Non ti ricordi, fanciulla mia cara

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Non ti ricordi, fanciulla mia cara quei brutti giorni per l'otto settembre: noi ci lasciammo con ansia e tormento per affrettare l'Italia a liberar. Noi ci lasciammo con ansia e tormento per affrettare l'Italia a liberar. Non rimanemmo che pochi compagni quando l'impresa del Cippo svanì, ma eravamo tutti d'accordo per nostra terra decisi a morir. Un giuramento col sangue facemmo: morire tutti per la nostra terra; per tutti i morti dell'altra guerra il tedesco bisogna cacciar. Un lungo inverno, disagi, perigli; perdemmo molti dei cari compagni: erano giovani sul fiore degli anni che alla morte sorridono ancor. Ma quel sangue non fu sparso invano; suonò la diana pei suoi fratelli: ovunque c'era un buon italiano sui monti accorse e fucile sparò. Quando passammo decisi all'attacco con braccio fermo impugnammo le armi, calmi mirando sui petti assassini: la nostra terra riuscimmo a liberar.
Do Sol7 Non ti ricordi, fanciulla mia cara Do quei brutti giorni per l'otto settembre: Fa Sol7 Do noi ci lasciammo con ansia e tormento Sol7 Do per affrettare l'Italia a liberar. Fa Sol7 Do Noi ci lasciammo con ansia e tormento Sol7 Do per affrettare l'Italia a liberar. Non rimanemmo che pochi compagni quando l'impresa del Cippo svanì, ma eravamo tutti d'accordo per nostra terra decisi a morir. Un giuramento col sangue facemmo: morire tutti per la nostra terra; per tutti i morti dell'altra guerra il tedesco bisogna cacciar. Un lungo inverno, disagi, perigli; perdemmo molti dei cari compagni: erano giovani sul fiore degli anni che alla morte sorridono ancor. Ma quel sangue non fu sparso invano; suonò la diana pei suoi fratelli: ovunque c'era un buon italiano sui monti accorse e fucile sparò. Quando passammo decisi all'attacco con braccio fermo impugnammo le armi, calmi mirando sui petti assassini: la nostra terra riuscimmo a liberar.
Do# Sol#7 Non ti ricordi, fanciulla mia cara Do# quei brutti giorni per l'otto settembre: Fa# Sol#7 Do# noi ci lasciammo con ansia e tormento Sol#7 Do# per affrettare l'Italia a liberar. Fa# Sol#7 Do# Noi ci lasciammo con ansia e tormento Sol#7 Do# per affrettare l'Italia a liberar. Non rimanemmo che pochi compagni quando l'impresa del Cippo svanì, ma eravamo tutti d'accordo per nostra terra decisi a morir. Un giuramento col sangue facemmo: morire tutti per la nostra terra; per tutti i morti dell'altra guerra il tedesco bisogna cacciar. Un lungo inverno, disagi, perigli; perdemmo molti dei cari compagni: erano giovani sul fiore degli anni che alla morte sorridono ancor. Ma quel sangue non fu sparso invano; suonò la diana pei suoi fratelli: ovunque c'era un buon italiano sui monti accorse e fucile sparò. Quando passammo decisi all'attacco con braccio fermo impugnammo le armi, calmi mirando sui petti assassini: la nostra terra riuscimmo a liberar.
Re La7 Non ti ricordi, fanciulla mia cara Re quei brutti giorni per l'otto settembre: Sol La7 Re noi ci lasciammo con ansia e tormento La7 Re per affrettare l'Italia a liberar. Sol La7 Re Noi ci lasciammo con ansia e tormento La7 Re per affrettare l'Italia a liberar. Non rimanemmo che pochi compagni quando l'impresa del Cippo svanì, ma eravamo tutti d'accordo per nostra terra decisi a morir. Un giuramento col sangue facemmo: morire tutti per la nostra terra; per tutti i morti dell'altra guerra il tedesco bisogna cacciar. Un lungo inverno, disagi, perigli; perdemmo molti dei cari compagni: erano giovani sul fiore degli anni che alla morte sorridono ancor. Ma quel sangue non fu sparso invano; suonò la diana pei suoi fratelli: ovunque c'era un buon italiano sui monti accorse e fucile sparò. Quando passammo decisi all'attacco con braccio fermo impugnammo le armi, calmi mirando sui petti assassini: la nostra terra riuscimmo a liberar.
