Storia di Rodolfo Foscati

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Caro padre, vi scrivo piangendo, questi righi per me dolorosi e che mi restano ma tanto 'ngollosi, e nel vedermi trattare così. E scrivendo la mano mi trema e di tutto vi faccio palese 'e m'hanno tolto la veste borghese 'e m'hanno tolto la mia gioventù. Caro padre, che brutti momenti, e qui non contano né pugni e né stiaffi, 'e disse il guardia: Levategli i baffi, e l'avrei presa la spina nel cuor. E la mattina del venti di marzo il guardiano mi venne a vedere, e con sé ce l'aveva i' barbiere e una scranna per farmi sede'. Con cattive maniere mi prese, il rasoio 'un l'aveva perfetto, e mi raschiava, parevo un capretto e i miei baffini li vidi andà' giù. Quando poi 'e gli èbban fatto tutto, il guardiano m'accennò con un dito e disse: Questo gli è i' vostro vestito, e n'i'vedello mi fece tremà'. Questo numero che oggi indossate vi cancella da i'nome e casato, Centosette sarete chiamato e a Ridolfo Foscati mai più. Centosette sarete chiamato e a Rodolfo Foscati mai più.
Dom Sol7 Dom Caro padre, vi scrivo piangendo, Sol7 Dom/re questi righi per me dolorosi Fam Dom e che mi restano ma tanto 'ngollosi, Sol7 Dom e nel vedermi trattare così. E scrivendo la mano mi trema e di tutto vi faccio palese 'e m'hanno tolto la veste borghese 'e m'hanno tolto la mia gioventù. Caro padre, che brutti momenti, e qui non contano né pugni e né stiaffi, 'e disse il guardia: Levategli i baffi, e l'avrei presa la spina nel cuor. E la mattina del venti di marzo il guardiano mi venne a vedere, e con sé ce l'aveva i' barbiere e una scranna per farmi sede'. Con cattive maniere mi prese, il rasoio 'un l'aveva perfetto, e mi raschiava, parevo un capretto e i miei baffini li vidi andà' giù. Quando poi 'e gli èbban fatto tutto, il guardiano m'accennò con un dito e disse: Questo gli è i' vostro vestito, e n'i'vedello mi fece tremà'. Questo numero che oggi indossate vi cancella da i'nome e casato, Centosette sarete chiamato e a Ridolfo Foscati mai più. Centosette sarete chiamato e a Rodolfo Foscati mai più.
Do#m Sol#7 Do#m Caro padre, vi scrivo piangendo, Sol#7 Do#m/re questi righi per me dolorosi Fa#m Do#m e che mi restano ma tanto 'ngollosi, Sol#7 Do#m e nel vedermi trattare così. E scrivendo la mano mi trema e di tutto vi faccio palese 'e m'hanno tolto la veste borghese 'e m'hanno tolto la mia gioventù. Caro padre, che brutti momenti, e qui non contano né pugni e né stiaffi, 'e disse il guardia: Levategli i baffi, e l'avrei presa la spina nel cuor. E la mattina del venti di marzo il guardiano mi venne a vedere, e con sé ce l'aveva i' barbiere e una scranna per farmi sede'. Con cattive maniere mi prese, il rasoio 'un l'aveva perfetto, e mi raschiava, parevo un capretto e i miei baffini li vidi andà' giù. Quando poi 'e gli èbban fatto tutto, il guardiano m'accennò con un dito e disse: Questo gli è i' vostro vestito, e n'i'vedello mi fece tremà'. Questo numero che oggi indossate vi cancella da i'nome e casato, Centosette sarete chiamato e a Ridolfo Foscati mai più. Centosette sarete chiamato e a Rodolfo Foscati mai più.
