata Sol# Re# e quanta gente, quanta che n'era! Sol# Re# Cartelli in alto e tutti si gridava: Sol# Fa7 «No alla scuola dei padroni! Sib7 Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, mentre eravamo ancora lì davanti, ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti c'erano cose certo più importanti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Undici e un quarto avanti a architettura, non c'era ancor ragion d'aver paura ed eravamo veramente in tanti, e i poliziotti in faccia agli studenti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Re#m Sib7 Re#m Sib7 Hanno impugnato i manganelli Do# Fa# Fa7 ed han picchiato come fanno sempre Sib7 loro; ma all'improvviso è poi successo un fatto nuovo, un fatto nuovo, un fatto nuovo: Re# Sol#Sib7Re# non siam scappati più, non siam scappati più! Il primo marzo, sì, me lo rammento, saremo stati millecinquecento e caricava giù la polizia ma gli studenti la cacciavan via. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, ma c'eran cose molto più importanti; ma qui che fai, ma vattene un po' via! Non vedi, arriva giù la polizia! «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Le camionette, i celerini ci hanno dispersi, presi in molti e poi [picchiati; ma sia ben chiaro che si sapeva; che non è vero, no, non è finita là. Non siam scappati più, non siam scappati più. Il primo marzo, sì, me lo rammento... ...No alla classe dei padroni, non mettiamo condizioni, no!
Mi Si7 Mi Piazza di Spagna, splendida giornata, Si7 Mi traffico fermo, la città ingorgata La Mi e quanta gente, quanta che n'era! La Mi Cartelli in alto e tutti si gridava: La Fa#7 «No alla scuola dei padroni! Si7 Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, mentre eravamo ancora lì davanti, ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti c'erano cose certo più importanti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Undici e un quarto avanti a architettura, non c'era ancor ragion d'aver paura ed eravamo veramente in tanti, e i poliziotti in faccia agli studenti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Mim Si7 Mim Si7 Hanno impugnato i manganelli Re Sol Fa#7 ed han picchiato come fanno sempre Si7 loro; ma all'improvviso è poi successo un fatto nuovo, un fatto nuovo, un fatto nuovo: Mi La Si7 Mi non siam scappati più, non siam scappati più! Il primo marzo, sì, me lo rammento, saremo stati millecinquecento e caricava giù la polizia ma gli studenti la cacciavan via. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, ma c'eran cose molto più importanti; ma qui che fai, ma vattene un po' via! Non vedi, arriva giù la polizia! «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Le camionette, i celerini ci hanno dispersi, presi in molti e poi [picchiati; ma sia ben chiaro che si sapeva; che non è vero, no, non è finita là. Non siam scappati più, non siam scappati più. Il primo marzo, sì, me lo rammento... ...No alla classe dei padroni, non mettiamo condizioni, no!
Fa Do7 Fa Piazza di Spagna, splendida giornata, Do7 Fa traffico fermo, la città ingorgata Sib Fa e quanta gente, quanta che n'era! Sib Fa Cartelli in alto e tutti si gridava: Sib Sol7 «No alla scuola dei padroni! Do7 Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, mentre eravamo ancora lì davanti, ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti c'erano cose certo più importanti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Undici e un quarto avanti a architettura, non c'era ancor ragion d'aver paura ed eravamo veramente in tanti, e i poliziotti in faccia agli studenti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Fam Do7 Fam Do7 Hanno impugnato i manganelli Mib Lab Sol7 ed han picchiato come fanno sempre Do7 loro; ma all'improvviso è poi successo un fatto nuovo, un fatto nuovo, un fatto nuovo: Fa Sib Do7 Fa non siam scappati più, non siam scappati più! Il primo marzo, sì, me lo rammento, saremo stati millecinquecento e caricava giù la polizia ma gli studenti la cacciavan via. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, ma c'eran cose molto più importanti; ma qui che fai, ma vattene un po' via! Non vedi, arriva giù la polizia! «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Le camionette, i celerini ci hanno dispersi, presi in molti e poi [picchiati; ma sia ben chiaro che si sapeva; che non è vero, no, non è finita là. Non siam scappati più, non siam scappati più. Il primo marzo, sì, me lo rammento... ...No alla classe dei padroni, non mettiamo condizioni, no!