Re# Sib7 Non ti ricordi, fanciulla mia cara Re# quei brutti giorni per l'otto settembre: Sol# Sib7 Re# noi ci lasciammo con ansia e tormento Sib7 Re# per affrettare l'Italia a liberar. Sol# Sib7 Re# Noi ci lasciammo con ansia e tormento Sib7 Re# per affrettare l'Italia a liberar. Non rimanemmo che pochi compagni quando l'impresa del Cippo svanì, ma eravamo tutti d'accordo per nostra terra decisi a morir. Un giuramento col sangue facemmo: morire tutti per la nostra terra; per tutti i morti dell'altra guerra il tedesco bisogna cacciar. Un lungo inverno, disagi, perigli; perdemmo molti dei cari compagni: erano giovani sul fiore degli anni che alla morte sorridono ancor. Ma quel sangue non fu sparso invano; suonò la diana pei suoi fratelli: ovunque c'era un buon italiano sui monti accorse e fucile sparò. Quando passammo decisi all'attacco con braccio fermo impugnammo le armi, calmi mirando sui petti assassini: la nostra terra riuscimmo a liberar.
Mi Si7 Non ti ricordi, fanciulla mia cara Mi quei brutti giorni per l'otto settembre: La Si7 Mi noi ci lasciammo con ansia e tormento Si7 Mi per affrettare l'Italia a liberar. La Si7 Mi Noi ci lasciammo con ansia e tormento Si7 Mi per affrettare l'Italia a liberar. Non rimanemmo che pochi compagni quando l'impresa del Cippo svanì, ma eravamo tutti d'accordo per nostra terra decisi a morir. Un giuramento col sangue facemmo: morire tutti per la nostra terra; per tutti i morti dell'altra guerra il tedesco bisogna cacciar. Un lungo inverno, disagi, perigli; perdemmo molti dei cari compagni: erano giovani sul fiore degli anni che alla morte sorridono ancor. Ma quel sangue non fu sparso invano; suonò la diana pei suoi fratelli: ovunque c'era un buon italiano sui monti accorse e fucile sparò. Quando passammo decisi all'attacco con braccio fermo impugnammo le armi, calmi mirando sui petti assassini: la nostra terra riuscimmo a liberar.
Fa Do7 Non ti ricordi, fanciulla mia cara Fa quei brutti giorni per l'otto settembre: Sib Do7 Fa noi ci lasciammo con ansia e tormento Do7 Fa per affrettare l'Italia a liberar. Sib Do7 Fa Noi ci lasciammo con ansia e tormento Do7 Fa per affrettare l'Italia a liberar. Non rimanemmo che pochi compagni quando l'impresa del Cippo svanì, ma eravamo tutti d'accordo per nostra terra decisi a morir. Un giuramento col sangue facemmo: morire tutti per la nostra terra; per tutti i morti dell'altra guerra il tedesco bisogna cacciar. Un lungo inverno, disagi, perigli; perdemmo molti dei cari compagni: erano giovani sul fiore degli anni che alla morte sorridono ancor. Ma quel sangue non fu sparso invano; suonò la diana pei suoi fratelli: ovunque c'era un buon italiano sui monti accorse e fucile sparò. Quando passammo decisi all'attacco con braccio fermo impugnammo le armi, calmi mirando sui petti assassini: la nostra terra riuscimmo a liberar.
Fa# Do#7 Non ti ricordi, fanciulla mia cara Fa# quei brutti giorni per l'otto settembre: Si Do#7 Fa# noi ci lasciammo con ansia e tormento Do#7 Fa# per affrettare l'Italia a liberar. Si Do#7 Fa# Noi ci lasciammo con ansia e tormento Do#7 Fa# per affrettare l'Italia a liberar. Non rimanemmo che pochi compagni quando l'impresa del Cippo svanì, ma eravamo tutti d'accordo per nostra terra decisi a morir. Un giuramento col sangue facemmo: morire tutti per la nostra terra; per tutti i morti dell'altra guerra il tedesco bisogna cacciar. Un lungo inverno, disagi, perigli; perdemmo molti dei cari compagni: erano giovani sul fiore degli anni che alla morte sorridono ancor. Ma quel sangue non fu sparso invano; suonò la diana pei suoi fratelli: ovunque c'era un buon italiano sui monti accorse e fucile sparò. Quando passammo decisi all'attacco con braccio fermo impugnammo le armi, calmi mirando sui petti assassini: la nostra terra riuscimmo a liberar.
Sol Re7 Non ti ricordi, fanciulla mia cara Sol quei brutti giorni per l'otto settembre: Do Re7 Sol noi ci lasciammo con ansia e tormento Re7 Sol per affrettare l'Italia a liberar. Do Re7 Sol Noi ci lasciammo con ansia e tormento Re7 Sol per affrettare l'Italia a liberar. Non rimanemmo che pochi compagni quando l'impresa del Cippo svanì, ma eravamo tutti d'accordo per nostra terra decisi a morir. Un giuramento col sangue facemmo: morire tutti per la nostra terra; per tutti i morti dell'altra guerra il tedesco bisogna cacciar. Un lungo inverno, disagi, perigli; perdemmo molti dei cari compagni: erano giovani sul fiore degli anni che alla morte sorridono ancor. Ma quel sangue non fu sparso invano; suonò la diana pei suoi fratelli: ovunque c'era un buon italiano sui monti accorse e fucile sparò. Quando passammo decisi all'attacco con braccio fermo impugnammo le armi, calmi mirando sui petti assassini: la nostra terra riuscimmo a liberar.