Rem La7 Rem Caro padre, vi scrivo piangendo, La7 Rem/re questi righi per me dolorosi Solm Rem e che mi restano ma tanto 'ngollosi, La7 Rem e nel vedermi trattare così. E scrivendo la mano mi trema e di tutto vi faccio palese 'e m'hanno tolto la veste borghese 'e m'hanno tolto la mia gioventù. Caro padre, che brutti momenti, e qui non contano né pugni e né stiaffi, 'e disse il guardia: Levategli i baffi, e l'avrei presa la spina nel cuor. E la mattina del venti di marzo il guardiano mi venne a vedere, e con sé ce l'aveva i' barbiere e una scranna per farmi sede'. Con cattive maniere mi prese, il rasoio 'un l'aveva perfetto, e mi raschiava, parevo un capretto e i miei baffini li vidi andà' giù. Quando poi 'e gli èbban fatto tutto, il guardiano m'accennò con un dito e disse: Questo gli è i' vostro vestito, e n'i'vedello mi fece tremà'. Questo numero che oggi indossate vi cancella da i'nome e casato, Centosette sarete chiamato e a Ridolfo Foscati mai più. Centosette sarete chiamato e a Rodolfo Foscati mai più.
Re#m Sib7 Re#m Caro padre, vi scrivo piangendo, Sib7 Re#m/re questi righi per me dolorosi Sol#m Re#m e che mi restano ma tanto 'ngollosi, Sib7 Re#m e nel vedermi trattare così. E scrivendo la mano mi trema e di tutto vi faccio palese 'e m'hanno tolto la veste borghese 'e m'hanno tolto la mia gioventù. Caro padre, che brutti momenti, e qui non contano né pugni e né stiaffi, 'e disse il guardia: Levategli i baffi, e l'avrei presa la spina nel cuor. E la mattina del venti di marzo il guardiano mi venne a vedere, e con sé ce l'aveva i' barbiere e una scranna per farmi sede'. Con cattive maniere mi prese, il rasoio 'un l'aveva perfetto, e mi raschiava, parevo un capretto e i miei baffini li vidi andà' giù. Quando poi 'e gli èbban fatto tutto, il guardiano m'accennò con un dito e disse: Questo gli è i' vostro vestito, e n'i'vedello mi fece tremà'. Questo numero che oggi indossate vi cancella da i'nome e casato, Centosette sarete chiamato e a Ridolfo Foscati mai più. Centosette sarete chiamato e a Rodolfo Foscati mai più.
Mim Si7 Mim Caro padre, vi scrivo piangendo, Si7 Mim/re questi righi per me dolorosi Lam Mim e che mi restano ma tanto 'ngollosi, Si7 Mim e nel vedermi trattare così. E scrivendo la mano mi trema e di tutto vi faccio palese 'e m'hanno tolto la veste borghese 'e m'hanno tolto la mia gioventù. Caro padre, che brutti momenti, e qui non contano né pugni e né stiaffi, 'e disse il guardia: Levategli i baffi, e l'avrei presa la spina nel cuor. E la mattina del venti di marzo il guardiano mi venne a vedere, e con sé ce l'aveva i' barbiere e una scranna per farmi sede'. Con cattive maniere mi prese, il rasoio 'un l'aveva perfetto, e mi raschiava, parevo un capretto e i miei baffini li vidi andà' giù. Quando poi 'e gli èbban fatto tutto, il guardiano m'accennò con un dito e disse: Questo gli è i' vostro vestito, e n'i'vedello mi fece tremà'. Questo numero che oggi indossate vi cancella da i'nome e casato, Centosette sarete chiamato e a Ridolfo Foscati mai più. Centosette sarete chiamato e a Rodolfo Foscati mai più.