Fa# Do#7 Fa# Piazza di Spagna, splendida giornata, Do#7 Fa# traffico fermo, la città ingorgata Si Fa# e quanta gente, quanta che n'era! Si Fa# Cartelli in alto e tutti si gridava: Si Sol#7 «No alla scuola dei padroni! Do#7 Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, mentre eravamo ancora lì davanti, ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti c'erano cose certo più importanti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Undici e un quarto avanti a architettura, non c'era ancor ragion d'aver paura ed eravamo veramente in tanti, e i poliziotti in faccia agli studenti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Fa#m Do#7 Fa#m Do#7 Hanno impugnato i manganelli Mi La Sol#7 ed han picchiato come fanno sempre Do#7 loro; ma all'improvviso è poi successo un fatto nuovo, un fatto nuovo, un fatto nuovo: Fa# Si Do#7Fa# non siam scappati più, non siam scappati più! Il primo marzo, sì, me lo rammento, saremo stati millecinquecento e caricava giù la polizia ma gli studenti la cacciavan via. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, ma c'eran cose molto più importanti; ma qui che fai, ma vattene un po' via! Non vedi, arriva giù la polizia! «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Le camionette, i celerini ci hanno dispersi, presi in molti e poi [picchiati; ma sia ben chiaro che si sapeva; che non è vero, no, non è finita là. Non siam scappati più, non siam scappati più. Il primo marzo, sì, me lo rammento... ...No alla classe dei padroni, non mettiamo condizioni, no!
Sol Re7 Sol Piazza di Spagna, splendida giornata, Re7 Sol traffico fermo, la città ingorgata Do Sol e quanta gente, quanta che n'era! Do Sol Cartelli in alto e tutti si gridava: Do La7 «No alla scuola dei padroni! Re7 Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, mentre eravamo ancora lì davanti, ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti c'erano cose certo più importanti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Undici e un quarto avanti a architettura, non c'era ancor ragion d'aver paura ed eravamo veramente in tanti, e i poliziotti in faccia agli studenti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Solm Re7 Solm Re7 Hanno impugnato i manganelli Fa Sib La7 ed han picchiato come fanno sempre Re7 loro; ma all'improvviso è poi successo un fatto nuovo, un fatto nuovo, un fatto nuovo: Sol Do Re7 Sol non siam scappati più, non siam scappati più! Il primo marzo, sì, me lo rammento, saremo stati millecinquecento e caricava giù la polizia ma gli studenti la cacciavan via. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, ma c'eran cose molto più importanti; ma qui che fai, ma vattene un po' via! Non vedi, arriva giù la polizia! «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Le camionette, i celerini ci hanno dispersi, presi in molti e poi [picchiati; ma sia ben chiaro che si sapeva; che non è vero, no, non è finita là. Non siam scappati più, non siam scappati più. Il primo marzo, sì, me lo rammento... ...No alla classe dei padroni, non mettiamo condizioni, no!
Sol# Re#7 Sol# Piazza di Spagna, splendida giornata, Re#7 Sol# traffico fermo, la città ingorgata Do# Sol# e quanta gente, quanta che n'era! Do# Sol# Cartelli in alto e tutti si gridava: Do# Sib7 «No alla scuola dei padroni! Re#7 Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, mentre eravamo ancora lì davanti, ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti c'erano cose certo più importanti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Undici e un quarto avanti a architettura, non c'era ancor ragion d'aver paura ed eravamo veramente in tanti, e i poliziotti in faccia agli studenti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Sol#m Re#7 Sol#m Re#7 Hanno impugnato i manganelli Fa# Si Sib7 ed han picchiato come fanno sempre Re#7 loro; ma all'improvviso è poi successo un fatto nuovo, un fatto nuovo, un fatto nuovo: Sol# Do# Re#7Sol# non siam scappati più, non siam scappati più! Il primo marzo, sì, me lo rammento, saremo stati millecinquecento e caricava giù la polizia ma gli studenti la cacciavan via. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, ma c'eran cose molto più importanti; ma qui che fai, ma vattene un po' via! Non vedi, arriva giù la polizia! «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Le camionette, i celerini ci hanno dispersi, presi in molti e poi [picchiati; ma sia ben chiaro che si sapeva; che non è vero, no, non è finita là. Non siam scappati più, non siam scappati più. Il primo marzo, sì, me lo rammento... ...No alla classe dei padroni, non mettiamo condizioni, no!