Sol# Re#7 Non ti ricordi, fanciulla mia cara Sol# quei brutti giorni per l'otto settembre: Do# Re#7 Sol# noi ci lasciammo con ansia e tormento Re#7 Sol# per affrettare l'Italia a liberar. Do# Re#7 Sol# Noi ci lasciammo con ansia e tormento Re#7 Sol# per affrettare l'Italia a liberar. Non rimanemmo che pochi compagni quando l'impresa del Cippo svanì, ma eravamo tutti d'accordo per nostra terra decisi a morir. Un giuramento col sangue facemmo: morire tutti per la nostra terra; per tutti i morti dell'altra guerra il tedesco bisogna cacciar. Un lungo inverno, disagi, perigli; perdemmo molti dei cari compagni: erano giovani sul fiore degli anni che alla morte sorridono ancor. Ma quel sangue non fu sparso invano; suonò la diana pei suoi fratelli: ovunque c'era un buon italiano sui monti accorse e fucile sparò. Quando passammo decisi all'attacco con braccio fermo impugnammo le armi, calmi mirando sui petti assassini: la nostra terra riuscimmo a liberar.
La Mi7 Non ti ricordi, fanciulla mia cara La quei brutti giorni per l'otto settembre: Re Mi7 La noi ci lasciammo con ansia e tormento Mi7 La per affrettare l'Italia a liberar. Re Mi7 La Noi ci lasciammo con ansia e tormento Mi7 La per affrettare l'Italia a liberar. Non rimanemmo che pochi compagni quando l'impresa del Cippo svanì, ma eravamo tutti d'accordo per nostra terra decisi a morir. Un giuramento col sangue facemmo: morire tutti per la nostra terra; per tutti i morti dell'altra guerra il tedesco bisogna cacciar. Un lungo inverno, disagi, perigli; perdemmo molti dei cari compagni: erano giovani sul fiore degli anni che alla morte sorridono ancor. Ma quel sangue non fu sparso invano; suonò la diana pei suoi fratelli: ovunque c'era un buon italiano sui monti accorse e fucile sparò. Quando passammo decisi all'attacco con braccio fermo impugnammo le armi, calmi mirando sui petti assassini: la nostra terra riuscimmo a liberar.
Sib Fa7 Non ti ricordi, fanciulla mia cara Sib quei brutti giorni per l'otto settembre: Mib Fa7 Sib noi ci lasciammo con ansia e tormento Fa7 Sib per affrettare l'Italia a liberar. Mib Fa7 Sib Noi ci lasciammo con ansia e tormento Fa7 Sib per affrettare l'Italia a liberar. Non rimanemmo che pochi compagni quando l'impresa del Cippo svanì, ma eravamo tutti d'accordo per nostra terra decisi a morir. Un giuramento col sangue facemmo: morire tutti per la nostra terra; per tutti i morti dell'altra guerra il tedesco bisogna cacciar. Un lungo inverno, disagi, perigli; perdemmo molti dei cari compagni: erano giovani sul fiore degli anni che alla morte sorridono ancor. Ma quel sangue non fu sparso invano; suonò la diana pei suoi fratelli: ovunque c'era un buon italiano sui monti accorse e fucile sparò. Quando passammo decisi all'attacco con braccio fermo impugnammo le armi, calmi mirando sui petti assassini: la nostra terra riuscimmo a liberar.
Si Fa#7 Non ti ricordi, fanciulla mia cara Si quei brutti giorni per l'otto settembre: Mi Fa#7 Si noi ci lasciammo con ansia e tormento Fa#7 Si per affrettare l'Italia a liberar. Mi Fa#7 Si Noi ci lasciammo con ansia e tormento Fa#7 Si per affrettare l'Italia a liberar. Non rimanemmo che pochi compagni quando l'impresa del Cippo svanì, ma eravamo tutti d'accordo per nostra terra decisi a morir. Un giuramento col sangue facemmo: morire tutti per la nostra terra; per tutti i morti dell'altra guerra il tedesco bisogna cacciar. Un lungo inverno, disagi, perigli; perdemmo molti dei cari compagni: erano giovani sul fiore degli anni che alla morte sorridono ancor. Ma quel sangue non fu sparso invano; suonò la diana pei suoi fratelli: ovunque c'era un buon italiano sui monti accorse e fucile sparò. Quando passammo decisi all'attacco con braccio fermo impugnammo le armi, calmi mirando sui petti assassini: la nostra terra riuscimmo a liberar.
Fonte

Savona A. Virgilio, Straniero Michele L., Canti della Resistenza italiana, Milano, Rizzoli, 1985

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