Sentite, buona gente
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Sentite, buona gente,
un fatto di dolore
d'un povero prigioniero
che mi commuove il cuore.
Trovandosi ammalato
e non riconosciuto,
ed il tenente ingrato
invece l'ha battuto.
E mentre lo batteva
correva in camerata:
«Non mi vedrai mai più,
o madre desolata».
Vigliacco d'un tenente,
non vuole dire il vero,
tenta di far morire
il povero prigioniero.
Vigliacco d'un tenente,
ha il cuore di un leone,
meriteresti il fronte
o la fucilazione.
Informazioni
Canto di risaia, di compianto per un prigioniero austriaco internato nel campo di concentramento di Ramezzana, a 3 km da Trino Vercellese; racc. da S. Liberovici a Trino Vercellese, informatrici un gruppo di mondine. (Maria Rollero)
Fonte
Vettori Giuseppe, Il folk italiano. Canti e ballate popolari, Newton Compton, Roma, 1975
Scheda del canto
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