La Mi7 La Piazza di Spagna, splendida giornata, Mi7 La traffico fermo, la città ingorgata Re La e quanta gente, quanta che n'era! Re La Cartelli in alto e tutti si gridava: Re Si7 «No alla scuola dei padroni! Mi7 Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, mentre eravamo ancora lì davanti, ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti c'erano cose certo più importanti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Undici e un quarto avanti a architettura, non c'era ancor ragion d'aver paura ed eravamo veramente in tanti, e i poliziotti in faccia agli studenti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Lam Mi7 Lam Mi7 Hanno impugnato i manganelli Sol Do Si7 ed han picchiato come fanno sempre Mi7 loro; ma all'improvviso è poi successo un fatto nuovo, un fatto nuovo, un fatto nuovo: La Re Mi7 La non siam scappati più, non siam scappati più! Il primo marzo, sì, me lo rammento, saremo stati millecinquecento e caricava giù la polizia ma gli studenti la cacciavan via. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, ma c'eran cose molto più importanti; ma qui che fai, ma vattene un po' via! Non vedi, arriva giù la polizia! «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Le camionette, i celerini ci hanno dispersi, presi in molti e poi [picchiati; ma sia ben chiaro che si sapeva; che non è vero, no, non è finita là. Non siam scappati più, non siam scappati più. Il primo marzo, sì, me lo rammento... ...No alla classe dei padroni, non mettiamo condizioni, no!
Sib Fa7 Sib Piazza di Spagna, splendida giornata, Fa7 Sib traffico fermo, la città ingorgata Mib Sib e quanta gente, quanta che n'era! Mib Sib Cartelli in alto e tutti si gridava: Mib Do7 «No alla scuola dei padroni! Fa7 Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, mentre eravamo ancora lì davanti, ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti c'erano cose certo più importanti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Undici e un quarto avanti a architettura, non c'era ancor ragion d'aver paura ed eravamo veramente in tanti, e i poliziotti in faccia agli studenti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Sibm Fa7 Sibm Fa7 Hanno impugnato i manganelli Lab Reb Do7 ed han picchiato come fanno sempre Fa7 loro; ma all'improvviso è poi successo un fatto nuovo, un fatto nuovo, un fatto nuovo: Sib Mib Fa7 Sib non siam scappati più, non siam scappati più! Il primo marzo, sì, me lo rammento, saremo stati millecinquecento e caricava giù la polizia ma gli studenti la cacciavan via. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, ma c'eran cose molto più importanti; ma qui che fai, ma vattene un po' via! Non vedi, arriva giù la polizia! «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Le camionette, i celerini ci hanno dispersi, presi in molti e poi [picchiati; ma sia ben chiaro che si sapeva; che non è vero, no, non è finita là. Non siam scappati più, non siam scappati più. Il primo marzo, sì, me lo rammento... ...No alla classe dei padroni, non mettiamo condizioni, no!
Si Fa#7 Si Piazza di Spagna, splendida giornata, Fa#7 Si traffico fermo, la città ingorgata Mi Si e quanta gente, quanta che n'era! Mi Si Cartelli in alto e tutti si gridava: Mi Do#7 «No alla scuola dei padroni! Fa#7 Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, mentre eravamo ancora lì davanti, ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti c'erano cose certo più importanti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Undici e un quarto avanti a architettura, non c'era ancor ragion d'aver paura ed eravamo veramente in tanti, e i poliziotti in faccia agli studenti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Sim Fa#7 Sim Fa#7 Hanno impugnato i manganelli La Re Do#7 ed han picchiato come fanno sempre Fa#7 loro; ma all'improvviso è poi successo un fatto nuovo, un fatto nuovo, un fatto nuovo: Si Mi Fa#7Si non siam scappati più, non siam scappati più! Il primo marzo, sì, me lo rammento, saremo stati millecinquecento e caricava giù la polizia ma gli studenti la cacciavan via. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». E mi guardavi tu con occhi stanchi, ma c'eran cose molto più importanti; ma qui che fai, ma vattene un po' via! Non vedi, arriva giù la polizia! «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!». Le camionette, i celerini ci hanno dispersi, presi in molti e poi [picchiati; ma sia ben chiaro che si sapeva; che non è vero, no, non è finita là. Non siam scappati più, non siam scappati più. Il primo marzo, sì, me lo rammento... ...No alla classe dei padroni, non mettiamo condizioni, no!
Informazioni

Il Vettori data questa canzone al 1968. Nel marzo di quell'anno avvennero gli incidenti descritti, primo, vero scontro di piazza fra polizia e studenti "contestatori", a Roma presso la facoltà di Architettura a Valle Giulia.

Fu incisa da Paolo Pietrangeli e Giovanna Marini, prima in 45 giri e poi nell'LP Mio caro padrone domani ti sparo, sempre per I Dischi del Sole.

Fonte

Pietrangeli Paolo, Mio caro padrone domani ti sparo, Edizioni del gallo, Milano, 1969

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