Un cavallo si lamenta

Un cavallo si lamenta

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Bertold Brecht
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Tiravo il mio carro senza più forze lungo la Frankfurter Allee Fu lì che pensai: O je! Come son stanco Se mi lasciassi andare per un momento Forse cadrei per sempre Due minuti dopo non restavano di me [che ossa nude. Perchè non appena sfinito crollai e il padrone si precipitava al primo telefono. Gente affamata mi fu sopra coi coltelli per disputarsi l'un con l'altro la mia carne. Non attesero neppure che finissi almeno [di crepare. Era la gente che conoscevo diversa la stessa che prima mi dava del pane e mi metteva i sacchi sul dorso per proteggermi dalle mosche. Ieri tanto umana e oggi tanto disumana. S'eran d'improvviso trasformati [in tante belve. Come mai? Morendo, pensai: quanto gelo è sceso tra loro per renderli senza pietà? Chi li ha frustati così? E chi continua ancora a frustarli? Se voi non saprete dar loro una mano questa volta vi succederà qualcosa [di terribile...
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Titolo originale: O Falladah, die du hangest!  trad. G. Strehler.

 

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Milva, LP  Milva canta Brecht Vol. 2, Ricordi 1975

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