Fam Do7 Fam Caro padre, vi scrivo piangendo, Do7 Fam/re questi righi per me dolorosi Sibm Fam e che mi restano ma tanto 'ngollosi, Do7 Fam e nel vedermi trattare così. E scrivendo la mano mi trema e di tutto vi faccio palese 'e m'hanno tolto la veste borghese 'e m'hanno tolto la mia gioventù. Caro padre, che brutti momenti, e qui non contano né pugni e né stiaffi, 'e disse il guardia: Levategli i baffi, e l'avrei presa la spina nel cuor. E la mattina del venti di marzo il guardiano mi venne a vedere, e con sé ce l'aveva i' barbiere e una scranna per farmi sede'. Con cattive maniere mi prese, il rasoio 'un l'aveva perfetto, e mi raschiava, parevo un capretto e i miei baffini li vidi andà' giù. Quando poi 'e gli èbban fatto tutto, il guardiano m'accennò con un dito e disse: Questo gli è i' vostro vestito, e n'i'vedello mi fece tremà'. Questo numero che oggi indossate vi cancella da i'nome e casato, Centosette sarete chiamato e a Ridolfo Foscati mai più. Centosette sarete chiamato e a Rodolfo Foscati mai più.
Fa#m Do#7 Fa#m Caro padre, vi scrivo piangendo, Do#7 Fa#m/re questi righi per me dolorosi Sim Fa#m e che mi restano ma tanto 'ngollosi, Do#7 Fa#m e nel vedermi trattare così. E scrivendo la mano mi trema e di tutto vi faccio palese 'e m'hanno tolto la veste borghese 'e m'hanno tolto la mia gioventù. Caro padre, che brutti momenti, e qui non contano né pugni e né stiaffi, 'e disse il guardia: Levategli i baffi, e l'avrei presa la spina nel cuor. E la mattina del venti di marzo il guardiano mi venne a vedere, e con sé ce l'aveva i' barbiere e una scranna per farmi sede'. Con cattive maniere mi prese, il rasoio 'un l'aveva perfetto, e mi raschiava, parevo un capretto e i miei baffini li vidi andà' giù. Quando poi 'e gli èbban fatto tutto, il guardiano m'accennò con un dito e disse: Questo gli è i' vostro vestito, e n'i'vedello mi fece tremà'. Questo numero che oggi indossate vi cancella da i'nome e casato, Centosette sarete chiamato e a Ridolfo Foscati mai più. Centosette sarete chiamato e a Rodolfo Foscati mai più.
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Sol#m Re#7 Sol#m Caro padre, vi scrivo piangendo, Re#7 Sol#m/re questi righi per me dolorosi Do#m Sol#m e che mi restano ma tanto 'ngollosi, Re#7 Sol#m e nel vedermi trattare così. E scrivendo la mano mi trema e di tutto vi faccio palese 'e m'hanno tolto la veste borghese 'e m'hanno tolto la mia gioventù. Caro padre, che brutti momenti, e qui non contano né pugni e né stiaffi, 'e disse il guardia: Levategli i baffi, e l'avrei presa la spina nel cuor. E la mattina del venti di marzo il guardiano mi venne a vedere, e con sé ce l'aveva i' barbiere e una scranna per farmi sede'. Con cattive maniere mi prese, il rasoio 'un l'aveva perfetto, e mi raschiava, parevo un capretto e i miei baffini li vidi andà' giù. Quando poi 'e gli èbban fatto tutto, il guardiano m'accennò con un dito e disse: Questo gli è i' vostro vestito, e n'i'vedello mi fece tremà'. Questo numero che oggi indossate vi cancella da i'nome e casato, Centosette sarete chiamato e a Ridolfo Foscati mai più. Centosette sarete chiamato e a Rodolfo Foscati mai più.
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Informazioni

Dal repertorio di Caterina Bueno e di Gildo dei Fantardi. La canzone ha un'origine oscura. C'è un Rodolfo Foscati patriota milanese, imprigionato durante i moti carbonari del 1821. Ce n'è un altro in San Frediano, a Firenze, protagonista di un non meglio precisato fatto di sangue e condannato all'ergastolo. Forse le due figure si sonosovrapposte, forse no; la canzone è sicuramente toscana, e rappresenta in maniera cruda i primi, terribili giorni dell'ergastolano (segnalata da Maria Rollero)

Fonte

Maria Rollero

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